Bada Bing.

Blundetto's bar.

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    La piccola considerazione sui dolci era una di quelle tante, minuscole cose nella giornata capaci di farlo sorridere largamente per l'ironia, perchè se Johnny avesse saputo cosa c'era davvero dietro a quella fame forse avrebbe dubitato a stargli più vicino di quanto non fosse ora. Così, ridacchiando allegramente, con un lampeggiare d'occhi pericolosamente interessato annuì.

    Assolutamente.

    Ulteriori delucidazioni sul lavoro del fotografo gli arrivarono successivamente, senza nemmeno dover attendere troppo mentre si occupava del tiramisù, stavolta a piccole cucchiaiate per godersi il momento, prima di fare davvero la figura dell'ingordo e ordinare altro. Ormai, quasi sempre, finiva così ai bar o dovunque andasse a mangiare: faceva la fortuna dei ristoratori, lui, ma in un certo senso ne aumentava l'avarizia e quindi non si preoccupava certo di spendere troppo per quel che gli serviva, dato che quell'insufficiente punta di taccagneria non lo colpiva tanto da renderlo un punto fondamentale attorno a cui il suo mondo girava. Quando si trattava di alcool, poi, lì poteva ringraziare l'inferno di essere un cantante con un buon quantitativo di denaro nelle tasche: lo reggeva talmente bene che due bottiglie di Jack Daniels, intere, non gli facevano che una leggera confusione in testa, nemmeno interferendo troppo con i riflessi. Era in una botte di ferro, insomma.

    E chi non fa le cose per sè? chiese con un sorriso, in modo retorico e totalmente libero dal ricevere una risposta, a Jonathan che sembrava agire al suo pari, lavorando più per soddisfazione personale che non per reale bisogno.
    Anche io scrivo musica e lavoro principalmente per me stesso, ma questo non pregiudica un buon lavoro. E poi sempre meglio l'effetto "rimbambimento" dato da una grande passione, piuttosto che la droga, dico bene? In questo caso stava facendo lo spergiuro dato quante volte aveva sollecitato gli eventuali conoscenti a provare l'ipotetico "sballo" dato dalla polverina bianca che non era sapeva di zucchero nè di farina - un po' come quella di Pollon per intenderci - ma nei riguardi propri la cosa valeva e molto: ci teneva alla salute, lui, ed esattamente come al ragazzo, le canzoni gli facevano effetto per quantitativi di adrenalina in corpo, non per giri di cocaina per nulla salutari. I brani fungevano da calmanti, gli permettevano di sfogare gli istinti repressi e la rabbia sul palco urlando a squarciagola o gli davano modo di esprimere molto, molto di più con una tonalità melodica e decisa dal suono pulito.
    A quanto pare poi, l'uomo ci si era già appassionato, tanto da proporgli di conoscere alcuni giornalisti e contatti che avrebbero potuto aiutarlo. Raven si ritrovò entusiasta a quell'idea, tanto che per un attimo si fermò dal gustare il dolce per rimanere abbastanza ad occhi sgranati per far capire la sorpresa: non si aspettava una tale partecipazione, ma a quanto pare intendersela bene giocava a favore.

    Molto volentieri! esclamò, ridendo subito dopo in modo leggero, contento come lo sarebbe stato chiunque altro al suo posto. Ma a dire il vero avrei già fatto un po' di interviste in giro, non sono per nulla sconosciuto in parecchie parti del mondo...più che altro, una conferenza stampa: ho da poco acquisito un'etichetta importante, una società che si occupa di vendite - sia reali che online - e della produzione di altri piccoli gadget, e vestiti...un buon affare, che mi permette di essere più o meno totalmente indipendente. Se già la musica e i CD li producevo da me, beh, questo è l'ulteriore passo in avanti! Continuò con l'assalto al tiramisù, ma dopo l'ennesima cucchiaiata volle specificare meglio. Ho anche un piccolo blog in effetti, un punto fermo per i miei fan dove possono mandare quello che vogliono e ricevere risposte o dove scrivo aggiornamenti su questo o quell'altro progetto, ma in effetti mi servirebbe una mano per l'allestimento del vero e proprio "Official Store", e non solo questo. Sai, voglio dare la possibilità anche ad altri artisti che non hanno tanta fortuna di esprimersi, e intendo prenderne qualcuno, scherzosamente parlando, sotto la mia ala protettrice. Che te ne pare?

    Molto chiaro il rimando alle ali, a quello che era, e segretamente un po' la cosa lo divertiva; se lo faceva però, non era sicuramente per beneficenza ma per guadagno personale, oltre ad avere un aiuto in più a gestire almeno l'impostazione della società, di cui aveva in lavorazione il nome.
     
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    Annuì alle sue parole, in fondo ognuno esisteva e agiva in funzione di sè stesso. Discorso diverso ovviamente per Johnny per quanto riguardava famiglia e amici fedeli, piuttosto difficile che rimanesse sulle sue quando uno dei suoi era nei guai. Optò quindi per una definizione da egoista in tutto fuorchè le cose davvero importanti nella sua vita, dopotutto nella sua scaletta delle priorità, le persone a lui care avevano sempre e costantemente il primo posto e su questo non c'era dubbio. Il tiramisù era quasi finito e non aveva idea di cos'altro prendere. Erano ormai le 10 passate, quasi 10,20, e sinceramente non aveva poi così tanta fame. Chiamò di nuovo il cameriere per avere un succo alla pesca e quando il dipendente se ne fu andato con il piattino di dolce vuoto, Johnny potè concentrarsi su Raven.

    "Così tante cose?" si chiese aggrottando la fronte un po' confuso.

    Mmm, no, decisamente qui si stava uscendo del tutto fuori rotta. Un cantante che aveva questo e quello al di là della musica non era sempre una mossa intelligente; più che altro facevano tutti la stessa fine. Guardò il rosso con sguardo pensieroso e assorto ragionanando bene su ciò che gli stava dicendo. Intanto arrivò il succo di pesca. Ne bevve un sorso prima di esporre la propria opinione riguardo alla faccenda.

    Quindi hai fatto un'intervista per l'acquisto della società, non per la tua musica. Hai bisogno di un'intervista specifica che si concentri solo ed esclusivamente sulla tua produzione musicale, non di come usi i tuoi soldi, ai fan non interessa a meno che sia beneficienza. disse in tono pratico scendendo completamente negli affari, Il piccolo blog è da ampliare e da mettere in diverse lingue oltre all'inglese, come il tedesco. A loro piace il techno-rock, lo dicono le statistiche, e sempre le statistiche dicono che vogliono qualcuno che sappia parlare inglese non un adolescente in piena pubertà che trasforma il tedesco in qualcosa di... "Monsoon". disse schifato, Ho però dei seri dubbi sull'acquisto di società e la tua entrata nell'economia anche senza Cd. Seguimi in questo ragionamento perchè sono in molti i cantanti che come te fanno altro oltre alla musica. Il fatto è positivo per il tuo portafogli se sai come giostrarti nel campo, magari con l'aiuto di un economista là dove le tue conoscenze da autodidatta hanno dei dubbi, l'importante è che i tuoi fan non lo sappiano o almeno non lo notino più di tanto. prese un sorso di succo, Vedi, quello che la gente visualizza è un singolo ruolo a persona. Tu, Raven Scott Celler, sei un cantante. Poi un proprietario di una società di compravendita reale e online ed infine un produttore in commercio. Il pubblico si ritrova spiazzato e confuso perchè oltre al solito Raven che c'è sul palco ne hanno un altro in giacca e cravatta che siede ad un tavolo davanti ad altri dirigenti manco fosse al gabinetto della Casa Bianca. continuò cercando di dare un senso a ciò che diceva, Perdono il punto di riferimento e cominciano a paragonarti ad uno dei tanti uomini d'affari di cui sentono notizia ogni giorno al telegiornale fino a farli vomitare e nella loro testa potresti anche diventare uno che ha tradito la musica. Ovviamente questo non è vero ma, siamo sinceri: vogliamo davvero scommettere sulla capacità intellettiva dei fan?

    Lo guardò con un'espressione così sarcastica che era impossibile non capire quello che intendeva. I fan facevano la fortuna e la sfortuna dell'artista, erano loro che sborsavano soldi per comprare Cd, biglietti dei concerti e altri gadget: niente fan, niente fama, niente soldi.

    Io dico di tenere stretta la società che ti sei guadagnato ma di mantenere nascosto questo aspetto della tua carriera. Guardali come fossero due mondi completamente differenti quando hai un pubblico davanti e soprattutto una telecamera e un microfono puntati in faccia. Le interviste sulla società esclusivamente sui giornali di borsa e mercato e poi puntare tutto su quelli musicale per far conoscere le tue canzoni. Se i fan scopriranno che hai pure altri ruoli avrai più possibilità di tenerteli fedeli visto che non avrai fatto il galletto per pubblicizzare la società grazie al tuo lavoro da cantante. Ti faccio un esempio stupido: dopo la fine di una canzone di un certo spessore dici "e visitate tutti il sito dove potete comprare questo e quello, ci sono gli sconti e chi arriva primo più vincere un sacco di premi!". Quanta credibilità potresti ottenere?
    di nuovo il sorriso sarcastico, So che probabilmente sarai arrivato alle stesse conclusioni ma quello che ti sto consigliando io è di mettere bene i paletti prima che sia troppo tardi e di metterli bene e in modo decente: pochi cantanti riescono a far sopravvivere la propria musica dopo l'entrata nell'economia. Che ne dici si assumere personale nella società?

    E mentre aspettava una risposta al suo pensiero e magari qualche spiegazione in più su come aveva intenzione di gestire il tutto, magari con l'assunzione di personale vario e competente, Johnny continuò a bersi il succo.
     
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    All'inizio del discorso, Raven era rimasto un po' spiazzato e anche molto confuso nei riguardi di ciò che Jonathan andava dicendo, ma ad un certo punto la sua bocca si era piegata autonomamente in un sorrisetto bastardo che non poteva trattenere ulteriormente e che andava ad allargarsi sempre più assieme alla voglia di rotolare già dalla sedia e dal tavolo sghignazzando. Quando la tensione fù troppa da sopportare, giusto giusto a fine discorso, mantenne un solo altro secondo quell'aria da "ma che cosa stà dicendo?" prima di scoppiare in una risata che avrebbe fatto crollare il locale per la potenza, piegandosi come un disperato sul tavolino a ridere a crepapelle per tutta quella faccenda che aveva un non so chè di comico. Tra le sguaiate risate e le lamentazioni, col rischio di finire con la faccia nel piattino di tiramisù che però venne elegantemente evitato, iniziarono anche a lacrimargli gli occhi e arrivò al punto di non poter più respirare, rosso in viso dopo lo scoppio di risa che non volevano proprio smettere. Rialzandosi dal tavolo contro cui aveva spiaccicato la faccia prima di farsi vedere in uno stato a dir poco pietoso, asciugandosi le lacrimucce agli angoli e ancora mezzo preso dal ridacchiare gli riferì un

    Jonathan, ma che hai capito? e non potè trattenere un altro attacco convulso di risa, che per poco non lo facevano davvero cadere all'indietro dalla seria. Si affogò nel resto del bicchiere d'acqua portato prima per l'aspirina, e subito dopo cercò di parlare con decenza riuscendoci solo a sprazzi; in breve, il fotografo non aveva capito nulla di quello che diceva tirando fuori prolisse situazioni economiche da capogiro con lui in giacca e cravatta al tavolino per decidere cosa comprare o vendere: lui, in giacca e cravatta?

    Oddio, ma per chi mi hai preso? La società non si discosta dal mio lavoro, è mia, produce i CD per me e, a breve, per altri artisti! Niente azioni e robe simili, non c'è niente del genere! Forse non hai capito: la "Fixt", così come l'ho voluta chiamare, l'ho pagata di tasca mia ed è un'insieme di persone, uno staff, un'azienda o chiamala come vuoi nata dai miei desideri di creare una rete in cui artisti indipendenti, musicisti e cantanti emergenti, si potessero incontrare per creare musica, vestiti e arte visiva e venderli sotto un'etichetta che non fosse alle dipendenze di grandi compagnie e società dalle dubbie caratteristiche. E' tenuta insieme da me e altri artisti minori e da una collaborazione su scala mondiale, e nonostante sia appena stata "fondata" è già riconosciuta come etichetta indipendente al di fuori dagli ordinari, arcaici e pretenziosi scenari di accordi di produzione! continuò a ridacchiare, non riuscendo davvero a capire come avesse fatto Jonathan a fraintendere ma supponendo non si fosse spiegato bene all'inizio.

    E la conferenza stampa e fermò le risate trangugiando il bicchiere d'acqua, quasi vuotandoselo addosso tanto gli tremava la mano dal continuo scoppio di risa era sì relativa alla creazione di quest'azienda, ma per esporne le caratteristiche in modo da farla conoscere e non solo, dato che c'entrava anche un bell'aggiornamento sui miei nuovi brani che andranno a finire nel prossimo CD! E' un'opportunità per tutti i piccoli musicisti di farne parte, e sono loro il cuore pulsante di questa attività! Solo loro che si riuniscono, che prendono le decisioni relative alla loro musica, alle loro idee! Io ne sono il promotore, gli Studi di registrazione in costruzione in città li stò dirigendo io, ma non si parla di società nel vero senso della parola, specialmente di compravendita: l'unica cosa sarà appunto avere uno store ufficiale da dove chiunque sia interessato possa comprare i CD prodotti in proprio e altro, come magliette, gadget miei e degli altri musicisti e band, liberi dalla presenza di case discografiche e assurdi contratti. E' una libera comunità musicale a cui chiunque può unirsi se artista, sotto forma di impresa, e in cui ognuno paga il proprio.

    Ammicò in direzione del fotografo per farsi intendere, finalmente calmo e non più sotto l'isterico effetto di quella valanga di parole che gli erano cadute addosso con la forza di una frana, e tornò docilmente al dolce con l'aria di chi si sentiva veramente meglio, continuando però ad asciugarsi gli occhi brucianti che lacrimavano ancora dal divertimento. Aveva una vena comica, l'uomo, doveva ammetterlo.

    Edited by 'Raven' - 3/8/2009, 19:34
     
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  4. -Varonuccia-
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    Bro, fratello, cugino, amico, quasi parente a cui voglio tanto bene... "OGNUNO" SI SCRIVE SENZA LA "I" E "TRA I" STACCATO!
    E ricorda che ti voglio sempre più bene caro bro, fratello, cugino, amico, quasi parente ^^


    Dopo tutta la fatica per trovare esempi pratici e comprensibili, dopo tutti gli scioglilingua che era un miracolo non si fosse attorcigliata durante il discorso e soprattutto dopo tutto l'interesse che aveva avuto ad avvertire il futuro e possibilmente fisso cliente dal lavoro non sempre stabile -sì, c'erano periodi no anche per i cantanti e in caso contrario glielo faceva venire lui il periodo no per fargli un dispetto- ecco che quello si metteva a ridere come un ossesso quasi assassinando il povero tiramisù e guadagnandosi l'occhiata del cameriere dei presenti che lo guardavano come se fosse pazzo. Il cameriere fece segno a Johnny se servisse altra aspirina ma il biondo gli fece un elegante e serioso gesto di diniego con la mano che lo distinse subito come uomo di classe in una situazione dove adesso davvero non ci stava capendo un tubo. Che aveva capito? Il dubbio che Raven avesse parlato arabo e lui cinese gli attraversò la mente.

    Ho capito quello che mi hai detto tu! potè solo difendersi mentre il rosso cadeva in un'altra fitta.

    Che fosse una malattia contagiosa? Sperava di no altrimenti sarebbe stato un po' difficile compiere assassinii silenziosi in piena notte... Sorseggiò il suo succo mentre le rotelle spinte dai criceti nel suo cervello tentavano di dare un senso all'accaduto. Non gli sembrava di aver sbagliato nulla, l'acquisizione di una società diversa dal campo musicale comportava serie conseguenze ma il tutto fu lavato via dall'ulteriore spiegazione che Raven decise con gentilezza di dare. E che sinceramente poteva specificare prima di farlo partire in quarta con la difesa della sua carriera da cui dipendeva una grande pubblicità anche per lui. Pirla.

    Potevi almeno fermarmi quando hai visto che non aveva afferrato il concetto e anche tu potevi essere più specifico, una società è una società! "Ho da poco acquisito un'etichetta importante, una società che si occupa di vendite - sia reali che online - e della produzione di altri piccoli gadget, e vestiti", parole testuali! continuò piccato perfettamente sicuro di avere ragione, Ti prego, in futuro ricordami di chiederti non una, non due, ma ben TRE volte di rispiegare qualcosa che ti è venuto in mente altrimenti sembra davvero che parliamo due lingue diverse. finì con fare rassegnato.

    Si massaggiò le tempie con una mano. Lavorare con i cantanti non era mai stato il suo forte a causa della loro poca chiarezza in certi concetti. Lui era cresciuto in un ambiente bancario e aveva una certa impostazione nel ragionamento mica come "cattura lo spirito, Lo spirito!" di alcuni invasati. Santo cielo, ora sapeva che per quanto Raven fosse piacevole e di compagnia, stargli dietro sarebbe stata un'impresa a causa delle possibili incomprensioni. Santa pazienza.

    "Forse devo mettere un cartello sulla porta del negozio: *Vietato l'ingresso agli artisti di qualunque genere ed età*. Almeno vado sul sicuro"

    Dopo un altro sorso di succo potè finalmente commentare il vero progetto del rosso che a quanto pareva non aveva bisogno di nessuna sistemata, l'ammiccamento era chiaro finalmente.

    L'idea è buona e non ha falle, spero solo tu abbia soldi necessari per finire il progetto.
    cosa di cui sinceramente non dubitava, In pratica alla fin fine dovrò pubblicizzare questa "società" e qui fece il segno delle virgolette con le mani, e i tuoi CD. fece una piccola pausa dove considerò il tutto dal suo punto di vista come fotografo, Non mi sembra così complicato. concluse con sicurezza e tranquillità, In mancanza di foto carine da fare agli studi in costruzione è meglio creare subito un logo che attiri l'attenzione e magari fare qualche foto ai vari gruppi o solisti che saranno coinvolti nella società. Magari anche una bella serie di cataloghi cartacei da lasciare ai negozi di dischi oltre al sito vero e proprio.

    Da come aveva capito prima si era prospettato davanti un lavoraccio su due fronti contemporaneamente, adesso questo era decisamente meno problematico e gli permetteva una maggiore organizzazione del lavoro da fare.

    Fino a dove sei arrivato coi preparativi?
     
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    Annuì con un sorrisetto ai rimbotti di Jonathan che quello, giustamente, gli stava rivolgendo per non essersi spiegato bene fin dall'inizio. In effetti era stato un po' troppo frettoloso, aveva tralasciato il particolarissimo importante che non era una società diversa dal suo campo di lavoro ma bensì uguale; l'importante era però che il disguido si fosse risolto in semplicità mentre tornava al piattino mangiando con pacata e apparente bonarietà.

    E' vero, è vero, hai perfettamente ragione, mi sono spiegato male! e tornò a ridere nell'apprendere cosa il fotografo gli stava dicendo, come se fosse una cosa da nulla, come in effetti era. E comunque si stava divertendo un mondo. Avrei dovuto andare meno di fretta, ma sai com'è...l'impazienza è dura da tenere a freno.

    Continuò ad assistere l'uomo con un orecchio mentre l'altro si era disattivato dopo la risata per dare uno sguardo all'interno del cervello e, probabilmente, esclamare un "yu-uuuuh?" per vedere se era rimasto ancora qualcosa al suo interno, dopo la delucidazione da premio oscar data. Lavorò incessantemente con la mente ai dettagli richiesti dal ragazzo, poi li visualizzò correttamente e finendo l'ultimo pezzo di torta, posandolo sul tavolino aspettando che il cameriere passasse a prenderlo, iniziò a elencare correggendo gli eventuali punti che voleva il fotografo recepisse bene.

    Allora, prima di tutto, si, dovrai pubblicizzare la società, i miei CD e anche gli spettacoli live che darò con i componenti della formazione "dal vivo", ma quest'ultima cosa sarà principalmente ambientata in città. Sottolineò parecchio il fatto che gli altri apparivano solo dal vivo, come sempre puntava a far risaltare il fatto che il lavoro fosse unicamente suo in tutti gli aspetti. Potrebbero arrivarti parecchie altre richieste anche dagli altri artisti minori, aspettatelo lo avvertì anche. Adesso arrivava il momento di rispondere riguardo ai preparativi.
    La questione dei cataloghi mi sta benissimo, e come dicevi tu, serve un logo per gli studi e quindi l'etichetta, la società e tutto il resto. A questo proposito, parlando di preparativi, avevo già iniziato a disegnare un qualcosa di riferimento, che un bravo grafico potrebbe riprodurre in virtuale. Ho il progetto a casa, ma aspetta...me ne porto quasi sempre una foto sul cellulare.
    Rovistò nelle tasche alla ricerca dell'oggettino ultrapiatto che i ragazzi gli avevano regalato, e che faceva foto a buone qualità: aprì il display e iniziò a maneggiare sui pulsantini, schiacciandoli fino a finire nella cartella immagini e da lì aprire quella interessata, che lasciò visionare a Johnny.
    Dovrebbe essere così, più o meno. Gli lasciò in mano l'apparecchio tornando a parlare. Per il resto, mi sono sempre affidato a studi esterni per produrre la pubblicità necessaria, quindi non avrai una grande mole di lavoro, solo il giusto tanto di routine. E poi...poi vorrei fare un video per una delle canzoni, a parte diversi servizi fotografici che servono per sia per pubblicità, sia per riempire il booklet e la copertina del CD. Penso sarebbe una buona idea. Dando un'alzata di spalle, rimase interdetto dal continuare, attendendo il responso dall'esperto in questione che sembrava davvero, davvero parecchio preparato e professionale nel campo.

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    Cattiva, sei un mostro :titto:
    Ecco qua il logo:
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  6. -Varonuccia-
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    Fece spallucce per fargli capire che non era la fine del mondo e che la questione era risolta, l'importante era essersi capiti ed avere la sicurezza che nessuno dei due se l'era presa a male. Il biondo annuì mentre Raven faceva un breve punto della situazione su ciò che avrebbe dovuto pubblicizzare e la noisissima e snervante informazione sulla richiesta anche da parte degli artisti minori, che aveva previsto ma a cui sinceramente non voleva proprio pensare. L'immaginarsi incastrato tra un cantante lirico alle prime armi ed un gruppo hard rock che spaccava su tutto il negozio non era esattamente il suo sogno nel cassetto, fama o non fama, prima di tutto venivano i suoi timpani e la sua troppo sfruttata sanità mentale. Prese un altro sorso del succo svuotando il bicchiere, poi prese in mano il cellulare che l'altro gli passava.

    Carino. commentò esaminandolo bene, Se vuoi posso farlo io, non sarò un grande artista ma questo sono sicuro di poterlo fare. propose sicuro delle sue capacità.

    Qualche oretta sul programma che aveva installato sul pc -sia a casa che al negozio-, correzioni a seconda dei gusti del rosso e si poteva fare tranquillamente. Il video musicale non era di sua competenza ma poteva consigliare qualcuno delle persone con cui aveva già lavorato, infatti, essendo anche fotografo di scena su set cinematografici e teatro, aveva avuto la possibilità di fare la conoscenza con veri professionisti. Per il booklet e la copertina del CD dipendeva toccava a Raven tirare fuori idee, doveva essere il cantante a sapere cosa meglio avrebbe rappresentato la sua musica, Johnny poteva solo fornire consigli marginali. I cataloghi non sapeva se dovesse occuparsene lui per la copertina visto che il cantante aveva detto di appoggiarsi anche a studi esterni -più esperti di lui in pubblicità, forse- ma suppose che ne avrebbero parlato più avanti, in quanto al contenuto...

    Nei cataloghi, oltre al listino della merce in vendita, potresti inserire anche qualche articolo interessante su vari gruppi musicali, soprattutto quelli ancora poco conosciuti, che ne dici? Per il video, se non hai ancora scelto nessuno, posso darti due o tre nomi validi che possano dirigerlo, io farò le foto durante le riprese da dare in pasto ai fan. Mi raccomando il "making of", dovrebbe proportelo lo stesso regista, il pubblico ne va matto. consigliò, Direi che ci siamo detti tutto per adesso, dovremo scendere poi nei particolari. Ti ho dato il mio biglietto da visita prima; c'è su anche la mia email, se potessi inviarmi le date e i luoghi delle tue esibizioni, farmi una lista dei giorni in cui sei libero per fare i servizi fotografici, recapiti telefonici, eccetera, così cominciamo subito a organizzarci.

    Diede uno sguardo fuori dalla finestra, grazie al cielo il tempo era migliorato, solo una pioggerellina soffice lavava le strade di Nouvieille. Si alzò andando verso la cassa.

    Piove ancora un po'. Vuoi un passaggio a casa? Oppure posso prestarti l'ombrello che ho in macchina.
     
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    Il cameriere aveva portato via l'incomodo dei piatti sporchi come da lavoro, mentre Raven e Jonathan parlavano del più e del meno giungendo a buone conclusioni. L'angelo dubitava apertamente che artisti ulteriori rispetto a lui e pochi altri da parte della Fixt si sarebbero fatti sentire ma non si sapeva mai come andava la vita, magari qualcuno poteva fare un salto al suo negozio per chiedergli nulla più che qualche servizio. Quanto alle idee per i suoi, di servizi, le aveva già e anche ben chiare: ben presto Johnny avrebbe ricevuto notizie sul dove e come portare l'attrezzatura, perchè si sarebbe svolto all'aperto in tre diversi posti. Una casa abbandonata e fatiscente, un parcheggio di un edificio industriale leggermente conciato meglio e un vecchio manicomio poco fuori città, che avrebbe dato i suoi frutti come ambientazione. Posti molto allegri insomma, ma la cosa non lo preoccupava minimamente e per il resto sapeva già che indicazioni dare al fotografo, in modo da chiarirgli il lavoro e cioè di fare foto e il logo E BASTA, altrimenti impazziva e lo sapeva anche lui che per quanto angelo nero, non era uno sfaticato e sapeva come ci si trovava particolarmente "bene" con una simile mole sulle spalle.
    Nel frattempo aveva tirato fuori il portafoglio per rovistare alla ricerca di una banconota da dieci, e per mettere via il biglietto da visita laddove teneva gli indirizzi dei contatti o dei negozi importanti. Annuì al fotografo, parlottando a bassa voce mentre finalmente trovava la banconota che gli serviva.

    Se devi passare dai quartieri alti, apprezzerei mi accompagnassi in macchina, altrimenti l'ombrello va benissimo, tanto dovrò venire al negozio a informarti sui set fotografici in questi giorni. So già cosa inventarmi al riguardo, e credo potrebbe piacere anche a te...e si, una email con date e giorni liberi non te la toglie nessuno.
    Sorrise all'affermazione, poi un po' per ingraziarselo e un po' perchè gli pareva una cortesia normale per uno che era un cantante ricco sfondato o quasi, si offrì di pagargli il conto. Senza no o ma, si alzò raccogliendo anche il suo povero cappotto quasi asciutto, dirigendosi alla cassa e dando quanto doveva dare, guadagnandosi anche una buona occhiata da parte di una cameriera che passava nei paraggi. Essere originali pagava.
    Ora stata al fotografo decidere se buttare fuori a calci sotto la pioggia con un misero ombrellino uno di quelli che si sarebbero rivelati i suoi migliori clienti o dargli un caldo e comodo passaggio a casa, ma ormai il caduto aveva già qualche mezza idea a proposito dell'ardua scelta.
     
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  8. -Varonuccia-
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    Stava già per muovere obiezioni varie ma purtroppo Raven non volle sentire ragioni sul conto da pagare. Un dejavu su Blundetto che gli offriva la colazione lo fece sorridere; quel bar doveva portargli fortuna in quando al conto. O magari era solo la sua incredibile personalità che faceva faville, sì, certo. Almeno la signorina, dopo essersi voltata incuriosita verso il rosso, aveva lanciato un sorriso anche al biondo. Ah, la buona cara vecchia autostima maschile. Il pensiero che avrebbe avuto dei giorni pieni gli faceva piacere anche se era un tantino preoccupato per l'altro lavoro su cui doveva rivolgere parecchie delle sue attezioni. Scoprire dove diavolo era ciò che cercava non sembrava un'impresa facile.

    Va bene allora sali e allaccia le cinture, ti concedo di approfittare della mia buona volontà di oggi!
    disse salendo in macchina.

    Lo rassicurò il fatto che avesse le idee chiare, una delle caratteristiche più utili quando ci si rivolgeva ad un professionista. Si fece indicare la strada dallo scroccone di passaggi in macchina ed arrivarono davanti ad un'enorme casa piuttosto costosa.

    "Hai capito il cantante..." commentò tra sè.
    Ci vediamo Raven. salutò mentre il rosso scendeva.

    Ultimo scambio di battute prima di filarsela con destina casa dolce casa. Voleva togliersi i vestiti umidi di dosso e tuffarsi in una bella, comoda e calda tuta tuttavia la vista della borsa a tracolla sul sedile posteriore gli fece tornare in mente il cimitero. Fortunatamente non era ancora arrivato fuori città e non ci mise molto a raggiungere il posto. Prese l'ombrello e la borsa dalla macchina e si diresse verso il mausoleo indicato da Raven. Non poteva fare foto all'esterno a causa della pioggia ma l'interno non glielo toglieva nessuno. Con un sorriso soddisfatto entrò nella costruzione e non ci volle molto perchè scoprisse un orribile odore a lui famigliare unito ad un cadavere femminile. Nonostante la scena macabra l'unica cosa che gli venne in mente di fare fu cercare per qualche indizio e scattare foto prima di chiunque altro. Uscì e pigiando i tasti sul cellulare compose il numero del suo contatto al giornale locale con un sorrisone davvero soddisfatto.

    Ehi Matt, credo di aver trovato uno scoop.
     
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  9. Harmin Metrac
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    Christopher entrò nel locale circa un'ora dopo che i due se ne erano andati.
    Nuovamente sulla breccia, nuovamente in quella piccola cittadina europea.
    Si tolse il lungo cappotto blu scuro, lo mise sull'appendiabiti in legno vicino alla porta, fuori pioveva ancora, il cameriere gli porse un canovaccio così che il proprietario potesse asciugarsi viso e capelli.

    Grazie Spaider...

    Christopher si asciugò velocemente e appoggiò lo straccio sul bancone.

    Mi metti su un caffettino?

    Subito capo.

    Quel ragazzo era un buon lavoratore, instancabile e di buone maniere.

    Tutto regolare in mia assenza?

    Certo nessun problema, volato bene?

    Christopher cercò nelle tasche il pacchetto di sigarette e l'accendino, non li trovò, probabilmente li aveva lasciati in macchina.
    Entrò nella saletta riservata allo staff attraverso una porta dietro al bancone, più che saletta per lo staff era un cucinino.
    Aprì un cassetto e vi frugò dentro, lì teneva sempre una o due stecche di sigarette, finalmente dopo averle trovate potè accendersene una.

    Tutto bene, anche se, odio gli aeroporti, troppa attesa, questo dannato maltempo ha ritardato la partenza di due giorni.

    "Spider", così chiamava Christopher il nuovo barista, si limitò ad annuire mentre gli serviva il caffè.
    Christopher cominciò a sorseggiarlo lentamente, scottava.
    Gli occhi caddero sulla fotografia appesa sopra al bancone, quanti ricordi.
    In quel fiume di ricordi gli tornò alla mente il suo primo cliente, il fotografo, era meglio lasciargli un messaggio nella casella vocale del cellulare, tanto per informarlo del suo ritorno in città.
    Fatto questo si sedette comodo su uno sgabello e pensò a dove poteva mettere il nuovo televisore al plasma che aveva "vinto alla lotteria di paese".
    Difficile collocarlo saggiamente, gli unici punti liberi o non erano ben visibili oppure di giorno c'era il rischio che alcuni riflessi di luce ci battessero contro.

    Non voglio che il locale sia scuro anche di giorno...Ma diamine sono cinquanta pollici di maxi schermo...Un modo ci sarà pure...

    Rimuginando più o meno a bassa voce sul da farsi finì di bere il caffè e cominciò a camminare su e giù per il locale, tirando lunghe boccate alla sigaretta, cercando di venire a capo di quel piccolo rebus.
    Stanco di scervellarsi per niente decise di andarsene, sarebbe tornato poco prima dell'ora di chiusura per controllare che fosse tutto in ordine.

    Edited by Harmin Metrac - 11/9/2009, 16:37
     
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  10. Harmin Metrac
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    Christopher parcheggiò la macchina davanti al Bada Bing, scese e fece il giro, aprì la portiera a Neris e come il gentiluomo che aveva imparato ad essere le porse il braccio per aiutarla ad uscire.
    Nonostante l'ora nel locale era ghermito, ma la cosa era alquanto ovvia, per quella settimana Christopher aveva fatto venire direttamente dal giappone una band jazz, il trio Yuji Ohno.
    Stavano suonando uno dei loro cavalli di battaglia, che era stato inserito per volere di Christopher nelle scalette giornaliere, doveva essere il pezzo di chiusura per tutta la settimana.
    Christopher fece accomodare Neris ad un tavolino, le si sedette accanto e cominciò a guardare la band che stava suonando, mentre nel frattempo il cameriere, ignorando tutti corse al loro tavolo.

    I signori desiderano?

    Christopher adorava quel ragazzo, sapeva sempre cosa doveva dire o fare, sicuramente era il miglior dipendente che avesse mai avuto.

    Un Dazle per me...

    Il Dazle è un luxury cocktail al quale interno si gustano dell’ottimo champagne, del liquore di fragola e di lychee.
    Su richiesta viene servito con un anello di diamanti come sorpresa per la propria amata, in quei casi in fatti a Manchester al "Second Floor Bar" questo cocktail con "aggiunta" viene servito da un cameriere seguito da due guardie del corpo.

    Per la signorina?

    Christopher non sapeva proprio cosa ordinarle, al pub del quartiere malfamato il drink offertole non sembrava aver avuto molto successo, avrebbe semplicemente aspettato che ordinasse lei.

    SPOILER (click to view)
    Se vuoi farti un'idea della musica che c'è di sottofondo:Lupin III - Jazz Music.
     
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    Il Bada Bing.
    Mi guardo intorno, leggermente affascinata dall’idea di trovarmi in un locale gestito da un delinquente. Un delinquente gentile e beneducato, in effetti, almeno con le belle ragazze. Insomma, non un ottimo inizio per una che è decisa di nutrirsi esclusivamente (o quasi esclusivamente) di delinquenti e assassini. Potrei anche rischiare di affezionarmi a lui... e questo comporterebbe un ulteriore calo delle persone mangiabili. Perché se io iniziassi a considerare Christopher quasi un amico, dovrei tenere in conto che ci sono altre persone al mondo come lui. Delinquenti affascinanti, con i quali potrei chiacchierare e scambiare idee, dare consigli...

    No, quest’idea non mi piace per niente. Questa sera mi limiterò ad osservare, a memorizzare... a divertirmi anche. E perché no? Ma questo non deve comportare modifiche della mia dieta. Se avessi voglia di cacciare in questo bar devo essere libera di farlo. D’altronde, c’è solo un locale che considero off-limit, almeno per la caccia: il Ritual. Lo devo ad Asterios, il vampiro che considero il capo della città. Ho un profondo rispetto per lui, anche se l’ho incontrato una volta sola, al mio arrivo a Nouvieille... e poi ho preferito stargli alla larga.

    E devo ammettere che questo locale sembra normale, a prima vista.
    Ma deve essere così, altrimenti la carriera di un delinquente finirebbe molto presto.

    Mi prendo qualche istante per decidere che bibita ordinare. Il piccolo particolare che io non le posso bere non mi ha fatto interessare più di tanto sugli alcolici di questi tempi. Ma magari...
    “Avete l’idromele?” Chiedo, d’un tratto attratta dall’idea di risentire l’odore di quella bevanda, riportarmi alla memoria i vecchi tempi, l’epoca in cui ero ancora una mortale.
     
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  12. Harmin Metrac
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    Idromele?

    Chiese perplesso il cameriere guardando stranito la donna.
    Christopher si accese una sigaretta e tamburello lentamente le dita sul tavolo, fece un cenno al ragazzo che si avvicinò accostando l'orecchio alla bocca del datore di lavoro.

    Ce ne sono due casse nel cucinino, nel secondo cassetto in basso a sinistra, dove tengo le bottiglie di vino italiano.

    Con un cenno il ragazzo ringraziò e corse a prendere le ordinazioni di un altro tavolo.
    Christopher guardò Neris negli occhi, avrebbe potuto perdersi in quello sguardo.

    Idromele...Allora...Alcol al novantacinque percento, miele, acqua, cannella e chiodi di garofano.
    Devo ammettere che hai dei gusti difficili, è difficile trovare dell'idromele in giro al giorno d'oggi.


    "Fortuna vuole che il "cugino" Santoro sia un socio occulto di una ditta che si occupa di distribuzione di bevande alcoliche all'ingrosso, è lui che mi ha fatto avere buona parte della roba che viene servita quì, come buon augurio per la nuova attività."

    Pensò Christopher non riuscendo a trattenere un sorriso.
    Continuò a guardare Neris, era affascinante, ma non solo per l'aspetto fisico, aveva qualcosa di diverso.

    Bhe, cosa ti ha condotto fino a questa città? Non è certo una mirabile meta turistica, offre pochi lavori ai quali si può aspirare ed è praticamente in mezzo al nulla...

    Tirò una lunga boccata alla sigaretta, mentre il cameriere porgeva l'idromele alla signora e il Dazle a Christopher.
    L'orcestra intanto concedeva un bis di "Dead run ver."

    Edited by Harmin Metrac - 16/9/2009, 20:52
     
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    La voglia di studiare scarseggia, quindi... xD

    Non posso fare a meno di guardare divertita la reazione del cameriere. È così raro l’idromele, di questi tempi? A quanto pare sì. E il colmo che praticamente non ricordo più neppure che gusto abbia. Il mio padre mortale - anche se era in grado di ubriacarsi con quella bevanda - me la faceva assaggiare molto raramente.
    Ma forse è meglio che non me lo ricordi, visto che comunque non potrei nemmeno assaggiarlo.
    E se non puoi bere una cosa, è meglio che non ti ricordi il gusto.

    “Lo so, sono una ragazza particolare.” Affermo, quasi come risposta alle sue parole sui miei gusti.
    E se tu sapessi quanto probabilmente non ti piacerebbe chiacchierare con me. Rifletto, con un leggero dispiacere. Son troppo lontana dai mortali, niente di quello che faccio serve ad avvicinarmi a loro. Posso mischiarmi agli umani, posso parlare con loro, posso sorridere con loro... ma non sono umana. Sarò sempre qualcosa di diverso. Qualcosa di più? Qualcosa di meno? Non lo so, e non ha importanza.

    “Non so cosa mi ha attratto di Nouvieille.” Una mezza verità, in effetti, ma è necessaria. “Quando sono arrivata ero solo di passaggio, non credevo che avrei scelto di rimanere qui. Come in qualsiasi altro luogo. Sono un’anima libera, potrei dire, una persona che non riesce più di tanto a stare nello stesso luogo.”
    Già... il tempo. Quant’è tanto? Un anno, un secolo, un millennio? Il tempo mi sembra scorrere troppo velocemente da quando mi è stato dato il dono tenebroso: mi sembra ieri la sera in cui ho messo piede per la prima volta in questa città.
     
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  14. Harmin Metrac
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    Grande pregio non essere costretti a rimanere in un posto controvoglia.

    Disse Christopher mentre il cameriere porse ai due i drink richiesti.
    Chissà per quanto Christopher sarebbe rimasto impantanato in quell'assurda città.
    Non vedeva l'ora di tornare in America, lì sarebbe stato promosso a capo, avrebbe preso il controllo di qualche affare veramente importante, avrebbe avuto un gruppo di uomini ai suoi ordini.
    Non desiderava altro, nient'altro a parte l'omicidio indiscriminato di ogni singolo membro dell'Organizatsya a New York e a Nouvieille.
    I capi non avrebbero di certo approvato una cosa del genere, ma cosa gliene fregava? Lui era un uomo d'onore e quelli soltanto degli sporchi russi a cui piace giocare con narcotici, armi automatiche e macchinoni.
    Nemmeno a farlo apposta in quel momento entrarono nel locale due uomini, uno in abito scuro e l'altro con un giubbetto in pelle e una camicia bianca alquanto stropicciata sotto.
    Uno aveva un accento spaventoso, come quello che si sente nei film, l'altro probabilmente non capiva una parola, sicuramente non conosceva l'inglese.
    Ai due fu assegnato il tavolo accanto a quello di Christopher e Neris.

    Questa città mi piace sempre di meno, non vedo l'ora di finire il mio incarico e tornarmene a New York.

    Disse sorridente a Neris, indubbiamente, la ragazza che aveva davanti era l'unico incontro positivo dell'intera serata.
     
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    Sfioro il bicchiere con un dito, osservando pensierosa il liquido al suo interno. Vorrei poter dire che sono attratta dall’idea di assaggiarlo ma non è così. C’è qualcosa che non mi ispira in quella bevanda. Forse il colore, o l’odore. Oh, son sicura che è stato preparato alla perfezione: è solo che non è... sangue.
    Il sangue che viene pompato nelle vene di Christopher o dei due uomini che sono appena entrati, quello si che mi attira! In ogni istante della mia vita notturna è così.
    Uomini che non mi sembrano poi così per bene. Non che mi aspetti di incontrare onesti uomini d’affari in un locale gestito da un delinquente, ovviamente!

    “Già, spesso è difficile muoversi per il mondo. Io son stata fortunata, son nata in una famiglia abbastanza agiata, quindi ho potuto - e posso ancora - viaggiare molto.” Mento, come nella speranza di attrarre l’attenzione di qualcuno: di farmi seguire, magari. Non mi dispiacerebbe affatto affondare i miei canini nel collo di qualcuno, in questo momento. Possibilmente non in quello di Christopher. Non mi piace nutrirmi del sangue di chi ho iniziato a conoscere. “Tu provieni da New York? È una bella città, ci sono stata. Non l’ho trovata proprio di mio gusto, ma è difficile trovare un posto dove io mi senta bene.”

    Mi porto il bicchiere alle labbra. Non per bere, ovviamente, ma per semplicemente bagnarmele. Dal mio gesto può sembrare che io abbia assaggiato la bevanda, ne abbia bevuto un piccolo sorso. Quel che basta a non far sembrare che io non apprezzi la bibita. Più o meno.
    Perché per non offendere nessuno dovrei bere veramente l’idromele... cosa che non posso fare, né ora né nel futuro.
     
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101 replies since 3/7/2009, 13:58   1175 views
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