Una serata al cinema

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  1. Yui
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    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

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    “Grazie.” Rispose, accomodandosi al posto da lui scelto, mentre cercava di comprendere quell’uomo dal suo comportamento forse un po’ strano. D’altronde, lei era una studiosa d’occulto, non di psicologia... aveva un po’ di difficoltà a comprendere gli altri esseri umani. Stranamente, si sentiva più a suo agio tra le creature sovrannaturali, vampiri compresi. Gli unici umani con cui stava bene erano i suoi collegi, ma non si poteva certo dire che gli osservatori del Talamasca, con le loro capacità mentali, fossero delle persone comuni! Sì, avrebbe potuto leggere nella mente di Armand per togliersi la sua curiosità, ma un po’ la disgustavano certi metodi. I pensieri, secondo lei, dovevano rimanere privati, ognuno poi decideva cosa dire e cosa non dire. Violare la mente di una persona senza avere un buon motivo, significava violare consapevolmente e volontariamente la sua privacy. Cosa che Kim non tollerava affatto.
    Eppure, nonostante questo, la tentazione di usare i suoi poteri era così forte! Scosse leggermente la testa, come nel tentativo di scacciare quei pensieri e portò la sua attenzione all’enorme schermo, ancora vuoto. Le luci della sala erano ancora accese, ma ben presto sarebbero state spente e sarebbe iniziato il film. Un po’ era curiosa di sapere come sarebbe finita tra Batman e Joker (non che avesse dubbi su chi avesse vinto), e voleva vedere come quest’ultimo era stato impersonato. Dopotutto, nei film tutto era dato dalla bravura dell’attore, come nel teatro. Seguendo quella linea di pensiero, disse: “Devo dire che è da molto che non vado al cinema. Quando ero piccola mi portavano spesso al teatro...” Un nodo le si strinse nello stomaco, mentre si rendeva conto che, parlando a quel modo, faceva pensare che erano i suoi genitori ad accompagnarla a vedere gli spettacoli. Cosa tutt’altro che vera. La sua madre adottiva era morta da parecchio quando aveva cominciato a frequentare il teatro e non aveva mai avuto un padre: Jennifer non si era mai sposata. Era una vampira ad averle fatto scoprire la bellezza della recitazione. “...e quando sono diventata autonoma ho sempre preferito leggere libri.”
     
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18 replies since 11/9/2008, 16:38   196 views
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