Quando la potenza discende, il dio è vicino.
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Sei una tipetta molto curiosa...
Non posso evitare di sorridere a quelle parole: son proprio adatte a definire me e tutta la mia vita. Curiosità. “Già.” Rispondo, scrollando le spalle. “Sono il famoso gatto che, un giorno o l’altro, ci rimetterà lo zampino. O, più probabilmente: una notte o l’altra!”
In effetti, i rischi peggiori che corro sono proprio di notte: non che le creature che incontro di giorno non siano pericolose, anzi è tutto il contrario. Però... alla luce del giorno è più difficile che qualcuno decida di ammazzarmi: troppi testimoni. Almeno così spero.
Poi, è tutto da vedere: quei tre non hanno aspettato la sera per fare tutta quella baraonda.
Mi siedo accanto a lei, evidentemente sollevata. Ecco un posto sicuro dove riposare un po’.
Alla sua ultima frase, sorrido. “È molto probabile. Non sono molto adatta al rischio, anche riesco a infilarmi nei guai ogni volta che posso. E non lo faccio neppure apposta. O forse sì...”
Lascio sospesa la frase, riflettendo. In effetti, quando sono entrata in quel bar, sapevo che mi stavo cacciando nei guai... come tutte le altre volte, in effetti. “Va bene, mi caccio nei guai volontariamente. Almeno: una parte di me lo fa. L’altra mi maledice per tutto il tempo!”
Il mio sguardo cade sul bracciale d’oro che porto al polso, mezzo nascosto dalla maglia, e non posso evitare di pensare alla notte in cui ho rischiato di più, quella dove è morto la persona che più io ho considerato un padre. “E, alle volte, è solo la fortuna che mi salva.” Affermo, il tono un po’ malinconico, senza neppure rendermi conto con chi sto parlando: una perfetta sconosciuta, che non sa chi io sia o che cosa io faccia nella vita.
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