YoU rOcK!

il pub di Arien..

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  1. costanzaarcieri
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    "Cris..."

    pensò tra se e se la lycan; provò ad immaginare il bambino, un piccolo ometto di soli due anni, iniziare a fare discorsi un pò disconnessi ma piacevoli all'udito. Gwen riteneva che la voce dei bambini fosse davvero tenera.
    Vide Arien alzarsi e la seguì rapidamente prendendo tra le mani il giaccone che aveva poggiato sullo schienale della sedia. Era stranamente felice all'idea di conoscere il figlio dell'angelo. Dorian intanto aveva fatto una battuta ammiccante riguardo la loro non necessità di dormire e Gwen gli rispose sorridendo allegramente.

    "Proprio così, risparmiamo decisamente tanto in caffè"

    aggiunse facendo un'occhiolino al compagno di branco.
    Dorian era un uomo fatto di contrasti, passava da una simpatia coinvolgente ad un'arroganza insopportabile; questa caratteristica lo rendeva particolarmente interessante come interlocutore.

    "Suvvia! Si hanno gli anni che ci si sente di avere!"

    commentò Gwen con un pizzico di ironia. I tre attraversarono rapidamente la sala, Arien conduceva il trio e i due lycan la seguivano a passi svelti. Stavano andando in direzione dell'ufficio della donna dove, poco prima, il suo 'vice' era andato a cercarla.
     
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  2. ¤.Mëlian.¤
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    Salirono fino al secondo piano.
    L'ufficio di Arien si trovava immediatamente alla destra delle scale. Era una porta in legno scuro, molto elegante, abbastanza in tono con il resto del locale.
    All'interno, era solita tenere una scrivania, un divano in pelle, una libreria piena di testi antichi, e un paio di sedie. Adesso invece l'ambiente era meno spartano, più accurato.
    La vecchia scrivania era stata sostituita da una scrivania in legno scuro, che sembrava quasi nero. I documenti del locale erano dentro un plico, ordinati perfettamente sulla scrivania. Una bella lampada da tavolo troneggiava, assieme ad un pc portatile spento.
    La libreria era stata ampliata da alcuni tomi preziosi, quasi tutti concentrati sulle creature sovranaturali, in particolare quelle angeliche.
    Il divano in pelle era rimasto, così come le due sedie di legno scuro, dal taglio classico. Di sera, le luci soffuse creavano un gradevole senso di intimità, e oramai, Arien aveva un piccolo spazio apposta per Criss.
    Il box, il passeggino, e alcuni giocattoli si trovavano lì. Alle spalle della scrivania di Arien, c'era un'altra porta. Era un semplice bagno privato che usava quando rimaneva a dormire al locale. I vestiti di Arien, specialmente quelli più classici, assieme a qualche arma non magica, si trovavano in un baule vicino il divano, usato a mò di tavolino.
    Arien indicò con un cenno il divano, e vide nel contempo la sua babysitter schizzare dalla sedia.
    Era sempre un po' intimorita da Arien, ma l'angelo cercò di non badarci. Le diede Criss in braccio, e Arien si voltò per mostrarlo ai suoi ospiti

    Eccoci qui
    Esordì lei, dando un leggero bacio sul capo del bambino
    Criss, sii educato
    Aggiunse allegramente Arien, guardando i due
    Non so ancora dire con precisione cosa sia capace di fare
    Ammise Arien in tono di scusa
    So solo che.. alle volte riesce a captare i sentimenti altrui.. non parla ancora bene, ma i suoi occhi.. mi fanno capire che lui capisca cosa stia accadendo
     
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  3. °J@llerix°
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    Erano arrivati nell'ufficio; quest'ultimo era arredato con un gusto semplice e non moderno e raffinato come il locale. In ogni caso, bado poco a ciò che lo circondava perchè i suoi occhi si fermarono estasiati sull'infante che Arien aveva preso in braccio.
    Il bambino era bellissimo, proprio come la madre; e portava negli occhi quella strana luce che lo accomunava con la donna. Erano entrambi strane creature stranamente lucenti, felici, candide. Sembravano delle figure celestiali quasi degli angeli se avessero avuto le ali piumate.

    Scusami se sono poco opportuno, ma voi due cosa siete?

    chiese con imbarazzo, ma la curiosità era troppo forte. La vista di quel bambino aveva accentuato l'aria di mistero che si era creato attorno ad Arien e alla sua origine.
     
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  4. costanzaarcieri
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    I tre camminarono in silenzio uno accanto all'altro. Salirono le scale che li portarono al secondo piano, i loro passi potevano erano scanditi dall'assenza di rumori proveniente dai due lycan e dall'angelo.
    Una volta giunti davanti la porta giusta, entrarono nell'ufficio di Arien. Gwen diede una rapida occhiata all'ufficio, arredato con incredibile gusto proprio come il locale ma con cenni meno moderni, e poi la sua attenzione si posò immediatamente su una piccola e delicata figura. Aveva notato a malapena l'aspetto della babysitter che lavorava per l'amica, il suoi occhi erano fissi sul piccolo Cris. Era un bambino dalla bellezza disarmante, il suo sguardo, i suoi lineamenti trasmettevano una sensazione di benevolenza quasi sconcertanti per la sua età. Gwen si avvicinò con cautela, sentì vagamente la domanda che Dorian pose alla donna, non gli aveva ancora rivelato la sua vera natura, poichè era intenta a specchiarsi nello sguardo del figlio dell'angelo.

    "Ciao piccoletto, io sono Gwen"

    disse con voce dolce e melodiosa, cercò con tutta se stessa di conferire alla propria voce un tono calmo e rassicurante. Gli porse la mano muovendo lentamente le dita per attirare la sua attenzione sorridendogli; le parole di Arien la incuriosirono. Si chiese se il piccolo fosse già in grado di riconoscere la sua vera natura, e nel caso ne fosse stato in grado si pose un'altro quesito: si sarebbe spaventato di lei? Sperava proprio di no. Stava leggermente china di fronte il bambino.

    "Incredibile..."

    commentò con aria attenta.
     
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  5. ¤.Mëlian.¤
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    Arien voltò appena il viso verso Dorian.
    Spalancò appena la bocca e sorrise. Gwen, a quanto pare non l'aveva avvertito sul chi fosse lei, forse per godersi l'effetto sorpresa..
    Arien strinse il piccolo Cris, concentrato come non mai ad osservare Gwen. Non batteva nemmeno le ciglia, cosa che Arien non mancò di notare

    Io e mio figlio siamo due Angeli Bianchi
    Non aggiunse altro, lasciando che Dorian capisse cosa avesse davanti realmente.
    Avrebbe accettato di continuare a lavorare per lei?
    In effetti, non sapeva come Dorian la pensasse riguardo agli Angeli Bianchi.. c'era chi persino dubitasse della loro esistenza, anche se conosceva Arien..

    Criss, saluta, da bravo
    Il bambinò spostò velocemente la testa verso la madre, come per cercare conferma. Arien annuì, e Criss si voltò verso di loro.
    Quando parlò, la sua voce era limpida, dolce e tranquilla. Non sembrava avere due anni, a giudicare dal suo comportamento

    Ciao
    Chinò appena la testa subito dopo, toccando con la manina il volto della mamma. Sua madre rimase in silenzio per un paio di secondi, dopodichè sorrise e scuotendo il capo, lo mise dentro il box
    Mio figlio si chiedeva come mai gli sembraste così diversi da noi.. quando sarà più grande gli spiegherò tutto.. adesso non credo capirebbe in pieno
    Guardò Dorian, e subito dopo Gwen, ancora intenta a fissare il bambino
    Cris è un Angelo Bianco completo, anche se pensavo che avrebbe ereditato qualcosa dal padre.. cosa non avvenuta.. per fortuna.
    Sarebbe stato un bel guaio far combaciare due nature tanto diverse in una sola persona
     
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  6. °J@llerix°
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    La bambino era davvero stupendo, il suo intero corpo emanava quasi un'energia benefica, invisibile all'occhio ma ben percepibile ai sensi dell'anima. Quindi erano entrambi due angeli: creature conosciute a Dorian solo per la loro presenza nella religione, da cui si era staccato sin da piccolo. Non era un'amante della chiesa e cose del genere, ma dic erto non credeva che esistessero davvero, soprattutto perchè si diceva che essi fossero senza sesso, o meglio definibili con un termine scientifico che non ricordava, forse ermafroditi...
    La giovane donna disse che il bambino, Chris, era un Angelo Bianco e la denominazione dl colore gli fece subito pensare che ne esistessero altre tipologie ed inoltre, a quanto sembrava, l'infante era nato dall'unione con un uomo altrettanto di magiche origini, ma di una natura contrastante alla loro.
    La curiosità cresceva, ma anche l'imbarazzo perchè non se la sentiva di parlare di queste cose così intime, quindi rimase in silenzio aspettando che ci fossero dei risvolti in cui avrbebe potuto parlare senza vergogna e pudore.
     
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  7. costanzaarcieri
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    Gwen annuì silenziosamente alle parole di Arien senza togliere gli occhi di dosso a Chris. Continuava a rivolgergli un tranquillo e carezzevole sorriso.
    Doveva proprio ammettere che le piacevano i bambini; per qualche istante provò ad immaginare cosa si dovesse provare ad avere un figlio proprio. In pochi secondi l'immagine nebulosa di un piccolo ometto con i suoi stessi occhi e la sua stessa espressività le si parò dinanzi agli occhi. Scosse la testa come a scacciarlo via. Era decisamente troppo presto per lei per pensare a cose simili.

    "Davvero un grazioso angioletto"

    aggiunse infine riportando il proprio sguardo prima verso Arien e poi verso Dorian. Diede una rapida occhiata all'ora attraverso l'orologio. Guardando le lancette sgranò gli occhi, era giunto il momento che andasse.

    "Ragazzi è stato davvero un piacere ma devo proprio andare..."

    esordì con tono calmo e cortese ma lievemente stanco. Lanciò una rapida occhiata alla porta d'entrata dell'ufficio e poi tornò a guardare i due.

    "... penso che ormai posso uscire di scena, potete benissimo contrattare per gli ultimi dettagli senza di me"

    concluse ironica abbozzando un sorrisetto sghembo.
     
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  8. ¤.Mëlian.¤
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    SPOILER (click to view)
    Alla Ruolata si aggiungerà anche una nuova utente, come Angelo Bianco ^^


    Arien sorrise e diede Cris in braccio alla baby sitter. Guardò Gwen; sembrava stanca, e non le chiese di rimanere; in fondo, anche lei doveva essere impaziente di tornare a casa sua.
    Le sorrise

    Non c'è nessun problema, Gwen. Se hai bisogno di andare, vai pure. Io e Dorian parleremo di affari ancora per un po'.. nel caso ci fossero ulteriori rischieste da parte sua
    Le porse amichevolmente la mano. Non sapeva ancora comportarsi come gli umani, da quel punto di vista. Manteneva le distanze. Era raro vedere un Angelo Antico comportarsi diversamente.
    Persino Dan, che era molto più giovane di lei, si comportava allo stesso modo.
    Osservò Dorian e gli indicò una sedia

    Se vuoi accomodarti.. potremo stilare un contratto di lavoro.. che ne pensi?In questo modo rendiamo il tutto.. ufficiale, in modo da non avere ulteriori pensieri
    Si voltò ancora verso Gwen
    E' stato un piacere vederti. Spero di incontrarti ancora, in futuro
    Dopodichè si accomodò con grazia nella sua sedia, dietro la scrivania. Non sapeva se Dorian fosse d'accordo o meno, per cui attese una sua risposta
     
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  9. SuNsHaIn
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    La madre di Blake, quelgiorno le aveva consigliato di andarsi a cercare un lavoro, dato che aveva appena finito la scuola, così uscendo di casa si incammiò da qualche parte, neanche lei sapeva dove. Era una bellissima mattinata, c'era un grande sole splendente nel cielo, e solo in quel momento pensò a quello che c'era lì, al dispopra della sua testa. Pensava a come poter arrivare fino a toccare il cielo, lei poteva riuscirci sicuramente dato che era un angelo. In quel momentò si bloccò improvvisamente, non sapeva assolutamente niente di come funzionassero i suoi poteri, ne quali fossero, le dispiaceva molto, perchè anche se lei inizialmente non accettava tanto la sua natura, adesso l'emozionava se non colpiva molto. Anche perchè non era sola, c'erano altri angeli a Nouville, persone che potevano aiutarla. Così incominciò a camminare, per strada trovò un volantino che publicizzava un locale, chimato il "you Rock" Doveva essere molto carino da quel che si notava da volantino. Così lesse velocemnte l'indirizzo e corse in quel pub. Indossava quel giorno un pantalone nero stretto e una maglia bianca a maniche corte decorata con fiori e Girasoli. Appena arrivata non vide nessuno, così si sedette su uno sgabello che c'era vicino al bancone.
    SPOILER (click to view)
    La signorina Arien mi ha dato il permesso di postare *-*
     
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  10. ¤.Mëlian.¤
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    La mente di Arien fu distratta da qualcos'altro.
    Si concentrò, e si scusò con i presenti. Sentiva che una presenza, molto, molto simile a quella di Dan, era appena entrata nel pub. Diede suo figlio in braccio alla baby sitter, e aprendo la porta, quasi con cautela, rimase in ascolto.
    L'ondata di energia era inconfondibile. Voltò il capo verso Dorian e si scurò. Sarebbe tornata subito, il tempo di capire chi fosse appena entrato nel suo locale.
    Pensava che Dan l'avesse rintracciata, anche se non ricordava se avesse detto dove lei lavorasse o meno. In effetti, il momento non era dei migliori per parlare di quello.. o forse aveva semplicemente sentito la presenza di Arien, e avesse immaginato che lei fosse lì.
    Scese le scale, lentamente, scuotendo la testa per ravvivare i capelli. Si ritrovò vicino il bar, e anche se era ancora chiuso, qualche cliente si era già fatto servire un paio di aperitivi, o nel caso di un paio di ragazze, un bel paio di coppe gelato.
    Si guardò attorno, prima di capire la "fonte" dell'energia.
    Era una ragazza giovane, molto carina. Sembrava essere finita lì per caso, e probabilmente non si era accorta di Arien, il che le fece pensare che quella ragazza, quell'Angelo, fosse molto giovane.
    Si avvicinò a lei, passando dietro il bancone

    Salve
    La salutò con un sorriso caloroso
    Posso offrirle qualcosa?
     
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  11. °J@llerix°
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    Stava per dire qualcosa, quando la dolce ragazza si scusò con lui e si diresse verso la porta uscendo da quella stanza dove rimasero solo il ragazzo, la babysitter e il bambino di Arien. Guardare ngli occhi quella creatura lo mettrava in soggezzione, sentendo come egli fosse puro in confronto a lui, bestia selvaggia e assassina; ma Dorian sapeva che alla propria natura non si comanda e la migliore soluzione da sempre era stata compiacersi del proprio potere ancora puerile, ma propenso ad evolversi.
    Così attese che Arien ritornasse nel suo ufficio, trovandosi come al solito a pensare a quanto fosse bella e affascianante quella donna la cui angelica presenza lo eccitava profondamente.
    La sua anima nera con la sua anima bianca...un sorriso gli imperlò le labbra.
     
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  12. ¤.Mëlian.¤
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    La faccenda con quella ragazza, durò assai poco.
    Lei e Arien si scambiarono qualche parola, giusto il tempo di conoscersi. Arien risalì lentamente le scale, immersa nei suoi pensieri.
    Sapeva che tra meno di un mese sarebbe andata di nuovo via, sicuramente in quella che considerava la sua seconda casa.
    Sapeva anche che non sarebbe tornata presto; inoltre il tempo passava in maniera differente, e non era da lei quantificare sulla sua assenza.
    Ben, il suo più fidato consigliere umano, si sarebbe occupato del locale in sua assenza.
    Arien rientrò nella stanza, osservando i presenti

    Scusate per l'attesa..
    Si sedette tranquillamente al posto di prima, scuotendo i lunghi capelli
    Dunque Dorian.. c'era qualcos'altro di cui volevi parlarmi?
     
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  13. °J@llerix°
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    Dorian vide la bella ragazza entrare di nuov nello studio accomodandosi di fronte a lui. Il ragazzo annuì.

    Allora, se non sono troppo indiscreto, dovremmo parlare della paga in conformità ai giorni in cui dovrò suonare...

    lo metteva sempre un po' a disagio parlare di soldi anche se sapeva quanto fosse attaccato ad essi. La verità è che non aveva mai avuto una mente legata alla contrattazione. Era anche nervoso perchè adesso che aveva di nuovo vicino quella dolce donna, Dorian sentiva il sangue ribbollirgli nelle vene con un misto di eccitazione e curiosità.
     
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807 replies since 4/12/2006, 23:58   4186 views
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