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°°°Haru°°°
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Una visita gradita e improvvisa fu quella che ricevette Haru.
Sua madre Hina si presentò senza preavviso un tardo pomeriggio alle porte della sede del Talamasca.
Motivo? Un semplice capriccio, a suo dire...
L'osservatrice ne era rimasta ben contenta e dopo aver passato il restante pomeriggio a far vedere la sua sede all'anziana donna si erano dedicate alla preparazione della cena come ai vecchi tempi nei quali lei era ancora una tirocinante alle prime armi e passava molto tempo nella sua casa, nei pressi di Londra.
Cenarono e poi si accomodarono in salotto per godere del fuoco che avevano acceso nel camino e chiacchierare del piu e del meno...
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LèonIlVampiro .
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Dopo una bella e sana passeggiata all'insegna della caccia, Leon aveva deciso di rifugiarsi al Talamasca.
Altre volte ci era entrato con altri osservatori dentro e nessuno mai aveva sospettato qualcosa.. Ma al massimo ci avrebbe pensato lui: uno sguardo ammaliante, un sorrisino lascivo e via a letto!
Arrivato davanti al cancello si divertì ad aspettare e vedere se vi fosse stata altra gente, e ve ne era anche, ma cosa gli importava! Scavalcò come al suo solito il cancello e attraversò il giardino arrivando davanti alla porta.
Questa volta usò la maniera più comune per annunciare il suo arrivo: suonò il campanello.. -
°°°Haru°°° .
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Stava tranquillamente sorseggiando una tazza di the in compagnia della madre quando iniziò a percepire la presenza di Leon nei paraggi...
Oh no, non poteva e non doveva presentarsi quella sera, non li!
Ma a quanto pareva era proprio quella la meta del vampiro... e non era la sola ad essersene resa conto.
Avvertiva una sorta di nervosismo in sua madre e aveva notato il suo costante alzare il capo e far vagare lo sguardo indagatore in una particolare direzione
"Haru... c'è qualcosa di strano nell'aria, non senti anche tu?"
Chiese proprio qualche attimo prima del suono del campanello.
L'osservatrice avrebbe voluto sotterrarsi. Sua madre era decisamente in alto nella gerarchia del talamasca e non avrebe messo molto a scoprire la natura di Leon se l'avesse visto, gia l'aveva sentito...
"Hem... il campanello mamma! Torno subito.. e non ti muovere eh!"
Per farla stare buona le piantò in braccio Attila, quello che una volta era un gattino trovatello ora era diventato un sinuoso felino adulto dal pelo lucido e nero.
Corse alla porta e non diede neppure il tempo a Leon di salutarla
"No, sta sera NO!"
Esclamò affannata, non sapendo da che parte prendere
"Mia madre è qui e se ti vede sono guai, grossi, grossissimi guai!"
Gli disse tenendo un tono di voce abbastanza basso ma ebbe appena il tempo di prendere fiato che la donna si affacciò sul corridoio, avvolta dal suo classico kimono grigio scuro, la crocchia alta di capelli anch'essi grigi e gli occhialetti da classica osservatrice anziana.
Teneva tra le braccia il felino che non si faceva certo problemi per la presenza di Leon... tutt'altro se la dormiva beatamente
"CHi è lei?"
Chiese subito con un tono di voce deciso avendo intuito qualcosa della natura di Leon. -
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Haru finalmente gli aprì la porta e lui le fece un sorriso e fece per entrare, quando invece si sentì il rifiuto di lei.
Non stasera e non qui?
le disse accarezzandole la guancia calda e morbida.
Allora ti rapisco mademoiselle e ti porto a casa mia dove non c'è nessuno che rompe..
L'occhio poi si sollevò e si assottigliò appena quando vide quella figura di donna anziana, in kimono, la crocchia e gli occhialetti.
Lo sguardo indagatore gli disse parecchio, ma fece l'indifferente.
Si fece strada, con passo elegante arrivò davanti alla signora e le fece un profondo inchino.
Enchantè madame... Leon..
disse con quel suo accento francese che si sentiva essere proprio di madrelingua, mentre l'occhio felino del vampiro si posò attento su quelli indagatori della signora.
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°°°Haru°°° .
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Haru si sentì quasi pietrificare dopo che Leon, fregandosene altamente della presenza della madre si infilò in casa, con il suo passo sicuro ed elegante e si presentò a lei pure il francese.
L'anziana da parte sua aveva ben visto e ben sentito quello che Leon aveva fatto e detto ad Haru.
Si era accorta della natura di questo e non potè fare a meno di fulminare sia lui che la figlia con un'occhiataccia.
"Leon eh..."
Mormorò lisciando il pelo del gatto che teneva in braccio con fare poco aggraziato
"E in che rapporti sei con mia figlia?"SPOILER (click to view)Haru:
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Alzò un sopracciglio dopo essere tornato eretto.
Sorrise appena alla signora aprendo anche di poco le labbra, ma nascondendo bene i canini... Era davvero da maleducati farli vedere al primo che capitava in quella casa!
Rapporti?
La domanda non gli piacque affatto, soprattutto perchè aveva detto di essere la madre di Haru..
Chiuse quindi la sua mente per evitare che nell'eventualità avesse davanti un'altra osservatrice molto più in alto di gradi rispetto ad Haru.
Semplicemente bons amis madame!
esclamò assolutamente divertito da quell'insolita situazione.SPOILER (click to view)Leon:
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Il sorriso dell'individuo era andato ad alimentare ancora di più il nervosismo della donna
"Buoni amici eh... e come mai volevi portarti mia figlia a casa tua in modo da non avere nessuno che ti rompesse? Mh?"
Chiese non arrivando ancora al punto della questione.
Haru Veramente non sapeva piu da che parte prendere! ogni volta che uno dei due apriva la bocca era come una pugnalata... quell'incontro era una pessima pessissima cosa!
Chiuse la porta dietro di se e sperò vivamente che nessun altro osservatore si fosse messo in mezzo...SPOILER (click to view)Haru:
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LèonIlVampiro .
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Si poggiò con la schena alla parete ed incrociò le braccia al petto e si guardò la signora anziana con l'espressione del peggior paravento che potesse girare in quella città. Poteva dire quello che voleva, lei di conseguenza poteva rispondere quello che preferiva, ma lui sapeva già come concludere quella cosa che lo stava divertendo moltissimo... Tanto che nemmeno si era accorto dell'imbarazzo di Haru.
A disegnare!!! Io amo disegnare paesaggi e campagne...
disse mettendo i suoi occhi blu in alto.
fare ritratti e disegnare cose astratte e questa sera volevo fare un ritratto ad Haru... Non è vero chèrie?
chiese alla fine rivolgendosi a lei.. -
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Haru lo guardò, sulla sua faccia si poteva benissimo disegnare un punto interrogativo, l'espressione sarebbe stata identica!
No, cosi non andava! Doveva assolutamente calmarsi o sarebbe stato peggio...
Guardò sua Madre e poi Leon, stava per dar credito alle sue parole quando venne fermata
"Bene allora... Artista, amico di mia figlia... Non stiamo in corridoio, ci sono spifferi e non fanno bene alla salute di questa povera vecchia..."
Disse Hina Tornandosene verso il salotto ed appurando che i due la seguissero.
Haru Lanciò un'occhiataccia a Leon appena potè tornando poi a sedersi dove stava poco prima...
La donna Lasciò sgattaiolare via Attila e si riprese la sua tazza di the caldo
"Haru... ti avevo detto che ero venuta qui per mio diletto personale... beh, in parte è una menzogna... Sai chi è Jhon Artur, vero?"
le chiese prima di sorseggiare un goccio di the
"Si..."
Disse appena Haru, quel tizio era un osservatore di medio livello che era rimasto ospite un paio di settimane prima in quella sede e poi era tornato a Londra solo da qualche giorno...
"Ha messo in giro strane voci su di te...". -
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I vampiro seguì la donna fino al salone.
Rispose ad Haru mandandole un silenzioso bacio con la mano e poi con passo disuguale andò a sedersi per fare la sua presenza.
Quel discorso però gli interessava molto, se avesse saputo meglio chi fosse quel John Artur l'avrebbe cercato e ci si sarebbe divertito... Era estremamente convinto che nessuno doveva mettere voci strane in giro sul conto dell'osservatrice..
Ma si mise a gambe accavallate e ascoltò.... -
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Quelle parole le provocarono come un tonfo al cuore... Quell'osservatore le era sempre parso come uno che si faceva i propri affari e ora era venuta a sapere di queste strane voci.. non rispose e ascoltò le parole della donna
"Dice di averti sentita piu volte rientrare in tarda nottata e talvolta di non averti neanche sentita rientrare..."
Hina continuò tenendo lo sguardo fisso sulla figlia per scorgere ogni espressione del suo viso turbato
"E che ti ha vista anche in compagnia di un soggetto dalla dubbia natura, un ragazzo biondo, dalla pelle lattea e dal modo di vestire appariscente... "
Ora il suo sguardo si spostò indagatore su Leon, anche se ormai aveva gia capito tutto da quando il vampiro aveva messo piede li dentro.... -
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Lui invece sosteneva la sua muta tesi: ovvero quella di posare il mento sulla mano ed il braccio sul bracciolo del divano.
L'espressione era impassibile, anzi, assai interessata come se si stesse parlando di un'altra persona e non di lui...
Sapeva fingere alla perfezione e se avesse voluto avrebbe potuto anche far dimenticare tutto alla cara signora Hina, o meglio, avrebbe potuto farle dimenticare il fatto che qualcuno aveva fatto visita ad Haru quella notte.. -
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Dato che quell'essere ancora faceva finta di non sapere Hina continuò a parlare
"Ti ha trovata inoltre parecchio bianca e dalle leggere occhiaie che ancora ti porti addosso pensava fossi malata ... ma poi..."
Il leggero foulard che Haru indossava al collo scivolò come spostato da una forza invisibile e lasciò scoperta la candida pelle sulla quale risaltava non poco la cicatrice del chiaro morso di vampiro.
L'espressione di Hina cambiò quando lo vide... da severa a delusa
haru oramai non sapeva piu che dire... sua madre non era stupida e lei lo sapeva... sapeva che si era accorta del fatto che leon fosse un vampiro sin da subito... e ora sapeva che lei era sua succube.... -
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Quando la sentì parlare di quel suo pallore e le occhiaie decise di prendere la parola in difesa sopprattutto di Haru.
Se permettete signora...
disse con tono gentile e assumendo una naturale, ma sotto sotto artificiosa, posizione elegante nel modo di sedere.
Fissava la signora negli occhi senza mutare la loro espressione gentile.
Probabilmente il signor Artur ha dimenticato di dirle che Haru lavora sino a tardi in biblioteca e che spesso la chiamano per sapere cose riguardo i suoi studi.. Oltre che ovviamente occuparsi di questa sede in qualità di responsabile.. E' logico che la sua salute ne risente un po'... E credo anzi che la signorina dovrebbe prendersi un periodo di riposo...
continuò fissandola.
Un periodo di riposo e si rimetterà bene!
Quel foulard poi scivolò via dal collo di Haru e anche lui rivide quei segni che gli aveva lasciato tanto tempo prima. Rimase impassibile anche a questo.
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Hina guardò il vampiro non nascondendo il suo disprezzo per la creatura
"Piantala di dire stupidaggini... Non sono stupida anche se sono umana, Haru avrà il suo periodo di riposo a Londra, sicuramente lontano da te si ristabilità in un batter d'occhio!"
Voltò poi lo sguardo verso Haru
"Hai capito figlia mia? Hanno sbagliato a lasciarti da sola in questa sede...E hai sbagliato a lasciare entrare un vampiro nella tua vita..."
Fino ad allora Haru non aveva degnato di uno sguardo Leon, Ora invece si girò verso di lui... Era finita... Non sapeva che fare...
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Sede del Talamasca
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