Teanna Dressler

Ed eccomi qui, di nuovo, a scrivere parole su carta, buttandole giù come un torrente in piena. Ma c’è un motivo, volevo solo rivivere un po’ la nostra storia, i cambiamenti più importante e significativi che ci sono stati, come la morte di James. Ci tenevi così tanto a lui, era un caro amico e vedercelo morire sotto gli occhi è stato un brutto colpo, specialmente per il nostro spacciatore eheh… Comunque, ricordi il giorno del funerale? Le nostre mani erano strette l’una all’altra, più violentemente del solito, avevamo bisogno di aggrapparci a qualcosa di reale, ed optammo per noi stesse, come facevamo alle medie. Ricordi Sara? Fu uno dei miei momenti peggiori. Durante il funerale avevamo gli occhi fissi sulla bara, tu al solito ti sforzavi di non piangere mentre la mia faccia era solcata dalle lacrime che avevo. E’ stato davvero brutto realizzare che quelle potevamo essere noi, un qualche giorno, e che tutte quelle persone avrebbero pianto per la nostra morte, per i nostri sogni non realizzati, per la mancanza che avrebbero sentito in futuro, per tante cose che in ci resero consapevoli di cosa dovevamo fare. Ti ricordi quando arrivate a casa andammo di corsa in camera a prendere le buste dove c’erano gli acidi? Io si, tremendamente. Chiudemmo la porta, a chiave, con dei mobili davanti, e restammo tutto il tempo a tenerci le mani per impedirci di assumerne altra ma allo stesso tempo per impedire l’una all’altra di buttarla improvvisamente. Parlammo tutta la notte, discuendo sul da farsi, se rivenderla, se buttarla, se finirla. Alla fine decidemmo di chiamare una nostra amica, la stessa che ci aveva introdotta nel giro e che poco dopo aveva smesso, per chiederle cosa aveva fatto per smettere, cosa le era successo. Ci spiegò parecchie cose che ci tornarono utili, e dopo aver passato due ore al telefono con lei decidemmo di buttare tutto, per liberarcene. Successivamente gli effetti dell'astinenza di manifestarono poco, poiché non ingerivamo eroina, ma acidi, che avevano solo effetti psichedelici, niente che andasse a rovinarci come l'eroina, e l'unico effetto che sentimmo davvero fu l'ansia. L'ansia di fallire, l'ansia di un mondo più grigio, l'ansia del non riuscire a sentirci così bene, la nostalgia di quelle risate a crepapelle che ci circondavano ogni qualvolta assumevamo la sostanza. Andammo avanti così per mesi ed in parte ciò contagiò il nostro primo approccio nella musica, con la brutta esperienza dei nostri demo. Ti ricordi Sara? Eravamo così stonate!!! Tutta colpa della nostra stupida ansia d'astinenza... Però hey, siamo dove siamo arrivate, abbiamo il quarto album ed i nostri fan ci sostegono comunque, perciò, non potremmo essere più felici no? Oh giusto, sappiamo entrambe che per essere ancora più felici dovremmo stare una accanto all'altra, ma alla fine su questo ci stiamo lavorando, per cui non preoccuparti, ci rivedremo presto Sara. Te lo prometto.