Al lavoro

Più o meno

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    Il museo. Che diavolo le era venuto in mente di chiedere il posto proprio lì? C’erano molti altri luoghi dove cercare impiego: ristoranti, bar, negozi. E lei era andata a cercarsi il lavoro più noioso. Non che non le piacesse, non era male. C’erano documenti, alcuni anche piuttosto antichi, reperti, oggetti d’arte. Insomma, molte cose da scoprire. Ma era monotono, o almeno così credeva dopo aver passato quasi due ore a mettere a posto dei vecchi documenti, liberandoli dalla polvere e dividendoli per gruppi, rispetto all’anno in cui erano stati scritti e il loro contenuto. *Forse c’era un motivo se il vecchio responsabile non li ha toccati.* Si disse, mentre passeggiava per i locali del museo, facendo una pausa fin troppo necessaria. *Troppe cose da fare. Probabilmente ha fatto che fare il minimo indispensabile.* Pensò. Cosa che avrebbe potuto fare anche lei. Ma non era da Kim non fare un lavoro fino in fondo, tanto che alle volte si era cacciata nei guai proprio per quel motivo: non si era fermata quando avrebbe ancora potuto farlo. Si era presa un impegno: l’avrebbe rispettato. Non importava che quell’impiego fosse soltanto una copertura. “O questo lavoro lo faccio fino in fondo, o non lo faccio proprio.” Disse tra sé e sé, in un bisbiglio, mentre si fermava davanti a un quadro del quattrocento, guardandolo senza in verità vederlo, completamente persa nei suoi pensieri.
    SPOILER (click to view)
    Aperto a tutti.

    P.S. Ditemi se ho scritto qualche stupidata! So come funziona un archivio statale (più o meno), ma non quello di un museo... ^_^

     
    Top
    .
  2. Wakantanka
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    parlatopensato

    CITAZIONE (Kimberly Hastur @ 23/9/2008, 15:43)
    “O questo lavoro lo faccio fino in fondo, o non lo faccio proprio.”

    Ermes aveva deciso che quel suo primo giorno a Nouvielle lo avrebbe sfruttato per scoprire se c'era qualcosa d'interessante e aveva già trovato due sue possibili obiettivi seguendo quella voce.
    Con lo sguardo intento ad osservare il quadro, Ermes lesse sulla etichetta posta sotto la cornice:

    Questo è un quadro veramente interessante. ''Gli smeraldi di Cleopatra''..

    Il quadro raffigurava Cleopatra, posta come figura centrale seduta sulle scale di una casa romana, mentre Gaio, sulla sinistra, cercava di attirare la sua attenzione con un cesto pieno di smeraldi, invano, perchè come i disegni del Nilo e delle piramidi, sulla destra, fanno intuire Cleopatra pensava ancora
    alla sua patria. Inoltre agli angoli della cornice vi erano posti dei smeraldi di media grandezza ma comunque di valore.

    ...peccato che Cleopatra non giunse mai a Roma e Cesare la lasciò sola e libera di suicidarsi dopo la morte dò suo uomo. Veramente crudele come destino.

    Poi Ermes spostò la sua attenzione verso la ragazza bionda per farle delle domande e, magari, ottenere delle informazioni:

    Molto glamour e caliente.Mi scusi, signora. Sto conducendo una ricerca per la scuola. Saprebbe dirmi l'autore del quadro e la sua corrente?

    Edited by Wakantanka - 27/9/2008, 06:09
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    Un ragazzo le si era avvicinato. Persa nei suoi pensieri, la ragazza aveva esteso involontariamente i suoi sensi, percependo la sua mente che si approssimava. Senza volerlo, aveva colto qualcuno dei suoi pensieri... pensieri sul quadro che lei stava fissando senza in realtà vedere. Scosse la testa, scacciando i sensi di colpa. Non l’aveva fatto apposta e, in ogni caso, aveva sentito solo qualche sua riflessione su Cleopatra. Nulla di personale, insomma.
    “Temo di non saperlo.” Rispose alla domanda, girandosi verso di lui con un sorriso. “Lavoro qui, ma non come guida.” Fece una breve pausa, mentre cercava di trovare nella sua mente qualche ricordo della storia dell’arte che aveva studiato alla scuola dell’orfanatrofio. Non le era mai interessata più di tanto. L’arte amava guardarla, perdendosi ad immaginare cosa provava l’artista mentre la creava, non studiarla. Era sempre stata troppo impegnata a studiare il sovrannaturale - talvolta di nascosto - per imparare qualcosa sugli artisti e i periodi. Ma, se non sapeva praticamente nulla sull’arte, qualcosa sull’antico Egitto lo conosceva. “Se non sbaglio Cleopatra è stata l’ultima regina dell’antico Egitto. Il suo nome in greco significa ‘gloria del padre’.” Trovò spontaneo tradurre il nome. Il greco lo conosceva quasi come l’italiano, la sua madre lingua. “Salì al trono secondo le antiche leggi: ossia, essendo una donna, sposò il fratello Tolomeo. Quando Tolomeo tentò di deporla, lei radunò l’esercito e iniziò la guerra civile.” Sorrise, lievemente divertita. “Questo dimostra soltanto quanto siano cambiate le leggi e le regole di comportamento: ora sposare un fratello sarebbe uno scandalo!” Tralasciò la storia della relazione tra Cleopatra e Cesare, e l’avvelenamento di Tolomeo. Ne avrebbe parlato - cercando si ricordarsi il più possibile - soltanto se lui glielo avesse chiesto. Non voleva di certo annoiarlo!
    Ritornò a fissare il quadro, un po’ perplessa. “Eppure... non riesco a ricordare a che episodio faccia riferimento questo quadro...” Non che se ne meravigliasse. Non era certo un’esperta di antico Egitto.

    Edited by Kimberly Hastur - 28/9/2008, 11:33
     
    Top
    .
  4. Wakantanka
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Kimberly Hastur @ 27/9/2008, 14:19)
    “Lavoro qui, ma non come guida.”

    Ermes si rallegrò di questa frase, senza darlo a vedere, perchè di solito nei musei le guide si ricordavano meglio le persone che visitavano quel luogo mentre gli altri adetti no. Inoltre così poteva scoprire qualcosa di più sul museo e poteva non ricadere nella lista dei sospettati, chi avrebbe sospettato di un ragazzino che faceva una ricerca scolastica.
    Ascoltò il discorso della ragazza, ma aveva percepito un senso di colpa, quando gli aveva posto la prima domanda, che lo aveva incuriositò ma che poi lasciò perdere, forse la donna era timida seppur bella.

    Signora, potrebbe dirmi qualcosa su questo museo, cosicchè possia concludere la mia ricerca, perfavore? Quando è stato fondato, le varie ricostruzioni, chi è il propietario e come è protetto?

    Aprì il suo zaino ed estrasse un block notes con una penna e s'avvicino, dando una breve occchiata al soffito del museo che aveva una vetrata gigantesca, a una panca, per sedersi e prendere appunti più comodamente.
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    *Perché non me ne sono restata al mio posto?* Si chiese, un po’ dispiaciuta. Almeno così l’unico problema che avrebbe avuto sarebbe stato trovare il posto per suddividere il vario materiale. Ora invece, per una semplice passeggiata tra le opere, si ritrovava a dover rispondere a delle domande sul museo, su cui non sapeva praticamente nulla. Domande leggermente sospette, per di più. *Perché un ragazzino è interessato a come è protetto il museo?* Pensò. *Capisco informazioni sulla storia e sul restauro, ma sugli allarmi...* Ma era solo un ragazzo, dopotutto. (A quel pensiero, una parte della sua mente le fece gentilmente notare che anche lei era solo una ragazza eppure era già un’osservatrice del Talamasca, ma lei zittì immediatamente quella voce.)
    “Temo di non saperti dire praticamente nulla.” Disse, dandogli del tu. Era evidentemente più piccolo di lei, anche se la chiamava già signora. Una cosa su cui si poteva rimediare. “Chiamami pure Kim.” Si guardò attorno, alla ricerca di qualche suo collega. Guide, soprattutto. Niente. Ovvio, quando le serviva qualcuno, mai che fosse da quelle parti! “Per la ricerca hai per forza bisogno di questi dati?” Disse, cercando contemporaneamente di scoprire di più sulle intenzioni del ragazzo e di pensare se aveva visto volantini sulla storia del museo da qualche parte nell’edificio. “Non potresti concentrarti su qualche opera, descrivendole e dicendo che sensazioni ti danno?”
     
    Top
    .
  6. Wakantanka
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Quanto sono bravo QUANTO :woot:

    CITAZIONE (Kimberly Hastur @ 29/9/2008, 17:10)
    “Non potresti concentrarti su qualche opera, descrivendole e dicendo che sensazioni ti danno?”

    Ermes sentendo quella frase, capì che forse aveva osato troppo chiedendo quell'informazione.
    Doveva assolutamente provare a rimediare perciò si alzò dalla panchina mordendosi il labbro e non la guardò, per far intendere alla donna che lui era timido e ridurre le possibilità che lei si ricordasse di lui dopo il futuro furto.

    No, vede è che ho paura di essere bocci...

    Prima che potesse finire la frase scattò l'allarme antincendio, acceso da dei ragazzi che cercavano di distrarre la vigilanza per rubare qualcosa dall'archivio.

    L'allarme posso andare.

    Istintivamente corse via da dove si trovava per uscire fuori dall'edificio, unendosi alla massa della gente spaventata dall'idea di un incendio.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    SPOILER (click to view)
    Ahhhhhhhhhh... no! L'archivio no! Ci rimetto il posto! :D :lol: :D

    Il ragazzo abbassò lo sguardo, probabilmente intimidito. Kim sorrise, un po’ dispiaciuta dalla reazione. La vocina nella sua mente che le diceva di stare attenta fu zittita definitivamente. Quando lui espresse il suo timore di essere bocciato, lei cercò immediatamente il modo per rassicurarlo, ma il suono dell’allarme antincendio la distrasse. Perplessa, fissò la gente che correva verso l’uscita, in una calca dettata dal panico non proprio adatta a una situazione come quella. Il ragazzo stesso sparì tra la folla, probabilmente cercando di guadagnare l’uscita. Leggermente disgustata, l’osservatrice rimase ferma a guardare la gente che si spintonava per scappare. Un po’ di ordine no? Probabilmente si sarebbe fatto male qualcuno. E quel qualcuno avrebbe potuto essere lei, se non si muoveva. Se c’era un incendio, era meglio che non rimanesse lì.
    Ma c’era l’incendio? Il dubbio la prese. Non sentiva odore di fumo, né il fastidio agli occhi che aveva ogni volta che si trovava vicino ad un fuoco. Con la brutta sensazione di andarsi a ficcare in un enorme guaio, al posto di dirigersi verso l’uscita, si incamminò velocemente verso le altre stanze del museo, per controllare se qualcosa aveva veramente preso fuoco o qualcuno aveva deciso di fare uno scherzo. E se si fosse trovata di fronte ad un incendio... avrebbe deciso cosa fare in quel momento.
     
    Top
    .
6 replies since 23/9/2008, 14:43   169 views
  Share  
.