Colpo al Talamasca

topic introduttivo

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  1. Holden Caulfield
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    Notte fonda.
    Luna assente.
    Pioggerellina e freddo inusuale per quella stagione.

    Holden aveva preparato quella notte per molto tempo fino a trovare i compari più giusti per quella che doveva essere una azione semplice, veloce ed indolore. Dean Winchester, cacciatore e Cobra Delà Cross, malvivente. Inutile dire che entrambi ignoravano le identità degli altri, lui si era identificato come Russel Coutts, mentre ognuno sapeva dell'altro che si chiamavano Mr Pink per Delà Cross e Mr Blonde per Winchester.
    Tutti e due erano appena arrivati in città, quindi erano perfetti per quel colpo. Delà Cross, inoltre, era stato avvicinato da Holden quasi in maniera fortuita, in ore notturne. Gli era stato detto che avrebbe potuto stare per un minuto in una cassaforte. Doveva portare un fucile di precisione con proiettili veri, mentre per il resto avrebbe dovuto portare dei proiettili soporiferi da usare solo come extrema ratio.

    Si trovò dove stabilito alle tre di notte, a qualche isolato dal Talamasca. Holden vestiva completamente di nero, compresi i guanti. Ad una attenta analisi gli occhi sembravano diversi: entrambi castani. Per quella occasione aveva deciso di portare delle lenti a contatto colorate. L'elsa candida della katana spuntava da dietro le spalle.


    Avrebbe aspettato solo qualche minuto i due compari. In caso contrario si sarebbe dileguato. Nero e silenzioso. Come la notte che lo avvolgeva


    CITAZIONE
    Equipaggiamento di Holden.
    -Katana magica in argento. Capace di tagliare praticamente tutto. Indoderata dietro la schiena
    -Pugnale di Mozen. Holden non sa esattamente come funzioni il suo potere, ma sembra riesca ad assorbire il potere di chi è colpito. In un alloggiamento dello stivale.
    -Anello del chierico. Capace di rendere inoffensivi le maledizioni anche di angeli neri. 4 cariche
    -Armatura +2. Antiproiettile ed invisibile. Capace di lanciare una volta al giorno luce persistente e Ritorno. Il luogo di ritorno è la sua casa. Indossata. E' completa anche di protezione per le gambe.
    Tuta completamente nera, in tasca ha anche una maschera anche essa nera (ninja)
    Orologio al polso.

    SPOILER (click to view)
    Bene si comincia. Mi aspetto adesso le risposte di Elessar e di Cobra (l'ordine in questo momento non importa). Chiederei di descrivere in dettaglio l'equipaggiamento ed i vestiti che indossano. Chiedo inoltre di spiegare le loro sensazioni anche recondite, vi ricordo che Holden riesce a sentire il battito del cuore e le loro sensazioni, appunto.

    Ai difensori: è previsto il vostro intervento tra qualche giro di post. Se per caso pensate di dover intervenire prima, fatemi sapere per mp.



     
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  2. Cobra 11
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    Era notte fonda, si avvicinava l'ora dell'incontro con gli altri 2 complici alla sede del Talamasca. Cobra non aveva ancora ben chiaro la sede di cosa fosse questo Talamasca, ma a detta del signor Coutts aveva una cassaforte abbastanza fornita, e questo gli bastava. Era arrivato da poco in città, e i soldi portati dalla Francia cominciavano a scarseggiare; si era l'occasione giusta per mettere da parte un pò di euro e farsi un nome in questa nuova città. Intanto aveva preparato minuziosamente tutto l'equipaggiamento, che consisteva in:

    CITAZIONE
    Equipaggiamento di Cobra
    L'orologio da polso del nonno: Maggiori spiegazioni in scheda.
    Un fucile da cecchino: Calibro .308 Winchester, lo porta smontato in una valigetta con caricatore da 20 colpi.
    Pistola:Con proiettili soporiferi calibro 9x19. Stordiscono in fretta il nemico. 15 colpi +1 in canna.
    Caricatore: un caricatore separato con munizioni vere per la pistola.
    Coltello: Coltello a lama fissa. Può sempre essercene bisogno.
    Kit da ladro: Comprende visori infrarossi, grimaldelli, rilevatori di codici elettronici e una microcarica di c4. Non sapendo che tipo di cassaforte è meglio essere preparati.
    Un normale passamontagna nero.
    Un Borsone vuoto per metterci il bottino.

    Aveva predisposto tutto su un tavolo, nel mentre si vestiva. Per quella occasione indosso dei pantaloni neri, una cintura di cuoio nera con fibia di acciaio cromato, una camicia bianca e un trench nero e un paio di guanti in pelle per non lasciare impronte. Mise la fondina della pistola dietro di se alla sua sinistra e il portacaricatore aggiuntivo alla sua destra, e nascose il coltello attaccandolo al polpaccio destro, coperto e reso invisibile dai pantaloni e indossò il magnifico orologio da polso che suo nonno gli aveva regalato, Nella tasca interna sinistra del trench accendino e sigarette. Mise tutti gli attrezzi da scasso nel borsone vuoto, insieme al passamontagna; prese la valigetta con il fucile e si accinse a mettere il tutto nel cofano dell'auto. Per quell'operazione aveva preso una BMW M3 di colore nero, con targa fasulla e senza documenti e pieno di benzina. Avrebbe assicurato una rapida fuga in caso qualcosa andasse storto e avrebbe potuto portare con se i complici se ce ne fosse stato bisogno. Sempre prendere in considerazione qualsiasi evenienza. Guardò il suo orologio, le 2:30. Salì in auto, mise in moto e partì, muovendosi a bassa velocità; ancora ne aveva di tempo. Prese una sigaretta, abbasso il finestrino e fumò tranquillo mentre rifletteva su tutto ciò che sapeva fin ora del piano.

    *L'appuntamento è a pochi isolati dal Talamasca alle 3 in punto. Li mi incontrerò col signor Coutts e un certo Mr Blonde, il mio nome in codice e Mr Pink. Entreremo insieme nel palazzo, li aiuterò ad ottenere ciò che vogliono e avrò il mio tempo libero con la cassaforte che dovrebbe contenere oggettini di valore e magari soldi in contanti. Probabilmente avremo compagnia, ma mi è stato chiaramente ordinato di non uccidere\ferire nessuno e rispetterò l'accordo. A fine colpo c'è ne andremo senza lasciare tracce, come siamo entrati.*

    Era quasi arrivato, volle spingere l'auto al massimo, tocco i 280 Km orari e calò pian piano fino a trovarsi dove prestabilito. Vide subito il signor Coutts e si fermò davanti a lui. Scese dall'auto, chiuse lo sportello e si diresse verso di lui. Guardò l'orologio, le 3 in punto.

    *Puntuale il nostro signor Coutts

    Era tranquillo Cobra, un pò eccitato per il colpo e una normale paura di fallire, ma tremendamente sicuro di se. Il signor Coutts sembrava una persona abbastanza affidabile, Cobra aveva imparato a riconoscere le persone a pelle. Tuttavia restava un pò sulla guardia non conoscendo ancora il 3° complice. Aveva in'oltre una tremenda curiosità di sapere cosa cercasse esattamente il signor Coutts; ma decise di chiederglielo in seguito. Appena vi si trovò di fronte subito porse la mano al "capo" dell'operazione.

    -E un piacere rivederla signor Coutts.

    Cobra parlò con una certa emozione, guardando bene in faccia il signor Coutts. Aveva un certo carisma e la faccia di chi sa il fatto suo. Anche se aveva ancora qualche dubbio su quest'uomo, certamente non poteva averne ancora piena fiducia. Non credeva nemmeno Russel Coutts fosse il suo vero nome; nessuno si presenta a un'altra persona per organizzare un furto e da il suo vero nome. Ma non gli interessava, Cobra era stato talmente sicuro di se che aveva fornito il suo vero nome e cognome al signor Coutts. Così magari se lui avesse parlato con qualcun'altro sarebbe potuta diventare un'ottima pubblicità. Resta il fatto che Cobra anche fidandosi di lui restava un pochino sulla guardinga.
     
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    E così il giorno era giunto. Dean chiuse con la chiave la porta dell'hotel dove alloggiava, un discreto palazzo a tre stelle, non eccessivamente lussuoso, ma neanche una catapecchia con le mosche nel gabinetto. Ormai aveva imparato istintivamente la strada che dalla sua stanza, situata al terzo piano, portava al piano terra e quindi fuori dall'edificio. Ne approfittò quindi per riflettere quello che lo attendeva quella notte.
    Lui e altre due persone si sarebbero introdotte nella sede dei leggendari osservatori, persone che a quanto aveva sentito studiavano le creature sovrannaturali senza uno scopo preciso se non la conoscenza. Bah, non li capiva davvero... mentre capiva già di più Russel e Mr. Pink, i suoi due compagni per quella missione.
    Dean entro nell'ascensore e premette il tasto per il piano terra mettendo in tasca la chiave.
    Russel era un cacciatore come lui a quel che sapeva, un cacciatore che odiava vampiri e licantropi. Un collega specializzato quindi. Non era estremamente simpatico, non aveva senso dell'umorismo, ma era sicuramente più comprensibile di quegli "uomini" che si fanno chiamare osservatori.
    Il ragazzo uscì dall'ascensore e passò davanti alla ragazza alla reception, una bella bionda con cui si era promesso di provarci appena avrebbe avuto l'occasione, salutandola con un cenno della mano destra ed un sorriso che la fece arrossire.
    Di Mr. Pink sapeva pochissimo. Solo che era un esperto del suo settore e che anche lui era del partito dei "nomi falsi". Comunque il fatto che si volesse introdurre nel Talamasca voleva dire che aveva qualcosa da fare lì. Quindi probabilmente anche lui era nel giro dei cacciatori.
    Dean passò attraverso le porte dell'albergo, per poi svoltare a destra e dirigersi verso la sua adorata macchina. Una volta all'interno controllò che avesse preso tutto il necessario. Il Passamontagna c'era, così come la carta di identità falsa, il passepourt che gli aveva aperto molti cancelli e, l'oggetto più importante, una macchina digitale non troppo grossa, ma estremamente precisa. Regalo di un amico ingegnere di suo padre.
    Bene, era ora di partire. Il ragazzo mise in moto la macchina e subito le note di Freewheel Burning dei Judas Priest riempirono il piccolo spazio del veicolo. Quella canzone era l'ideale per dare la carica... a patto ovviamente ti piacesse il genere.
    A bordo della sua Impala Dean volò sulle strade di Nouville e presto fu sul luogo dell'appuntamento. Qui vi erano già due persone... a quanto pare si era fatto attendere. Il ragazzo parcheggiò vicino ai due, dietro una BMW nera per poi scendere con in faccia il suo solito sorriso come se dovesse andare ad un party piuttosto che introdursi di nascosto in un posto abitato da gente pazza che l'avrebbe anche potuto uccidere. Però lui era fatto così, prendeva tutto con leggerezza e forse per questo non aveva dato di matto come molti suoi colleghi che erano ormai divenuti dei relitti umani o delle macchina da massacro.

    "Buonasera Russel. E lei deve essere Mr. Pink... molto piacere. Spero di non essermi fatto attendere." Dean ignorò un attimo con lo sguardo i due per scendere dalla macchina e dirigersi al bagagliaio che, una volta aperto, si rivelò vuoto. "Scusatemi ancora qualche secondo che prendo l'equipaggiamento necessario."

    Il cacciatore premette quindi un pulsante nascosto sul lato sinistro del bagagliaio dell'Impala e il fondo dello stesso scattò alzandosi per rivelare così il secondo fondo della macchina. La cassetta degli attrezzi di Dean. Sulla parte superiore vi erano le armi e su quella inferiore accessori e proiettili.
    Il ragazzo iniziò a trafficarci prendendo varie armi e molte munizioni non marcate che erano i proiettili soporiferi richiesti da Russel. In realtà aveva anche un caricatore di proiettili veri nella tascha dietro dei jeans, più per precauzione che per altro, non contava di usarli.

    CITAZIONE
    Equipaggiamento di Dean

    Una Colt 45, la preferita del cacciatore.
    Un coltello.
    Un fucile a singola canna.
    Numerosi caricatori di proiettili soporiferi sia standard (per la Colt) che adattati per il fucile (da un suo amico che glieli aveva spediti proprio quella mattina).
    Un caricatore di proiettili veri.
    Un passamontagna
    Un passepourt
    Una carta d'identità falsa ("Patrick Evans")
    Una macchina fotografica digitale
    Il suo cellulare.

    Dean infilò la Colt dietro la schiena tra la cintura e i jeanse, quindi infilò il coltello nello stivale destro (in un alloggiamento apposito). Fatto questo mise i vari caricatori nelle numerose tasche della sua giacca personalizzata (da fuori sembrava normale, ma dentro era peggio della tasca di Doraemon) e impugnò il fucile richiudendo il vano segreto e il bagagliaio.
    Fatto questo si appoggiò l'arma sulla spalla, facendo attenzione che nessuno tranne i due davanti a se potesse vederlo, e si volto verso Russel e Mr. Pink.

    "Bene. Sono pronto."
     
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  4. Holden Caulfield
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    Eccoli ordunque.
    Dean e Cobra. Le loro sensazioni erano positive, nessun eccessivo sobbalzo, nessun sospiro nella loro voce, segno che erano pronti, ma non impazienti.
    Bene.

    I fatto che fossero venuti in macchina non andò molto a genio al mutante, ma se erano dei professionisti avrebbero usato targhe false e non avrebbero dato nell'occhio durante il tragitto (..).
    L'espressione si indurì invece quando il suo olfatto fu investito dall'odore di polvere da sparo, tipica dell'armamento di proiettili veri. Solo a Dean aveva dato quella disposizione e solo per il fucile di precisione, invece entrambi avevano dei caricatori per pistole con proiettili veri.
    Male.

    Tano male che non volle rispondere ai saluti ed ai convenevoli.

    Holden portò lo sguardo su entrambi, indugiando prima negli occhi di Dean poi in quelli di Cobra
    "Avete portato dei proiettili veri, esattamente il contrario di quanto vi avevo detto. Non sono vostro padre, nè niente.. ma se uno di quei cosi scalfirà un dannatissimo osservatopo, giuro che ve lo faccio ingoiare!"
    Sibilò, con un tono che non ammetteva repliche. Non voleva sentire altre storie, nè risposte. Holden giurava poche volte.
    Da dietro la schiena, tra la pelle e la corazza uscì fuori tre cartine.
    1 2 3
    Dalla prima fece segno ai due compari.
    "Noi entreremo da qui. "
    Indicò con il dito guantato la lettera E.
    "Io mi porterò sul muro di cinta alto circa 4 metri. Farò salire solo uno di voi con il fucile. Avrà pochi secondi per colpire due telecamere che si trovano una alla destra e una alla sinistra, come potete vedere. Sono a circa 30 metri. Non si deve distruggere, ma solo spostare la visuale verso l'interno.."
    Guardò negli occhi Dean
    "L'altro lascerà il fucile qui.."
    Non attese risposta dai due e continuò.
    "Una volta dentro noi tre avremo tre obiettivi diversi. Mr Pink andrà verso la casupola degli attrezzi."
    Il dito andò nel cerchio dalla luce verde, gli occhi su Cobra.
    "Occhio che all'entrata della porta è posta una telecamera con motion detection, quindi conviene entrare dalla piccola finestra, e spostare la telecamera. Nascosto dietro gli atrezzi da giardino c'è un pannello elettrico. Alle 3 e 10 in punto disarmerai il quadro.."
    Gli occhi andarono verso Dean
    "Blond invece andrà in un alloggiamento segreto sottoterra, dove si trova la stanza dell'alimentazione dell antifurto"
    Il dito andò sulla zona cerchiata di blu
    "Anche lì c'è il motion detection. Dovrai essere velocissimo a scoperchiare il tombino ed entrare. Alle 3 e 10 disarmerai il server che avrai proprio davanti gli occhi. Nello stesso istante io metterò fuori uso il server della LAN e dell'antifurto interno che si trova in foresteria [indica l'edificio 2]. A quel punto le telecamere e gli antifurto esterni ed interni saranno inermi per un ora. Ci troveremo nel punto X, lungo il perimetro nord dell'edificio principale"
    Fece una pausa come per aspettare domande.

    Ma prima che arrivasse ne fece una lui, guardando negli occhi Dean e mettendo le braccia conserte. Il suo udito riusciva a isolare due ticchettiii. Uno proveniva dal suo polso, l'altro dalle parti di Cobra. Ergo c'erano due soli orologi.

    "Tutto sarebbe perfetto se avessimo un sincronizzassimo i nostri orologi.. non credi?"

    *motion detection: dispositivo con il quale si fa scattare un allarme quando l'immagine cattura un movimento.
    SPOILER (click to view)
    allora adesso mi aspetto delle vostre domande, se per caso riguardano il cosa deve fare chi allora mandatemi un mp (evidentemente mi sono espresso male), altrimenti fatele fare al vostro PG. Dopo di che si inizia con il rock & roll (elessar, cazz.. l'orologiooo! XD)


    NB: ringrazio con tutto il cuore la santa donna che è charas/headon per avere disegnato le cartine
    :Ave: :Ave: :Ave: :Ave: :Ave: :Ave:
     
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  5. Cobra 11
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    Cobra guardò attentamente il 3° compare arrivare. Il Mr Blonde su cui aveva fantasticato aveva finalmente un volto. Avrebbe preferito una Miss Blonde, ma nella vita non si può avere tutto. Alzò la mano in cenno di saluto quando lo vide arrivare. Ci restò un pò male quando Coutts cambiò espressione e cominciò ad esprimersi da subito con tono duro, tuttavia comprensibile dopo aver udito la sfuriata di sulle munizioni. Stava per rispondere che le avrebbe dovute usare perforza per uccidere; ma realizzò che fosse meglio chiudere li il discorso.

    *Lo sa davvero che abbiamo proiettili veri o a tirato a casaccio? Menomale che non ti sei accorto che ho delle microcariche di C4 sigillate nell'auto....*

    Si sentì un pò stizzito sul rimprovero, decisamente il signor Coutts doveva aspettarsi che dei professionisti avrebbero preferito la loro vita che quella dei guardiani del Talamasca. Cobra guardò subito con curiosità i fogli che Coutts tirò fuori da sotto l'armatura, e in religioso silenzio udì tutto il piano mentre con la mano destra andò in cerca di sigarette e accendino nella tasca interna del trench. Le tirò fuori e le tenne in mano, non ne accese una finchè non arrivo il fatidico momento di silenzio che precedeva quello delle domande. Solo in quel momento di silenzio aprì il pacchetto tirò fuori una sigaretta e la accese; poi porse il pacchetto davanti i due, provando a offrire una sigaretta riparatrice al signor Coutts, aveva capito che magari facendoselo amico poteva procurarsi un valido appoggio nella nuova città. Gli porgeva il pacchetto con animo decisamente socievole mentre si accingeva a porre le prime domande.

    -Bene signor Coutts, credo sia chiaro che il qui presente Mr Blonde sembri decisamente più abile di me col fucile, quindi cedo a lui il compito di spostare le telecamere. La mia seconda domanda è dettata dalla curiosità più che altro, e ve la faccio senza troppi giri di parole, gradendo una risposta sincera, almeno tra noi. La domanda che mi accingo a farvi è: Cosa vi lega al Talamasca, qual'è il vostro reale obbiettivo?

    Finalmente Cobra aveva posto la domanda che l'aveva tormentato dal viaggio dalla sua villa al luogo d'incontro; l'aveva posta lì tra il silenzio degli altri 2 compari. Ovviamente qualsiasi fossero stati i loro obbiettivi a Cobra non importava. Lui avrebbe fatto il colpo lo stesso con loro. Quella stessa notte, seguendo il piano alla perfezione.
     
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    Ops... l'ho citato, ma non l'ho messo nell'equip, così come l'oggetto magico. Vabbé... comunque li tengo.


    Come diavolo aveva fatto? Dean non riusciva a capirlo. Russel aveva scoperto in meno di qualche secondo che il cacciatore (e ovviamente anche Mr. Pink) portavano con se dei proiettili veri. La cosa lo aveva decisamente spiazzato. Il caricatore era in fin dei conti ben nascosto nella tasca retro dei jeans che era a sua volta in parte coperta dalla sua giacca. Senza contare che anche notando la protuberanza... poteva essere qualsiasi cosa.
    Comunque ora non aveva tempo di pensarci troppo e Dean si riprese in breve tempo così da ascoltare con un'aria seria che non era assolutamente da lui il piano che aveva preparato Russel. Il cacciatore memorizzò subito i suoi passaggi e la strada che avrebbe dovuto fare per svolgere il tutto senza essere visto dalle telecamere. Non sarebbe stato facile... quel parco aveva una grossissima protezione. Ovvio visto quello che nascondeva il palazzo.

    Dean stava per chiedere una precisazione quando Mr. Pink lo precedette facendo una domanda inaspettata, almeno da lui. Cosa ci lega al Talamasca? Allora lui non è qui per l'archivio... non fa parte del nostro mondo, almeno non del tutto. Però è un professionista nel suo ambiente... e visto che lui stesso ammette di non essere eccezionale con il fucile, questo ambiente riguarda qualcosa che ci è d'aiuto, ma non riguarda i cacciatori. Questi sono tutti abili a sparare ed inoltre... non farebbero quella domanda. Il campo delle possibilità ora si assottigliava, quello doveva essere o uno scassinatore o un esperto di qualche tipo di tecnologia. Erano gli unici che, lavorando nel campo delle intrusioni illegali, non avevano una conoscenza larga delle armi da fuoco.

    "Oh beh... se ritenete che sia così, allora sparerò io alle telecamere. In quanto alla vostra domanda... non ho problemi a rispondervi." Dean sorrise a Mr. Pink rifiutando però le sigarette, il fumo uccide e soprattutto rende più facile essere scoperti. "Però... io direi che dopo questa è meglio evitare altre domande "personali" di questo tipo sapendo di cosa sono capaci i tipi che sono dentro quell'edificio." Il cacciatore si tenne apposta sul vago non sapendo ora fino a che punto l'uomo che aveva davanti era al corrente di "quel" mondo. "A me interessano le informazioni che sono situate all'interno di uno schedario in quell'edificio, tutto qui." Dean disse tutto con calma e sovrappensiero. Ne approfittò infatti per ripassare l'elenco di priorità che aveva stillato in tre giorni insieme al "trucchetto" per non farsi leggere la mente che probabilmente avrebbe dovuto usare. Aveva deciso che prima avrebbe ricercato informazioni per la sua caccia primaria, quindi demoni, per poi passare alle Lamie e solo all'ultimo, se avanzava tempo, avrebbe cercato qualcosa su vampiri e licantropi. Per i vampiri voleva cercare qualcosa sul nome che gli aveva detto Arien, Asterios. Ma non era una cosa impellente.

    Il cacciatore, risposta la domanda, si accinse quindi a porre la propria.
    "Io invece vorrei porre una domanda direttamente sul piano." Lo sguardo del ragazzo si abbasso sull'orologio al polso pronto a sincronizzarlo appena avesse avuto risposta così che potessero partire. "Quanto tempo ho per aprire la botola ed entrare nel sotterraneo prima che scatti il sensore di movimento? Quella è una bella grana..." Il ragazzo era infatti veloce per un essere umano normale, ma aveva comunque i suoi limiti e la cosa un pò lo preoccupava.
     
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  7. Holden Caulfield
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    Una cosa era stata decisa: Dean avrebbe sparato alle telecamere ed aveva tirato fuori un orologio che evidentemente non emetteva alcun ticchettio.

    Lo sguardo di Holden si appiattì alle domande dei due, con un gesto risoluto del capo non accettò la sigaretta di Cobra: il tempo non era dalla loro parte.
    Gli occhi castani del mutante indugiarono su Cobra
    "Il mio obiettivo non vi interessa, sappiate che sarà diverso dal vostro. Ma una cosa mi preme: siamo dei ladri, e gli ospiti del Talamasca non sono nostri avversari."
    Sperò che quelle poche parole facessero capire quello che intendeva, le sensazioni che riceveva dalle viscere di entrambi in qualche modo lo confortava: nessuno dei due aveva fretta o voglia di uccidere.
    "Una volta che saremo tutti e tre nel punto di incontro lungo il perimetro nord dell'edificio principale [il dito indicò il punto X] vi darò le istruzioni per raggiungere l'obiettivo di voi due"
    Lasciò la piantina ancora davanti ai due, voleva essere sicuro che tenessero bene in mente gli obiettivi, e il tragitto che dovevano fare per raggiungerlo
    "Blond, sono le 3 in questo momento, e alle 3:10 dobbiamo tutti e tre dobbiamo contemporaneamente fare qualcosa, quindi hai 10 minuti scarsi per fare 25 metri, aprire la botola e disarmare il server.."
    Attese ancora qualche cenno, prima di riporre le cartine dentro l'armatura e infilarsi il passamontagna. Si aspetteva che gli altri due sincronizzare l'orologio, ma essendo tutti del mestiere, sapevano bene di tenere l'orologio sincronizzato con l'ora più esatta possibile.

    Aspettò che Cobra mettesse da parte il fucile e velocemente li precedette verso il muro di cinta del Talamasca.*

    Con una balzo che solo un mutante riesce a fare si ritrovò sul muro di cinta alto quasi quattro metri. Non appena si ritrovò sopra sguainò la katana e con un fendente netto tranciò i cavi dell'antifurto. Era uno di quelli che lanciano un allarme se vengono toccati, ma che lanciano un malfunzionamento se si tranciano di netto tutti e tre i fili contemporaneamente. Teoricamente il malfunzionamento sarebbe sottaciuto da lì a dieci minuti. Velocemente mise la katana nel fodero e si protese verso Dean per farlo salire su.

    Adesso toccava al cacciatore.


    SPOILER (click to view)
    *se per caso Cobra volesse invece tenere il fucile (cosa che non mi pare) me lo si faccia sapere, così modifico il post. Scusate se velocizzo, ma non voglio tirare troppo per le lunghe questa parte della quest (vorrei coinvolgere gli altri al più presto).

    Adesso mi aspetto una risposta di Elessar, dopo risponderà il master per vedere l'esito dei colpi di fucile, poi Cobra.
    Grazie


     
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    Dean mise la lancietta precisamente sulle 3 in modo da avere una specie di conteggio alla rovescia per muoversi. Programmò inoltre l'allarme silenzioso dell'orologio per avvertirlo alle 3 e 10 in punto. Era una modifica che aveva fatto lui stesso all'apparecchio, in pratica invece di suonare trasmetteva una microscossa al proprietario. Comodo in certe situazioni come questa.

    "Va bene. Partiamo." Detto questo il ragazzo estrasse il passamontagna e se lo infilò rapidamente. "Oh diamine... mi ero appena pettinato." La battuta uscì spontanea dalla bocca di Dean che non era certo abituato a frenarle e subito dopo questi sperò fosse stata poco notata visto lo scarso senso dell'umorismo di Russel.
    Il cacciatore comunque passò il fucile a singola canna (inadatto ai tiri di precisione) a Mr. Pink per prendere in cambio la valigietta che conteneva il suo Winchester. *

    Fatto ciò vide che il suo datore di lavoro era già partito e si affrettò a corrergli dietro. Presto raggiunsero il muro di cinta che era mostrato nella cartina. In realtà non è che oltre lo stesso si vedesse molto... ma visto che Russel stava rallentando, Dean intuì che erano arrivati. Fu allora che il suo datore di lavoro lo sorprese di nuovo eseguendo un balzo perfetto di minimo 4 metri che lo fece atterare sul muro di cinta. Diavolo! Ne aveva viste fare di cose a cacciatore professionisti, ma questa le batteva tutte. Quell'uomo aveva un'agilità sovrumana!

    Dean evitò comunque che lo stupore entrasse in azione e compromettesse l'azione. Rapidamente represse quell'emozione per aumentare progressivamente la velocità di corsa che lo portava verso il muro. Con la coda dell'occhio vide che Russel gli allungava una mano... e quindi contrasse i muscoli delle gambe chinandosi lievemente per poi rilasciare in modo da spiccare un agile salto verso il muro. Non certo ai livelli dello stesso Russel, ma comunque discreto.
    Le mani dei due si trovarono a mezz'aria e Russel aiutò senza il minimo sforzo Dean a issarsi sul muro, il quale aveva una mano impegnata dalla valigietta. Stavolta però il cacciatore non aveva tempo per stupirsi e mentre Russel si girava nuovamente, probabilmente per aiutare Mr. Pink, lui aprì la valigetta per montare rapidamente il fucile in essa contenuto. Fortuna che suo padre era stato militare e gli aveva insegnato tutto il necessario. Certo non era velocissimo come alcuni veterani, ma sapeva come fare.
    Una volta concluso il lavoro Dean alzò lo sguardo in cerca del primo bersaglio alla sua sinistra. Non dovette cercare a lungo, la telecamera era di un modello dotato di una spia luminosa che la rendeva facile all'individuazione dall'alto (mentre se guardata dal basso era parzialmente nascosta dagli alberi).
    Bene... era il momento della verità. Dean prese un proiettile e lo mise in canna, quindi assestò la sua posizione in ginocchio in modo da non essere sbilanciato dal contraccolpo. Istintivamente appoggiò il gomito sinistro sul ginocchio alzato in modo da evitare che la mano di sostegno alla canna dell'arma tremasse. Fatte queste operazioni, durate in verità pochi secondi, il cacciatore avvicinò l'occhio destro alla canna per prendere la mira. Gli ci volle ancora qualche secondo prima che partisse il primo colpo, oppurtanatamente silenziato dal fucile.
    Dean comunque non attese di vedere se aveva raggiunto o no il bersaglio e ruotò su se stesso individuando rapidamente l'altra telecamera. In uno stato di semiapnea il cacciatore riprese posizione e mira per sparare il secondo colpo.
    Fatto questo abbassò l'arma rilasciando il respiro per poi iniziare ad ansimare lievemente per le faticose e numerose azioni eseguite in sequenza senza mai fermarsi. Era pur sempre umano.
    Ripreso in parte il respiro alzò lo sguardo per vedere il risultato delle sue azioni.

    CITAZIONE
    USARE ARMI DA CACCIA
    Liv. 1 - Usa armi ed oggetti contundenti e a corto raggio d'azione, come corde, bastoni e mazze, ma ha anche una sufficiente mira per colpire ad un raggio di 10/15 metri e con un margine di errore

    <*>
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    Visto che Holden ha fretta, ho dato per scontato questo passaggio. Se ci sono problemi mi mandi un mp e modifico.
     
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  9. MasterOfFight
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    Dean si trovò agilmente sul cordolo del muro.


    La pioggerellina non facilitò il compito del cacciatore, ma nonostante ciò il primo colpo fu perfetto: la telecamera si spostò di qualche centimetro verso l'interno, in maniera impercettibile. Il secondo invece fece ruotare di trenta gradi la telecamera.


    Troppi, forse. Se ci fosse stato qualcuno a fare la guardia avrebbe notato qualcosa di troppo strano.



    Holden diede un'occhiata di intesa al cacciatore: si trattavano comunque di due colpi molto difficili..
    Senza perdere tempo si protese con il fodero della katana affinchè anche l'altro complice potesse salire sul muro





    SPOILER (click to view)
    Ok bene. Ho dato un malus per il fatto che Elessar non ha descritto esattamente dove puntava e quali fossero le sue intenzioni.
    Adesso tocca a Cobra. Poi Holden


    Edited by MasterOfFight - 7/10/2008, 17:58
     
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  10. Cobra 11
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    Cobra ritrasse le sigarette e le rimise a posto; per lui fumarsi la sigaretta mentre agiva non era un problema. Ascoltò le risposte alla sua domanda, le risposte di Mr Blonde erano state chiare, mentre Coutts si teneva sempre sul misterioso. Tanto stando insieme Cobra avrebbe visto lo stesso cosa avrebbe fatto\cercato Coutts. Sincronizzo il suo orologio insieme a quello degli altri 2.

    *Bene si entra in azione*

    Aprì il cofano dell'auto e prense gli attrezzi da scasso contenuti nel borsone in cui avrebbe portato via la refurtiva e si incammino velocemente verso il muro di cinta. Intanto i due erano già arrivati al muro di cinta e Cobra fece in tempo a vedere il balzo di Coutts.

    *E si decisamente non è umano, ecco come ha fatto ad accorgersi dei proiettili veri*

    Nel mentre camminava Cobra aprì il borsone, prese il passamontagna, richiuse il borsone, getto la sigaretta e indosso il passamontagna. Sentì i due colpi sordi del fucile; tra poco sarebbe toccato a lui agire. Vide sporgere il fodero della spada di Coutts, decisamente un bel fodero. Cobra saltò afferrando il fodero con la mano sinistra e pogiando entrambi i pieid si issò fino ad afferrarsi al bordo del muro con la mano destra. Salì anche lui sul muro e si accovacciò aspettando il segnale di Coutts per agire, intanto notò che le due telecamere erano state spostate correttamente. Poggio la mano destra sulla spalla sinistra di Mr Blonde.

    -Bel Colpo.

    *Detto questo ritrasse la mano, e sistemo il borsone a tracolla dietro la schiena, in modo che non gli fosse stato d'impaccio durante le sue azioni e torno a fissare Coutts in attesa del via libera.
     
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  11. Holden Caulfield
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    Holden fece un breve salto dal muro. Atterrò silenziosamente, ammortizzando con le ginocchia il contraccolpo.
    Adesso dovevano essere molto veloci.
    Tutti.
    Il motion detection delle telecamere era piuttosto sensibile, la velocità era l'unica soluzione.

    Quello che i tre avevano davanti era un bello spettacolo. Nonostante la quasi assoluta oscurità potevano notare che si trattava di una proprietà sontuosa, piena di alberi frondosi e curati. Un prato verde altrettanto curato e panchine, staccionate, un vero giardino al centro della città.

    Le telecamere erano esattamente dove erano state indicate dalla mappa che Holden aveva mostrato, ognuna era affiancata da un faro piuttosto potente che illuminava il circondario.

    Tutti e tre entro meno di dieci minuti per le loro missioni per poi ritrovarsi
    Aspettò che facessero anche loro il salto prima di mettersi in azione.

    Poi proferì parola. Sussurrando. Piano.
    "Ci vediamo tra dieci minuti al punto di raccolta, lungo il perimetro nord dell'edificio principale..."
    Come un fulmine si mise in moto, quando ancora i puntini di sospensione erano tra loro tre. Doveva fare il tragitto più lungo, circa cinquanta metri, ma lui li avrebbe fatti in poco più di trenta secondi, se non si fosse fermato.

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    il prossimo ordine di post non importa il primo che posta è ok.
    mi piacerebbe che prendeste la mappa 1 di cui sopra e disegnaste il tragitto che fate per arrivare al vostro obiettivo, altrimenti insomma.. vedete voi..
     
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    Dean vide le due telecamere ruotare quanto richiesto, la seconda anche troppo. In cuor suo sperò che nessuno avesse notato quel movimento, ma in fin dei conti era la prima volta che si improvvisava cecchino, almeno per quanto riguardava cose così piccole come due telecamere. Il risultato era più che ottimale.

    Il cacciatore approfitto dei secondi in cui Mr. Pink saliva e Russel scendeva per riprendere fiato. Gli sarebbe servito tutto adesso per riuscire ad agire nel breve tempo che aveva. La distanza non era notevole, ma a quanto aveva detto il loro datore di lavoro questa andava percorsa ad una velocità elevata. In fin dei conti era allenato a correre, ma i suoi polmoni era sempre umani.
    Dean diede una rapida occhiata all'orologio mentre smontava il fucile e lo riponeva nella valigietta per poi lasciarla cadere fuori dal muro, aveva ancora 10 minuti, ma il tempo sembrava passare ad una velocità eccezionale, non era proprio il caso di attardarsi. Nuovamente tese i muscoli delle gambe e appoggiò la mano destra sull'orlo del muro, quindi scese facendo leva su di essa e tenendo le gambe flessibili così da atterrare lateralmente come una molla. La cosa gli permise di mantenere l'equilibrio e di non ricevere un particolare contraccolpo alle gambe. Certo non sapeva saltare come Russel... ma sicuramente era esperto in cadute riocambolesche.
    Dean non restò a guardare Russel e Mr. Pink, anzi... lo sorprese che il primo li stesse aspettando. Il ragazzo scattò immediatamente diretto verso il suo obbiettivo.
    Ricordava chiaramente che la via a nord era sgombra per un bel pò da telecamere e, se la mappa di Russel era corretta, non avrebbe avuto problemi ad arrivare in prossimità dell'edificio. Prossimità e non più avanti visto che lì invece una telecamera c'era.
    Il ragazzo attraversò rapidamente gli alberi senza stare a guardarsi troppo intorno. Dopo alcuni secondi notò alla sua destra un lampione, ma secondo la mappa quella telecamera dava verso l'esterno e non verso la zona alberata. Iperventilando il respiro Dean continuò a correre saltando una radice troppo sporgente. I suoi riflessi e i suoi muscoli eranno allenati da anni di caccia e azione. L'edificio si avvicinava rapidamente e infine Dean vide il faro a ci doveva corrispondere una delle due telecamere lì vicine. Era ora di curvare.
    Ecco che veniva la parte più difficile, non che avesse tempo di pensarci troppo... ma questo era sicuramente il punto più ostico. Avrebbe dovuto attraversare un largo spiazzo tra gli alberi che era sorvegliato da due telecamere. In realtà c'era una zona di buio in mezzo in cui le macchine non vedevano, solo che non c'erano indicazioni ovviamente. Dean sperava con tutto il cuore di non sbagliare nel rammentare il raggio di visione dei due apparecchi.
    I suoi occhi cadderò per una frazione di secondo sull'orologio, aveva ancora tempo. Il cacciatore frenò usando un albero lì vicino per poi riprendere la corsa curvando a destra... presto avrebbe raggiunto lo spazio.
    Eccolo infatti. Ed ecco i due lampioni-telecamere. Uno davanti a se ed uno alla sua destra. Dean riportò alla mente l'immagine della mappa ed iniziò ad attraversare diagonalmente l'area correndo con tutta la forza che aveva. A metà strada i muscoli iniziarono a duolergli e il respiro iniziò a farsi affannoso. Il ragazzo ignoro e sopprese le due reazioni fisiche, meri allarmi che stava spingendo il suo corpo al limite, non ne aveva certo bisogno ora. Si sarebbe riposato una volta raggiunto l'obbiettivo.
    Dean aggirò ampiamente le due telecamere sperando di ricordare bene la cartina di Russel. Quindi dopo molti secondi vide avvicinarsi nuovamente la vegetazione, segno che ormai aveva compiuto due terzi del cammino. Mancava poco al suo obbiettivo che doveva essere ancora un pò più avanti.
    Il ragazzo raggiunse quindi il muro destro dell'edificio... a quanto pare aveva sgarrato di qualche metro. Comunque l'errore non doveva essere grossolano, il tombino doveva essere lì vicino. Il torace gli duoleva così come le gambe, ma non era ancora empo di fermarsi e Dean si rimise in moto andando verso nord.
    Ed eccolo qui. Non era neanche difficile da trovare visto che era al centro di una piazzetta di erba più chiara e malridotta.
    Il cacciatore osservò che il coperchio del sotterraneo non era chiuso a chiave, ma che alla destra vi era un apparecchio tecnologico, probabilmente il sensore di movimento. Poco male... non era certo lì per restare a fissarlo.
    Dean si chinò rapidamente, frenando mentre compiva il movimento, e per poco non cadde dall'altra parte. Ma fortunatamente aveva un buon equilibrio e, appoggiandosi sul tombino stesso, riuscì ad evitare una rovinosa e veramente fuori luogo caduta.
    Sentiva il tempo scorrere dentro la sua testa, cosa che lo incitava a non fermarsi un secondo. Ma d'altronde non aveva una forza sovrumana e quel tombino era lievemente pesante. Niente di impossibili, ma Dean dovette tardare un attimo per aprirlo usando il braccio destro. Lo sportello metallico emise quindi un live CLAC per poi aprirsi ruotando su un vincolo.
    Ora davanti al cacciatore c'era un buco nero da cui spuntava a malapena una scaletta. In fondo si intravedeva una luce e Dean calcolò fosse abbastanza vicina per arrischiare di saltare all'interno invece di seguire la via più lenta (con la scaletta).
    Il ragazzo quindi saltò a piedi pari all'interno atterrando poco dopo nel sotterraneo, stavolta però perse l'equilibrio battendo il sedere sul duro terreno di pietra del locale.

    Percorso Seguito

    "Ahia! Mai che li facciano morbidi stì cosi..." Commentò tra se e se Dean prima di alzare lo sguardo e vedere il grosso server che stava rintanato nel luogo. Un gigantesco computer che stava ronzando rumorosamente. Da esso partivano cavi grossi come le braccia del cacciatore. Questi si piantavano nel terreno attraversandolo per chissà quanti metri. Davanti all'apparecchiatura vi era una pulsantiera. Dean non capiva nulla di computer, ma come non riconoscere nel grosso pulsante rosso con su scritto "Stop", il mezzo che gli avrebbe permesso di disattivare il tutto? Troppo facile.

    Il cacciatore guardò l'orologio, mancavano ancora due minuti alle 3 e 10, avrebbe dovuto attendere. Ne approfittò per dare un'occhiata più da vicino alla pulsantiera e per leggere le varie indicazioni qui scritte così da non rischiare di sbagliare l'operazione quando fosse giunto il momento.
     
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  13. MasterOfFight
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    Meowww

    Un gatto. Nero come la notte.

    E' Attila, il gatto di Hatu Hattori. Sembra stia guardando negli occhi Cobra, incuriosito da quel movimento, e dai nuovi ospiti. Non si muove.

    Sembra aspettare. E magari riferire tutto ciò che vede.




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    @Cobra: descrivi anche come ti comporti di fronte ad Attila ;)

     
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  14. Cobra 11
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    Cobra si appese dal muro con le braccia, poi lasciandosi cadere a terra attutendo al massimo la caduta. Arrivato in terra uno strano verso gli fece gelare il sangue nelle vene. Meoww; un gatto alle sue spalle... Si girò abbastanza lentamente in modo da prendere la pistola con la mano destra.

    *E ora della nanna bel gattino*

    Cobra teneva fisso il gatto, era messo di profilo con la mano sinistra che teneva la pistola, ancora dentro il trench. Probabilmente il gatto ancora non l'aveva vista. Cobra avrebbe mirato direttamente al torace del gatto, decisamente la zona più ampia dove colpire e sulla quale avrebbe avuto certamente più possibilità di successo. Con scatto mise la pistola davanti, puntò dritto al torace del gatto e sparò un singolo colpo. L'esperienza con le armi da fuoco aveva certamente reso il tiro molto molto preciso, e la breve distanza avrebbe certamente dato il minor tempo possibile di fuga al gatto.

    SPOILER (click to view)
    --Esperienza nell'uso delle armi da fuoco e da taglio, LIv1 Utilizzo di armi da taglio di normale fattura e armi da fuoco di medio peso


    *Buona notte, e spero di non vedere in giro il tuo padrone*

    Cobra aveva perso fin troppo tempo con quella piccola distrazione, non la vedeva più; probabilmente si era accasciata avendo subito il colpo, Cobra non ne era sicuro e non aveva il tempo di verificare. Si diresse subito verso un fitto gruppo di alberi, camminando tra di loro avrebbe avuto certamente un'ottima copertura dalle telecamere. Arrivato a 5-6 metri dalla porta del capanno, devio il suo percorso arrivando al lato nord della casupola, sul quale vi era la finestrella che Coutts aveva suggerito a Cobra di usare. Aprì il borsone e tirò fuori un taglia vetro, tagliando un pezzettino di vetro ed infilando la mano per aprire la finestra. Voleva fare il minor rumore possibile. Entrò dalla finestra, spostò gli attrezzi e si trovò di fronte al pannello elettrico. Le 3:08. Cobra si fermo davanti al pannello fissando l'orologio, pronto a tirare i fili.

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    Percorso Seguito, Linea Rossa
     
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  15. MasterOfFight
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    Attila il gatto cadde in terra quasi come fulminato.


    Avrebbe fatto un sonno molto lungo visto che i proiettili erano per umani




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    tocca a holden
     
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44 replies since 5/10/2008, 23:32   941 views
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