Romeo Sierra: l’oggetto giusto per Kim

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    Cammino lentamente per la strada, persa nei miei pensieri. Sono alla ricerca di una delle fucine di cui ho sentito parlare: ‘Casa de Artesiana’, dovrebbe chiamarsi. Non so bene cosa spero di trovare, né a che prezzo. Però ho bisogno di qualcosa, di un oggetto magico che mi renda meno indifesa, qualcosa che possa proteggermi o con cui io possa attaccare. Qualcosa di piccolo, magari. Ma cosa? Il problema è che non ne ho la minima idea. Non mi piacciono le armi, non mi piace far del male agli altri. Però, diamine, non posso continuare a mettermi nei guai senza avere qualcosa per difendermi! Fino ad adesso l’unica cosa che mi ha salvato è la fortuna... e l’intervento degli altri. No, devo divenire autonoma: son stufa di dover dipendere dagli altri. Chiunque siano.

    Mi riscuoto dai miei pensieri, notando di essere arrivata.
    Mi fermo davanti alla vetrina del negozio, ammirando quello che vi è esposto. Per un attimo dubito di essere al posto giusto, visto come tutto sembra nuovo e curato, ma poi noto la scritta nell’insegna. CASA DE ARTESIANA. Sì, la fucina è questa. Non so perché, ma mi ero aspettata di trovare un negozio vecchio, un po’ rovinato, magari. Ma è bello vedere che è tutto perfetto. Come se fosse stato appena ristrutturato.
    Rimango un attimo ferma, esitante, perdendomi a guardare gli oggetti esposti. Se non sapessi che tipo di negozio è questo (e se non sentissi leggere auree emanare da quegli oggetti), potrei credere di essere di fronte a un negozio di collezionismo. Chissà quanti comuni umani saranno entrati proprio per comprare qualche arma o qualche oggetto da collezione, senza avere la minima idea di cosa veniva in realtà venduto qui. Nemmeno io l’avrei saputo se non avessi fatto ricerche nella biblioteca del Talamasca. Gli artigiani non mi hanno mai interessato poi così tanto, non ho mai pensato che un loro oggetto mi potesse fare comodo. E come mi sbagliavo...
    Guardando la vetrina, mi ritrovo anche a osservare il mio riflesso sul vetro, un poco distorto.
    Sono vestita semplicemente, come mio solito. Porto una giacchetta, una gonna verde lunga fino le ginocchia, un paio di stivali neri e la mia inseparabile tracolla. I miei capelli, sciolti, sono un poco spettinati. Ma nulla di grave.
    Con un lieve sorriso, mi decido ad entrare, fermandomi solo un attimo a guardare la targhetta fissata alla porta. Romeo Sierra. Il nome dell’artigiano?
    Poi entro, chiudendo la porta dietro di me.
    SPOILER (click to view)
    Insomma, Kim non ha idea di cosa prendere, ma io sì. ^^ L'Anello del Potere: Elemento Tuono Viola. ^^ Adoro il viola...
     
    Top
    .
  2. ~ Romeo.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    L'autunno si stava lentamente avviando verso la sua ennesima fine, donando quel giorno agli abitanti di Nouvieille una giornata strana, non proprio consona a quel periodo. Tirava un leggero venticello che insieme all'umidità rendeva la temperatura leggermente bassa, ma non eccessivamente, ciò dovuto dalla presenza di un Sole che compariva ad intermittenza dietro grosse nuvole bianche, riscaldando di tanto in tanto le vie della città. Era una giornata favorevole per molti, soprattutto per chi faceva shopping e spese varie, grazie ai saldi di molti negozi, quelli di abbigliamento su tutti. Le strade si mostravano di conseguenza piene di persone che a gruppi, o da sole, si fermavano davanti alle vetrine, o entravano in negozi per uscirne con buste varie, nessuna vuota.

    Romeo Sierra era lontano da tutto ciò. Lui aveva la sua vita monotona, fatta di azioni sempre uguali, le quali iniziavano al mattino per concludersi la sera, migliorate dalle possibili commissioni che qualche cliente, fortunatamente, entrava nella sua Casa de Artesiana. Una volta sveglio, lavato e vestito, come ogni giorno da quando viveva in quella città per la quale non esprimeva niente, nemmeno indifferenza, aprì il suo negozio. Preferì non nascondersi come una talpa, un topolino nella sua tana, in quel posto freddo e buio che era il suo Laboratorio, ma al contrario, sedersi dietro la sua scrivania a scarabocchiare, rilassarsi, canticchiare qualche canzone che ricordava da quando era piccolino, sperando che quel giorno qualcuno sarebbe entrato nella bottega.

    Era un giorno fortunato. Osservava già da un po', con stacchi di pochi istanti, la donna che guardava dentro la sua enorme vetrina, cercando di capire se era interessata, o semplicemente la osservava per perdere tempo. Un fisico adatto all'altezza, con lunghi capelli mossi e biondi, un abbigliamento semplice fatto di una giacca, una gonna lunga, come lunghi erano gli stivali neri. Ci mise un po' a prendere una decisione, ad allontanarsi dalla vetrina per fare altro. Buon per Romeo, la decisione sembrava essere a suo vantaggio: infatti, la donna alla fine entrò nella sua bottega, chiudendosi la porta dietro le spalle. Come sempre faceva quando accoglieva delle persone, meglio se erano clienti, che entravano nel suo negozio...


    - Buongiorno. Posso aiutarla? -


    salutò, prima di enunciare la classica domanda che un bravo commesso deve conoscere e saper dire, soprattutto come primo passo verso un colloquio con un possibile compratore; il passo successivo sarebbe stato quello di invogliarlo a comprare, ma c'era tempo.



    Edited by ~ Romeo. - 3/1/2009, 19:39
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    SPOILER (click to view)
    Scusa per il tremendo ritardo. ç_ç In questo periodo sono impegnata a finire una mia storiella... e nessuno riesce a staccarmi da quella... emmm...

    Il commesso è un ragazzo. È più grande di me, anche se non credo di molto, e ha lunghi capelli biondo-castani. Proprio il contrario di quello che mi sarei aspettata. Bene, la prossima volta mi informerò meglio, non mi accontenterò di scoprire solo l’indirizzo della fucina.
    “Giorno.” Rispondo al saluto, un lieve sorriso sulle labbra. “Sì, direi di sì.” Rispondo, alla classica domanda. Dopotutto, non sono qui solo per curiosare, sono qui per comprare. O almeno spero.
    Non so bene come iniziare, tutta colpa di quella dannata indecisione. Cosa potrei chiedergli? Non ho idea né del tipo di oggetto, né delle capacità che deve avere.
    Proprio un buon inizio.

    “Mi piacerebbe poterle dire esattamente cosa desidero, ma temo di non averne la minima idea.” Dico, decidendo di essere sincera. “So solo che ho bisogno di qualcosa che mi aiuti a tirarmi fuori dai guai, qualcosa di magico.” Non credo che sia necessario più di così per far capire che tipo di acquirente sono. Un comune collezionista difficilmente chiederebbe qualcosa di ‘magico’, sempre che non usi quel termine come metafora. “Ma non ho idea del tipo di oggetto che deve essere o delle sue capacità.”
    Già, difesa o attacco? Un oggetto tagliente o qualcosa di più... innocuo?
    “Comunque, mi chiamo Kimberly Hastur.” Faccio che presentarmi, anche se un po’ in ritardo.
     
    Top
    .
  4. ~ Romeo.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Non preoccuparti...:D


    - Romeo Sierra, come può leggere sulla porta, signorina Hastur. -


    disse alla fine, dopo aver ascoltato attentamente le brevi e rapide frasi che la ragazza gli aveva lanciato contro da quando era entrata, fino a quando si era portata a pochi passi dal bancone, dove lui la aspettava, ora non più seduto.

    I convenevoli si superarono subito con un ricambio della "buona giornata" e una risposta alla domanda di cortesia dello spagnolo. Ci mise un po' a dire altro, molto probabilmente a causa di un'indecisione che continuava a persistere anche lì, trovandosi faccia a faccia con colui che avrebbe facilmente spazzato via ogni dubbio. L'indecisione si tramutò in parole: la signorina Hastur non sapeva cosa chiedere, o addirittura desiderare. *Davvero riescono a fare quest'effetto i miei gingilli falsi in vetrina? Wow!*
    Fortunatamente per entrambi, qualcosa da cui partire c'era ed era anche una solida base: qualcosa che le permettesse di tirarsi fuori dai guai, preferibilmente magica. E' chiaro che Romeo di fronte a frasi del genere ci si ritrova spesso a picchiarci il muso, ma quella volta la cosa sembrava avere un aspetto diverso: forse era dovuto dal fatto che era inconcepibile che quella ragazza potesse avere dei guai, o forse che chiedesse qualcosa di magico, catalogandola all'istante come un non comunissimo essere umano. In poche parole, sarebbe stato duro per Romeo fare finta di non interessarsi alla cosa, ma il suo lavoro doveva avere la precedenza e delle regole da seguire sempre, senza alcuna distinzione: l'avrebbe fatto anche quella volta, doveva farlo.

    Dopo la presentazione della donna, l'Artigiano iberico fece lo stesso, ma ormai pensava a come aiutare la donna: avrebbe potuto consigliare di tutto, ma c'era il rischio di incappare in molti "no", "non saprei", "non mi convince"; *meglio seguire la procedura standard...*


    - A tutti i miei clienti che chiedono qualcosa di tanto particolare dicendo semplicemente "magico", non posso che offrire loro una sorta di mio catalogo speciale. Non vedo perché lei non debba sfogliarlo un po', signorina Hastur. -


    aveva già quella sorta di menù di ristorante tra le mani e lo stava porgendo alla ragazza, in modo tale che aprendolo, sarebbe riuscita a capire cosa veramente cercava; un sorriso di sincera gentilezza compariva già da un po' sul volto dell'uomo.

     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    Alle sue ultime parole non posso che sorridere. Forse avrei dovuto pensarci un po’ di più prima di venire qua. Anche se, in effetti, se avessi aspettato ancora un po’ avrei fatto che rimandare a un altro mese. Se non a un altro anno. Improponibile in questa città.
    No, ho già aspettato fin troppo.

    “Grazie.” Rispondo, prendendo il catalogo. Comincio a sfogliarlo attentamente, sperando di trovare qualcosa che faccia per me. Oggetti che mi colpiscono ce ne sono. Rimango un attimo affascinata da una serie di pugnali dalle svariate capacità, ma poi passo avanti.
    *No, se prendessi un pugnale finirei per usarlo come fermacarte.* Penso, leggermente divertita.
    Non amo molto le armi: dopotutto, sono una studiosa non una cacciatrice.
    Scarto ugualmente le spade e le altre armi. Un pugnale può ancora andare... ma uno spadone? Non saprei nemmeno come impugnarlo.
    Mi fermo solo quando arrivo ai gioielli.
    Ecco qualcosa di interessante.
    Bracciali, anelli, orecchini e collane. Cose più da me.
    Ci son troppe cose affascinanti perché io riesca a scegliere con facilità. E mi trovo di fronte al problema più grande. Le capacità.
    Cosa mi sarebbe più utile? Qualcosa per difendermi o per attaccare?
    Ci rifletto un attimo, soppesando pro e contro, come ho fatto nelle ultime ore. Da una parte mi attira la difesa. Dall’altra l’attacco. Eppure non si dice che la miglior difesa è l’attacco?

    Riporto la mia attenzione sull’artigiano.
    “Credo che un gioiello possa fare al caso mio. Magari dotato di un incantesimo di attacco. Non è che mi può consigliare qualcosa?”
     
    Top
    .
  6. ~ Romeo.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Romeo trovò davvero bello quel sorriso, allo stesso tempo innocente e affascinante. La sentì parlare ancora: ringraziò il consiglio dello spagnolo, prima di prendere il catalogo e iniziarlo a sfogliare. L'Artigiano ogni tanto la fissava negli occhi e fissava ciò che la cliente stava leggendo; dalle espressioni del viso capiva quando qualcosa l'affascinava, quando qualcos'altro lo riteneva inadatto a lei, quando qualcos'altro veniva invece etichettato come "troppo". Intanto lui segnava il nome della donna sul suo blocco note, sul quale avrebbe poi scritto tutta la commissione richiesta.

    Dopo qualche minuto la trovò meditabonda con ormai quella specie di menù chiuso; sembrava parlottare con qualcuno, o semplicemente con sé stessa; la cosa non poté non farla sembrare una ragazzina innocente in quel negozio di armi letali, eppure, sapeva mascherare bene un lato misterioso e legato al luogo in cui si trovava: era una maschera, ovviamente; era già svanita quando aveva deciso di entrare nella Casa de Artesiana; inutile rimettersela.

    Infine optò per un gioiello, ma di certo uno comune non l'avrebbe tolta dai guai; doveva saper attaccare, la quale cosa, vista al contrario, poteva anche significare "difendere". Ora lui, l'addetto, cosa poteva consigliare? Iniziò a fissarsi l'anello al dito: non era un anello qualsiasi e seppur magico, lo rendeva comunque speciale rispetto a tutto il resto. Poteva consigliargli quello! *Perché no?* Gli Anelli del Potere erano una sua creazione, ma non un segreto; si trovavano anche nel catalogo. *Non li avrà visti...*


    - Vede questo? Si chiama Anello del Potere. Ne posso fare di vari tipi e colori, con poteri differenti a seconda di come lo si vuole... -


    lo aveva mostrato, sfilandoselo e facendolo roteare davanti agli occhi della cliente; in quel momento pensò che farglielo vedere infilato al dito sarebbe stato troppo femminile e di certo non gli si addiceva; sorrise, prima di finire...


    - Nel catalogo trova tutto scritto. Ne scelga uno e lo avrà! -

     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    “Anello del potere.” Ripeto, interessata, osservando un attimo il gioiello tra le sue mani. Non sembra altro che un semplice anello, una cosina che, a differenza di un pugnale o di una qualsiasi altra arma, non darebbe nell’occhio, sembrando innocua. Come uno qualsiasi degli altri gioielli, ovviamente, ma l’idea di comprare un anello comincia ad attirarmi. Non che io ami così tanto portare gioielli. Praticamente metto soltanto dei piccoli orecchini, tanto per non far chiudere il buco, e, raramente, il bracciale di Neris. Ma credo di riuscire a portare un anello, soprattutto se ha qualche capacità magica. “Sì, potrebbe andare.”
    Torno a guardare il catalogo, fermandomi a osservare la sezione degli anelli.
    *Eccoli. Gli anelli del potere.*
    Inizio a leggere le loro capacità, cercando di capire quale sia quella che preferisco. Sono praticamente tutti poteri di attacco, anche abbastanza simili. Devo solo capire quale sia l’elemento che preferisco. Sono tutti molto interessanti e, cosa più importante, tutti - tranne uno - hanno lo stesso prezzo, un prezzo più che accettabile.
    *Però una sfera di fuoco o una palla d’acqua sono abbastanza comuni.* Rifletto. *Forse sarebbe meglio qualcosa legato all’elettricità o al tuono.*
    Il mio sguardo cade su quello del tuono viola.
    *Perché no?* Mi dico.
    “Ho scelto.” Esclamo, ritornando a guardare Romeo e indicando col dito la dicitura ‘Anello del Potere. Elemento Tuono Viola’. “Mi sembra proprio adatto.
    Prima ha parlato anche dell’estetica, giusto? Se fosse possibile, preferirei che fosse fine, magari d’argento e con una piccola pietra viola, come l’ametista.”
     
    Top
    .
  8. ~ Romeo.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    La ragazza ripeté il nome dell'oggetto mentre fissava il monile che l'Artigiano le mostrava facendolo rotolare tra le dita. Ci pensò un po' su, prima di affermare che poteva essere una buona idea avere uno di quei cosini tanto speciali. Iniziò così a sfogliare ancora una volta il catalogo, dopo averlo aperto, ritornando nella sezione dedicata agli Anelli del Potere. Romeo, nel frattempo, come faceva da un po', mentre di tanto in tanto la fissava in attesa di una sua reazione, aveva già scritto "Anello del Potere" sul suo blocco note ed era in attesa per scrivere la tipologia che la donna avrebbe scelto. Ce n'erano di vari tipi, da quelli elementali alle varie tipologie di elettricità, fino ad uno che racchiudeva in sé stesso tutte le tipologie.
    La donna ci restò parecchio sulla pagina degli anelli, sicuramente per capire bene e senza farsi sfuggire nulla, tutte le qualità che quei particolari gioielli potevano avere; avrebbe anche letto che più volte si ricaricava il loro potere, più diventavano duraturi e potenti, ma in ogni caso Romeo si ripromise di ricordarlo personalmente.

    Dopo un po' la scelta, la decisione, era stata presa. Secondo Kimberly Hastur, e anche secondo l'Artigiano, l'Anello del Potere del Tuono Viola indicato dalla cliente sul catalogo, era adatto a lei. Senza nemmeno aspettare un attimo, la ragazza era già lì a chiedere le varie preferenze e Romeo, conservando da una parte ciò che avrebbe voluto dire, si ritrovò invece a scrivere l'intera commissione: aggiunse la tipologia dell'anello, il materiale della struttura principale e della pietra incastonata in essa; possibili dimensioni e tutto ciò che gli era necessario sapere per svolgere nel modo migliore il compito richiesto dalla signorina Hastur per renderla soddisfatta.
    Finito di scrivere...


    - Sono convinto che abbia scelto bene, signorina Hastur. L'anello sarà come lei lo vuole, ve lo garantisco. Il prezzo, come ha letto, è di 1000 €. Le voglio comunque ricordare che dovrà tornare qui, prima o poi, per ricaricare il potere speciale del gioiello. -


    disse tutto, senza lasciarsi nulla a dopo, o alla volta successiva; preferì essere chiaro da subito con la cliente, soprattutto per evitare delusioni o problemi.

     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    Ascolto quello che l’artigiano mi sta dicendo, tutte cose che ho già letto sul catalogo, ma son contenta che me le faccia notare anche lui. Significa che è una brava persona e che vuole accertarsi che i propri clienti trovino proprio l’oggetto che cercano. Ce ne sono di negozianti che non dicono niente, timorosi che il cliente cambi idea e non compri niente o decisi a fregarli. E, sapere che Romeo Sierra è sincero e accorto, mi rende più sicura che l’oggetto sarà quello che desidero e che dietro non ci sono fregature. *Perfetto.*
    “Va benissimo. Sarebbe stato troppo chiedere che l’anello non dovesse essere ricaricato. È un oggetto potente, quindi è giusto che sia così.”
    Insomma, ne ho visti di più potenti nel catalogo, ma a me va benissimo questo. Non sono una persona che va alla ricerca del potere, come lo era mia madre, sono solo una ragazza con la brutta tendenza ad andare incontro ai problemi. E non credo che lo userò più di tanto: non ho intenzione di cacciarmi nei guai volontariamente.
    Anche se, in effetti, non sono io a cercare i guai... sono loro a venire da me.
    “Poi mi serve più come una sicurezza, quindi non ho bisogno di qualcosa di infinito.” Dico infatti, portando a parole i miei pensieri. “Insomma, non credo di scaricarlo in una notte sola!” Scherzo.
    *Giusto?*



    Mi viene in mente un’altra cosa, una cosa abbastanza importante. Probabilmente ha intenzione di parlarmene anche lui - anzi, è quasi certo - ma non ha importanza.
    “Devo lasciarle il mio numero o il mio indirizzo? O può già dirmi quando sarà pronto l’anello?”
    Anche se, forse forse, l’indirizzo è meglio che evito di darglielo.
     
    Top
    .
  10. ~ Romeo.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Le condizioni offerte da Romeo piacquero e furono accettate da Kimberly, la quale dava la giusta importanza alle qualità che l'anello aveva, soprattutto alla sua potenza. La ragazza iniziò così a spiegare cosa la spingeva a scegliere quello e non qualcos'altro; la cosa si poteva riassumere come una semplice ricerca di sicurezza e l'Anello del Potere le sembrava in grado di darla; non a caso lo stesso Artigiano ne aveva uno, dunque doveva essere sicuramente qualcosa di utile.
    Scherzando, disse anche che le andava bene anche a confronto con qualcosa da una potenza infinita, semplicemente per il fatto che l'utilizzo che avrebbe fatto di un'arma non la obbligava ad usarla sempre, ma solo nei casi necessari. In poche parole significava che lo spagnolo l'avrebbe rivista dopo molto tempo, nuovamente nel suo negozio per farsi ricaricare l'anello.

    Quando molti aspetti della commissione furono risolti e scritti su carta dall'iberico, prima che quest'ultimo ponesse all'attenzione di entrambi l'argomento tempo di produzione e il conseguente bisogno necessario di un recapito telefonico, fu la cliente a ricordarlo. Rapidamente Romeo pensò ad un periodo massimo in cui sarebbe riuscito a terminare il lavoro; convinto, anche basandosi sul tempo consumato per fare la sua copia di Anello del Potere, alla fine...


    - Diciamo due giorni, ma in ogni caso è preferibile avere un numero telefonico e che aspetti la mia telefonata, signorina Hastur... -


    si trattava semplicemente della procedura attuata nella Casa de Artesiana.

     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Quando la potenza discende, il dio è vicino.

    Group
    Classi umane
    Posts
    2,025
    Reputation
    +20

    Status
    Anonymous
    Due giorni. Pensavo che ce ne volessero di più, ma a quanto pare mi sbagliavo.
    Meglio, più tempo ci vuole più io rischio di lasciarci le penne. E preferisco evitarlo.
    “Perfetto.”

    Alla richiesta del recapito telefonico, cerco nella piccola borsetta che ho dietro. Da qualche parte dovrei avere un biglietto da visita con su il mio nome e il mio numero di cellulare, senza però alcun cenno al Talamasca. Son due i tipi di biglietto che mi porto dietro: quello ‘ufficiale’, che uso per questioni di lavoro, e quello personale, adatto a momenti come questo.
    Trovatolo, lo osservo un attimo per essere sicura che sia quello giusto, poi glielo consegno. “Ecco.” Dico. “È tutto scritto qui.” Tutto il necessario, almeno, indirizzo escluso.
    Sono un po’ emozionata. Questo è il mio primo acquisto di un oggetto magico e non vedo l’ora di averlo tra le mani. *Due giorni...* Penso, rendendomi conto di quanto io sia vicina al momento in cui diverrà di mio possesso. Mancano solo due giorni, o qualcosa in più, ovviamente. E non posso che sentirmi soddisfatta dell’ordinazione: il gioiello mi attira e sento che sarà proprio come lo desidero. O almeno sono ottimista in tal proposito. Anche se, con questa ordinazione, il mio portafoglio si è alleggerito di parecchio. Ma non ha importanza, non troppa almeno. Per fortuna, vivendo in sede non devo pagare l’affitto e chissà cos’altro, e i benefici che mi darà l’artefatto ricompenseranno perfettamente la spesa.

    “Allora aspetto la sua telefonata. E se ha bisogno di più tempo, non si preoccupi. Faccia pure con calma.”
    *Se son sopravvissuta tutti questi anni...* Penso. *Qualche giorno in più non dovrebbe essere un disastro, almeno spero.*
    “Se non le serve nient’altro, io andrei. Arrivederci.”
     
    Top
    .
  12. ~ Romeo.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Alla richiesta di un numero telefonico, o comunque qualcosa per rintracciarla, la signorina Hastur rispose come se da qualche parte era stata attivata qualche leva, o premuto qualche pulsante. Portava con sé una borsetta, non molto grande, ma che comunque Romeo immaginava piena e strapiena di cianfrusaglie di ogni genere: così immaginava le borse di tutte le donne e così sembrava essere anche quella di Kimberly.
    Finalmente tirò fuori un piccolo cartoncino che sicuramente doveva trattarsi del biglietto da visita; lo guardò prima qualche istante, come per essere sicura di ciò che aveva in mano, e solo dopo lo consegnò all'Artigiano.

    Romeo iniziò a leggere quanto scritto: uno, due volte, domandandosi il motivo per cui quella ragazza avesse un biglietto da visita. *Deve fare qualche lavoro importante.* Non si fidava dei biglietti da visita semplicemente perché aveva un'abilità a perderli etichettandoli ogni volta come non suoi, dunque non dava importanza a quanto c'era sopra scritto. Di conseguenza, riportava tutto a penna sul foglio della commissione: accadde anche quella volta.
    La cliente, intanto, sembrava pronta a lasciare il negozio; infondo, non c'era altro da fare lì. Comunicò che avrebbe atteso una sua telefonata e che se avesse avuto bisogno di più tempo, poteva prenderselo. *Gentile da parte sua, ma forse, ce ne vorrà anche di meno.* Infine si congedò; a Romeo non restò che salutarla...


    - Ho tutto ciò di cui ho bisogno, signorina. Attenda pure la mia telefonata. Buona giornata e arrivederci. -


    staccò le frasi con qualche istante di silenzio, giusto per non sembrare una macchina di parole. Guardò il foglietto che aveva tra le mani, prima di incamminarsi in Laboratorio per preparare tutto l'occorrente...

     
    Top
    .
11 replies since 3/1/2009, 17:52   70 views
  Share  
.