Romeo Sierra: lavorando per Kimberly Hastur

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  1. ~ Romeo.
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    Il primo passo da compiere era lo stesso di molti altri lavori: l'argento andava reso liquido per poterlo lavorare, ma c'era bisogno prima di una forma in cui versarlo e farlo raffreddare, dal quale poi sarebbe uscito fuori la forma grezza del monile. Occorreva dunque ricavare una forma circolare, il più possibile somigliante ad un cerchio, oltre essere della misura ideale per permettere alla fine all'anello di entrare e uscire dal dito della signorina Hastur senza problemi ed intoppi; la giovane donna desiderava anche una maglia sottile: Romeo se lo stampò a mente dato che in quel momento non era importantissimo.

    Con un gessetto, la cui punta era stata ricavata con cura, l'Artigiano disegnò il cerchio tenendo ben presente le possibili misure del dito della cliente, andandosene sia per un'idea, sia basandosi su misure standard, sia grazie ad altri fattori che difficilmente lo tradivano. Nel caso in cui il cerchio sarebbe stato più stretto, non ci voleva molto ad allargarlo; oltretutto gli accadeva raramente e l'importante era non sbagliare rendendolo troppo largo, dato che a quel punto era meglio ricominciare tutto da capo. Per compiere quel lavoro che potrebbe sembrare semplicissimo se raccontato, l'uomo ci mise un bel po', anche perché desiderava fare un lavoro accuratissimo, senza sbavi od errori, munendosi anche di occhiali speciali dalle identiche funzioni di una lente di ingrandimento.

    Per quel passaggio servì una buona mezz'ora, ma ne valse la pena: ad occhio sembrava un lavoro accurato quello iniziale in cui venivano semplicemente impostati su acciaio i punti d'aiuto all'incisione.
    La vista svolgeva un compito essenziale in quella parte e lo sforzo che subirono gli occhi, resero quest'ultimi molto stanchi. Una buona pausa era l'ideale, così, lasciando tutto dove stava, si recò al primo piano per mangiare qualcosa, dato che era passata già da un po' l'ora in cui molti, a Nouvieille, mangiavano beatamente.

    **********

    Un'ora dopo Romeo impugnava già con entrambe le mani un piccolo martello e uno scalpellino delle stesse dimensioni. Con quelli andò a picchiettare più e più volte la lastra di acciaio, seguendo attentamente i punti guida che lui stesso aveva segnato prima di andare a mangiare. Poteva commettere errori, dato che alla fine, prima di considerare il lavoro ultimato, l'Artigiano avrebbe trascorso molto tempo a perfezionare la superficie dell'argento; eppure, era meglio non esagerare e fare di tutto per svolgere un lavoro pulito e ordinato.
    Finì anche di fare l'incisione, ma solo dopo un'ora e qualcosa, ritrovandosi stanco nelle braccia, ma anche nella mente. Aveva finalmente la forma in cui poi avrebbe versato l'argento liquido. Non restava che trasformare lo stato del materiale richiesto da quello solido a quello liquido, e come sempre, in suo aiuto, c'erano le care Rune, compagne inseparabili del suo lavoro: ancora una volta sarebbe ricorso al potere di Fehu, Runa del Fuoco. Purtroppo non si sentiva in condizioni di continuare subito; preferì così interrompere tutto e proseguire il mattino successivo...

     
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16 replies since 10/1/2009, 21:25   261 views
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