Lavorare... devo proprio?

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  1. Varonuccia
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    Erano circa le 23,30 e Adilisius si aggirava in giro all'esterno del museo. All'interno c'erano altri suoi due colleghi, e questa era la sua oretta di pattuglia al di fuori delle mura dell'edificio.

    Ma chi me l'ha fatto fare? bisbigliò lo spettro a denti stretti.

    Sarà stata la milionesima volta che ripeteva la stessa frase, e questo accadeva più o meno tutte le sere che lavorava. Da quando era morto non aveva mai lavorato in vita sua, non ne aveva bisogno e non aveva mai trovato un valido motivo per cui affrontare il triste e monotono colloquio di lavoro che si sarebbe comunque risolto con un'occhiata critica ai suoi abiti e al dito puntato verso la porta d'uscita senza dargli nemmeno il tempo di dire una parola. Gli umani erano così prevedibili.

    "Non so se è peggio il fatto di aver trovato qualcuno che mi abbia assunto o il fatto che sia stato io volontariamente a propormi per questo incarico"

    In effetti non avrebbe mai pensato ad una cosa del genere se non fosse stato così interessato al luogo di lavoro... soprattutto al piano di sotto. Come poteva uno spettro nato nel medioevo non innamorarsi delle ricostruzioni dal vivo di quel periodo? Proprio il giorno prima c'era stato un mini torneo di spade con attori e stuntmen in gamba, un piacere per gli occhi!

    Uff...

    Sbuffò annoiato mentre continuava la sua ronda, il cammino illuminato dai tanti lampioni ai lati della strada e accanto al museo. C'era un silenzio di tomba. Solo qualche volta erano passate macchine ad alta velocità e sporadiche coppiette o gruppi di amici a piedi che si dirigevano ad un altro bar o chissà dove. Fece scorrere lo sguardo sulle vicinanze fermandosi ad esaminare bene i dintorni. Nessuno in vista.

    "Anche questa volta è una pacchia..."

    Non se ne lamentava eccessivamente, dopotutto anche la tranquillità di una serata estiva aveva i suoi vantaggi. Stette immobile per un po' in quella posizione facendo saettare gli occhi a destra e a sinistra. Nessuno l'avrebbe mai scambiato per una guardia, era più probabile che pensassero al barbone che dorme lì nei dintorni. Alle volte il suo aspetto inoffensivo era davvero rilassante.

    "Bè, meglio continuare a perlustrare"

    Senza altri pensieri continuò la sua passeggiatina di ronda.
     
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0 replies since 20/5/2009, 17:55   56 views
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