Casa White

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  1. Yui
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    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

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    Non mi fa molto piacere essere presa per il polso e trascinata dentro, per quanto molto delicatamente. Questa situazione mi fa sentire un po' in trappola, per quanto questa sia una situazione abbastanza ridicola. Lui è un cacciatore... il suo mestiere è proteggermi dal sovrannaturale, non minacciare la mia vita. Mi dico, cercando di convincermi della veridicità delle mie parole. Purtroppo - non essendo molto sicura di essere abbastanza umana da non finire tra le possibili prede di Colton White - non è per niente facile mettermi in testa questo semplice concetto.

    Ma i miei pensieri preoccupati scompaiono - o meglio, vengono relegati in un angolino della mia mente - quando il mio sguardo cade sul pavimento. Libri! E da quello che posso capire dai titoli, sono libri legati all'occulto. Oh... mi sento già a casa, anche se... come si fa a trattare dei libri in questo modo? I miei occhi, luccicanti dalla felicità alla visione dei volumi sparsi a terra, si adombrano un poco nel notare il fatto che Colton White non sembra trattare quelle fonti di sapere col riguardo e col rispetto che si meritano. Ma le parole del direttore mi fanno tornare alla realtà. Bene... è ora di capire se mi sono cacciata per l'ennesima volta nei guai. Probabile.

    "Oh, non si preoccupi. Capisco benissimo." Affermo, quando lui si scusa per avermi trascinato dentro un po' bruscamente. Il mio sguardo cade sul cassetto che ha aperto, leggermente preoccupata all'idea che possa tirar fuori qualche arma, ma poi decido di ignorare la cosa - o tentare di ignorarla - e il mio sguardo torna sui volumi. "Dovrebbe trattare meglio i suoi libri, è un vero peccato vederli sparsi sul pavimento in questo modo." Non riesco a trattenermi a fargli questa specie di 'sgridata'. Per me i libri sono sacri, semplicemente non sopravviverei in questo mondo ingrato se non potessi fermarmi qualche volta per leggerli.

    "Come lei sa già," Comincio, tornando a guardare il cacciatore, per quanto non sono sicura che lui si ricordi il mio nome. Dopotutto, non sono certamente la sua unica dipendente. "mi chiamo Kimberly Hastur. Quello che non sa è che sono una studiosa d'occulto." Non faccio accenni al Talamasca, non per ora, almeno. Prima voglio vedere la sua reazione... è sempre meglio non sbandierare l'esistenza dell'organizzazione di cui sono membro, per quanto non siano in pochi coloro che ne sono a conoscenza. Beh... sono sempre una minoranza, ma spesso chi fa parte del sovrannaturale ha già sentito almeno accennare al Talamasca. "Sono venuta a sapere che lei è un cacciatore di creature sovrannaturali. E' vero? Perché se è così magari potrebbe darmi una mano... qualche consiglio, almeno. Finisco sempre per cacciarmi nei guai, inimicandomi chi non è umano. A dire il vero, è un miracolo se non sono già morta."
    Con queste parole, tento il tutto per tutto, svelando il motivo per cui sono venuta fin qui, ma senza mettere di mezzo Adi, per quanto temo che gli basterà fare due più due per capire da chi sono venuta a sapere che lui è un cacciatore.
     
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67 replies since 20/12/2008, 15:39   770 views
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