Colpo al Talamasca

topic introduttivo

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  1. Holden Caulfield
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    Appena dopo lo scatto udì un miagolio, ed un piccolo tonfo, preceduto dal soffio di una pistola silenziata. Uno dei due compari avrebbe dato qualche spiegazione..

    Lo scatto di Holden fu fulmineo, sapeva esattamente quale tragitto fare, veloce come solo un mutante sa essere, facendo dei piccole pause da uno scatto all'altro, spostandosi di albero in albero.

    tragitto
    L'ultimo tratto lo fece al massimo della velocità, con lo slancio si trovò sul tetto della foresteria.
    Doveva essere certo che fosse completamente disabitata prima di procedere.
    Aguzzò l'udito. Niente. Nessun ronzio, nessun ospite.
    Holden poteva entrare dalla porta: non c'erano telecamere in un posto dove avrebbero tenuto gli inservienti o gli ospiti meno snob.
    Scese dal tetto e con la katana affettò la parte della porta attaccata al muro, dove si trovavano i cardini. Avrebbe pagato anche quel piccolo danno.

    Entrò silenziosamente e si fiondò verso uno sgabuzzino. Lì c'era una telecamera.
    Usò ancora tutta la sua abilità da mutante per entrare di scatto e spostare la visuale della telecamera verso un anonimo muro.

    Erano le 3:09, mancavano pochi attimi.

    TLANC

    Alle 3:10 Holden spense il server e l'antifurto interno. Se tutti e tre avessero fatto il loro compito da quel momento in poi potevano girare all'esterno e all'interno degli edifici senza che nessuna telecamera avrebbe registrato un bel niente..

    Adesso era venuto il momento di ritrovarsi tutti e tre verso al punto di incontro s


    tragitto
    SPOILER (click to view)
    Ok. Anche in questo caso non c'è ordine di post.
    Al momento non avete notizia se il piano è andato ok, al prossimo post mi piacerebbe se descriveste il tragitto che compite per ritrovarsi al punto di incontro, o, meglio, se lo disegnaste nella mappa.


     
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    Dean attese con pazienza che il tempo previsto passasse. Nel mentre aveva ormai imparato più o meno come usare la pulsantiera davanti a se.
    Presto il suo orologio emise la lieve scossa di allarme che segnalava che era l'ora X. Appena il cacciatore la percepì, fece scattare la mano destra a premere il grosso pulsante rosso individuato all'inizio.
    Il grosso calcolatore fece uno strano ronzio prima che un potente CLIC risuonasse nel sotterraneo. Tempo pochi secondi e tutte le luci dell'apparecchio più i neon che lo illuminavano si spensero all'unisono lasciando la stanza nel buio più assoluto. Fortuna che Dean aveva lasciato la botola aperta.
    Da questa infatti filtrava un lieve raggio di luce naturale per via delle stelle e della luna, che aiutava se non altro a scorgere le scale che avrebbero condotto il cacciatore fuori.
    Stavolta questi decise di prendersela con più calma, in fin dei conti se tutto era andato nel verso giusto non c'era bisogno di muoversi con tanta fretta. Inutile stancarsi come aveva fatto per arrivare fin lì, no?
    Dean scalò i pioli per poi issarsi fuori dal tombino usando entrambe le braccia. Quando fu fuori non poté fare a meno di notare che la luce elettrica lì funzionava ancora, probabilmente i due sistemi si appoggiavano a complessi differenti. Poco importava... l'importante era che le telecamere non funzionassero, comunque non si sarebbe fermato a controllare.
    Il ragazzo si voltò verso nord, quei lampioni gli permettevano se non altro di orientarsi nella boscaglia, anche se comunque si ricordava più o meno la cartina che gli aveva mostrato Russel.
    Non volendo comunque arrivare tardi al ritrovo Dean si mise in cammino, iniziando presto a correre anche se non in modo sostenuto come all'inizio. Il ritmo di corsa che teneva adesso gli permetteva di muoversi velocemente senza stancarsi troppo. Un buon compromesso insomma.
    Il cacciatore percorse la strada che a quanto ricordava era più corta per arrivare al punto di ritrovo dietro al palazzo. Questo non certo difficile da trovare vista la grandezza dell'edificio. Incurante delle telecamere (passò anche vicino ad una di queste) presto vide il muro dell'edificio dove avrebbe dovuto incontrare gli altri. Probabilmente era il primo e probabilmente no... non era abbastanza vicino da dirlo ancora, ma era questione di qualche secondo.

    Percorso Seguito
     
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  3. Cobra 11
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    Tic Tac, Tic Tac. Questo il rumore dell'orologio al polso di Cobra nel silenzio dello stanzino. Intanto con una torcia tascabile aveva aperto il quadro elettrico e osservato bene il pannello. Tutto ciò che doveva fare era aspettare e calare ad off tutti gli interruttori. Tic Tac, Tic Tac. L'attesa era snervante per Cobra, era come aspettare una donna. Il tempo sembrava non passare mai. Fissava il quadro, teneva pronte le dita; mentre con gli occhi osservava le lancette muoversi sull'orologio al suo polso sinistro. Tic Tac. Il secondo era giunto, scattarono in quel preciso istante le 3:10, Cobra tirò giù tutti gli interruttori. A Segno del corretto operato osservo il faretto della telecamera che si intravedeva dalla finestra da cui era entrato spegnersi, decisamente gli mancava la corrente.

    *Ma qualcosa può essere andato storto ugualmente, meglio eviare il motion detector fuori da questa porta ed uscire dalla finestra da cui sono entrato*

    Cobra uscì da dove era entrato e si diresse al punto X facendo un giro più lungo per passare attraverso gli alberi ed evitare le telecamere. Anche senza faretti non sapeva se stavano ancora riprendendo. Nel mentre correva l'erba bagnata lo fece scivolare,per fortuna dietro dei cespugli nascosto da tutti. Si rialzò carponi pensando che figuraccia avesse fatto se gli altri due l'avessero visto, si guardò intorno. Non aveva fatto alcun rumore e non vedeva nessuno. Si diede una ripulita in modo da non lasciare tracce e continuò la sua corsa verso il punto X dove era stato fissato il punto di incontro. Vide Mr Blonde già lì. Si avvicino e si mise di lato a lui.

    -Io ho fatto e tu?

    Si rivolse a bassa voce, mentre con lo sguardo cercava anche il signor Coutts. Cobra ora non vedeva l'ora di entrare, anche se temeva che qualche abitante nottambulo si fosse potuto accorgere che in quella notte qualcosa non andava.

    SPOILER (click to view)
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    Chiedo scusa mi ero dimenticato di mettere il mio percorso


    Edited by Cobra 11 - 10/10/2008, 00:41
     
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  4. Holden Caulfield
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    Al punto di incontro si ritrovarono tutti e tre. Il piano era riuscito: Holden ne era quasi certo da come avevano blinkato le luci del server.

    In fondo adesso la parte doveva venire la parte più semplice del colpo.. o quasi: entrare e prendere quanto avevano in mente.
    "Bene signori. Dovremmo essere al riparo da antifurti e occhi indiscreti.."
    Il tono di Holden era basso ma tranquillo, quasi cordiale..

    Fece un segno alla finestra che avevano a qualche metro sopra la testa. Una enorme finestra in stile vittoriano con spessi vetri martellati.
    Si rivolse a Cobra
    "Adesso vedremo di persona le tue abilità da scassinatore, poi mi spiegherai che male ti ha fatto il gatto.."

    Ormai non c'era alcun motivo per nascondere il fatto che Holden non fosse del tutto umano. Se Dean cacciasse i mutanti ormai era secondario: ognuno dei tre era troppo importanti per altri..


    SPOILER (click to view)
    ok cobra tocca a te scassinare la finestra, poi ci sarà l'esito da parte del master

    occhio che più dettagliato è la descrizione di ciò che uno fa, prova e pensa e più il master è contento..;)


     
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  5. Cobra 11
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    Cobra guardò sulla sua testa. Vi era un balconcino a circa 2 metri e mezzo da terra, abbastanza basso per saltarci sopra. Probabilmente doveva essere il primo piano del palazzo.

    -Il gatto sta dormendo perchè non gli fà bene stare tutta la notte sveglio. Poi la mattina si alza ed e stanco.

    Sarcastico Cobra, lui adorava i gatti, per questo il gatto sarebbe stato ancora libero di gironzolare l'indomani mattina. Tentò con quella frase di alleggerire un pò la tensione degli attimi pre-incursione nel palazzo. Ora toccava a Cobra aprire la finestra cosi da far introdurre l'allegro gruppo di ladri dentro. Cobra prese un pò di distanza, per avere un pò di rincorsa.

    *Allora prendo la rincorsa, appoggio i piedi sul muro e mi do uno slancio per aggrapparmi al bordo del balcone*

    Probabilmente se avrebbe chiesto a uno degli altri 2 compari l'avrebbe aiutato a salire, ma Cobra voleva dimostrare di essere un professionista che se la sapeva cavare anche da solo. Un pò di esibizionismo non guasta mai. Cobra si trovava a circa 3 metri dal muro, gli corse incontro il più velocemente possibile. appoggiò il primo piede, il secondo e si slanciò alla sua destra verso il bordo del balcone. Vi si issò sopra con grande agilità. Osservò bene i vetri della finestra, erano opachi e molto belli. Quasi gli dispiaceva di rovinare una finestra così. Ma poi pensò che con i soldi "guadagnati" avrebbe potuto metterne uguali nella sua villa. Prese dal borsone taglia vetro e lampada tascabile ed illumino il vetro alla ricerca della maniglia. La maniglia si trovava al centro della finestra, probabilmente avrebbe dovuto immagginarlo dato che vi erano i rifasci delle chiusure, ma voleva averne certezza. Prese anche una piccola ventosa, tagliò un tondino di vetro abbastanza grande da farci passare la mano. Rimise il taglia vetro e la ventosa nella borsa, mentre con la mano sinistra teneva il pezzo di vetro tagliato.

    *E ora questo dove lo metto? Se lo appoggio a terra può essere che uno di loro lo pesta e lo rompe*

    Inserì la mano ed aprì solo un'anta del finestrone che emise un piccolo cigolio. Si affacciò facendo segno ai due compari di salire, mentre con la mano sinistra teneva ancora in mano il pezzo di vetro. L'avrebbe posato in qualche angolino appena tutti e 2 i compari fossero saliti. Allungò la mano destra verso Mr Blonde, Coutts aveva già saltato 4 metri con facilità, quel balcone per lui era una bazecola. Era quasi giunto il momento di entrare e Cobra da un lato fremeva dalla curiosità di vedere come si presentava dall'interno e cosa nascondeva quel palazzo, e dall'altro sperava di non incontrarne i possibili abitanti. Cercava comunque di darsi a vedere abbastanza tranquillo, aiutato dal passamontagna che gli nascondeva le espressioni del viso.
     
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  6. Holden Caulfield
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    Il lavoro di Cobra fu molto ben fatto: silenzioso, accurato e senza sbavature. Oltre che abbastanza veloce.

    Holden non ebbe nessun problema a issarsi sul piccolo cordolo che precedeva la finestra ed entrare nella stanza. Attese che anche Dean facesse altrettanto prima di svolgere la sua ultima cartina.
    Cartina
    CITAZIONE
    1=biblioteca
    2= vano scale

    Si trattava di una enorme stanza dove le pareti erano completamente ricoperte da scaffalature di una libreria dal legno scuro e pregiato. Libri su libri, ordinati e composti. Al centro un grande tavolo con molte sedie attorno.
    Se i tre avessero letto i titoli, non ne avrebbero compreso un'acca per almeno due terzi. Si trattava di lingue oscure, morte, probabilmente conosciute ad una manciata di persone in tutto il pianeta: abbastanza per perdersi per uno curioso.
    Ma non era di certo il momento.

    Il mutante si rivolse agli altri due.
    "Questo potete tenerla voi, per qualunque evenienza. Adesso noi ci divideremo. Lo schedario si trova in un piano segreto dove c'è anche la cassaforte. Dovete andare in quella libreria"
    Holden indicò la libreria alla loro destra, che ricopriva l'intera parete, era disegnata in rossa nella cartina.
    "E azionare un dispositivo segreto che è legato ad un libro che si intitola 'Necronomicon' "
    Parlava a bassa voce, ma con gli occhi attenti e pronti a tutto
    "Se non ci sono domande ci vediamo qui tra cinque minuti."
    Un appuntamento per quelli che facevano quel mestiere equivaleva ad una parola data. Ma voleva anche dire che se qualcuno non lo avrebbe rispettato avrebbe avuto tutte le responsabilità.

    Da dietro la maschera da ninja Holden sorrise: aveva ben più di un minuto a differenza di come aveva detto loro

    SPOILER (click to view)
    ordine di post libero
    mi aspetto delle domande oppure che vi mettiate già al lavoro..
    la cartina è ben più dettagliata di quanto è disegnata, diciamo che il master ci descriverà tutto alla bisogna, ok?


    Edited by Holden Caulfield - 13/10/2008, 22:35
     
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    "Gatto? Quale gatto?"

    Dean non capiva a cosa si riferisse Russel, ma a quanto pareva Mr. Pink si.
    Il ragazzo decise quindi di lasciar perdere visto anche che il suddetto Pink doveva mettersi al lavoro per poter far proseguire la loro incursione in quell'edificio.
    Mentre questi scalava il muro Dean pensò che finalmente aveva capito il lavoro del suo "collega" di stasera. Era uno scassinatore e forse non era neanche un cacciatore. Non che non esistessero cacciatori abili nello scassinare, ma... da come ne aveva parlato Russel e da come si comportava lui stesso non sembrava proprio uno del loro ambiente. Probabilmente era lì solo per soldi.
    Comunque era utile e se non altro aveva più senso dell'umorismo del loro "datore di lavoro".

    Il cacciatore ritornò alla realtà sentendo proprio Mr. Pink che ultimava, in modo ottimale, il lavoro che gli era stato richiesto. A quanto pare era abile.
    Dean prese la rincorsa e saltò verso la finestra per poi agguantare la mano del "compare" e usarla per salire del tutto sulla finestra. Quindi il cacciatore scese sul pavimento della stanza per venire immediatamente colpito da un forte odore di carta.
    I suoi occhi si alzarono e vagarono per la fornitissima biblioteca. Alcuni libri lì conosceva per sentito dire, altri erano a lui sconosciuti, di molti non riusciva neanche a capire il titolo. Dovevano essere scritti in una lingua ormai scomparsa. Dean poteva immaginare cosa trattavano e già questo poteva ricompensarlo per il "viaggio" fatto. Chissà quanto avrebbe potuto scoprire leggendo quelle pagine... alcuni di quei libri li stava tutt'ora cercando e ora li aveva davanti.

    Russel lo riportò però alla realtà. Lui non era qui per studiare quei tomi, ma per cacciare. Certo... più o meno le due cose coincidevano, ma leggere un libro richiedeva più tempo di consultare uno schedario magari ordinato in ordine alfabetico o per creature. Quei libri potevano soddisfare la sua curiosità e la sua sete di conoscenza, ma lo schedario avrebbe soddisfatto la sua caccia e molto probabilmente anche la sua vendetta. Inutile dire cosa aveva la priorità.

    Dean prese quindi la cartina dalle mani di Russel. "Va bene. Cinque minuti sono più che sufficienti." Ed ecco cosa interessava Mr. Pink. Una cassaforte e probabilmente i soldi che essa conteneva. Che obbiettivo poco nobile... simili persone non le comprendeva proprio. Rischiare la vita per alcuni spicci mentre il mondo era in mano a creature che potevano ucciderti con lo sguardo e a catastrofi ambientali di portata gigantesca. In tutto questo invece di difendere i loro simili queste persone li derubavano. Bah. Se non altro erano spesso utili ai suo... loro fini.

    Il cacciatore iniziò a guardarsi intorno. I libri della biblioteca, a quel che poteva capire dai titoli a lui leggibili (sicuramente più di quelli accessibili a Mr. Pink comunque), erano ordinati nel modo più banale. Secondo l'alfabeto. "Meno male che chi tiene le biblioteche ha poca fantasia..."
    Trovare quindi lo scaffale del Necronomicon non fu quindi difficile. Necronomicon... un libro non certo sconosciuto ai cacciatori del mondo. E anche gran parte della popolazione "normale" sapeva cosa trattava. Materie oscure e sinistre, estremamente pericolose. Si diceva che la lettura di quel libro era pericolosa per gli esseri umani e che poteva da sola protare alla morte. Bah... ora non aveva certo tempo di verificarlo.
    Eccolo là! Il libro era a metà scaffale, proprio al centro... effettivamente era difficile non vederlo. Ora... chissà quale meccanismo lo legava al passaggio segreto. Di solito era una leva semplice e il cacciatore provò quindi subito, senza attendere che Mr. Pink dicesse la sua, a toglierlo dallo scaffale. Questo la maggior parte delle volte bastava ad attivare porte segrete ed affini... e comunque provare non avrebbe fatto male a nessuno no?
     
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  8. MasterOfFight
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    Non appena Dean toccò il libro la luce del grande lampadario si accese.



    Tutte le luci si accesero.. e luce fu.













    SPOILER (click to view)
    EDITATO
    I signori difensori si facciano avanti con o senza mp.
    Ordine di post libero


    Edited by MasterOfFight - 13/10/2008, 22:42
     
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  9. °°°Haru°°°
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    dunque io inizio ad infilarmi qui >_< il resto della difesa... boh!


    Il sonno di un qualsiasi umano che aveva a che fare in modo molto stretto con un vampiro era sempre estremamente leggero, se non totalmente assente nelle ore notturne.
    Haru per fortuna quel minimo di ore per notte riusciva a passarle dormendo, si era coricata verso l'una dopo il solito bagno rilassante alla camomilla e qualche altra erbetta dalle proprietà calmanti.
    Poco dopo le tre aprì improvvisamente gli occhi, non per un incubo, nemmeno per un qualche rumore sentito... Semplicemente si svegliò.
    Tirando un'occhiata alla sveglia che aveva sul comodino notò l'ora e sbuffò visibilmente scocciata... era così, se si addormentava e filava tutto liscio dormiva per il resto della notte senza problemi e anche fino a dopo mezzogiorno se nessuno la svegliava... se invece si svegliava a quell'ora si sarebbe riaddormentata solo all'alba.
    Sconsolata scese dal letto e si diresse verso la finestra per aprirla e far entrare un po di ariettina fresca, stava iniziando a fare seriamente caldo in quel periodo.
    Aprì le tende e un'anta della finestra respirando a pieni polmoni la piacevole brezza notturna mentre buttava un occhio al giardino rigoglioso.
    Attila non era in stanza con lei... chissà dove era finito!
    Stava per tornare verso il letto quando un piccolo particolare la colpì...
    Il giardino non era mai illuminato di notte, non in quella zona... e quindi si poteva sempre ben distinguere la lucetta rossa della telecamera di sicurezza che lampeggiava fastidiosamente a ritmo moderato, quella notte la luce non lampeggiava quindi non era funzionante...
    Forse si era semplicemente bruciata eppure la cosa le puzzava comunque!
    Decise di scendere nella biblioteca per controllare se anche quella non funziovana oppure era davvero solo quella lampadina rotta.
    Addosso aveva una casacca cinese a maniche corte con scollo a barca, accompagnata da un paio di pantaloni a tre quarti sullo stesso stile, di seta blu scura. I capelli erano sciolti, come sempre quando dormiva. Niente trucco, niente gingilli a parte il solito anello dello smeraldo arcano. Indossò solo un paio di ballerine 'da casa' rivestite di morbido vellutino blu.
    Uscì dalla porta e uno spiffero la fece sbattere rumorosamente. Maledisse la finestra che aveva lasciato aperta...sperava di non aver svegliato i suoi vicini di stanza!
    Scese silenziosamente per non arrecare altro disturbo ed entrò in biblioteca, accendendo le luci.
    Alzò subito lo sguardo alla telecamera che dava sull'entrata... spenta anche quella!
    No, non era un caso allora! Davvero l'impianto non funzionava! Che fosse entrato qualcuno?


     
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    Forse è meglio se Haru mette su una mappa anche semplice della biblioteca. Giusto per fare chiarezza.


    Ok, c'era qualcosa che non andava.

    Dean aveva toccato il libro e di colpo s'erano accese tutte le luci del posto. La cosa lo sorprese non poco facendo apparire sul suo volto un espressione assolutamente stupefatta. Certo non si aspettava succedesse questo nel momento in cui toccava il libro. Nessun passaggio segreto. Nessun meccanismo. Nessun click. Davvero dipendeva dal libro che la luce si fosse accesa?

    Poteva anche non essere così. Il ragazzo fece quindi cenno a Mr. Pink di fare silenzio. Controllare che la biblioteca fosse ancora vuota non sarebbe costato nulla a nessuno, solo qualche secondo. Il cacciatore estrasse quindi il Necronomicon dal suo alloggiamento. Lo avrebbe portato con se... perché se non c'erano meccanismi ad esso legati allora voleva dire che l'informazione che a loro serviva era o dentro al libro o dietro allo stesso. Certo, Russel poteva anche avergli mentito per farsi aiutare... in tal caso al "collega" sarebbe convenuto sparire da Nouville e in fretta anche.

    "Io vado a controllare che il luogo sia vuoto e poi guardo se c'é qualche indizio nel libro. Te controlla se c'é qualcosa nel posto in cui stava tra i libri... non si sà mai. Dean sussurrò le parole in direzione di Mr. Pink mentre estraeva la pistola che portava nel retro dei pantaloni. Con gesti sicuri ed esperti tolse la sicura e caricò il primo colpo soporifero in canna.

    Il cacciatore si avvicinò quindi ad uno dei corridoi laterali che permettevano di camminare tra gli scaffali della biblioteca, la pistola alzata davanti alla sua faccia. Arrivato al bordo si fermò restando in ascolto di qualche rumore. Il suo cuore stava ora aumentando i battiti per via dell'eccitazione dovuta all'azione. Se una parte del suo cervello sperava infatti che lui e Mr. Pink fossero ancora soli, l'altra parte desiderava vivamente un pò di sana azione.
     
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  11. MasterOfFight
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    Freccia= entrata per la biblioteca, li dietro c'è il pianerottolo con le scale per salire o scendere
    Linee nere= muri
    Linee rosse=finestre
    linee bianche/mancanti: porte tra le varie salette e corridoi
    Spazi grigi= scaffali che vanno fino al soffitto, in tutte le sale ci sono scalette per raggiungere i piani piu alti, nella sala principale c'è un 'soppalco' che fa da secondo piano (vedi immagine nella descrizione della sede)
    Spazi azzurri= scrivanie/tavoli

    SPOILER (click to view)
    Jillian Ha editato e si chiede a chi tocchi postareXD


    Tocca me o cobra???


    Edited by °°°Haru°°° - 17/10/2008, 21:59
     
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  12. Cobra 11
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    Ormai Coutts era lontano, probabilmente dopo la sorpresa che aveva rifilato ai due probabilmente non si sarebbe nemmeno fatto più rivedere. Una pessima serata. In'oltre Mr Blonde tanto irruento quanto rozzo nelle movenze; poteva farci un pò di attenzione. Cobra posò il pezzo di vetro che teneva nella mano sinistra con delicatezza in un angolino. In quel momento voleva solo trovarsi al bar a bere in compagnia di qualche ragazza; aveva sbagliato a fidarsi di un uomo conosciuto percaso che gli aveva proposto un furto. Errore da non ripetere. Tuttavia aveva capito che sia lui che Mr Blonde si trovavano sulla stessa barca, non poteva decisamente abbandonarlo. Eppoi qualche cassaforte da qualche parte poteva anche esserci.

    *Se non sono stupidi gli abitanti del palazzo si saranno già accorti che qualcosa non va. Spero ti prendano prima loro di me "Coutts" *

    Cobra flesse un pò le gambe e alzava poco i piedi da terra, tentava di fare meno rumore possibile. Con occhio bieco guardò Mr Blonde infilarsi il libro in saccoccia. In fondo il ladro era lui. Aprì il borsone, da un piccolo termos tirò fuori una pallina grigia di materiale simile alla plastilina. Ne modello una pallina di circa 60 grammi, vi connesse una piccola antenna e la lanciò al ripiano più alto di una delle grandi librerie. Aveva organizzato un diversivo per la via di fuga. Tirò fuori la pistola e si mise dietro Mr Blonde, camminando piano. In qualsiasi evenienza era pronto a coprire le spalle all'unico vero compare della serata. Blonde era ormai entrato nel corridoio, Cobra notò una stanza esattamente di fronte a quella da cui erano appena usciti. Bussò leggermente sulla spalla di Blonde e a gesti con le mani gli indicò di entrare alla ricerca di qualcosa. Qualsiasi cosa a Cobra bastava, certamente non era un palazzo di gente povera; dovevano pur avere qualche vaso antico, quadri di valore, libri millenari, o insperati ornamenti in oro. Sicuramente Cobra non voleva darsi per vinto ed ammettere che aveva perso tempo inutilmente.
     
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  13. °°°Haru°°°
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    I rumori nella sede ora stavano diventando decisamente troppi per essere normali.. Sentiva oltre che al movimento al piano superiore (probabilmente qualche osservatore doveva essersi svegliato) anche su quel piano doveva esserci qualcuno, li.. in biblioteca...
    Zitta zitta aveva sentito un sottile sussurro, prodotto da voce umana ovviamente perche non sentiva nessuna forte presenza identificabile come non umana in quelle sale...
    Ormai aveva fatto l'idiozia di accendere le varie luci nelle sale e quindi aveva attirato l'attenzione degli ospiti indesiderati su di lei.
    Cosa fare?
    Quegli scaffali non erano il massimo per nascondersi... erano tutti a muro e non vi era spazio per infilarsi! Sotto il tavolo men che meno! Avrebbe avuto pochissimo spazio per muoversi e agilità pari a zero!
    Alzò lo sguardo. Le luci dei soppalchi laterali degli scaffali erano ancora spente, quelle si accendevano solo da sopra nel caso servissero, altrimenti rimanevano spente... quella zona quindi era nel buio quasi completo!
    Velocemente salì sulla scaletta e facendo il meno rumore possibile andò ad appostarsi proprio la sopra...
    Prima di agire doveva rendersi conto di chi aveva davanti...
    non dovevano essere ladruncoli alle prime armi se avevano disattivato con cosi estrema facilità i vari sistemi di sorveglianza e allarme!
    Arrivata in cima alle scale si mise in un angolo, accucciata a gattoni... Sicuramente in quel modo non doveva essere poi molto visibile e inoltre poteva vedere per bene chi si stava accingendo ad entrare nella sala...
     
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    Si sarebbe portato via un libro. Beh, non era molto carino come comportamento, ma sempre meglio di nulla. Non gli andava di aver fatto quella scarpinata per nulla. Certo, se al di là di quella parete ci fosse stato unabitante di quel bizzarro luogo le cose sarebbero cambiate. Si sarebbe fatto dire la locazione dello schedario se esisteva, altrimenti... lì era pieno di libri. Ne avrebbe potuto prendere uno sulle Lamie, sicuramente lo avrebbe aiutato nella sua caccia su queste creature. Onestamente doveva ammettere di saperne poco e nulla su di loro. Oh, quanto sarebbe stato preferibile lo schedario.

    Dean si riprese dai suoi pensieri quando sentì qualcuno muoversi dietro di lui. Mr. Pink probabilmente. Quell'umano era nella sua stessa situazione. Dean annuì nel momento in cui lui gli indico il passaggio che avevano davanti. Un'altra stanza piena di libri con un grosso tavolo centrale era chiaramente visibile. Ma era davvero vuota come sembrava? Chi aveva acceso la luce?
    Il ragazzo si affacciò sulla stanza in modo furtivo dandò una prima rapida occhiata, ritraendosi subito dopo. A quel che aveva visto non c'era nessuno, almeno... non c'era nessuno allo scoperto.

    Sempre con la pistola alzata Dean fece segno a Mr. Pink che stava per avanzare. L'educazione militare che aveva avuto suo padre e che gli aveva passato era decisamente utile in queste occasioni. Il ragazzo si mosse silenzioso e tranquillo lungo la parete entrando quindi nella stanza.

    Niente.

    Non vedeva nessuno. Però quella era chiaramente la prima stanza della biblioteca, visto che fuori da una porta si intravedevano delle scale. Inoltre... vi erano gli interruttori della luce e questi erano chiaramente accesi. Ora il cacciatore non aveva dubbi... qualcuno era entrato. Ma dove era?
    Dean fece il segnale di via libera a Mr. Pink per poi avvicinarsi alla porta che dava sulle scale, restando comunque vicino alla parete/scaffale così da risultare quasi nascosto. Qui si fermò e rimase in ascolto di eventuali rumori sulle scale.
    Infatti le possibilità erano tre... o ad accendere le luci era stato uno spirito o la persona aveva acceso le luci e poi era corsa via per dare l'allarme o era ancora lì dentro.

    Nessun rumore di passi sulle scale. Certo poteva sbagliarsi, ma... non aveva proprio voglia di girare per quell'edificio. Non gli dava una buona impressione. Insomma... se una persona si era svegliata a causa del loro ingresso furtivo, allora potevano essercene anche altre. Inoltre non conosceva bene il luogo e ora non sapeva quanto si sarebbe potuto fidare della mappa di Russel. Dean si girò e fece cenno a Mr. Pink che il misterioso qualcuno che aveva acceso le luci era ancora lì dentro.
     
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  15. Cobra 11
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    Cobra entrò nella stanza, passi piccoli, calibrati; ogni tanto si girava dietro, attento che nessuno arrivasse dalle loro spalle. Appena entrato nella stanza uno strano odore arrivò alle sue narici. Non lo riconobbe subito, ma più si avvicinava verso l'altra porta più questo odore strano prendeva consistenza. Cobra decise di prendersi la premura di chiudere la porta da cui erano entrati, mentre osservava incuriosito Mr Blonde. In quel momento avrebbe voluto capire cosa gli passava per la testa, sembrava alla ricerca di tracce di qualcosa, leggeva nei suoi occhi dubbi e perplessità. Stranamente si sentiva pure osservato, probabilmente qualche telecamera a circuito chiuso all'interno.... Oppure qualcuno... Mentre si avvicinava ancora di più alla porta fù nuovamente investito dallo strano odore, stavolta lo riconobbe.

    SPOILER (click to view)
    *Camomilla, decisamente camomilla. E molto forte qui, qualcuno c'è passato da poco; ma fuori dalla stanza non si sentiva, quindi chiunque fosse qui dentro non è uscito da dove siamo entrati noi. Sarà un abitante della casa venuto a darci il benvenuto.*


    Cobra si accosto a Blonde, si mise di fronte a lui e poggio la testa sulla spalla destra di blonde.

    -Lo senti anche tu quest'odore vero? Probabilmente è una donna, cerchiamo di non spaventarla. Chiudi la porta e lascia parlare me, se e ancora qui dentro la farò uscire allo scoperto. Mi raccomando.

    Cobra sibillò le parole con voce sottilissima direttamente all'orecchio di blonde, il passamontagna ovviamente avrebbe impedito alla "probabile" padrona di casa di non leggerne il labbiale. Già, probabile; Cobra non era ancora sicuro che ci fosse una terza persona nella stanza, ne tantomeno era sicuro fosse una ragazza, anche se era sicuro che un uomo non avrebbe mai profumato di camomilla. Si avvicinò al tavolo, sperando che Blonde seguisse ciò che gli aveva gentilmente chiesto. Rimise la pistola nella fondina dietro la schiena e alzò un pò il passamontagna, si fermò sulla fronte, faceva capolino appena un ciuffò di capelli neri. Guardò verso gli angoli dei soppalchi, unici posti scuri e in cui era possibile nascondersi.

    -Perfavore, se sei in questa stanza vieni fuori, ne io, ne il mio amico abbiamo intenzione di farti del male; chiunque tu sia. Vogliamo solo parlare.

    Parlò a tono normale Cobra, la voce riecheggiò un pò per la stanza. In effetti non era la sua reale intezione fare del male a nessuno; in'oltre il fatto che l'altra persona fosse nascosta era probabilmente segno che non fosse armata. Si avvicinò al capotavola che veniva di fronte la porta da cui poteva essere entrata la terza persona e si fermò, in attesa di una risposta, contava sulla copertura da parte di Blonde in caso di azioni ostili nei loro confronti.
     
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