Emyr Hawson
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L'omone annuì con un sorriso alle ultime parole della donna, che pareva effettivamente determinata a vedere anche la seconda sezione, quella dedicata ai rettili. Non che la cosa lo disturbasse, e a dirla tutta non che non se lo aspettasse: dopotutto era un giornalista, faceva parte del pacchetto visitare ogni sezione. Così come si aspettava anche la seconda domanda, quella riguardo a eventuali collaboratori. Sempre con il sorriso sulle labbra, proseguendo il cammino lungo il corridoio che conduceva alle scale per il piano inferiore, quindi andò a replicare "E' una domanda decisamente pertitente, in effetti. Per lo più lavoro da solo, in termini di allestimento e gestione degli animali... più che altro per una questione di fiducia: fatico a mettere nelle mani di altri un lavoro che temo farei meglio di loro, diciamo. Certamente, per il montaggio delle strutture ci siamo affidati ad operai di alcune imprese, cosi come per la costruzione delle teche, eccetera. Ma sono certo che la domanda fosse mirata a sapere se ho qualche collaboratore, quindi non temporeggio oltre... in effetti si, ho una assistente, fidata abbastanza perchè possa affidarle molti compiti con la certezza che vengano eseguiti come lo farei io: si tratta della mia figlia adottiva, Cynthia. Che al momento, purtroppo, non è presente... forse ci raggiungerà più tardi, mi pare di aver capito." la voce pare per un attimo solcata di una grande allegria, parlando della figlia "aveva un impegno altrove... la mia Cynthia è una ragazza alquanto vivace, temo. D'altronde ha uno spiccato talento per l'uso degli strumenti informatici, i social prima di tutto, e capita spesso che faccia visita ad amici lontani, virtualmente o meno" una sorta di aria rassegnata ma felice accompagna l'ultima frase, il cui tono informale per la prima volta nella visita scopre qualcosa di più personale, e senz'altro meno attinente all'intervista, o forse no. Arrivato in fondo alle scale, Emyr quindi con un ampio gesto del braccio introduce l'accompagnatrice all'entrata per il rettilario, invero del tutto simile a quella del piano di sopra. Interrompendo il discorso precedente, va presentando l'area, in quel tono più formale e controllato che aveva avuto per tutta la visita precedente "ed eccoci al rettilario. Oltre quelle porte c'è di nuovo un'area di disimpegno, che ci condurrà a teche decisamente più grandi di quelle che abbiamo visto prima. E in numero decisamente inferiore, di conseguenza. La temperatura qui sarà parecchio più calda, molti dei rettili vivono a temperature elevate, tipiche di zone desertiche e tropicali, e anche se sono racchiusi da spessi doppi vetri per migliorare l'isolamento termico, comunque trapela un gran caldo." una evidente antipatia per il caldo accompagna le ultime parole, e dopo aver fatto segno alla donna di precederlo, con un rapido gesto va liberandosi della giacca, restando abbigliato della sola camicia bianca, su cui fa bella mostra il pendente argenteo a forma di fiocco di neve.
scusate il ritardo! ho iniziato a fare due lavori di recente, per il periodo estivo sono un po' tirato, diciamo... spero di far prima la prossima volta!
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