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Sir Vladimir Blood
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SPOILER (click to view)Aspetto Anien^^
Era giunto in un'altra città,Nouville....Aveva appena lasciato Londra dai toni malinconici,che tanto rispecchiava il suo carattere. Era tranquillo,come sempre,aveva perso l'entusiasmo di nuovi viaggi passato il primo millennio di vita. Osservò l'aereoporto e la città che si intravedeva dai grandi vetri della struttura. Sentiva la presenza di altri esseri non umani e sentiva il bisogno che avevano le persone di lui. Il male era sempre in agguato e lui come sempre era pronto a battersi e a prestare soccorso a chi ne avesse avuto la necessità. Prese la sua valigia leggera e andò a sedersi in una saletta accanto il piccolo bar dell'aereoporto. Aveva bisogno di riflettere e di concentrarsi,spesso i ricordi prendevano il sopravvento su di lui,gettandolo in una profonda disperazione,che traspariva appena dai suoi occhi. Ricordò sua moglie,sua figlia,in un lampo; i furti che era stato costretto a compiere,i nemici che aveva dovuto uccidere per salvare altre vite,che pur pesavano sulla sua coscienza. Poi obbligò se stesso a riprendersi e sollevò di nuovo la testa,gli occhi brillanti,era pronto per affrontare la nuova città...
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¤.Mëlian.¤ .
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Da qualche giorno, dopo la partenza di suo marito, aveva molto tempo a disposizione. Passava molto tempo da sola, aspettando segnali. Si sentiva da un lato inquieta, come se dovesse arrivare qualcun'altro a Nouvielle. Ma poi divenne decisamente sollevata.
Erano giunti altri due angeli, in città. Sorrise all'idea. Per una volta, non doveva preoccuparsi se queste nuove creature potessero essere un pericolo per la comunità o meno.
Si vestì con cura quel giorno, sapendo dell'arrivo di uno di loro. Indossò un corto vestito nero, che arrivava a malapena alle ginocchia, e un paio di anfibi. Se ce l'avesse fatta, sarebbe anche passata dal pub. Legò i capelli in una coda elegante, lasciando che una parte di capelli scendesse ordinata sul viso, con fare casuale.
La coda terminava con una serie di boccoli, morbidi e naturali. Arien aspettò vicino l'uscita, sapendo che il nuovo arrivato sarebbe dovuto passare da lì. Non avrebbe detto nulla, soltanto mantenuto un sorrisetto, quando l'avrebbe visto arrivare. Non lo conosceva, ma poteva sentire la sua aura; attese dunque, che il suo nuovo fratello arrivasse.
Ma lo vide fermarsi. Non lo sentiva più camminare verso di lei. Così si decise a cercarlo, camminando verso la sua direzione.
Avvicinandosi, sentiva crescere la sua aura. -
Sir Vladimir Blood .
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Era ormai uscito dal suo stato di trans,quando avvertì un'aura familiare,un suo simile era nelle vicinanze. Aveva già sentito qualcosa nell'aria appena sbarcato,ma adesso quelle che era solo una sensazione,divenne una certezza. Si alzò e si diresse verso l'aura che sentiva. Era potente e antica,lo sentiva,il suo potere lo accarezzava come una lieve brezza. Passò tra la gente intenta a guardare gli orari dei voli,o a portare le proprie valigie. Poi la vide,una donna vestita di nero,affascinante,dai lineamenti dolci,si portò innanzi a lei...
I miei omaggi.
Si inchinò lievemente e attese una risposta o una reazione da parte della donna,avrebbe poi reagito di conseguenza.
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¤.Mëlian.¤ .
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Ah.. benvenuto a Nouvielle disse sorridente, scostando il capo da un lato. Prese una valigia dalle sue mani, cominciando a camminare davanti a lui. Si voltò verso di lui, sorridendo cordiale
Sapevo che saresti venuto.. e sono venuta ad accoglierti. Fatto buon viaggio?
disse cordialmente, tentando di stabilire un contatto. Più tardi, con calma, avrebbe parlato di Nouvielle, e della vita che si conduceva lì. Avrebbe parlato di come si viveva, di chi vivesse a Nouvielle.. e come andassero le cose lì.
Riprese a camminare, sorridendo per un momento. Riprese a camminare, aspettando che il nuovo arrivato la seguisse. Lo avrebbe condotto dove voleva, magari mostrandogli la città. -
Sir Vladimir Blood .
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La donna si dimostrò cordiale nei suoi confronti,poche volte gli era capitato di essere accolto da qualcuno. Vedendo la donna prendere dalla sue mani la valigia,le si avvicinò e gentilmente la riafferrò...
Non permetterei mai ad una donna di portare i miei bagagli...
Le sorrise cordiale:
Sono un maleducato,non mi sono neanche presentato. Sono Sir Vladimir Van Tasshel. Lieto di conoscerla.
Prese delicatamente la mano della donna e si chinò in un baciamano.
Sapeva che il momento delle presentazioni sarebbe durato poco,e che presto avrebbero parlato di lavoro,ma Vladimir non rinunciava mai alla sua educazione e poi così raramente era stato accolto da qualcuno nei suoi 3899 anni di esistenza. Fu lieto di vedere un volto amico e in breve fu avvolto dalla certezza che Nouville gli avrebbe cambiato la vita,in un modo o nell'altro... -
¤.Mëlian.¤ .
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Non è un problema, davvero Arien sorrise, e socchiuse gli occhi soddisfatta. Sentì che quell'angelo era molto diverso da altri conosciuti fin'ora. Innanzitutto, sembrava essere persino più grande di lei.. un qualcosa che non le era mai capitato, da quando vagava per la terra.
Chiunque avesse visto quella scena, avrebbe potuto pensare che i due fossero attori, e che stessero girando la scena di qualche film. Vide molti guardarsi perplessi, e voltarsi alla ricerca delle telecamere.
La squisita, nonchè delicata educazione di Vladimir, era davvero di altri tempi.
il mio nome è Lùthien Arien Tinùviel, ma tutti mi conoscono come Arien aggiunse annuendo, sorridendo di nuovo. Notò le occhiate curiose delle persone. Effetivamente, davano nell'occhio.
Vogliamo accomodarci da qualche altre parte?in questo modo potremo parlare con più calma
rise piano,scostando i capelli dagli occhi, guardandolo negli occhi. -
Sir Vladimir Blood .
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Vladimir sollevò piano il volto e fissò gli occhi puri della donna che aveva di fronte,senza un velo di imbarazzo,semplicemente,sorridendo,un sorriso intriso di malinconia. Fece si con la testa,livemente,poi lasciò la mano della donna. E con la valigia in mano si diresse verso l'uscita. Avevo notato l'attenzione che avevano suscitato,ma in qualche modo aveva previsto la reazione degli umani,sentiva che quell'angelo era antico,magari era più giovane di lui di qualche decennio,ma sicuramente era ultramillenaria. Superata una certa età suscitare l'attenzione era normale. Si veniva avvolti da una sensazione di pace alla presenza di un angelo abbastranza antico,figurarsi ad averne due nelle vicinanze.
Splende un sole meraviglioso...
Disse alzando lo sguardo al cielo...
Sarebbe un peccato restare chiusi in un qualche edificio,seppur così moderno ed affascinante come questo..
Vladimir amava la luce del sole,gli infondeva pace e serenità,per questo gradiva spesso,almeno quando possibile,chiacchierare in luoghi aperti.... -
¤.Mëlian.¤ .
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Possiamo andare ai giardini disse annuendo, facendo un leggero cenno verso l'uscita dell'aereoporto. Vide le due valigie, e alzò lo sguardo verso di lui
Magari potremmo lasciare queste in albergo.. disse indicandole con un cenno, sorridendo e fare una tranquilla passeggiata in giro per la città. Ha perfettamente ragione disse con un sorriso radioso, fissando il sole
la giornata è davvero bello per stare chiusi dentro chiuse gli occhi per un momento, godendo della splendida sensazione di lasciarci accarezzare dal sole, per poi riaprirgli lentamente.
Sorrise direi, a questo punto, di darci tranquillamente del tu. Era da molto tempo che mi aspettavo di conoscere qualcuno.. così antico,persino più di me
ammise davvero ammirata. Le avrebbe potuto insegnare tanto, e lei era una di quelle persone che non voleva smettere mai di imparare. -
Sir Vladimir Blood .
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Sentiva un forte entusiasmo da parte delò'angelo che si trovava di fianco. Il suo cuore se ne rallegrò,in lei vedeva qualcosa che da tempo aveva perso,e ci teneva affinchè mai quella vene brillante di curiosità infinita non si spegnesse nei suoi occhi. Le sorrise lievemente. Quando il taxi arrivò,chiese al tassisita di condurli in un quartiere di periferia,poi scese dall'auto e in breve ritornò senza bagagli. Poi pregò l'autista di accompagnarli ai giardi,l'uomo sembrava affascinato da Vladimir,guidò con attenzione e li condusse velocemente ai giardini. Vladimir pagò,poi si rivolse ad Arien:
Le darò del tu solo se lo farà anche lei...
La fissò alcuni istanti con i suoi occhi profondi
Non sono poi così più antico...Direi al massimo qualche decina di anni.... -
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Per me va bene disse con un caldo sorriso, avviandosi verso i giardini. Camminò lentamente, con falcate piccole e ordinate.
Pur aspettando un bambino, camminava ancora agilmente, come se il peso del pancione per lei non ci fosse affatto.
Osservò per un momento il nuovo arrivato Dieci anni possono fare la differenza, sai?
Ridendo, camminò con le braccia dietro la schiena, arrivando a sedersi su una panchina, illuminata appena da sole. Non appena il sole si fosse spostato, sarebbero stati colpiti in pieno. Una posizione decisamente comoda
allora esordì tranquilla, fissandolo negli occhi scusa se.. la mia ti sembrerà una domanda poco opportuna, o comunque poco.. educata disse in tono di scusa, fissandolo, abbassando per un momento gli occhi
cosa ti ha spinto a.. venire qui, a Nouvielle?. -
Sir Vladimir Blood .
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Vladimir camminò lentamente,senza forzare il passo della donna. Aveva ovviamente notato che aspettava un bambino,che una nuova vita cresceva nel grembo dell'angelo. Era lieto di aver conosciuto quella donna,ed era felice per lei e per il suo bambino. Si sedette al suo fianco,e sorrise ancora quando lei gli porse quella domanda. Adorava la quasi sfrontatezza della donna,la ammirava per la sua estrema sincerità.
Viaggio spesso. Vado dove sento che c'è bisogno di me. Ho seguito il richiamo di chi ha bisogno e sono giunto qui. Il Destino ha voluto che ti incontrassi...che VI incontrassi...
Si girò piano e senza toccare la pancia della donna,portò le sue mani a pochi millimetri dal suo pancione,abbassò il volto e pronunciò poche parole per infondere serenità e protezione al bambino.
Spero non ti spiaccia...
Disse mentre alzava il volto,ora radioso e luminoso.. -
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Oh beh.. come me,allora sorrise, lasciandolo fare. Annuì nessun problema,davvero. Mi sono stupita, quando.. ti ho sentito arrivare.. ero a casa mia, in cucina.. e mi sono voltata in direzione dell'aereoporto mormorò piano, annuendo lievemente, ricordando quanto accaduto. Stava mimando con la mano i suoi gesti, posa per posa.
Era rimasta un paio di secondi ferma, e con uno scatto, era uscita di casa, arrivando il più velocemente possibile in aereoporto
beh.. mi sembrava il minimo. In fin dei conti, è raro trovare qualcuno anziano quasi quanto me.. credevo di essere l'unica, in giro.
Ovviamente, mi sbagliavo rise, portandosi la mano sul viso
oramai è un pò di tempo che vivo qui.. non mi sposto più per lunghi periodi, come prima. Diciamo che oramai sono una sedentaria... -
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Osservò con attenzione ogni gesto della donna. Anche lui aveva sentito qualcosa nell'aria. Inizialmente aveva deciso di spostarsi verso l'America o l'Australia,poi,, spinto da qualcosa aveva cambiato destinazione all'ultimo momento. Appena atterrato aveva sentito una presenza antica quasi come lui e si era meravigliato,non poteva nasconderlo.
Per un periodo fui anch'io..sedentario
Quel termine lo faceva sorridere,soprattutto se riferito a se stesso. Anche quando aveva ancora una famiglia viaggiava spesso,anche se poi ritornava sempre dalla sua Alexiel...
ma se si trova qualcuno da amare si trova anche la casa del cuore...E poi c'è sempre qualcuno che ha bisogno del nostro intervento.
Disse per deviare il flusso dei suoi ricordi che tracimavano dalla sua mente.
Non siamo le uniche creature non umane qui,vero?
Da tempo aveva imparato a percepire il male,come sentiva il bene e avvertiva fin troppo nettamente che in quella città vi era una lotta continua tra bene e male.
Infondo era felice di essere giunto lì,era certo ci sarebbe stato bisogno di un aiuto in più.. -
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Già.. disse semplicemente Arien sorridendo. Socchiuse gli occhi, guardando istintivamente la sua pancia. Beh, lei era rimasta principalmente per suo marito e adesso, rimaneva per suo figlio.
Sapeva che probabilmente sarebbe dovuta partire entro breve, per assicurarsi che suo figlio non stesse male. Lei, poi, era lievemente indebolita, e i suoi riflessi non erano più lucidi come prima. Da tempo stava evitando zone malfamate, per evitare incontri poco adatti al suo stato di salute.
Nouvielle poi, è una citta molto diversa dalle altre.. come avrai notato, non ci siamo soltanto noi.. e confesso, che siamo in minoranza, rispetto ad altre razze parlava lentamente, ma con un tono più pratico. Odiava definire gli altri non umani, ma per rendere il discorso più semplice, doveva per forza dividere il resto della popolazione in razze
questo costituisce un bel problema.. specie per quei.. soggetti che tendono a creare disordine in città.. e sono più di uno
alzò lo sguardo verso di lui, lasciando che sul suo bel viso serio spuntasse un sorriso
ma adesso mi sento più tranquilla concluse con un sorriso sincero, spostando poi il suo viso verso un gruppetto di bambini che giocavano davanti a loro. -
Sir Vladimir Blood .
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Vladimir aveva capito cosa la donna intendesse. Era abituato ad affrontare ogni evenienza,e avava ormai conosciuto ogni razza esistente,sia benigna che maligna,ma mai aveva provato odio per nessuno,anche per i delinquenti o gli assassini,non era nella sua natura. Quando era stato necessariamente costretto a ricorre a soluzioni drastiche aveva sofferto per i suoi nemici. Per questo motivo evitava sempre di giungere all'estremo,cercando ogni altra via,dal dialogo allu'utilizzo dei suoi poteri. Si limitava a parlare,al massimo ferire,ma uccidere mai,o almeno quasi mai.
Capisco madame Arien. Cercherò di fare il possibile per difendere questa cittadina,e anche chi la minaccia..
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