Evento I: Cloaca Massima [Gruppo A: Risvegliante, Stregone e Artigiana]

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    Turista

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    Poche persone sono disposte a credere a quanto sta succedendo nelle fogne di Nouvieille - dalla radio esce un suono gracchiante che interrompe la voce della speaker - Le forze di Polizia non sono in grado di gestire l'emergenza; il Comandante McCoy dichiara apertamente la propria disperazione.. - il suono di un clacson sovrasta le parole provenienti dalla radio - .. ancora non sono stati in grado di trovare gli artefici dell'omicidio di Anne Griffith e Arthur Blake. Oltre al fatto che gli uomini della Polizia inviati a scandagliare le fogne sono spariti. La totale incompetenza del Capitano sta mettendo a dura prova l'opinione pubblica, nonostante una piccola frangia di cittadini sostenga che l'impossibilità di risolvere il caso sia dovuta alla natura stessa degli omicidi - un attimo di suspance - Vampiri! - si diffondono delle risate di sottofondo che fanno gracchiare l'elettrodomestico, ma non impediscono all'operaio seduto in ascolto di unirsi al coro. Il mese scorso su tutti i giornali titolava la morte per dissanguamento delle due vittime tramite dei forellini sul collo. Una voce maschile subentra a quella femminile precedente - Certo, Jessica. Ormai le abbiamo sentite tutte: cannibali, satanisti e ora persino vampiri! - l'operaio seduto su uno sgabello vicino al tombino su cui lavorava dalla mattina, addenta il panino, non accorgendosi di un bagliore alle sue spalle. Lo speaker prosegue spavaldo - L'incompetenza di un uomo non può essere giustificata rendendo mistici i suoi nemici.. - "ben detto!" risponde alla radio l'operaio, l'attimo dopo una mano ossuta ma forzuta gli blocca la bocca. Nel cercare di liberarsi, la povera vittima incrocia lo sguardo della Creatura.. capisce che è la fine, ma persino quando questa lo trascina con una facilità irreale nel tombino non smette di agitarsi e combattere. La radio lasciata a sé stessa continua - Sapevi il Comandante che ha persino accettato la collaborazione dei cittadini?! Ora accettiamo persino cacciatori di taglie.. Dove andremo a finire Jessica?




    Questa è la notizia che sta spargendo panico negli animi di chi lo sta ascoltando.
    Poco dopo l'accaduto la polizia si è affrettata ad arrivare per isolare la zona che circonda il punto dove l'operaio è scomparso.
    C'è confusione, gente curiosa che si accalca per vedere qualcosa, ma subito la polizia pensa bene di allontanarli, impauriti loro per primi da quanto sta accadendo. Ovviamente non credono alle voci riguardo i vampiri, quelle sono leggende e tali devono rimanere. Nel frattempo però l'Animators Inc ha subito pensato di mandare uno di loro a fare il sopralluogo con il consenso della polizia stessa, la quale accetta la collaborazione, ma sempre con molte, molte riserve.
    Casi di questo genere non sono i primi ad accadere a Nouvieille, ma sono passati almeno dieci, se non quindici anni da qualcosa di simile e che è stato archiviato come 'caso irrisolto'.

    Adesso però è stata presa la decisione di far luce su queste morti misteriose e nonostante l'ora abbastanza tarda - sono le 24 circa di un caldo mercoledì di Agosto - nessuno sembra abbia voglia di dormire.
    C'è paura, sgomento, perplessità e tanto panico.

    Il tombino dove è stato trascinato l'operaio nelle ore precedenti è oramai immerso quasi totalmente dal buio, se non per la luce pallida di un lampione situato a circa tre metri da quel punto, alla sinistra del tombino, la visibilità non è come quando era giorno, ma le luci delle auto della polizia aiutano un po' di più a vedere che quel tombino è rimasto aperto e che oltre la soglia del marciapiede non si vede niente, né si sente un rumore che possa indicare la presenza di qualcuno. Aleggia un silenzio gelido e sinistro che non promette nulla di buono e per il momento nelle fogne non vi è alcuna presenza di poliziotti o altro, sono lì intorno e discutono su possibili assassini seriali, azioni di qualche setta esoterica, oppure semplicemente si pensa sia qualche mitomane o matto che ha deciso di vendicarsi. Ma vendicarsi di cosa? Questo è l'argomento del momento.
    Vi è un altro tombino ad una decina di metri più giù, a sinistra di quello tenuto sotto controllo, ed un altro ancora più giù, entrambi avvolti dal buio della notte quasi completamente.

    Topic per il gruppo A, ovvero:
    Jean Claude - Risvegliante
    Phobos - Cacciatore
    Shamandalie - Stregone
    Gatto Nero - artigiana

    Potete postare nell'ordine che preferite, ma dovete specificare il motivo per cui il vostro PG ha deciso di prendere parte a questa storia.
    Ricordate inoltre di specificare quali armi hanno portato, quali oggetti magici (ricordate l'ingombro, siamo nelle fogne dopo tutto) e il loro stato d'animo.
    Inoltre, nel corso della giornata, è stata resa nota la strada sorvegliata dalla polizia, perciò vi trovate tutti direttamente sul posto scelto dal primo che posta, potete quindi decidere se partire dal tombino sorvegliato, oppure da uno dei due che stanno più lontani e passare inosservati, o almeno tentare :D
    Ultima cosa: siete liberi di non rivelare la vostra classe, potete scegliere di far restare in anonimo l'identità del vostro personaggio, tranne che il nome. Insomma, decidete voi come gestire queste cose, postate e partite in gruppo.
     
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  2. Shamändalie
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    Vampiri, assassini seriali, alieni a tre teste. I giornali e i media locali, da giorni ormai non facevano che parlare di ciò che stava accadendo snocciolando ipotesi -- più o meno sensate -- nel tentativo di dare una logica alle sparizioni misteriose nei pressi della rete fognaria cittadina.
    Tra tutte le sciocchezze che gli umani avevano ricamato attorno a quella storia, su una cosa Loki era d'accordo: era necessario far luce su tali avvenimenti.
    Indipendentemente da ciò, il metodo adottato dalle forze dell'ordine poteva essere messo in discussione, ecco.

    Da ore, dopo l'ultima più recente sparizione, la curiosità aveva portato quelle simpatiche, glabre, scimmiette ficcanaso ad accerchiare il luogo del delitto.
    Per quale motivo, poi, Loki non sarebbe riuscito a spiegarselo.
    Forse intendevano riunirsi attorno alla tana di 'qualunquecosabitasselefogne' per offrirsi in veste di banchetto? Chissà, magari sarebbero riusciti a tirarlo allo scoperto!
    Davvero ingegnosi gli umani, oh sì.
    Peccato che, a quanto aveva sentito, l'abitante (o gli abitanti, a seconda delle teorie) aveva già cenato con l'operaio.
    Poveraccio, l'operaio.
    Nei suoi momenti destinati a riflessioni filosofiche/esistenziali, Loki era portato a rendersi conto che, in fondo, in fondo, molto in fondo, il suo destino non era poi così male. Era molto meglio essere destinati a portare caos e distruzione in ogni vita e in ogni epoca piuttosto che dover diventare cibo per mostri. In ogni vita e in ogni epoca, naturalmente, figurarsi.
    Le Norne avevano sempre avuto un senso dell'umorismo da far accapponare la pelle, davvero.

    Loki, celato sotto le spoglie di un banalissimo corvo, se ne stava appollaiato in cima al lampione poco distante dal tombino sorvegliato.
    La zona era stata sigillata per via delle indagini, ma né il nastro della polizia scientifica, né gli stessi agenti potevano impedire alla gente curiosa di accerchiare la zona.
    Al livello stradale, Loki non sarebbe riuscito a vedere nulla, ma dal suo trespolo sopraelevato, mimetizzato con il cielo notturno, il Trickster poteva godere di una visuale a trecentosessanta gradi di… un beneamato nulla.
    Il tombino era un semplice buco nero nell'asfalto cittadino, così buio che persino la luce del lampione riusciva ad illuminare solo il profilo metallico del primo gradino della scala a pioli che permetteva di accedere alla rete fognaria.

    Loki si spostò lateralmente sul suo trespolo improvvisato, seguendo il tracciato curvo del collo del lampione. I suoi artigli tintinnano sommessamente contro l'acciaio, ma nessuno parve incline a notarlo, nemmeno il gruppetto di agenti sotto di lui, intenti a scambiarsi opinioni personali e informazioni per sentite dire.
    Il corvo li osservò per qualche momento per seguire il loro discorso.
    Ovviamente nessuno di quegli uomini era sceso di prima persona , diversamente non sarebbero potuti essere lì a spettegolare del caso.
    Come per deriderli, il corvo schiuse il becco ed emise un gracchio lugubre per il puro gusto di vederli sobbalzare. A quel punto, compiaciuto del proprio operato, Loki spalancò le ali e spiccò il volo, tuffandosi all'interno del tombino scoperchiato.
    Le fogne erano un vasto labirinto di cunicoli che potevano nascondere chissà cosa, soprattutto in quell'ultimo periodo, dunque Loki, dovendo partire in esplorazione preferiva iniziare da una zona già battuta.
    Inoltre, se era fortunato, i mostri di quel settore potevano avere già la pancia piena, il che non era un bonus da trascurare.

    Poco prima di toccare il fondo, il corvo spalancò le ali e le batté rapidamente una mezza dozzina di volte per rallentare e contemporaneamente invertire la metamorfosi.
    Non era mai una fase piacevole, a dire il vero. I muscoli e i tendini venivano sottoposti a sforzo per adattarsi alle varie forme che Loki intendeva assumere. Per non parlare delle ossa, costrette a sgretolarsi e a riformarsi a seconda della necessità.
    Se non altro, quando toccò terra, ogni arto del Trickster era tornato al suo posto e delle piume nere non c'era più traccia.
    L'ormai familiare pizzicorio fra le scapole gli ricordò che anche il suo abbigliamento aveva seguito la mutazione e gli bastò una semplice occhiata per riconoscere i numerosi strati di pelle, cuoio e metallo che componevano la sua tenuta pseudo asgardiana.
    Forse non era l'abbigliamento più indicato per un viaggetto nelle fogne, ma era certamente meglio di uno dei suoi completi firmati da ufficio.
    Gli stivali neri, alti fino al ginocchio erano piuttosto comodi e gli avrebbero evitato di bagnarsi del tutto nel malaugurato caso in cui si fosse rivelato necessario camminare nell'acqua.
    Sopra la semplice casacca smeraldo e i pantaloni aderenti in pelle nera, come tutto il suo vestiario del resto, una seconda casacca più orientaleggiante per via del vistoso colletto alla coreana costituiva lo strato più resistente del suo abbigliamento e celava alla vista il ciondolo sul quale la Gemma Mentale era stata incastonata.
    Una sorta di giacca smanicata lunga fino al ginocchio componeva lo strato più esterno e i due lembi erano tenuti assieme da un semplice monile dorato la cui funzione era, prima che ornamentale, quella di assicurarsi che l'indumento non svolazzasse troppo finendo per intralciare i movimenti di Loki.
    Il fodero dei dieci coltelli da lancio rimaneva in parte nascosto dalla giacca e in parte si rivelava intrecciandosi attorno al busto di Loki, agendo, grazie agli inserti metallici come ennesimo strato protettivo.
    Infine, sempre celate dallo strato più esterno del suo vestiario, Loki aveva assicurato attorno alla vita alcune tasche porta oggetti. Non particolarmente capienti a dire il vero, ma sufficienti a contenere un essenziale kit del pronto soccorso magico.

    Lo stregone passò le mani sui propri abiti, lisciandoli da pieghe inesistenti mentre nel frattempo scandagliava i dintorni con lo sguardo, aiutato dall'infravisione.
    Non prestò più attenzione a ciò che avveniva in superficie e aguzzò i sensi in modo tale da essere pronto in caso di pericolo.
    Loki non poteva dire di avere paura, era solo vigile. Aveva visto e affrontato così tante stramberie nella sua vita precedente che ora poteva asserire con sicurezza di temere davvero poche cose.
    Certo, finire in pasto ad una creatura ignota non rientrava propriamente nella sua lista delle cose da fare, dunque avrebbe cercato di evitarlo.

    Armandosi di espressione impassibile, Loki cercò di adattarla anche al proprio stato d'animo.
    Raddrizzò le spalle ed espirò lentamente per calmare il battito cardiaco. Non voleva che l'adrenalina gli annebbiasse il cervello.
    Ora che era approdato nelle fogne era il caso di muoversi, così da non rendersi un bersaglio troppo facile.
    Loki non aveva in mente una meta precisa; se la sarebbe inventata strada facendo. Prima di tutto intendeva scoprire cosa costituisse l'infausta minaccia che si aggirava per la rete fognaria di Nouvieille.
    Il motivo? Il solito: era sempre meglio comprendere il pericolo prima che questo si decidesse a colpire.
    Loki non aveva alcuna intenzione di finire come una sfortunata comparsa di un film horror di serie B, grazie tante, preferiva di gran lunga inoltrarsi nella tana del lupo.

    Chiedo perdono per il post oscenamente lungo. D:
    Procedendo con ordine:


    Metamorfosi: E' la capacità che gli consente di assumere le sembianze di un alto essere vivente. Tra le trasformazioni più famose si ricorda l'identità femminile di Loki, Lady Loki per l'appunto.
    Di rado ne fa uso e solo in occasioni in cui il suo carisma necessita di un incentivo.
    Un tempo, prima della reincarnazione, Loki era in grado di assumere qualunque forma con la stessa facilità con cui la sua mente formulava bugie; ora, limitato dalla sua consistenza mortale, le trasformazioni richiedono una generosa dose di concentrazione e di esercizio, talvolta anche doloroso.
    Il mantenere, inoltre, costituisce l'ennesima limitazione vista la sua condizione; se un tempo Loki poteva trasformarsi in topo e sparire per intere settimane, ora ha un limite di tempo (e di forme) da rispettare: né le sue energie, né la sua scarna magia riescono a resistere per più di un paio d'ore. Il processo di reversione richiede altrettanta concentrazione da parte dello stregone e non è consigliabile praticarlo da esausti, di conseguenza Loki deve tener conto anche di questo quando decide di trasformarsi e deve quindi calcolare bene il tutto.
    Ad eccezione della sua metamorfosi femminile, dalla reincarnazione, Loki è in grado di assumere solo le sembianze di corvo, gatto, utilissimo per ingraziarsi le persone e serpente; sfortunatamente è dotato di veleno, ma di solito il suo aspetto basta e avanza per intimidire. [Potere ATTIVO]

    Infravisione: Permette, durante la notte, di vedere più o meno bene persone ed oggetti e di potersi muovere con discreta destrezza al buio. Nei primi livelli solitamente vedono meno meglio di uno stregone di livelli più alti, ma comunque la loro vista di notte è superiore al comune essere umano, anche se loro sono tali. [Potere ATTIVO]

    La Runa dell'Illusione di Odino: Questa runa che Loki ha tatuato fra le scapole favorisce le metamorfosi dello stregone consentendogli di arrivare senza eccessivo sforzo alle due ore di tempo concessegli dalla trasformazione. Inoltre, come bonus, gli consente, a seconda delle situazioni, di adattare gli abiti e gli oggetti che indossa alle sue trasformazioni: lo libera dall'impiccio degli abiti quando muta in animale e e glieli restituisce al momento della reversione. Analogamente la runa li adatta quando Loki diviene Lady Loki e viceversa e infine, gli consente di camuffare il suo usuale abbigliamento da stregone in normalissimi abiti umani.


    Equipaggiamento:

    - Abbigliamento: *link* *link*

    - 10 Coltelli da lancio: *link*
    Loki non è mai stato portato per il combattimento corpo a corpo, dunque ha cercato di imparare una tecnica di combattimento che si adattasse al meglio al suo stile di lotta e il lancio dei coltelli gli permette di essere rapido e letale senza costringerlo ad avvicinarsi troppo all'avversario.
    I coltelli di Loki ricordano lontanamente degli shuriken giapponesi per forma e per stile di lancio. Da punta a punta sono lunghi circa quindici centimetri, forgiati come unico pezzo e non assemblati in un secondo momento, come si fa per i coltelli normali. Sono piuttosto leggeri ma allo stesso tempo molto resistenti; il loro peso è concentrato in mezzeria per bilanciare al meglio il tiro e le lame sono affilatissime.
    Esistono varie tecniche per il lancio dei coltelli, ognuna delle quali richiede un lungo e paziente esercizio per far sì che successivamente, nel momento del bisogno, venga messa in atto con efficienza.
    Loki sfrutta uno stile che prevede un lancio con rotazione, dunque la distanza richiesta varia dai tre agli otto metri; naturalmente più la distanza aumenta, meno il tiro risulterà potente e preciso.
    Quando si lancia un coltello, precisione, distanza, posizione del corpo e numero di rotazioni della lama, giocano un ruolo fondamentale. In particolare bisogna tener presente due punti: il bersaglio e il punto ideale in cui il coltello gode della massima velocità angolare (ruotando a 180°, il momento di massima rotazione e quindi di massima velocità, si ha circa a metà della distanza). Se il bersaglio è in movimento, il lanciatore deve compiere qualche aggiustamento sulla presa o sulla propria posizione per far sì che il coltello colpisca di punta e non di piatto.
    Loki possiede in totale un set da venti coltelli, dieci per ogni tipo, ma in genere nella vita di tutti i giorni ne ha solo uno con sé, sebbene non gli sia mai capitato di doverlo utilizzare.

    - 4.5 metri di bende, 2 metri di garza, filo e un paio di aghi sterili

    - Alcune foglie di hamamelis, artiglio del diavolo e melissa

    - Una manciata di bacche di biancospino

    - Alcuni fiori di camomilla, milenrama e calendula

    - Due fiale di olio di vinacciolo

    - Alcuni frammenti di rametti di issopo e equiseto

     
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    Oggetti Magici:

    - Kimi Doku Gaden (Macabro Giardino Avvelenato)
    (Utilizzato come ultima risorsa! Numero semi 5)

    Piccoli semi di colore nero, puntinati di verde acceso che, facendoli cadere al suolo, danno vita a fiori violacei, comportandosi come fossero semi a crescita accellerata. Dal sottosuolo spuntano queste orride piante, con i fusti costituiti da braccia sovrapposte e fuse tra loro, corolle di lingue e orecchie, foglie di occhi ammiccanti e bocche sanguinolente al posto dei pistilli.
    Le scure bocche soffiano nell'aria una neuro-tossina che, inizialmente con un'azione blanda, influiscono sui sensi e le azioni dettate dall'organo cerebrale. Una pianta copre una distanza di 5 metri; maggiore è la quantità di piante, più estesi saranno gli effetti.
    L'unico modo per arrestare questo processo degenerativo delle funzioni neurologiche è far cessare la respirazione delle bocche, con metodi più o meno ortodossi. NB. su Brynhild questa tossina non possiede alcun effetto, in quanto ha fornito il suo corpo di un antidoto che la resa immune. Inoltre una volta terminato il combattimento, alla vittima serviranno alcune ore di riposo per espellere completamente la tossina, oppure ingerendo il sangue dell'Artigiana.
    Turnazione: - 2 turni: i colpiti avvertiranno un leggero intorpidimento delle mani, come un sommesso formicolio; faticheranno a tener in mano armi oppure oggetti se percossi con vigore. La vista si abbassa di un 10%, riuscendo ancora a scorgere ombre e figure anche se lievemente sfocate. L'udito cala di un 20%, riuscendo a stento ad avvertire parole da lunghe distanze. La parola è ancora presente ed ancora si riescono a formulare pensieri razionali. Funzioni cerebrali all'80%.
    - 4 turni: tremori di media entità agli arti superiori, rendono meno precisi i colpi, con la scomparsa delle sensazioni di caldo/freddo. La vista si abbassa di un 30%, si distinguono ancora i colori ed i contorni, ma molto sfocati e lievemente indistinti. L'udito arriva ad un 75%, con ancora la capacità di udire suoni vicini. Le frasi iniziano ad essere sconnesse, con problematiche di dislabismo; il pensiero è ancora razionale. Funzioni cerebrali al 65%.
    - 6 turni: Assenza quasi totale del tatto, con tremori di media entità anche agli arti inferiori; calo della vista al 50%, forme distorte e movimenti recepiti a stento. Udito al 65%, con difficoltà a percepire suoni lievi anche a distanze ravvicinate. Quasi totale scomparsa dell'uso della parola; i pensieri iniziano a non avere un filo logico. Funzioni cerebrali al 48%.
    - 8 turni: Fase pericolosa. Impossibilità a compiere movimenti troppo complicati; totale assenza del tatto e delle percezioni (caldo, freddo, morbido, duro ecc). Calo della vista al 70%, con impossibilità a scorgere oggetti e figure a breve e lunga distanza. Udito al 45%, difficoltà ad udire suoni di bassa e media frequenza. Totale scomparsa della parola, unica possibilità di lallazione; difficoltà a formulare pensieri intelleggibili. Funzioni cerebrali al 29%. Rischio di morte: 80% in crescendo.

    - Miðgarðsormr:
    Nella mitologia norrena il Miðgarðsormr è un enorme e mostruoso serpente che dimorerebbe sul fondo degli oceani attorno a Miðgarðr, mordendosi la coda per cingere il mondo. Tale nominativo è solo un epiteto quale "Serpe di Miðgarðr". È altresì chiamato Jörmungandr, ovvero "demone cosmicamente potente".
    L'oggetto, in verità, è un chakram a forma di serpente del diametro di 70 centimetri. E' incredibilmente dettagliato: il corpo è ricoperto di lucide squame, definite e sovrapposte una ad una per dar l'impressione di toccare la vera pelle del rettile. Nelle fauci zannute è stretta la coda, mentre sulla lingua, in un punto nascosto, è incisa la runa Eihwaz la Difesa. Brynhild porta con se l'oggetto sotto forma di bracciale e lo attiva col comando vocale: Jormungadr.
    Quando Midgardsormr è in gioco ha due caratteristiche: una chiamata 'Divide il Cielo', utilizzata solitamente in combattimento, e l'altra 'Celato', utile principalmente nella vita comune. Entrambe si attivano su comando vocale insieme al nome dell'oggetto.
    La prima abilità si riassume in una capacità difensiva che può semplicemente allontanare e sviare ogni attacco a lei inferto. Tutto ciò avviene grazie alla particolare arma di forma rotondeggiante a cui da vita l'Artigiana: all’interno della lama chiusa, formante un cerchio perfetto, può condensare lo spazio e creare una specie di vortice temporale, spostando tutto ciò che vi passa attraverso. Dunque la donna non deve fare altro che intercettare l’oggetto che desidera smaterializzare e farlo entrare nel suo ‘cielo’. Tempo di attivazione: 3 turni. Tempo di recupero: 3 turni.
    'Celato', invece, ha capacità di mutazione apparente, totalmente inutili in combattimento. Si racconta che Utgarda-Loki avesse proposto una sfida al vanaglorioso Thor: sfidò questi a sollevare il gatto di casa, che null'altri era che Midgardsormr sotto incantesimo.
    Facendosi passare il chakram intorno, dall'alto verso il basso, Brynhild assumerà per un totale di 5 turni le sembianze di un felino. Possessori di oggetti/capacità che posso rivelare la vera natura di una creatura non vengono ingannati da questo semplice trucchetto.

    - Saruhyondo_Lama Invisibile
    La particolarità di questo artefatto è che proviene, insieme ai semi del Giardino Macabro, da uno sperduto monastero tibetano... lo stesso che ospitò Brynhild per otto anni, a partire dalla sua adolescenza. Viene chiamata lama invisibile perchè, ad occhio nudo, si può notare solo l'elsa elaborata con la testa di tigre. In verità la Saruhyondo non possiede alcuna lama, sino quando qualcuno non la impugna e ne da vita al filo; da ricordare che la lama non è intangibile, solo invisibile. Gli unici che possono scorgerla sono gl'illuminati o coloro che hanno facoltà di poter scorgere le anime; chi ha l'abilità di poter scorgere le aure sarà in grado di vedere una fievole luminescenza attorno a quella che potrebbe essere il contorno della lama.
    Brynhild riesce a scorgerla perfettamente e sa che sull'intero piatto dell'arma vi è incisa questa frase: 'I veri guerrieri non han bisogno di armi. Per un guerriero la spada è solo uno strumento volto a mostrare il suo spirito omicida, per chi invece ha raggiunto l'illuminazione, un simile strumento è del tutto privo di senso. Solo perchè per tali persone più non esiste uno spirito omicida, bensì il desiderio di mantenere una pace superiore che, dall'anima, viene tramutata in una lama così potente da poter tagliare persino l'acciaio'.
    Il tempo in cui la lama può rimaner attiva è di 4 turni, con ricarica di 3.


    Oggetti:
    - Una Glock 17 di color nero. E' una semi-automatica leggera, composta da un polimero innovativo, resistente alla corrosione ed agli urti. E' una 9 mm con gittata 50-100 metri a corto rinculo. 19 colpi a caricatore. Uno nell'arma e 2 di scorta con proiettili d'argento.
    - Un coltello a serramanico dal filo in argento.
    - Due capsule di garza sterile e due di bendaggi in lino.
    - Colla per suture in confezione piccola e cotone emostatico.
    - Torcia elettrica.



    Non guardava mai la tv. O almeno non lo faceva molto spesso, solo nei momenti di assoluta noia quando il suo lavoro aveva lunghi tempi morti, nonchè la sua voglia di uscire e passeggiare si annullava per qualche motivo a lei ancora sconosciuto.
    E quella era proprio una di quelle serate. C'era da dire che era stata una giornata calda, l'umidita pareva aver ricoperto ogni cosa con un sudario asfissiante e appiccicoso; nuotare nella gelatina avrebbe probabilmente sortito lo stesso effetto. Dunque la bionda nordica, abituata ai climi rigidi delle sue terre, si ritrovava a boccheggiare arenata sul divano di casa, avvolta nel totale silenzio della casa. Persino Silac e Luka erano tranquilli, quasi avessero stipulato tra loro un patto silenzioso di pace temporanea, sino quando il caldo avesse allentato la sua terribile morsa.
    Alla fin fine, Brynhild, aveva optato per l'inevitabile serata film, nonostante anche questa pareva esser una soluzione altrettanto tediosa: la solita manfrina, i soliti visi e le stesse battute ovunque. Cambiò varie volte canale, sin quando il volto di una giornalista, dall'aria falsamente contrita, parlava di sparizioni e omicidi perpetrati da... un vampiro. Sì, proprio un redivivo.
    Non fece in tempo ad alzare il volume che il telefono del negozio prese a strillare, rompendo il silenzio inumano che regnava nell'abitazione. Dal canto suo, la bionda, scese celermente le scale, andando ad afferrare al volo la cornetta.
    "Questa è la Santa della Forgia. Sono Brynhild. In cosa posso aiutarla?"
    "Bri, sono Sam. C'è stato un problema nelle fogne..."
    "Sì, ho sentito. Cosa diamine succede?"
    "Non lo so... nemmeno il capo riesce a spiegarselo. Qualcosa sta usando Nouvieille come buffet e riesce a scappare e nascondersi sotto la città." Ci fu un momento di silenzio dall'altra parte, lunghi attimi carichi di pathos. "Ho bisogno che scendi nelle fogne e scopri di cosa si tratta, Bri!"
    "COSA? Ti ha dato di volta il cervello?! Sono un'artigiana, io, non un segugio della squadra cinofila." strepitò la donna, stupita.
    "Lo so, lo so... ti prego non fare così! Ho davvero bisogno di te. Sei l'unica che può aiutarci e non te lo chiedo come agente, ma come amico. Saprò come sdebitarmi, te lo giuro!" pigolò Sam.
    "D'accordo. Lo faccio solo perchè ti devo un favore." sospirò l'artigiana, mettendo mano ad un foglio ed una penna.

    Sam era stato preciso... per sua fortuna. Le aveva fornito l'esatta dislocazione delle forze di polizia sul luogo, di cosa era successo e cosa avrebbe dovuto portarsi appresso.
    Rimase a fissare la schiera di curiosi che ondeggiava attorno al nero buco delle fogne, tenuti a bada da alcuni agenti; almeno la calca di giornalisti e freelancer, nonchè del vicinato radunatosi lì, le avrebbero permesso di passare quasi inosservata.
    "Finalmente sei arrivata." Soffiò Sam, prendendola per un braccio e spingendola verso la folla. "Spero tu ce l'abbia."
    La bionda non ebbe tempo di rispondergli: subito un uomo in carne sulla cinquantina le si parò davanti, intento a non lasciar passare nessuno dei due.
    "Sono l'agente Samuel Witner, e lei è l'agente Astrid del servizio speciale. E' qui per un controllo preliminare."
    Non disse niente, non fece niente, se non tirar fuori velocemente un distintivo ovviamente falso e la sua miglior faccia da 'agente del servizio speciale'. Quello che avvenne dopo fu tutto troppo veloce: fu sospinta tra i fari e la gente e quasi buttata dentro al tombino, mentre Sam la salutava con un sorriso innocente.
    Quando scese l'ultimo piolo si trovò immersa nel buio totale dei cunicoli delle fogne... pessimo inizio. Qualunque cosa ci fosse la dentro poteva fiutare la sua paura e sentire il cuore che le batteva all'impazzata nel petto. Dio, era solo un'artigiana, non un cacciatore di taglie.
    Cercò di calmare la mente e il cuore, mettendo mano alla torcia ed alla glock; la luce bianca della torcia elettrica la rincuorò quel tanto che le bastava. Si mise, allora, a fare l'unica cosa che le pareva sensata: controllare il suo armamento.
    Sopra la canottiera scura portava uno smanicato provvisto di varie tasche e impermeabile, in cui si trovavano i semi maledetti, il kit medico e i due caricatori di riserva. Appeso alla cintura dei pantaloni vi era la lama invisibile, mentre nello stivaletto sinistro vi era il coltello a serramanico.
    Aveva tutto... ora doveva solo trovare il coraggio di incamminarsi.

     
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  4. †Phobos†
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    Interessante,molto interessante...Disse il Cacciatore mentre sfogliava con noia il giornale locale.Di solito il giornale locale non lo aiutava per niente con il lavoro da cacciatore, si doveva rifare a giornaletti vari di dubbia qualità per prendere qualche notizia.I giornaletti di dubbia qualità ovviamente avevano il problema di dire oltre alla cosa vera centinaia di bugie per ingigantire la notizia così una cane molto grosso diventava una bestia dell' inferi assetato di sangue con gli occhi che sputano fiamme, con le zampe enormi e gli artigli affilati come rasoi...Colton all' inizia della sua carriera aveva fatto l'errore di fidarsi delle notizie e così si era ritrovato a dare la caccia a cani molto grossi o bestie selvatiche o a qualche squinternato con una particolare passione per la carne umana, così aveva deciso di non fidarsi più dei giornaletti.

    Ma ora la notizia era scritta sul giornale locale e l'articolo era ricco di particolari che facevano ben sperare Colton.L'Argentino non sperava di fare un buco nell' acqua come spesso gli era accaduto precedentemente però prima di buttarsi a capofitto in una nuova caccia voleva raccogliere più informazioni possibili.Aveva bazzicato un paio di giorni nei bassi fondi della cittadina per cercare qualche altra notizia sul fatto, dopo un bicchiere di whisky la lingua si scioglieva velocemente e uscivano parole che non dovevano uscire...

    Creature del demonio!
    Ma no è il fantasma di Vicky il pazzo!
    Vampiri! Vi dico che sono vampiri!

    Dopo averle sentite proprio tutte Colton decise di essere pronto per l'azione così dopo qualche giorno di riposo e preparazione decise di andare a vedere che cosa stava succedendo nella fogne di Nouvieille.


    Si trovava nella sala centrale della propria dimora, non nel salottino seduto comodamente davanti alla tv , ma nella sala dove troneggiava il grande tavolo nero attorniato da moltissimi libri.

    Doveva scegliere con cautela l'equipaggiamento il venti per cento della buon riuscita di una caccia dipendeva secondo Colton proprio dell' equipaggiamento il sessanta per cento dalla bravura del cacciatore il resto veniva diviso tra pazzia e fortuna...

    Tenne presente che si sarebbe trovato in uno spazio stretto con poca manovrabilità inoltre probabilmente sarebbe stato scivoloso e anche ripido, non era proprio il caso di sfoderare un equipaggiamento pesante con spadoni a due mani o Winchester. Inoltre sarebbe stato inutile portarsi dietro il peso del Barrett sicuramente non l'avrebbe utilizzato a dovere e si sarebbe rallentato inutilmente. Quindi decise per un equipaggiamento leggero che gli avrebbe permesso velocità e scaltrezza.
    Come prima cosa aveva bisogna di costruire una solida difesa, perciò indosso prima una lunga maglietta nera a maniche lunghe e sopra indossò il giubbotto antiproiettile modellato secondo il suo fisico e con le protezioni lungo tutto le braccia,nei gomiti erano presenti alcuni spuntoni ma non erano per niente affilati sarebbero stati utili solo nel caso in cui Colton avesse dovuto tagliare qualcosa di estremamente morbido, ma comunque sarebbe stato più grazie alla forza di Colton che al buon taglio degli spuntoni.Indosso un paio di pantaloni neri estremamente comodi e con molte tasche con cerniere erano piuttosto semplici ai piedi calzò i sempre presenti stivali antisdrucciolo che imitavano il modello romano delle caligaepiccoli pezzi di ferro per evitare di scivolare e Colton scommetteva che nelle fogne la proprietà antisdrucciolo degli stivali sarebbe stata molto utile.
    Passò davanti a un vecchio specchio e notò che i capelli erano davvero scomodo poichè gli oscuravano la visuale così con varie passate di gel gli pettinò all' indietro ora aveva una visuale completa.
    Indossò un paio di mitine ovvero guanti senza dita, in pelle nera, dove al posto dello spazio per la traspirazione Colton aveva sistemato due placche di metallo utile per deviare eventuali colpi in un combattimento corpo a corpo.Finì l'abbigliamento indossando altri due oggetti: Un cinturone con varie cinghie e un fodero con dieci spazi allacciato alla spalla sinistra anch' esso in pelle nera.Indossò Lissar l'orecchino magico fabbricatogli dal biondo artigiano e infilo in una tasca laterale le due boccette con all' interno il liquido per curare le ferite.Mise anche un caricatore per ak-47U di riserva e uno per la dieci colpi.
    Ora che aveva completato l'abbigliamento doveva passare alle armi.

    Per prima cosa indossò una maschera antigas con speciali occhiali integrati che permettevano una visione simile a quella di un termovisore era abbastanza particolare perchè riccamente colorata anche se in maniera tetra infatti oltre a un colore rosso vivo era presente il nero che raffigurava una serie di tagli, dopo averla indossata comunque la lasciò sotto il mento per rimanere con il viso scoperto per il momento, allacciò al cinturone rompispada lungo il fianco sinistro, l'utilità nel rompere le difesa avversarie sicuramente gli avrebbe salvato la vita in una possibile situazione di pericolo.


    Poi sistemò la dieci colpi magica con il proprio fodero dietro il bacino per permettere una rapida estrazione con la mano destra, fece alcune prove di estrazione rapida per aggiustare l'altezza del fodero non doveva lasciarsi sfuggire un simile particolare che gli avrebbe permesso di guadagnare secondi preziosi in una situazione di pericolo.Successivamente passo agli ultimi tre pezzi del proprio equipaggiamento.Indossò a tracolla la versione compatta del Ak-47 U, aveva sistemato differentemente i carrelli per questa missione:Sotto il lanciagranate, sul lato destro il lanciafiamme già carico e pronto all' utilizzo, mentre sopra invece del mirino con termovisore aveva sistemata una torcia che si sarebbe rivelata sicuramente più utile, mise il fucile d'assalto abbastanza stretto così da non farlo dondolare da una parte all' altra.Poi mise dietro la katana magica che gli aveva incantato parecchi anni fa l'artigiano Romeo.La sistemò lungo la schiena, l'estrazione sarebbe stata diagonale da sinistra verso destra, e quindi la mise leggermente inclinata proprio verso destra.Sistemò quindi le ultime cose.Infilò lungo gli spazzi dei cinturoni le granate che avrebbe lanciato o a mano o con il fucile d'assalto, cinque granata esplosive sul fianco destro , sul fianco sinistro sistemò tre granate incendiarie una accecante e due che rilasciavano una cortina di fumo rossa.
    L'ultima cosa da sistemare era una piccola leccornia delle armi, coltelli balistici con carica esplosiva, gli infilò negli spazi del fodero in pelle nera lungo la spalla.

    Ora era pronto a qualsiasi evenienza fece qualche passò per abituarsi e per controllare che tutto fosse in perfette condizioni dopo prese dal tavolo una mappa delle fognature della città era stato abbastanza semplice ottenerla dopotutto era pur sempre un conoscente del sindaco e come direttore del muso era particolarmente ben voluto, la mise dentro una tasca dei pantaloni e uscì di casa.

    Solcava l'asfalto deserto con la dodge, l'ora era tarda poteva permettersi di superare leggermente il limite di velocità tanto nessuno l'avrebbe fermato, si divertiva un sacco a guidare quella macchina, quindi decise di allungare leggermente il percorso per potersi godere la guida.Parcheggiò la macchina parecchio lontano rispetto al luogo dell' accaduto.Non voleva attirare l'attenzione proprio ora che era vicino al tombino, prima di incamminarsi prese però un pacco di sigarette dal cruscotto della macchina, non osservò nemmeno il pacchetto, voleva farsi guidare dal caso così dopo averlo aperto strinse tra le labbra la sigaretta e l'accese. posò il pacco e l'accendino in macchina e infine la chiuse.

    Ci volle solo un tiro prima di capire la marca della sigaretta che stringeva tra le labbra:Thomas Radford Sunday's Fantasy aromatizzate alla frutta. lo capì dal tipo di tabacco dalla chiara miscela turca e fortemente aromatizzata,il tabacco turco piaceva particolarmente all' Argentino lo trovava ottimo sia per l'odore che lo portava quasi in un' altro mondo lontano dal gusto arabo, sia per il gusto.Tra un tirò e l'altro provò a capire gli aromi della frutta utilizzati:Mandarino,arancia,melograno...Ma prima di poter capire tutti gli aromi la sigaretta arrivò al filtro così con un pò di tristezza lasciò cadere la cicca e la pestò con leggerezza.Quella della sigaretta era un' abitudine che aveva preso parecchio tempo prima, era una sorta di "ultima sigaretta" ma fortunatamente non era mai stata l'ultima, era solo per rilassarsi e distendere i nervi, ma in questo caso era stata una semplice abitudine infatti Colton era tranquillo e sereno era convinto delle proprie capacità e la sua esperienza ventennale l'avrebbe aiutato erano passati i tempi in cui una creature era in grado di intimidirlo o impaurirlo, la paura non dimorava più in lui, certamente riconosceva una creatura più forte ma preferiva non essere mangiato dal demone della paura che gli avrebbe annebbiato la mente.
    Si passò una mano lungo la cicatrice che gli deturpava la guancia destra per grattarsi la barba, lasciò dondolare il collo da sinistra verso destra, facendolo scattare, era una sensazione tremendamente piacevole.

    Si incamminò verso il tombino, ma con poche speranze di riuscire a scendere direttamente "dalla bocca dell' inferno" così aveva detto un grasso macellaio con cui si era scolata quattro boccali di birra.

    Il luogo purtroppo era ben sorvegliato Colton mantenne le distanze non voleva essere individuato così si muoveva sfruttando gli ostacoli artificiali o naturali, dove era possibile si nascondeva dietro una macchina oppure rimaneva nascosto tra le ombre.Rimase in attesa parecchi minuti per osservare meglio la situazione, il tombino in questione era quasi inghiottito dal' oscurità ma una fonte di luce proveniva dal lampione gli vicino, Colton osservò anche la presenza di alcune volenti della polizia, quello era un problema , l'idea di entrare direttamente dal tombino in questione lo stuzzicava, così ragionò sul da farsi. Valutò le varie possibilità.Poteva avvicinarsi ancora un pò e lanciare la granata fumogena, sfruttando la cortina di fumo sarebbe sgusciato fuori dal suo nascondiglio e scivolato lungo il tombino.Il piano però avrebbe alimentato altre leggende dubbi e magari avrebbero inviato qualche altro sbirro la sotto e Colton non voleva smidollati tra i piedi, poteva semplicemente fare fuoco contro le volanti ammazzare tutti e scendere giù, no,scacciò via il seguente piano troppo stupido non aveva alcun senso.Valutò anche di fare il verso del lupo per attirare l'attenzione degli sbirri e farli allontanare, ma Colton non aveva la certezza della riuscita del piano e inoltre il luogo poteva anche essere sorvegliato tramite telecamere e venire individuato non rientrava tra le sue priorità.Poteva fingersi un contractor che aveva accolto l'appello del capo della polizia, ma gli avrebbero fatto troppo domande chiesto di firmare troppi documenti e questo non sarebbe stato opportuno.
    Doveva tornare a una delle prime idee che gli erano venuto,questo era ovvio.Mentre rimaneva avvolto nel freddo abbraccio dell' oscurità notò altri due tombini, ma non voleva incappare in vie secondarie o perdere ulteriore tempo quindi scartò l'idea di entrare dentro le fogne da uno di questi.

    calò la maschera antigas come se fosse un' elmo e lui fosse un cavaliere che si stava per avventare sulle forze dei nemici. Lasciò con cautela il suo riparo per avanzare lentamente, prese la granata in mano il freddo acciaio lo rassicurò, non c'era cosa più piacevole che avere un' arma in mano nei momenti di incertezza. Vedeva chiaramente il proprio obbiettivo che man man che si avvicinava si faceva sempre più vicino, notò che c'erano più di una macchina della polizia che teneva sott' occhio il tombino, avvicinandosi maggiormente riuscì ad udire il debole suono di alcune voci che parlottavano animatamente.Tirò la miccia della granata e la lanciò, il tiro che effettuò non fu rettilineo voleva evitare ostacoli o di lanciare la granate troppo lontano così effettuò un tiro a parabola che volò alto, secondo i suoi calcoli doveva atterrare in prossimità delle auto della polizia, così da creare una cortina di fumo abbastanza vicina sia al tombino sia alle macchina della polizia lì vicino.Se doveva creare caos l'avrebbe fatto, se i poliziotti si fossero fatti avanti gli avrebbe stesi o uccisi.
    il fine giustifica i mezzi
    Attese esitante l'esito del lancio, mentre si teneva con i muscoli delle gambe pronti a scattare.

    CITAZIONE
    abilità passiva.
    ABILITÀ CON LE ARMI DA FUOCO E ARMI DA TIRO
    LIV II
    La mira non migliora né la ricarica diventa più rapida, il cacciatore però riesce a mantenere la mira salda anche sotto pressione.

    Equipaggiamento
    Giubbotto in Kevlar Livello III X
    -Maschera antigas forma Xcolore X
    X10 Pugnali balistici con carica esplosiva
    X2 granate fumogena (gas rosso) [una granata usata]
    1 granata accecante
    X3 granate incendiarie
    X5 Granate al fosforo bianco
    Mappa delle fogne
    1 Caricatore per AK-47U
    1 caricatore per !pistola della precisione
    Oggetti magici:
    CITAZIONE
    Katana 'Sirannon': arma di origini orientali, in possesso del Cacciatore. Consegnata all'Artigiano Sierra, quest'ultimo si è occupato di farle alcune migliorie. Prima di tutto, tramite la Runa Uruz, l'Artigiano è riuscito a rendere molto più resistente l'arma, trasformandola in parole povere in una katana difficilmente distruttibile; l'uso in questa fase del sangue di Colton, permette inoltre al Cacciatore di essere l'unico proprietario dell'arma, o per meglio dire, l'unico in grado di richiamarne il particolare potere. Questo potere è stato conferito tramite un incanto, il quale permette all'arma per un certo periodo di tempo (3 turni), di far avvolgere la lama da corrente elettrica; l'elettricità permette a Colton di creare problemi agli avversari durante scontri tra spade, ma soprattutto, in caso di ferita, può paralizzare per un certo periodo di tempo (3 turni) la zona colpita (mano-braccio, braccio-avambraccio, viso, torso, piede-gamba, gamba-coscia). Il potere, per ricaricarsi, ha bisogno dello stesso tempo in cui resta in funzione (3 turni). [Attivazione tramite volontà del possessore]
    Pozione della guarigione completa': Rigenera tutte le ferite di qualunque tipo, o risolve qualsiasi problema di affaticamento. (10 utilizzi/sorsi)

    Pozione della guarigione parziale: Rigenera la metà delle ferite subite, di qualunque tipo. (10 utilizzi/sorsi)

    Lissar: Semplice orecchino in oro tondo e grande tanto da fare solo il giro del lobo. Questo gioiello pietrifica per 3 turni il bersaglio, dopo che questo lo avrà guardato per almeno dieci secondi.
    L'effetto diviene automatico qualora il portatore abbia indossato l'orecc


    Pistola della precisione:
    pistola che spara con precisione quello che uno mira (5 scatole di proiettili, 50 colpi).
    La mira è infallibile entro i 25 metri, diminuisce la possibilità del 10% dai 25 ai 35 m di raggio. Dai 35 in poi la percentuale si alza del 20% di probabilità di sbagliare la mira.
    AK-47U modificato:
    Il fucile d'assalto AK-74 è in sostanza un AKM modificato nella faccia dell'otturatore per adattarsi alla nuova cartuccia calibro 5,45x39mm e dotato di un estrattore migliorato, di un nuovo caricatore in plastica rinforzato con fibre di vetro e di un freno di bocca di notevole efficacia che sfrutta in maniera ottimale il flusso di gas in uscita dall'arma; esso infatti non solo riduce in maniera significativa la vampa emessa dall'arma, ma contrasta anche il rinculo imprimendo all'arma più spinta in basso e in avanti,anche se ne aumenta il rumore prodotto In particolare è la versione corta con calcio pieghevole -734/490mm .Colton ha aggiunto un silenziatore, un lanciagranate nel carrello inferiore, il mirino istallato è un ACOG sul carrello destro è piccolo lanciafiamme, l'arma è benedetta si presente efficace su ogni sorta di maligno
    N.B=(Anche gli spiriti vengono colpiti dai proiettili grazie alle speciale benedizione dell' arma)
    Pugnale Rompispada:
    Un pugnale finemente lavorato, sulla guardia è incastonato uno splendido diamante sul pomello è incisa lo stemma della famiglia White la lama è di un bianco stranamente luminosoa,La lama dentata in acciaio, è usata per intrappolare la spada avversaria che poteva essere spezzata oppure solo strappata al nemico con una semplice rotazione del polso:Lunghezza 60 Cm Peso:0,81 kg, la benedizione di quest' arma è particolare infatti non causa semplicemente più danni al nemico ma il vedere quest' arma lo disturba al livello visivo,efficace contro ogni tipo di maligno.


    Edited by •Asterios - 8/1/2012, 20:14
     
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  5. +Jean Claude+
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    Questo è il tuo caso, Jean Claude!!!
    Gli aveva detto il capo, con quel suo caratteristico tono di voce che faceva sembrare tutto come fosse un ordine. In realtà il risvegliante non aveva molte chances perché sapeva che quel caso aveva bisogno dell'aiuto di chi con i vampiri, i morti e decessi di quel genere, aveva un particolare 'feeling'. Sino a quel momento aveva seguito il caso solo a distanza ascoltando le notizie e studiando ciò che veniva portato in centrale; tutti i suoi colleghi ridevano quando di tanto in tanto si tirava fuori il discorso sui vampiri, o comunque su qualcosa legato al sovrannaturale, ma lui sospettava invece che fosse tutto vero. Era infatti zompato dalla sedia quando il capo gli aveva assegnato quel caso, ma non il capo del distretto di polizia, bensì quello dell'Animators Inc., il ché era un discorso ben diverso.
    Quel giorno era stato di riposo, ma alla sera si sarebbe recato sul posto per cominciare le sue indagini per l'Animators Inc., sapeva che si correvano molti pericoli, non si giocava con i vampiri o qualsiasi altra creatura fosse stata al posto loro, quelle dannate bestioline ne sapevano una più del diavolo ed era per quel motivo che aveva deciso di fornirsi abbastanza bene. Indossò una maglia nera, pantaloni altrettanto neri con tasche laterali, abbastanza larghi e comodi, stivali tipo anfibio e aveva legato i capelli in un codino basso per stare più comodo. Alla cintura aveva l'altra fondina per la sua Browning, caricata con altri particolari proiettili, mentre nella tasca destra laterale dei pantaloni aveva portato un caricatore per ogni pistola, una pizione contenuta in un'ampolla di plastica molto resistente agli urti. In fine, sopra alla maglia indossò il giubbotto anti proiettili, poi la fondina per la pistola d'ordinanza, caricata con particolari proiettili che aveva ancora con sè,perché non si poteva mai sapere quali sorprese potevano riservare certe situazioni per un risvegliante per giunta poliziotto, uno zaino in tessuto tecnico sulle spalle che conteneva poche altre cose: un kit di pronto soccorso, un caricatore di proiettili avvelenati, la mappa delle fogne , due bottiglie da mezzo litro d'acqua ognuna, due scatole di Simmenthal, una forchetta e un coltello, che più che altro potrebbero servire come armi che per altro. Nell'altra tasca mise il cellulare che l'Animators Inc. gli aveva dato in dotazione assieme ad un waklie talkie per tenersi in comunicazione con il collega che l'aspettava fuori e che sarebbe intervenuto solo in caso di stretta necessità. L'unico 'bagaglio' che aveva portato a mano, era la piccola valigetta che conteneva quegli attrezzi utili a rilevare impronte, tracce ematiche e altro, più pro forma che per reale necessità. I suoi guanti di Ifrit alle mani, che avevano un aspetto di normalissimi guanti in pelle a mezze dita e l'anello della Terra all'anulare della mano destra.

    Arrivato lì sul posto dovette cambiare subito idea riguardo le cose che avrebbe voluto fare. La scena fu proprio ciò che meno si sarebbe aspettato di vedere, specie in una situazione del genere. Chi mai poteva avere così tanto interesse a distrarre i poliziotti da quel posto e soprattutto lanciando una granata verso di loro? Che fosse un complice di quei delitti? E se era il killer in persona?
    Istintivamente lasciò a terra la valigetta con le cose che avrebbe dovuto usare se avesse avuto tempo per ispezionare la zona circostante al tombino, ma vista la circostanza doveva subito provvedere ad agire, non da risvegliante ma da rappresentante della legge, da poliziotto quale era a tutti gli effetti. Era in borghese, ma il distintivo che aveva sul giubbotto anti proiettili parlava chiaro.
    Il tipo pareva venire dritto dritto dall'Afghanistan, bardato come un albero di Natale per un campo di guerra, su cui vi erano armi a fargli da ornamento al post delle palline e dei festoni; ai suoi occhi era alquanto ridicolo un soggetto del genere in città, ma questo non voleva dire che lo stesse sottovalutando, anzi.. Mentre avanzava silenzioso verso il punto nevralgico, distante da questo ancora una decina di metri e una quindicina dal soggetto armato, vide chiaramente quanti e quali armi portava addosso. Un tizio decisamente pericoloso e assolutamente da fermare e arrestare!
    Estrasse la pistola dalla fondina, sicuro di aver preso quella con i suoi particolari proiettili soporiferi, puntando dietro le ginocchia, fissando quel punto per almeno tre, quattro secondo, per poi alzare lo sguardo verso il malvivente mentre teneva ferme le braccia e la pistola puntata e pronta a far fuoco in qualsiasi momento.
    Mani in alto e non muovere nemmeno un ciglio o sparo! gridò con voce ferma e la pistola ancora fermamente puntata alle ginocchia. Non sapeva cosa sarebbe successo da lì a poco, ma poteva contare sul fatto che quel posto fosse tenuto sotto sorveglianza non solo dalle volanti lì presenti, ma forse anche dalla centrale stessa.
    Il suo istinto gli suggeriva a pelle che chi aveva davanti era un umano, ma certamente non a quale categoria apparteneva, sapeva solo che si trattava di un dannato delinquente al quale piaceva mettersi in mostra e creare caos e paura. A che scopo?


    CITAZIONE
    -ABILITÀ CON LE ARMI DA FUOCO E ARMI DA TIRO [Abilità passiva]
    Livello III - La mira e la ricarica migliorano lievemente; il risvegliante possiede un quantitativo di esperienza tale da riuscire a calcolare e ad utilizzare a proprio vantaggio fattori che potrebbero influenzare la mira (es. fenomeni atmosferici, ostacoli sul percorso, ecc.).

    -ISTINTO E PERSPICACIA [Abilità passiva]
    Livello III, IV, V - Maturata una certa esperienza e avendo avuto a che fare con molte creature e persone di diverso tipo e dai comportamenti più strani e diversi, il risvegliante capisce meglio la natura di tutte quelle sensazioni che prima erano più confuse. Si rende conto se qualcuno vuole fare del male a lui o qualcun altro, capisce se sono sensazioni generate da creature non umane (malvagie e non) o umane. In conclusione, si rende meglio conto del pericolo che ha davanti e come potersi difendere.

    CITAZIONE
    Equipaggiamento:
    -Pistola d'ordinanza: Beretta 92 SB calibro 9x19 (conosciuta anche come 9mm luger o 9mm parabellum) con caricatore da 15 colpi
    -Browning BDM (Pistola semi-automatica; 9mm)
    -2 Munizioni
    -Giubbotto anti proiettili;
    -Fondina ascellare;
    -Guanti di Ifrit
    -Anello della Terra - all'anulare delle mano destra
    -Pozione Rigenerante
    -Proiettili Pietrificanti
    -Proiettili Soporiferi
    -Proiettili Velenosi
    -Kit pronto soccorso
    -Torcia
    -Accendino
    -2 bottiglie d'acqua da 500 ml
    -2 scatole di Simmenthal
    -1 forchetta
    -1 coltello
    - cellulare
    -1 walkie talkie



    Edited by +Jean Claude+ - 5/2/2012, 17:45
     
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    Calò la maschera antigas come se fosse un' elmo e lui fosse un cavaliere che si stava per avventare sulle forze dei nemici. Lasciò con cautela il suo riparo per avanzare lentamente, prese la granata in mano il freddo acciaio lo rassicurò, non c'era cosa più piacevole che avere un' arma in mano nei momenti di incertezza. Vedeva chiaramente il proprio obbiettivo che man man che si avvicinava si faceva sempre più vicino, notò che c'era solo una macchina della polizia che teneva sott' occhio il tombino, avvicinandosi maggiormente riuscì ad udire il debole suono di alcune voci che parlottavano animatamente.Tirò la miccia della granata e la lanciò, il tiro che effettuò non fu rettilineo voleva evitare ostacoli o di lanciare la granate troppo lontano così effettuò un tiro a parabola che volò alto e ricadde proprio accanto all' automobile un leggero sibilo la granata iniziò a girare su se stessa e il fumo uscì, sentì qualche bestemmia qualcuno che gridava chiedendo cosa diamine stesse succedendo,lui prontamente scattò come una pantera si diresse a grandi passi verso il tombino, si inoltrò nella nebbia la prima ombra si avvicino a lui senza rendersene conto poi quando stava per aprire la bocca per dire qualcosa il cacciatore si mosse,teneva la mano lungo l'elsa del rompispada così gli bastò sollevare il fodere per colpire con il pomo l'uomo ai genitali, non gli importa chi fosse in quel momento era solo un' uomo che lo allontanava dal suo obbiettivo,entrare dentro il tombino, non voleva ucciderlo ma doveva metterlo a tacere per un pò, quindi mentre quello sputava bava e saliva piegandosi in avanti Colton gli poggiò la mano sinistra sulla nuca e con molta forza fece pressione affinché l'uomo cadesse in avanti, ci riuscì poichè l'uomo era impreparata ad una simile mossa,l'Argentino quindi accompagnò la testa dell' uomo contro il duro asfalto, il rumore che ne seguì fu simile a quello di un melograno che essendo stato lanciato esplode contro una parete, e anche il "succo" dell' uomo ricordò a Colton quello del pregiato frutto,sorrise leggermente mancava davvero poco al tombino, un' uomo correva nella direzione opposta alla sua probabilmente cercava di guadagnare l'uscita per capire meglio cosa stesse succedendo,il figlio di Eracle non si fece cogliere impreparata, alzò il braccio destro e quando fu a portata di gittata cacciò avanti un gancio con la mano destra colpì l'uomo sulla guancia, il pugno di Colton tagliò con ferocia bestiale prima pelle poi tendini e muscoli e poi denti, si trovò con la mano completamente insanguinante mentre la figura cadde all' indietro, l'effetto devastante era dovuto al fatto che l'uomo correva incontro a lui,l'Argentino non si fece intenerire dalla faccia dell' uomo che ora era stata ridotta in una poltiglia di grumi di sangue e saliva,lo superò il corpo da cui proveniva un rantolo di sofferenza senza problemi.
    il fine giustifica i mezzi
    Freddo e spietato, Colton arrivò al tombino non perse tempo e si calò dentro di esso,mentre scendeva buttò uno sguardo sopra di lui per vedere se qualcuno lo stava seguendo,nessuno però si presentò al suo inseguimento, sul suo volto si dipinse un tetro sorriso,reso ancor più terribile dalla spaventosi cicatrici che gli dipingevano il volto.

    Phob scusa, ma qui ci sono almeno un paio di belle infrazioni di regolamento, di gioco e interne alle quest ed eventi.
    Innazi tutto, la zona è circondata e le macchine della polizia sono più di una, come ho detto qui:
    CITAZIONE
    ma le luci delle auto della polizia aiutano un po' di più a vedere

    Secondo: hai mosso dei PNG, i poliziotti, che secondo il regolamento avrei dovuto fare io, mentre tu avresti dovuto far fare al tuo cacciatore un'azione soltanto in modo da darmi modo di far reagire i poliziotti.
    Ecco cosa dice la regola, sia delle quest che degli eventi:
    •Il Master è l'unico utente che può muovere qualsiasi PNG
    Hai compiuto più di un'azione autoconclusiva al fine di arrivare subito al punto interessato, ovvero il tombino, senza darmi nuovamente modo di poter reagire in qualche modo i PNG dei poliziotti.

    Non ti chiedo di modificare una seconda volta, ma di leggere con attenzione il regolamento e di muovere il tuo PG secondo le suddette, anche perché ora la scena si dividerà, purtroppo, su due fronti, a scapito degli altri ^^
    Ti chiedo solo di eliminare questa parte finale:
    CITAZIONE
    Freddo e spietato, Colton arrivò al tombino non perse tempo e si calò dentro di esso,mentre scendeva buttò uno sguardo sopra di lui per vedere se qualcuno lo stava seguendo,nessuno però si presentò al suo inseguimento, sul suo volto si dipinse un tetro sorriso,reso ancor più terribile dalla spaventosi cicatrici che gli dipingevano il volto.

    in modo che io possa adesso muovere i PNG in maniera adeguata, perché dubito che anche Jean Cluade, il quale cronologicamente è arrivato dopo Colton, abbia avuto modo di fare quanto ha descritto, per tanto dovrà modificare anche lui il post in base alla tua risposta :Urgh:

    Più tardi metto la risposta e si prosegue.

    Edited by •Asterios - 3/1/2012, 22:07
     
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  7. †Phobos†
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    preferisco modificare completamente non mi va di iniziare subito con azione da powerplayer né far modificare il post a jean troverò una soluzione più semplice che non richiede l'uso di png in questo modo,appena leggi puoi anche cancellare grazie :D


    Edited by †Phobos† - 4/1/2012, 09:34
     
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    Phob, detto schietto, io non concedo queste cose come è stato fatto nella quest della Varon, dove venivate avvisati di possibilii penalità e di conseguenza di cambiare o modificare il post. Ho chiesto di eliminare solo la parte che ti ho messo in evidenza, non di trovare un'altra soluzione .-.
    Approfitto per dire che, come già fatto in tag, aver citato il powerplay non voleva essere un'accusa né che l'avessi fatto intenzionalmente, ma di fatto le azioni di questo tipo ci sono state seppur intenzionalmente da parte tua.
     
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    PER SHAMAN E NERI CHE STANNO GIà NELLE FOGNE

    Non appena i due, lo stregone e l'artigiana, riescono a mettere piede nella zona delle fogne dove forse si erano verificati gli omicidi, possono vedere subito un corridoio che si prolunga sia a destra che a sinistra. A partire dalla loro destra, a distanza di una decina di metri uno dall'altro, vi sono le lampade appese alla parete e che stanno lì solo ed esclusivamente per illuminare e che chiaramente non sono state messi lì dalla polizia: sono sporche, la luce è giallognola e opaca e la lampada di quello più vicino al bocchettone del tombino è persino fulminata. La successiva a questa illumina solo la zona a sé circostante perciò non permette di vedere bene cosa c'è in quel tratto che si trova tra le due lampade a muro, ma sono palesi le pareti scivolose d'acqua e di altri liquidi di un colore scuro e non identificabili, il pavimento in pietra coperto da un sottilissimo strato di liquido marrognolo e maleodorante e che rende il passaggio scivoloso e pericolo, ma oltre la luce di quella lampada non si vede niete.
    Alla loro sinistra invece si prosegue circa altri sei, sette metri e si incontra la grata che divide evidentemente una certa zona della rete fognaria da quella dove si trovano loro. Anche l'aspetto di questa suggerisce che non è stata messa lì dalla polizia per isolare l'area dei delitti, è quasi completamente arrugginita e nella sua maglia sono incastrati diversi resti di carta, stoffa, rifiuti organici, alimentari e altro.
    Non appena i due scendono oltre il tombino sentono subito alla loro sinistra delle voci di almeno due o tre persone parlare tra loro, chi con delle torce alla mano e chi no, ma non riescono a vedere bene poiché sono a poco più di quindici metri di distanza e l'illuminazione è pressoché assente, senza dimenticare che a separare i due gruppi c'è la grata sporca e arrugginita.
    Ma un altro rumore, simile allo sciabordare d'acqua mossa da piedi, si sente provenira dalla loro destra, ma tempo di qualche secondo e non si sente più nulla.




    PER PHOBOS E JEAN CLAUDE CHE STANNO ANCORA FUORI

    Il cacciatore ha tentato di entrare nel tombino con un metodo che si è rivelato un fallimento, davanti a lui vi era una sola macchina della polizia, quella dove vi erano poggiati cinque agenti intenti a parlare del caso e ad analizzare ciò che avevano visto e trovato lì sotto. Lateralmente però, alla sinistra e alla destra del cacciatore e a circa una decina di metri distanti da lui, vi erano tre macchine per parte, in una delle quali vi era un agente che evidentemente aveva avuto il permesso di fare una piccola pausa e si stava gustando un cheeseburger quando aveva visto arrivare il tizio armato sino ai denti e camminare curvo come per non farsi vedere dai suoi colleghi. La prima cosa che aveva pensato di fare era stata quella di uscire dall'auto e puntargli la pistola addosso, o addirittura di sparare, ma ingerito l'ultimo boccone aveva avuto la meglio il pensiero di avvisare la centrale e di mandare rinforzi, spiegando cosa aveva visto. Proprio mentre stava spiegando il problema, il cacciatore aveva lanciato quella granata che arrivò a poche decine di centimetri dalla macchina più vicina al tombino. Pochi attimi prima un agente aveva sollevato lo sguardo, come fosse stato avvisato dalla provvidenza o da chissà cosa, e subito istintivamente indicò la granata.
    Scappate, presto!!!
    E subito scappò correndo per tre, quattro metri e gettandosi subito dopo a terra dopo aver trascinato con sé altri due colleghi, che forse non avevano capito bene cosa era successo. Gli altri due fecero la medesima sua azione, solo dandosela a gambe e riuscendo ad arrivare dietro alla prima volante parcheggiata a sinistra. Velocemente tirarono fuori le pistole proprio nello stesso momento in cui si vide arrivare anche il loro collega risvegliante e puntargli l'arma alle gambe.
    Non muoverti o spariamo!!!
    Il cacciatore aveva ben tre armi puntate contro di lui, la pistola del risvegliante che gli stava dietro e ad una quindicina di metri di distanza e altre due alla sua sinistra, ad una decina di metri.
    Getta a terra tutte le armi e metti le mani dietro la testa!!!
    aveva gridato il quarto poliziotto, quello che aveva avvertito la centrale e che nel frattempo era uscito dall'auto, da dietro la quale teneva la propria arma puntata verso il cacciatore.
    Ora aveva quattro armi tutte rigidamente puntate verso di lui.
    Cosa sarebbe successo da lì a poco? Nel frattempo cominciarono a sentirsi sirene di altre volanti, segno che stavano arrivando i rinforzi dalla centrale.



    Tolta una delle dieci granate fumogene dall'equipaggiamento di Phobos


    Edited by •Asterios - 8/1/2012, 20:18
     
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  10. Shamändalie
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    Appena mise piede nelle fogne, Loki si trovò a maledire mentalmente qualunque forma di vita si celasse dietro le sparizioni che da giorni non facevano che arruffare le piume delle autorità cittadine.
    Quel posto era disgustoso e davvero poco igienico. Non che Loki si fosse aspettato qualcosa di diverso dalle fogne di Nouvieille, chiaramente, tuttavia non era riuscito a fare a meno di sperarlo.
    Apparentemente, il fetore tremendo sembrava essere l'ultimo dei suoi problemi; allo stregone infatti bastò muovere appena due passi per accorgersi del pavimento scivoloso che probabilmente avrebbe reso i suoi passi felpati perfettamente udibili per un orecchio fino. Si trattava di una sostanza scura e viscida ma la poca luce impediva a Loki di capire con precisione di cosa si trattasse.
    Non che avesse intenzione di approfondire le indagini in proposito.

    Dopo una seconda occhiata si accorse che persino le pareti del corridoio erano ricoperte di qualcosa di non meglio precisato. Loki si avvicinò alla parete a lui più vicina e passò l'indice sulle mattonelle, quindi subito dopo sollevò la mano davanti al viso e sfregò la sostanza tra le dita per ispezionarne la consistenza.
    C'era dell'acqua, notò, ma non solo quella, purtroppo.
    Disgustato, Loki scrollò la mano nel tentativo -- parzialmente vano -- di liberarsi della sostanza nauseabonda.
    Uno sciabordio improvviso proveniente dalla sua destra lo fece bloccare di colpo per qualche secondo.
    Lo stregone poi si voltò lentamente verso la fonte del rumore, trattenendo il respiro senza accorgersene mentre, rigido, aguzzava la vista nel tentativo di scorgere la fonte dello sciabordio. Ecco che l'adrenalina tornava in circolo a pieno ritmo.
    Peccato che la scarsa luce fosse davvero di poco aiuto e nemmeno l'infravisione lo favorì più di tanto. Se non altro, di qualunque cosa si fosse trattato, sembrava aver tolto il disturbo.
    Meglio così. Forse.
    Oppure se ne stava nascosta nell'ombra, in agguato.
    Gioia e gaudio!
    Non rimaneva che sperare che si trattasse di semplice un ratto e non del responsabile delle sparizioni.
    Meglio non pensare alla possibilità che il mostro delle fogne si fosse dileguato per chiamare i suoi amici mentre Loki se ne stava lì in piedi a giocare al piccolo agente della scientifica con le sostanze che tinteggiavano le pareti.

    Ulteriori analisi della situazione vennero interrotte bruscamente quando Loki si accorse del bagliore di una torcia. O forse più di una? Non sarebbe riuscito a dirlo con certezza dalla sua posizione.
    Voltò di scatto il capo verso la fonte luminosa alla sua sinistra. Era piuttosto lontana e filtrava attraverso un ostacolo, accompagnata da voci.
    Loki si sarebbe volentieri interessato a ciò che quelle voci stavano dicendo, ma una nuova presenza, questa volta ben più vicina a lui, richiamò bruscamente la sua attenzione.
    Chi l'avrebbe mai detto che le fogne fossero così frequentate?

    Lo stregone scivolò il più silenziosamente possibile nella zona vicino alla lampada fulminata, in cui la già scarsa illuminazione era ancora minore e soffiò tra i denti una brevissima formula.
    Quasi istantaneamente venne percorso da un brivido gelido che subito si trasformò in una sensazione di fredda umidità persistente.
    La trasformazione in forma d'ombra si era sempre manifestata in quel modo su di lui; era come infilarsi in una cella frigorifera e tale sensazione gli restava addosso per tutta la durata dell'incantesimo.

    Mimetizzato tra le ombre, Loki osservò in silenzio la nuova arrivata mentre le voci lontane ed indistinte delle persone facevano da sottofondo senza che lo stregone vi prestasse particolare attenzione.
    La figura della donna era alta, almeno una decina di centimetri più di lui e le tinte chiarissime dei suoi capelli e della sua carnagione gli fecero tornare alla mente l'aspetto tipico degli Elfi di luce che popolavano Álfheimr. Che cosa curiosa.
    Dalla sua più recente reincarnazione, mai Loki aveva incontrato una donna tanto peculiare.
    Per quanto ne sapeva, ella poteva essere chiunque, persino il famigerato mostro divoratore di operai, ma ugualmente lo stregone decise di uscire allo scoperto. Si lasciò scivolare addosso l'effetto della forma d'ombra per tornare completamente visibile e quindi apostrofò la nuova arrivata.
    "Splendida serata per una passeggiata nele fogne cittadine, non è vero?" Esordì ironico, facendo ricorso ad un tono sommesso e vellutato mentre un altrettanto mellifluo sorriso gli distendeva le labbra sottili.

    CITAZIONE
    Infravisione: Permette, durante la notte, di vedere più o meno bene persone ed oggetti e di potersi muovere con discreta destrezza al buio. Nei primi livelli solitamente vedono meno meglio di uno stregone di livelli più alti, ma comunque la loro vista di notte è superiore al comune essere umano, anche se loro sono tali.

    Forma di ombra: Lo stregone assume la forma di un’ombra, ma non invisibile. E’ come se fosse un ammasso di velata oscurità che nega al prossimo la certezza della sua presenza.

     
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    Ok... dentro l'aria... fuori l'anidride carbonica... dentro l'aria... fuori l'anidride carbonica...
    Respirare le serviva, era fondamentale a qualsiasi essere vivente che possedesse almeno un paio di polmoni ne aveva bisogno. In quel frangente già un paio di volte l'aveva scordato, ritrovandosi senza fiato a boccheggiare come un pesce for d'acqua. Non le sarebbe servito a molto svenire, soprattutto visto il posto in cui si trovava e cosa si celava in quell'oscurità.

    Nei momenti in cui smettava di respirare persino il suo cervello pareva fermarsi, i pensieri zittirsi quasi per rimanere in ascolto. Quando i meccanismi e le rotelle ripartivano si affacciava subito una domanda: ma chi me l'ha fatto fare? Nel medesimo istante si andava a formare una gigantografia della faccia innocente di Samuel, provvista del sorriso da cucciolo colpevole, circoscritta all'interno dei bordi del tombino aperto.

    Imprecò mentalmente contro l'amico e la sua malsana idea di coinvolgerla in un caso simile. Ormai se lo ripeteva da quando aveva chiuso la conversazione la sera prima: lei contro dei vampiri? Scherziamo! Era un'artigiana, per Odino... alta quasi due metri, ma pur sempre un'artigiana. Lei amava la calma del suo negozio, l'aria fresca nel giardino, l'odore della forgia... ora invece si trovava sotto metri di terra, tubi e cemento, a contatto con chissà quale orrore scaricato dalla popolazione nouvieilliana nel proprio gabinetto, nonchè in procinto di avventurarsi per scovare chissà quale pazzo assassino dalla mente labile ed una lista di manie lunga e incomprensibile quasi quanto le istruzioni di una cucina Ikea.

    Quando avvertì le voci concitate degli agenti provenire alle sue spalle comprese che oramai non poteva tornare indietro, visto che stava succedendo qualcosa di poco divertente anche in superficie. Aveva, dunque, due scelte: a sinistra un tunnel scuro, a destra un corridoio male illuminato. Cosa fare? Da una parte avrebbe avuto la possibilità di maggiore visibilità, ma anche di farsi scoprire... dall'altra l'impossibilità di vedere dove mai avrebbe messo i piedi, con la possibilità di finire direttamente in bocca a ciò che stava cercando.

    Mosse ancora un passo traballante, cercando di rimanere il più possibile ancorata a terra per non finire ricoperta dalla quantità di rifiuti che le fluivano sotto gli stivali. Posò nuovamente un piede a terra nel momento stesso in cui percepì delle voci alla sua sinistra: spense velocemente la torcia, sperando che chiunque vi fosse nel cunicolo alla sua sinistra non l'avesse scoperta. Cercò, senza risultati, di comprendere cosa andassero farfugliando i nuovi giunti, ma tutto fu vano.

    CITAZIONE
    "Splendida serata per una passeggiata nele fogne cittadine, non è vero?"

    Al suono di quella voce per poco non cadde all'indietro, riversa sulla grata. Con prontezza di spirito spianò in avanti la Glock, accendendo nuovamente la torcia; al diavolo se l'avessero vista, chiunque ci fosse era troppo vicino per i suoi gusti.

    Il fascio di luce candida illuminò un personaggio alquanto unico, vista l'eccentricità del suo abbigliamento per il luogo in cui si trovavano: pantaloni di pelle, stivali alti ed una casacca al ginocchio dal sapore orientaleggiante, componevano principalmente il suo abbigliamento. Un uomo giovane, dai capelli scuri e l'aspetto agile e leggero, più piccolo di lei... cosa che non la stupiva. Il suo unico interrogativo stava nel perchè un così particolare personaggio si trovasse nelle fogne... se non per irretire qualche ignara vittima.

    "Davvero meravigliosa visto che non sono l'unica ad aver avuto il medesimo pensiero."
    iniziò ella tenendo sotto tiro il moro, cercando mentalmente una qualsiasi via di fuga. "Mi chiedo solo come mai un così distinto uomo, che immagino non faccia parte del corpo militare, sia venuto ad ammirare i paesaggi sotterranei di Nouvieille proprio stasera."

    Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, soleva dirle quel vecchiaccio di suo nonno. Ed in quel caso probabilmente aveva una ragione sfacciata, tanto che si era decisa a seguirne il consiglio.

     
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    •E’ concesso un ritardo massimo di quattro giorni per postare, anche senza preavviso da parte dell’utente, oltre questa scadenza il Master è libero di decidere se eliminare il partecipante oppure se bloccarlo con qualche imprevisto nell’avventura, imprevisti che lui medesimo sceglierà;

    Phobos è invitato a rispondere entro oggi visto che son passati quattro giorni ieri sera, altrimenti faccio quanto dice la regola qui sopra xD
     
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    Phobos mi ha avvisato che si ritira dal topic, non appena ci saremo accordati su come è andata a finire con il suo PG, metterò il post con il master e si proseguirà ^^
     
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    Avviso che il post che sto per mettere non deve essere considerato né da Shaman né da Neri, devo solo sistemare la faccenda del ritiro di Phobos per dare modo a Jean Claude di potersi unire all'avventura. Perciò dopo questo post potete proseguire a postare tra di voi per un altro round e poi vi fornirò di altre informazioni per proseguire senza il master sino a quando non lo riterrò opportuno, ok? xD
    Se avete domande, sapete dove dovete farle, ok? xD
    Buon divertimento!


    Improvvisamente si sente il forte boato di un'esplosione, ma non si capisce bene da quale punto proviene, quello che è chiaro è che si tratta quasi certamente di un attentato o comunque di un atto intimidatorio rivolto verso a qualcuno. In quella zona della città si trovano diverse ambasciata estere e forse qualcuno sta dando un messaggio a qualcuno di loro.
    Nella zona dove invece era stata lanciata quella granata si creò del panico, sia tra i poliziotti presenti, sia tra i passanti che si erano fermati a distanza non indifferente per vedere cosa stava accadendo. Le pattuglie vennero chiamate d'urgenza verso il punto della forte esplosione, lasciando solo una volante della polizia a sistemare la situazione con quel tipo armato sino ai denti e che, lanciando la granata, aveva generato un fumo che creava qualche difficoltà nel controllo della situazione. Il cacciatore approfittò del panico generale per scappare, usando le sue capacità fisiche per allontanarsi, tornare nel suo mezzo col quale era arrivato e sparire inosservato (forse).
    In quel posto rimasero il risvegliante e altri tre poliziotti che si stavano ancora chiedendo cosa stesse succedendo.



    Scusate lo schifo di post e forse anche poco probabile e credibile, ma davvero non sapevo cosa mettere =_='



    NOTA IMPORTANTE:
    Da questo momento in poi mettete post brevi: solo le azioni che svolgete, non mettete i sunti di quello che fanno i PG prima di voi, se dovete mettere dei pensieri che siano inerenti all'azione che stave facendo compiere al pg e niente fronzoli narrativi di nessun tipo, d'ora in poi si guarda solo all'azione e non alle menate mentali, ok? xD

    Edited by •Asterios - 17/1/2012, 22:38
     
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  15. Shamändalie
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    La reazione della donna fu rapida, molto più rapida di quanto Loki si fosse aspettato ed in un batter d'occhio si trovò puntato contro una torcia, oltre che una pistola.
    Troppo tardi Loki sollevò la mano sinistra per pararsi il viso e luce gli ferì gli occhi, ormai ampiamente abituati al semi buio che regnava lì nelle fogne.
    "Le spiace?" Protestò, sventolando la mano libera in un gesto secco.
    Poco dopo volse il capo dalla fonte luminosa, ma anche con gli occhi chiusi Loki continuò a vedere tante piccole lucine bianche dietro le palpebre che immediatamente prese a massaggiare delicatamente con pollice e indice della mano destra.
    Le stesse lucine bianche rimasero a contornare il campo visivo di Loki anche quando lo stregone riaprì gli occhi, puntandoli sulla parete alla propria destra.
    Un vero piacere conoscerla, era il caso di dirlo.
    Midgard aveva dimenticato le buone maniere, apparentemente.

    Nel frattempo la donna armata aveva continuato a parlare e Loki ebbe l'accortezza di seguire il discorso. Non era saggio sottovalutare la reazione di una donna armata, se ignorata.
    CITAZIONE
    "Mi chiedo solo come mai un così distinto uomo, che immagino non faccia parte del corpo militare, sia venuto ad ammirare i paesaggi sotterranei di Nouvieille proprio stasera."

    Immaginava che lui non facesse parte del corpo militare. E da cosa l'aveva dedotto?
    Loki decise di lasciar correre, solo perché la bionda gli aveva addolcito la pillola dandogli dell'uomo distinto.
    Forse, forse Midgard non era poi così privo di speranza in fin dei conti.
    "No, non faccio parte del corpo militare." Ammise, per poi stringersi nelle spalle con noncuranza.
    La mano sinistra di Loki ricadde lungo il fianco ora che la sua vista si era abituata alla luce e gli bastò strizzare le palpebre e non guardarla direttamente per evitare di rimanere abbagliato una seconda volta.
    "Hanno tentato di inculcarmi qualche nozione di base, a dire il vero ma... Il combattimento non è mai stata la mia vocazione."
    Accorgendosi di aver iniziato a divagare, Loki tacque e si limitò ad esibire un mezzo sogghigno sardonico.
    "Lei invece? E' qui per adempiere al suo dovere nei confronti delle forze armate di Nouvieille?" Chiese, sarcastico e palesemente divertito dalla cosa.
    Scusate il ritardo T-T"
     
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38 replies since 23/12/2011, 23:09   1405 views
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