Esci con me.

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  1. Lovett
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    L'ha presa male, e lo sai. Sei vecchio, ammetti questa dura verità, Diderot. Matt non staccò neanche per un secondo gli occhi dalla sua compagna...amica, per ora, non compagna. Sapeva che qualcosa di quello che aveva detto l'aveva turbata, anche se faceva di tutto per nasconderlo. E Matt sapeva anche cos'era, a turbarla. Era lui. O almeno, una parte di lui. La parte più esterna, la sua verità. La sua età. Aveva 26 anni, era vero, ma ragionava ancora come un ragazzino, certe volte. E aveva una passione smodata per le ragazze con la faccia da bambolina. Non ci poteva fare niente, era più forte di lui. Forse aveva qualche mancanza in fattore purezza, o candore. La sua vita gli aveva fatto troppo schifo, per mantenere la purezza giovanile. Non poteva certamente chiamarsi un santo, ma alla fine non era cattivo. certo, pensava spesso solamente agli affari suoi, ma non mancava di essere altruista, quando questo non poteva arrecargli danno. Lei rispose che non era un problema, ma mentiva spudoratamente. A quanto pareva all'accademia per osservatori non gli insegnavano a mentire come si doveva.
    Adcoltò poi, in silenzio, le parole di Kim. L'aveva sottovalutata. Non sembrava grande solo fisicamente, ma anche mentalmente. "Ragiona quasi come un bimba grande" si ritrovò a pensare. Evitò alla grande di apparire divertito. Ma non ci riuscì. Era un criminologo, mica un bugiardo di professione.
    Si fece scappare una risata, una risata piena di gusto, una di quelle che fai quando vedi un bambino muovere a tentoni i suoi primi passi e cadere sul sedere dopo breve tempo.
    -Figurati se mi sono offeso!- disse tra una risata e l'altra. Tese poi una mano di fronte a sè, in segno di scuse. -Scusami Kim, ti prego, se rido, ma è troppo divertente vederti fare un discorso serio e complesso e poi cadere su una cosa del genere...-
    Si costrinse a smettere di ridere, ma il sorriso gli rimase sullo strano e particolare viso. Si sporse in avanti, verso di lei. Molto vicino a lei.
    -Sei un'osservatrice,- mormorò in modo che lo potesse sentire soltanto lei -e ormai ti sarai accorta che io sono diversa dagli altri uomini...o ragazzi, con cui hai parlato. Nella mia vita sono stato offeso in modi ben più gravi. Mi hanno chiamato necrofilo, sai? Alcuni hanno pensato che io potessi avere rapporti sessuali con i morti, solo perchè credo che la vita non finisca, dopo.- Alzò quindi le sopracciglia, e le sorrise per tranquillizzarla.
    Si raddrizzò così sulla schiena, senza staccare lo sguardo neppure per un attimo da lei.
    -Ma continua, mi interessa.- e le fece un cenno con la mano, come un lord, un re, chiede alle sue dame di compagnia di sollazzarlo con gli ultimi scandali a corte.
     
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31 replies since 26/8/2009, 22:47   395 views
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