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Aishwarya Rai
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La "fuga" romantica, come Aisha l'aveva definita, era passata.
Era ora di tornare con i piedi ben saldi per terra, e sopratutto, di cercare di non perdere nuovamente il contatto con la realtà.
Era una sua impressione, o adesso la sua era una vita molto più tranquilla e da umana, quella che conduceva attualmente?
Non era successo nulla di strano, rispetto ai primi tempi in cui era arrivata in città. Tutto sembrava stranamente calmo, considerando gli standard della città.
Quel giorno, la giornata era limpida e luminosa. L'estate stava arrivando, e lei non poteva esserne più felice.
Se doveva essere sincera con se stessa, era stufa dei vestiti invernali. Preferiva di gran lunga indossare sari comodi e leggeri.
Aveva appena finito di lavorare, per cui era aveva chiuso il negozio e si era avviata verso la strada di casa.
Ma era ancora presto, e decise di andare a fare una passeggiata ai giardini. Aveva una coda alta, i capelli lisci, un paio di jeans chiari, delle scarpe con il tacco alto, aperte, che ricordavano vagamente dei sandali stile "schiava".
Portava un top allacciato al collo, azzurro, con delle perline blu. Il sole non era ancora calato, e infatti Aisha portava gli occhiali da sole. Passeggiava tranquillamente per i giardini, respirando un po' di aria pulita, fermandosi ogni tanto ad osservare le persone attorno a lei
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.SPOILER (click to view)Posso? *-*
Cammino per il parchetto, guardandomi intorno senza cercare nulla di particolare... anzi, senza guardare veramente qualcosa.
In questo momento mi sento malinconica. Purtroppo, è arrivata l'ora della riflessione, d'altronde non posso sfuggire a lungo dai miei pensieri. Matthew se n'è andato, e da un po'. Perché, allora, non riesco ad accettarlo? Non posso far meno di pensare. Lo conoscevo a malapena, non era successo nulla di particolare tra noi, non ero nemmeno ancora riuscita ad accettare il suo lavoro, però... però stavo iniziando a sperare... Interrompo la mia riflessione, sforzandomi di non pensare... di non pensare a lui, almeno.
Mi concentro sulla mia recente conciliazione con Neris, ma ottengo pochi risultati. Finché ero tormentata dalla 'questione-Neris' riuscivo a non pensare troppo a Matt, ma ora... è praticamente impossibile.
Forse l'unica soluzione è concentrarsi sullo studio. Mi dico, portando lo sguardo alla borsa non troppo grande (ma neppure troppo piccola) che ho a tracolla. Mi son portata dietro una lettura semplice semplice, ossia 'Il Ramo d'Oro' di Frazer. Non è propriamente un'opera sull'occultismo, e per questo motivo sto continuando a interrompere la lettura per mangiarmi letteralmente altri libri, ma è comunque parecchio interessante. Peccato che l'autore non abbia mai incontrato creature sovrannaturali, altrimenti sarebbe ancora più interessante.
In questo momento, indosso un paio di jeans e una maglietta bianca, di stile etnico, con una fine decorazione floreale marroncina che circonda il colletto e l'orlo inferiore dell'indumento. I miei capelli, che ho stirato ieri, sono legati in una coda, e sulle braccia porto i miei - ormai inseparabili - bracciali di cuoio in stile fantasy. Naturalmente all'indice destro porto un fine anello d'argento con incastonata un'ametista, ma ormai non ci faccio molto più caso, visto che lo tengo anche di notte. Non sono molto vestita alla moda (più che altro sembro quasi pronta per gioco di ruolo dal vivo) ma non mi interessa più di tanto: dopotutto, se volessi vestirmi in altro modo sarei costretta a lasciare i bracciali nella mia stanza, e mi sentirei indifesa senza quell'artefatto protettivo. Quindi l'unica soluzione è ignorare quello che borbottano i ragazzini che trovo in giro, cosa che ormai è la mia specialità.. -
Aishwarya Rai .
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SPOILER (click to view)certo!scusa il ritardo, avevo pure virus nel pc e dovevo reinstallare tutto ç_ç
Ogni tanto si lasciava prendere dalla nostalgia per il suo paese, come quel giorno. Aveva messo l'ipod, impostato la playlist "musica da casa" e cominciò ad ascoltare un concerto per sitar e flauto.
Solitamente ascoltava qualsiasi tipo di musica, ma quel brano le ricordava particolarmente le passeggiate in spiaggia, quando si concedeva una mini vacanza in India.
Socchiuse gli occhi lasciando che il sole le regalasse gli ultimi raggi della giornata. Non che amasse tanto abbronzarsi; come la maggior parte delle indiane, le piaceva proteggersi dal sole, ma non poteva negare che dopo un bel po' di pioggia invernale lasciarsi coccolare dai raggi solari non fosse poi una cattiva idea.
Si accomodò su una panchina, guardandosi attorno. Era pieno di famigliole, di ragazzi che camminavano abbracciati, che giocavano o scherzavano.
La colpì soltanto una ragazza seduta da sola, con un libro in mano, esattamente come lei.
L'unica differenza era che Aisha ascoltava la musica. Per il resto, quella ragazza sembrava uscita dal suo negozio, pensò con un sorriso.
Poggiò la schiena alla panchina, osservando il cielo per un breve momento, prima di osservare nuovamente la ragazza con un filo di curiosità. Chissà perché - forse era anche il libro che leggeva - l'istinto le suggeriva che quella ragazza non era poi così.. "normale".
Forse era solo una sua impressione, ma raramente sbagliava
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.SPOILER (click to view)Non ti preoccupare... e scusami te! Sono in ritardo anch'io! xD
Seduta sulla panchina, mi immergo nella lettura. Non credo che potrò leggere per molto, ma finché c'è il sole posso approfittarne. Non posso fare a meno di sorridere, scoprendo che certe popolazioni primitive (Primitive... brutto termine. Rifletto. Chi ci dice che noi siamo più avanti di loro? Che significa essere 'civilizzati'?) credono che l'anima sia un ometto che viva nella nostra testa. Dovrebbe sembrarmi stupida come idea, invece mi affascina. Dopotutto, non è certo più improbabile di quello che credo io.
Dovrei chiedere a Neris come immagina la sua anima. Chissà come mi risponderebbe... Questo pensiero basta a far crollare il fragile castello di carte che mi difendeva dalle mie preoccupazioni. Basta a distarmi dalla lettura.
Alzo lo sguardo dal libro, dando un'occhiata attorno. Non sono sicura di cosa sto cercando, ma mi va bene qualsiasi cosa che mi costringa a non pensare. Possibilmente qualcosa di non nocivo alla mia salute. Devo smetterla di cacciarmi nei guai.
Sento una punta di gelosia nel notare che la maggior parte delle persone presenti è in compagnia. Praticamente ci sono solo io sola soletta, ad aspettare... qualcosa. Dovrei smetterla di aspettare... dovrei iniziare a cercare. Ma per cosa? Delle persone che ho sentito come più care me n'è rimasta solo una. Sì, ci sono i miei colleghi, ma sono brava a tenermi a distanza da loro. Forse dovrei impegnarmi per conoscerli meglio.
Sono persa in questi pensieri quando mi rendo conto che non sono l'unica da sola. C'è una ragazza seduta su una panchina non molto distante e mi è sembrato che guardasse verso di me.
Per un attimo rimango indecisa sul da farsi, ma poi mi stringo nelle spalle e chiudo il libro. Tentare non costa nulla.
Mi alzo, ritirando il volume nella borsa, e mi dirigo verso di lei. Arrivata alla panchina, con un leggero sorriso imbarazzato, chiedo: "Ciao. Posso?". -
Aishwarya Rai .
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SPOILER (click to view)ç_ç ari scusa, questo weekend sarò a casa e risponderò più velocemente!
Oltre ad ascoltare la musica, Aisha aveva tirato fuori un blocchetto, nel quale aveva trascritto tutto quello che avrebbe dovuto fare nelle immediate due settimane.
Pulire casa, sistemarla, rimettere in sesto il negozio, uscire qualche sera per divertirsi.
Si era resa conto, mentre aggrottava le sopracciglia, che oramai la sua vita era fin troppo ordinaria.
Un po' si annoiava.
Si rendeva conto che la vita che aveva vissuto le aveva fatto capire che l'avventura, il pericolo, la facevano sentire viva.
"E' un idea assurda"
Quella vocina nella mente parlava spesso, quando lei pensava cose del genere.
"Non poi così assurda. Mi sentivo viva e utile a qualcuno"
Rispose Aisha a se stessa, mettendo fine alla discussione. Posò il blocchetto e alzò il capo, vedendo che la ragazza si era fermata poco distante da lei
Certo, accomodati pure!
Aisha sorrise come sempre, affabile. Spostò la sua borsa per farle spazio, e abbassò il volume del suo ipod. Si rannicchiò con le gambe, poggiandovi poi le mani e riprendendo ad osservare le persone presenti, si accorse che la ragazza aveva smesso di leggere, e per educazione, anche lei si tolse l'ipod. Laguardò per un breve secondo, e sorrise nuovamente
Finalmente una bella giornata di sole!Ultimamente mi era mancato un po'... -
.SPOILER (click to view)Non c'è nessun problema! ^^ Comunque... è vero, finalmente è tornato il sole (almeno da me)!
Ma c'è sempre la minaccia di brutto tempo... sing...
"Grazie." Rispondo, con un leggero sorrido, quando lei mi dice che posso accomodarmi. Mi siedo, chiedendomi che diavolo mi è venuto in mente di venirla a disturbare. Da una parte mi fa piacere fare nuove conoscenze, ma dall'altra c'è sempre quella dannata timidezza che mi tormenta e mi blocca. Credo che mi sia più semplice intervistare una creatura pericolosa che iniziare una nuova amicizia. E questo non va bene, non va bene per niente. Rifletto, un po' depressa.
Ma le parole della ragazza mi tirano un poco su il morale. Il tempo! Come ho fatto a non pensarci! E' il modo migliore per iniziare una conversazione.
"Sì, è vero. Ci voleva proprio una bella giornata di sole." Commento. "Mi piacerebbe che almeno per qualche settimana facesse bel tempo."
Rimango un attimo in silenzio, un po' imbarazzata. Beh, il ghiaccio è stato rotto - grazie a lei, non certo grazie a me - ma io rimango sempre la solita. Perché non riesco a smettere di temere di non essere accettata per quello che sono? Probabilmente perché ci sono dei segreti sulla mia vita che non posso rivelare alle persone comuni. Ma non mi dispiacerebbe, per una volta, avere degli amici (o un ragazzo... ehm...) 'normali'.
"Mi chiamo Kimberly." Mi presento. "Spero di non averti disturbato."
Anche se è difficile che me lo direbbe se l'avessi fatto.. -
Aishwarya Rai .
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SPOILER (click to view)anche qui sembra finalmente il brutto tempo sia finito.. speriamo solo che non arrivi il caldo afoso, che soffro di pressione bassa XD
Nessun disturbo Aisha sorrise, stringendole cordialmente la mano.
Tornò ad osservare il cielo, vagamente a disagio. In effetti, se avesse voluto, avrebbe potuto portare la pioggia in qualsiasi momento avesse voluto.
Ma persino lei aveva voglia di vedere il sole, e perchè rovinare la giornata a tutti, specialmente a lei stessa, portando nuvole e freddo?
Quasi rise tra se e se, pensando a quello che Kimberly avrebbe potuto pensare di lei, se avesse saputo cosa Aisha sarebbe stata in grado di fare.
Si voltò verso di lei, osservandola più attentamente di quanto avesse fatto prima. Sembrava davvero giovane, come se non avesse nemmeno vent'anni, e forse era proprio così.
Sembrava la tipica bellezza americana. Bionda, occhi chiari, un bel sorriso allegro. Improvvisamente Aisha si sentì più vecchia dei suoi 25 anni. Come mutante, per quanto invecchiasse sulla carta, fisicamente avrebbe mantenuto la sua forza e la sua potenza per molti altri anni ancora. Ma rispetto a quella ragazza, si sentiva sull'orlo della settantina
Non dirlo a me passò immediatamente al tu, vista anche la giovinezza della ragazza Ho passato gli ultimi giorni solo nel mio negozio e a casa mia.. per colpa del tempo. Quando piove, per quanto mi piaccia, non mi sento libera di farmi una delle mie passeggiate come invece faccio quando c'è il sole.
Scrutò il cielo per un secondo e tornò a fissarla
Non è un problema se ti dò del tu, vero? Vivi qui da molto?
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"Nessun problema." Rispondo, quando la ragazza mi chiede se può darmi del 'tu'. "Anzi lo preferisco." Aggiungo.
Sì, preferisco dare alle persone del 'tu' quando non sto lavorando. Soprattutto quando i miei interlocutori sono giovani, anche se più grandi di me.
Non posso fare a meno di osservarla. Dal suo aspetto ho praticamente la certezza che sia di origine asiatica... se non lei, almeno i suoi antenati provengono da quella zona. Come sempre, quando mi trovo davanti qualcuno di nuovo, mi ritrovo a 'fantasticare' sulla sua vita e mi devo trattenere a forza da fare domande a tutto spiano. No, devo andare passo per passo. Mi manderebbe a quel paese se iniziassi a tormentarla sulla sua vita. Almeno io farei così. Rifletto, un po' dispiaciuta da questo particolare. Qualche volta mi piacerebbe tanto poter chiedere tutto agli altri e non essere costretta a dire io qualcosa del mio passato. Un pensiero egoista, in effetti.
"Sono qui da un po'." Continuo, involontariamente un po' vaga. "E' una bella città, Nouvieille. Forse non me ne sono innamorata subito, ma quasi subito sì." Non so nemmeno io perché l'ho detto. Sarà perché ho voglia di fare conversazione, di non pensare a una certa persona che se ne è andata.
"Come ti chiami?". -
Aishwarya Rai .
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Aisha piegò il capo di lato, in un sorriso spontaneo e tranquillo
Ti capisco. Conosco molto bene quella sensazione.. specialmente quando provieni da un paese tanto differente come il mio. Sono indiana, ma vivo in questa città da un paio di anni, oramai..quando sono arrivata ero quasi tentata di fare dietro front, per tornare a casa
Continuò lei aggrottando leggermente le sopracciglia, annuendo quasi a se stessa.
Per niente al mondo avrebbe dimenticato quel periodo.
Era giunta in un momento di profondo caos e di terrore. Anche dopo mesi, stentava a capire cosa fosse accaduto, ma in meno di due giorni si era trovata un coltello puntato alla gola.
Se non fosse stato per Holden..
Quasi sospirò, quando lo pensò. Dubitava di poter provare qualcosa del genere per qualcun'altro. La sua capacità di amare si era come esaurita, come una batteria. Chissà dov'era finito?
Non aveva visto più nessuno. Né lui, né Tracy, né Kat..
Mi chiamo Aishwarya..ma da quando vivo qua, tutti mi conoscono come Aisha. Mi rendo conto che il mio nome è troppo difficile, specialmente la prima volta che si sente..
Invece tu?
Tornò con i piedi per terra, porgendole la mano. I primi tempi, persino gesti semplici come quello la mettevano in difficoltà, rendendosi conto che lì si scambiavano le mani, sia uomini che donne..
com'era cambiata in due anni!
Tornò ad osservare con crescente curiosità la ragazza che aveva di fronte. -
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Quando lei parla di come avrebbe voluto fare dietro front non posso fare a meno di chiedermi se è stato anche per me così.
"Tornare a casa..." Sussurro, quasi senza rendermene conto. "Chissà, forse quando sono arrivata una parte di me voleva tornare a Roma." Continuo a voce più alta, sentendo il bisogno di parlare, di dire qualcosa, di evitare di tornare col pensiero ai problemi del momento. "Ma credo che mi interessasse di più lasciarmi alle spalle tutto. Non so se mi sono spiegata."
Per un istante mi chiedo perché sto dicendo tutto questo a una perfetta sconosciuta, ma presto decido che non ha importanza.
"Io sono Kim." Rispondo alla sua domanda, stringendole la mano, mentre cerco di memorizzare il suo di nome. "Aishwarya." Ripeto lentamente, sperando che la mia memoria non abbia fatti cilecca e che io l'abbia ripetuto in modo giusto... o quasi, almeno. Anche se questo non significa che tra qualche ora io me lo ricorderò ancora. "Mi piace come nome, anche se non so se riuscirò facilmente a memorizzarlo." Ammetto, un po' dispiaciuta.
"Qual'è il significato del tuo nome?" Non posso fare a meno di chiedere, anche se mi rendo conto che non è detto che lo sappia. Io, ad esempio, non ho idea di cosa significhi Kimberly..
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