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.Non posso fare a meno di ridacchiare alla sua richiesta, mentre gli consegno l’odiato (da entrambi a quanto pare) assegno. Era meglio se evitavo di usare gli assegni, anche se avrebbe significato rischiare di essere derubata. E mille euro non son pochi per essere così gettati al vento.
“Certo.” Rispondo, ancora sorridente, ritirando penna e libretto nella borsa. “A dire il vero non piace nemmeno a me usarli. La prossima volta userò i contanti. E se qualcuno tenterà di rubarmeli, se la vedrà con questo giocattolino.” Completo, usando lo stesso termine che ha detto lui e guardando di sfuggita l’anello che porto al dito.
Giocattolino.
Un termine abbastanza adatto. Chi potrebbe immaginare che in un gioiello così piccolo ci sia un potere simile? Io, per esempio, non ci avrei nemmeno pensato. Oltre al fatto che non riesco ancora a capacitarmi di essere in possesso di un anello magico. Ma sarà anche colpa della stanchezza, almeno in parte. Magari domani mi sarà più facile ricordarmi che non è solo un gioiello. O forse no. Una cosa è certa: il prossimo licantropo che tenta di mangiarmi non si ritroverà di fronte una ragazza indifesa.
“Grazie di tutto.” Dico, trovando giusto ringraziarlo per la sua velocità, per la qualità del lavoro e per la sua gentilezza. Non credo che mi dispiacerà tornare qui o, almeno, mi dispiacerà solo per il portafoglio. “Arrivederci.”
Mi congedo con questa parola proprio perché so che, presto o tardi, ritornerò da lui, se non per una nuova compera, almeno per ricaricare l’anello. Anche se preferirei che fosse il più tardi possibile, perché ogni carica usata significa una dì situazione di pericolo. E io preferirei che le creature sovrannaturali, al posto di tentare di mangiarmi, decidessero di fare una bella chiacchierata.
Mi allontano dal bancone, avvicinandomi alla porta.
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~ Romeo. .
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Le parole dell'uomo non poterono trattenere Kimberly dal sorridere. Preso l'assegno, lo spagnolo lo poggiò sul bancone; una volta che la donna se ne fosse andata, sarebbe passato in banca a riscuoterlo.
La signorina Hastur acconsentì alla richiesta di Romeo; a quanto pare gli assegni non erano di gradimento nemmeno per lei. *Meglio così!* Li utilizzava per la paura di perdere grosse somme di denaro, ma a quanto pare era bastato l'anello a rassicurarla, ad avere più fiducia, oltre che un valido strumento di difesa, anche per rapine.- Sono davvero felice che sia contenta dell'anello. Credo fortemente che potrà aiutarla in parecchie situazioni, signorina Hastur. -
disse, in attesa di una risposta; la ottenne dopo un po': l'ennesimo ringraziamento e poi un "arrivederci". Romeo lo ricambiò non appena la donna era ad un passo dalla porta.
- Arrivederci! -
la salutò, allo stesso modo, senza perderla di vista da quando aprì la porta a quando sparì dalla visuale delle vetrate. Doveva essere per forza un "arrivederci", lui era l'unico a saper ricaricare l'Anello del Potere.
Qualche minuto dopo, Romeo era in macchina in direzione della banca, dove avrebbe ritirato i soldi dell'assegno....
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Romeo Sierra: lavorando per Kimberly Hastur |
