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Affacciata dal suo palchetto personale, Neris osservava attentamente la folla sottostante che prendeva disordinatamente posto per l’inizio dello spettacolo, e ne seguiva pigramente i pensieri.
Il suo viso si aprì in un lieve sorriso quando si rese conto di come gli spettatori fossero incuriositi dal nome che lei aveva dato al teatro, appena ne era divenuta proprietaria.
Teatro dei Vampiri. . .
In fin dei conti era solo un nome. . . ma era un nome che ricordava molte cose, almeno a lei.
Neris non aveva mai incontrato Armand il vampiro e non era mai entrata nel teatro che lui aveva aperto a Parigi, ma la storia di quel luogo la conosceva piuttosto bene. Il “Teatro dei Vampiri” di Armand era stato un covo di vampiri. . . vampiri che uccidevano durante le loro recite senza che il pubblico si rendesse conto che la perfetta rappresentazione era, in realtà, verità. . .
Neris non voleva ricreare quell’ambiente, ambiente che era stato bruciato dalla furia di un altro vampiro, non voleva togliere delle vite durante le recite. . . no, non era affatto il suo stile. . . ma voleva comunque ricordare a suo modo le vittime, tutti vampiri, di quel rogo.
Era per quel motivo che aveva chiesto quel lavoro.
Era per quel motivo che aveva chiamato il teatro così. . .
Forse avrebbe potuto spiegarlo al pubblico, ma sarebbero stati in pochi a prenderla sul serio. . . tutti gli altri avrebbero sorriso, convinti che facesse parte della recita.
Scese silenziosamente dal palchetto e si mischiò alla folla.
Le piaceva essere lì, tra la gente comune.
Le sembrava quasi di essere tornata mortale. . . quasi però. . .
Si chiese se, durante quella serata, avrebbe incontrato Mary Worth o Elowen Coleridge, le uniche attrici fisse di quel teatro. . . tutti gli altri erano attori ambulanti, bande provvisorie, oppure provenivano da altre città. Quel teatro aveva un assoluto bisogno di abili attori.
Neris sospirò.
Ma ci avrebbe pensato in un’altra notte, ora si sarebbe crogiolata nella sensazione di essere ancora viva. . .
Edited by Neris la vampira - 13/11/2007, 18:20
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Holden Caulfield .
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SPOILER (click to view)toc toc.. posso? ..non vorrei disturbare..
Teatro dei Vampiri un nome decisamene evocativo per un teatro. Holden ricordò di come serpeggiava nell'ambiente la voce di un teatro condotto da vampiri che prendevano il pubblico come prede. Spettatori come cibo, o meglio, contenitori di sangue.
Ossrvando l'insegna del teatro, ricordò di un suo amico fatto servo, a suo malgrado, del bacio mortale di un vampiro. Ricordò di avere avuto tanta rabbia per quei esseri, rabbia sopita una volta arrivato a Nouivielle e lasciata la sua carriera di cacciatore*.
Entrò, vinto dalla grande curiosità che lo animava, nell'oscurità del teatro dove percepì un cuore fermo dentro il corpo di una donna. Algida bellezza, candida carne tipica di una vampira.
Attese, con i sensi all'erta, che anche lei si accorgesse di lui, chissà che la sua curiosità fosse esaudita..
[GDR OFF] *Holden ha fatto parte di una setta di Cacciatori: l'Arcano Priorato di Laitan.. -
.SPOILER (click to view)Ma certo che puoi!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Neris si fermò.
C’era qualcuno che la osservava.
Un umano, a prima vista.
Eppure, sentiva che lui era qualcosa di più.
Quella strana sensazione la lasciò un pochino perplessa.
Chi era lui? Anzi, che cos’era?
La vampira sorrise tra sé e sé (stando però attenta a non rivelare i suoi canini appuntiti).
Niente era meglio di un bel mistero per iniziare la serata.
Si diresse lentamente verso di lui, facendosi largo tra la gente che prendeva posto.
Quando finalmente lo raggiunse, decise di usare una di quelle frasi che gli umani di quell'epoca (chissà perché) amavano tanto utilizzare per iniziare un discorso.
“Una bella serata, non trovate?” disse, infatti.. -
Holden Caulfield .
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SPOILER (click to view)grassie.. sai magari aspettavi qualcuno..
Una frase di circostanza, giusto per iniziare..
Ormai non vi erano dubbi da quando si era avvicinata a lui, il mutante ne era certo: si trattava di una vampira dai poteri ancestrali, probabilmente una millenaria, Holden lo capì da come vibranorono le tenebre circostanti. Tuttavia, non sembrava percolosa,affatto, ma Holden non riuscì a frenare un atteggiamento ostile, dettato da quanto sapeva..
Mise la mani in tasca e si guardò intorno, evitò per quanto potesse lo sguardo di lei fatto di un verde intenso che sembrava attirare qualunque cosa fosse vicina..
"Una serata perfetta per aprire un teatro.. o per saziare la gola.."
Gettò lì la frase, e attese la risposta con un sorrisino sardonico.
L'incontro di scacchi stava per avere inizio... -
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A quelle parole, il volto di Neris rimase imperscrutabile.
Interessante. . ., però pensò divertita.
“Già. . . ma io adesso non ho sete, per tua fortuna. . .” disse con tranquillità.
Dopotutto, visto che lui sembrava già conoscere la sua identità di vampira, cosa sarebbe servito far finta di non aver capito la sua battutina? E poi, non sapeva esattamente perché, (forse per il suo atteggiamento ostile, forse per la curiosità che lei provava nei suoi confronti) ma la divertiva stuzzicare quell’uomo.. -
Holden Caulfield .
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"Non c'è dubbio, la fortuna è mia.."
Holden la fissò, sfidando i poteri che volevano le vampire capaci di ipnotizzare i poveri mortali con il semplice sguardo. Era uno sguardo intenso, profondo, pieno di luce nonostante fosse morto.
Morto come lei, o meglio, come la sua carne.
Indugiò su di lei, ammorbidendo il suo tono di sfida: era decisamente una donna molto bella, incorniciata da una chioma rosso fuoco, incastonata dalla pelle diafana.
Ripreso il discorso dopo qualche secondo
"Ma vi posso assicurare che anche voi siete fortunata: oggi non sono in vena di trofei.."
Abbassò il colletto della camicia in modo che lei potesse vedere il tatuaggio di appartenenza al Priorato di Laitan, una setta di cacciatoriSPOILER (click to view)eh.. io stacco, non so se questo we riuscirò a postare.. spero che non ti scocci..xiaooo. -
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Il Priorato di Laitan. . . ne aveva sentito parlare.
La situazione si faceva ancor più interessante. . . e pericolosa.
Un lieve sorriso le increspò lo sguardo.
“Nel mio teatro è severamente vietato spargere sangue. . . o anche solo berlo” disse.
Poi, dopo una breve pausa, continuò, con un tono lievemente sarcastico:
“Forse dovrei mettere un cartello all’ingresso. . .”SPOILER (click to view)Nessun problema!!!. -
Holden Caulfield .
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Holden sorrise alle parole della vampira: il suo cuore non batteva, i suoi polmoni erano fermi, eppure il mutante potè percepire dalla voce che colei che aveva di fronte non era affatto impaurita da quanto aveva visto, e che fosse sincera.
Fu un sorriso un pò sorpreso, in fondo pensava che Asterios, Eddie, Miyu fossero delle eccezioni tra i vampiri, mentre anche la donna sembrava in qualche modo garantire il diritto di esistere per gli umani, anzi, avvertì un certo rispetto..
"Bene, molto bene. Beh, allora spero di vedere dei spettacoli interessanti in questo posto.."
Si sedette in una poltrona, a poche file da dove si trovava la ragazza, con fare rilazzato
"Mi chiamo Holden. Holden Caulfield. Temo che debba chiedere scusa: non volevo impaurire, nè ferirla..era solo un test.."
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“Nessun problema. . .” rispose Neris “devo dire che sono sempre stata interessata ad incontrare un cacciatore, anche se non avrei mai pensato di poterci parlare così tranquillamente. . .”
Si avvicinò a lui, notando che un’anziana signora la stava osservando con troppa attenzione. Aveva sentito la battutina sul sangue, notò la vampira lievemente divertita, e non le era piaciuta molto.
“A quanto ne so,” proseguì, abbassando lievemente la voce “il Priorato è l’incubo della maggior parte delle creature soprannaturali. . . e quelli che non lo temono, semplicemente non lo conoscono. . .”
. . .o sono in grado di teletrasportarsi in salvo in un istante, completò tra sé e sé.
Lasciò cadere un attimo di silenzio, poi disse:
“E’ un piacere conoscerla, Holden Caulfield”
Lo osservò attentamente, lievemente accigliata.
Certamente era umano ed, altrettanto sicuramente, non praticava la magia.
Non era, perciò, un mago o uno stregone, anche perché non portava alcun amuleto, almeno a prima vista, e su di lui la vampira non percepiva l’odore di erbe ed altri ingredienti che spesso accompagnava un praticante. E non era neppure un Osservatore. Avrebbe potuto riconoscere un membro del Talamasca ad occhi chiusi.
Che fosse. . . un mutante?
Possibile.
Il suo sguardo cadde sulla poltrona accanto a quella dove lui si era seduto.
“Posso?” chiese.. -
Holden Caulfield .
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Lui non era più un cacciatore. Aveva lasciato quella setta di invasati proprio quando si era trasferito a Nouivielle, aveva rimesso in gioco metà della sua vita, rigettando quelle esperienze fatte di odio e morte.
I vampiri ed i licantropi non erano esseri necessariamente malvagi, e comunque non era diritto di nessuno farli fuori. Erano ormai questi i suoi pensieri del mutante.
Ma decise di sottacere: forse è meglio tenere in tensione la vampira.. chissà. In ogni caso la conversazione si stava rivelando assolutamente interessante
"Certo che può, signora-o-signorina-dal-nome-sottaciuto..il piacere è anche mio. Ma vi prego: datemi pure del tu.."
Sorrise facendole segno di sedersi al suo fianco.
Si prese il diritto di indagare sulla vampira: una donna incurante del potenziale pericolo di Laitan merita tutta la curiosità possibile.
"Avete intenzione di gestire il teatro? Siete voi stessa un'attrice?"
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.SPOILER (click to view)Ops...
Neris trasalì.
Non si era ancora abituata a parlare con i mortali.
Anzi: a parlare, in generale.
Ma era abbastanza normale, si disse, per una persona che aveva passato millenni in solitudine (o, addirittura, dormendo).
Si sedette accanto a lui, dicendo:
“Scusami Holden, il mio nome è Neris. . .”
Rifletté per qualche istante sulle sue domande.
“Sì, ho intenzione di gestire il teatro.” esclamò “All’inizio sarà sicuramente difficile, ma spero che col tempo e chiedendo consigli riuscirò a farlo andare avanti il meglio possibile.”
La vampira sogghignò.
“Oppure finirà in cenere, come il suo omonimo di Parigi. . .”
Non un buon auspicio, in effetti.
“Attrice? No, non lo sono. . .” disse poi “ma potrei anche imparare.”
Sospirò, indecisa su quella questione.
“Però posso sempre accompagnare le opere teatrali con l’arpa celtica. . . sempre che riesca a trovare una nuova corda *. . .”
* La vampira ha rotto una delle corde della sua antica arpa in un momento di malinconia. Ora, trova difficoltà anche al solo pensare di sostituirla. Dopotutto, quell’arpa e, di conseguenza, la corda spezzata costituiscono l’unico ricordo che le è rimasto del padre. . .. -
Holden Caulfield .
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SPOILER (click to view)eheh non te preoccupe.. solo che Holden è un pò stronzo..!
Si distese, vedendo che lei si era portata ad un tu, di certo molto più confortevole per Holden che odiava le formalità. Sorrise quando percepì che la vampira in fondo non aveva nessuna intenzione di tenere segreto il suo nome, e di come si sentisse un pò imbarazzata.
"Neris..Ah bene, una direttrice di un teatro musicista.. arpa celtica.."
Inarcò il sopraciglio, la curiosità ancora una votla aveva la meglio sul mutante
"Beh, in città si troverà di certo una corda per la tua arpa, sempre che tu voglia trovarla..."
Sperò di non urtare quella vampira, in fondo la conversazione si stava svolgendo in maniera rilassata. -
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Sempre che tu voglia trovarla. . .
Neris notò una certa dose di verità in quella frase.
Lei voleva trovare una nuova corda?
Non trovò risposta a quella domanda.
In un certo senso, lei voleva trovarla per poter ritornare a suonare. . . ma, nel contempo, si sentiva male al solo pensiero di sostituirla. Forse, avrebbe aspettato un po’ prima di cambiarla, in modo che le sue idee si schiarissero. Così, magari, si sarebbe anche azzittita quella vocina insistente che, nella sua mente, diceva che non poter suonare l’arpa era il prezzo necessario da pagare per aver rotto quella corda.
“Credo che attenderò prima di sostituirla. . .” sussurrò “forse è la cosa migliore da fare. . .”
Un sorriso divertito le spuntò sulle labbra.
Uno strano quesito le era appena passato tra i pensieri.
“Sono curiosa. . . cosa direbbero gli altri membri del Priorato di Laitan se sapessero che stai tranquillamente chiacchierando con una vampira?” chiese.. -
Holden Caulfield .
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Attendere prima di sostituirla.. evidentemente quella corda doveva rappresentare qualcosa, una ferita non ancora sopita, un brutto ricordo malcelato: delle emozioni tipiche di un umano.
Holden si trovò con un nuovo sorriso, Neris, per quanto una vampira probabilmente millenaria, provava emozioni e sentimenti che non provengono necessariamente dalla sua gola, cosa che rendeva lei stessa un'umana.. una donna.
"Un membro di Laitan se dovesse vedere me, cercherebbe di farmi fuori, incurante del fatto che ci fosse anche un vampiro..."
Aumentò il sorriso, lasciando la frase a metà
"E comunque.. sembrebbe che ti interessi della mia incolumità. Sappi che non ho nessuna intenzione di fare da cena..". -
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Il sorriso di Neris si estese, rivelando i canini acuminati.
“Ed io non ho alcuna intenzione di nutrirmi di te. . .” disse divertita.
“A meno che tu non abbia intenzione di attaccarmi, perché in quel caso. . . tutta la simpatia che ho per te svanirebbe all’istante. . .”
Poi si accorse di qualcosa che non aveva ancora notato.
Un membro di Laitan se dovesse vedere me, cercherebbe di farmi fuori, incurante del fatto che ci fosse anche un vampiro...
Il suo volto si rannuvolò impercettibilmente.
“Perché il Priorato di Laitan ti vorrebbe morto?” chiese, incuriosita.
In quell’istante le luci si abbassarono. . . lo spettacolo stava per iniziare. . ..
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Il TEATRO dei VAMPIRIdi Neris |
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