Tra luci colorate

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Aspera non era mai entrata in un lunapark, cioé: ci era entrata ma ovviamente con secondi fini, mai per godersi lo spettacolo che semplicemente guardarsi in giro offriva. In posti come il lunapark, soprattutto in quelli campestri, era molto semplice avvicinare qualche bambino in un ombra e nutrirsene. I bambini.. pensò mordendosi le labbra, un po' estraniata e persa in ricordi lontani., in desideri e speranze meno lontane.
    Era un serata piuttosto mite, Aspera indossava un paio di jeans neri e una tshirt a righe coperta in parte da un chiodo di jeans grigio scuro. Malgrado il periodo non si stava troppo male all'esterno. Certo, non c'era più nessuno sui giochi acquatici, ma le luci erano accese illuminando sia la 'piscina' che la struttura dell'attrazione. La vampira si perse per un momento osservando le ricostruzioni delle rovine di antiche città greche che affondavano nell'acqua lucente.
    C'era gente per strada, bambini soprattutto ma anche coppiette e alcuni radi adulti che sembravano più essere distanti spettatori, che non protagonisti, come se ci fosse qualcosa che li obbligasse a stare li: un figlio, una cena fuori dal comune..
    La vampira annusò l'aria ricca di mille odori diversi, persone da tutta la città e da fuori, turisti probabilmente. Non si concentrò su nulla in particolare, non diede proprio nessun peso a quegli odori così ricchi di informazioni, anzi si diresse verso un baretto e comprò una bibita, la donna dietro il banco le consegnò un recipiente come quelli che danno al cinema, di cartone con la cannuccia. Sorseggiando accompagnata dal rumore fastidioso (ma che in realtà Aspera adorava) del liquido che saliva su per il tubicino di plastica, si spostò nella zona più movimentata del parco. Chissà che facessero qualche spettacolo.. la vampira non ne aveva idea. Era andata li un po' per curiosità, un po' perché aveva voglia di fare qualcosa di diverso, una specie di micro vacanza dal solito tran tran di vicoli malfamati o di locali lussuosi.
    Nel viale più 'trafficato' trovò una panchina, ce n'erano molte libere, erano in pochi quelli che si sedevano, la maggior parte delle persone camminava o correva per non perdersi chissà quale evento stava per essere inscenato da quelle parti. Si appoggiò allo schienale e guradò all'insù, c'era un albero pieno di lucine colorate, non assomigliava per niente ad un albero di natale come avrebbe pensato se le avessero parlato di un albero con lucine colorare. Era molto alegro, molto estivo, anche se ormai l'albero era sfogliato e secco..

    SPOILER (click to view)
    per Neris ^^
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    5,814
    Reputation
    +45

    Status
    Anonymous
    Non sono molto convinta se ho fatto bene a venire qui. In questo luogo, in questo luna park, è tutto così moderno: musica, rumore, luci, bambini ragazzi e adulti che si agitano per delle ridicole giostre, senza rendersi conto del fatto che alcune di esse possono essere pericolose. Ma vedo che si divertono. Già... probabilmente sono io che non capisco molto di queste... Non trovando un termine migliore, finisco la frase con ...cose. I mortali sono così fragili, la loro vita si spezza molto facilmente. Forse è proprio per questo che hanno bisogno di momenti simili, dove si divertono senza pensare alle possibili conseguenze.
    Camminando nel Luna Park vedo girare bottiglie e, in alcuni casi, pasticche. Ma ci sono soprattutto bambini.
    Bambini innocenti. Oh, come sono tentata! Rifletto, giocherellando con una ciocca di capelli. E' da troppo tempo che non bevo sangue di bambino, questa è una punizione che mi sono data da sola, un divieto che mi sono sforzata il più possibile di rispettare. Il sangue di bambino, il sangue di un innocente, è come una droga: quando inizi non puoi sopportare di starne senza. Potrei assaggiarne comunque qualcuno. Non è che devo per forza ucciderlo... L'idea mi tenta, ma ho la sensazione che non riuscirei a fermarmi se lo facessi, e prosciugherei quel povero bambino. Beh... appena trovo un bulletto...
    So perfettamente che questo è solo un modo per raggirare il divieto che mi sono auto-imposta come punizione per essermi creduta la Dea per molti secoli, ma non mi importa. Se devo scegliere tra bambini innocenti e bulli scelgo di sicuro i secondi.

    Ho appena cominciato a guardarmi intorno con il preciso intento di cercare una giovane preda, quando sento un odore particolare. E' l'odore di morte. Il debole odore che qualsiasi vampiro si porta dietro. Non faccio troppa fatica a localizzare il mio 'collega', una 'ragazza' seduta su una panchina non troppo distante. Chissà se mi ha percepita anche lei. Mi chiedo, d'un tratto poco interessata alla cena, che può benissimo essere rimandata di qualche ora.

    Mi avvicino alla panchina, ignorando tutte le persone che incrocio nella mia strada, concentrata unicamente a osservare la vampira. Non ci penso mai molto, ma da quando sono giunta a Nouvieille mi sono tenuta un po' alla larga dagli altri vampiri. Dopo l'incontro con Asterios, ho avuto solo il piacere di incontrarne altri due, e in tutti i tre casi sono stati degli incontri abbastanza brevi.

    Mentre cammino sistemo un attimo la leggera mantella nera che indosso sopra una semplice maglietta bianca. Non controllo neppure la mia gonna, sicura che sia perfettamente a posto. E' una gonna etnica lunga quasi fino ai piedi e divisa a strisce di diversi colori - tutti abbastanza cupi, comunque - che non tutti porterebbero di questo tempo.

    SPOILER (click to view)
    Eccomi qui! *-*

    Potere utilizzato:
    CITAZIONE
    Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.
     
    Top
    .
  3. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Accavallò le gambe e aspirò dalla cannuccia un liquido del tutto inutile al suo corpo, ma abbastanza piacevole in quanto ora le sembrava proprio di stare al cinema osservado il vai vai di gente grazie a quella specie di borraccia. Non riuscì a non lasciarsi attrarre da un odore che tendenzialmente non ci si aspetta di trovare in un Lunapark.. morte.
    Si mise a sedere più dritta e si guardò in giro con più attenzione. Poteva non essere ancora in vista il suo simile, e di sicuro non era riconoscibile a prima vista. Che bei capelli, bella gonna Pensò quando apparve una giovane ragazza dagli accesi capelli rossi con indosso una gonna a striscie di colori poco allegri. Sorrise involntariamente; se avesse dovuto scommettere avrebbe decisamente scommesso che era lei la vampira tra la folla, ma si sa l'apparenza inganna.. E poi c'era un pelato sospetto, vestito con degli strani pantaloni arancioni che le sembrava avere un aria malsana. Sarà soltanto un pedofilo. Si disse, per poi notare che la rossa si stava dirigendo proprio verso di lei, e l'odore aumentava con il suo avvicinarsi. Era lei.
    Vederle sistemare la giacca-mantella la fece sorridere, ma si trattenne. Il gesto e la camminata decisa le fecero ricordare i cowboys, fermi e risoluti che si avviano ad arrestare un qualche malvivente. Fortunatamente questa sorta di stupidaggini le teneva piuttosto a bada ed evitò di mostrare il minimo segno del suo insensato e breve divertimento.
    Le venne in mente che forse la vampira non avrebbe preso bene la sua presenza, chissà che non considerasse il luogo 'suo territorio'.. Naa, sono cose poco vampiresche. Rifletté chiedendosi se fosse semplice voglia di due chiacchiere quella che stava spingendo la vampira verso di lei.
    'Sera. Salutò educatamente, come se si fossero date un appuntamento formale, quando furono più vicine. Spazio sulla panchina ce n'era, di certo non necessitava un invito, se avesse voluto sedersi l'avrebbe fatto di certo. Era una morte per nulla giovane quella che emanava l'odore che ormai sguazzava sovrano nelle narici di Aspera.

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    5,814
    Reputation
    +45

    Status
    Anonymous
    Avvicinandomi così lentamente, come una comune umana, ho lasciato alla vampira il tempo di andarsene o di mostrarmi che non sono la benvenuta, ma a quanto pare ha deciso di rimanere qui. Bene, così posso distrarmi dalle tentazioni.
    So benissimo che ormai che mi sono messa in testa di nutrirmi di un piccolo bullo non cambierò idea facilmente - sono una vampira testarda, io - ma non mi dispiace per niente illudermi che l'incontro con un'altra della mia razza possa darmi il tempo di cambiare idea sulla preda.

    "Buona sera!" Rispondo, sedendomi sulla panchina accanto a lei. Non mi preoccupo troppo di apparire maleducata, il suo saluto mi è bastato perché mi sentissi legittimata a sedermi proprio qui. Dopo tutto, non sto scacciando nessuno e nemmeno segnando il territorio come fanno i pulciosi. Rifletto, un po' stupita dal fatto che mi sto facendo certi problemi che il mio creatore definirebbe - e a ragione - futili o ridicoli. Arawn direbbe che ho vissuto troppo tra gli umani. Ma se pochi anni sono troppo, il periodo che ho passato dormendo come può essere considerato?

    "E' un luogo particolare questo, non trova?" Chiedo, tanto per iniziare la conversazione. Visto l'età che dimostriamo entrambe potrei benissimo darle del tu, ma non mi sembra il caso farlo. Non mi sembra per niente una neofila. Dal suo odore direi che deve avere parecchi secoli. "Devo ancora decidere se mi piace o no. Temo che sia troppo moderno per i miei gusti."
    So benissimo che ci sono posti ancora più tecnologici ma bastano queste giostre a farmi sentire... antiquata.
     
    Top
    .
  5. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    La vampira sconosciuta si sedette e ribambiò il saluto, poi pose una domanda giusto per introdurre la conversazione, per rompere il ghiaccio. Aspera non poté non pensare vagamente compiaciuta un Come siamo civili noi vampiri..!
    Mentre si accingeva a pensare alla risposta, la sua interlocutrice proseguì donando la sua opinione sul luogo. Aspera scostò una bionda ciocca di capelli, cercando di dare un giudizio ai lunapark in generale. Ora che si si trovava a rifletterci su, si rese conto di non essersi mai chiesta se effettivamente amava o meno i lunapark.
    Così ci impiegò un attimo, ma alla fine si volse per poter guardare la persona con cui stava parlando e dire: Anch'io non mi sono ancora fatta un'idea, ma so per certo che mi piace l'ambiente. Accennò un sorrisetto mentre spostò il proprio aguardo su quella che sembrava un gruppo scolastico di piccoli bambinetti, tutti vestiti con una maglia arancione piuttosto fluorescente e molto ben riconoscibile tra la folla. Che metodo ingegnoso per non perderli..
    Riascoltò il "buonasera!" e le parve quasi entusiastico. Aspera si meravigliò di quanto poco le andassero a genio le vampire, o meglio: poco spesso ci andava d'accordo, molto spesso erano più giovani di lei e la irritavano con i loro modi da rockstar-dei-secoli-so-tutto-io. La bambina vampiro aveva fatto eccezione, e questa nuova venuta aveva inconsapevolmente fatto la sua buona impressione. Non che ci volesse molto a far cambiare idea ad Aspera..
    Troppo moderno? Ripeté le parole della vampira con un po' di sorpresa. Quando vivi molti secoli alla fine ci fai il callo all'evoluzione, ai progressi.. Si domandò se non fosse una specie di vampira-iperconservatrice che pretendeva di viviere ancora come all'età della pitera in cui era nata. Cominciava ipoteticamente a perdere punti
    Io trovo che sia semplicemente un po' troppo frenetico. A volte gli umani si stressano anche quando intendono svagarsi. Cercò così di farla spiegare meglio, chissà che forse non aveva semplicemente usato malamente quella parola. Ma quando mai i vampiri commettono quesi errori, se non di proposito? A quanto pareva era in vena di autocelebrazione della razza quella sera Aspera..
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    5,814
    Reputation
    +45

    Status
    Anonymous
    Non posso fare a meno di sorridere quanto dice che le piace l'ambiente, soprattutto dopo aver notato che il suo sguardo si è spostato su un gruppo di bambini. Non posso esserne certa al cento per cento che si stia riferendo a loro, non senza entrare nella sua mente, ma il sangue degli innocenti - soprattutto se bambini - attira qualunque vampiro. Compresa me. Mi dico, senza mettere molta emozione in questo pensiero, ma constatando semplicemente un fatto.

    Noto che le mie parole l'hanno sorpresa. Non me ne stupisco più di tanto: sono i vampiri più antichi quelli che trovano più difficoltà ad abituarsi alla vita di quest'epoca. La vampira con cui sto parlando non mi sembra giovanissima, dal suo odore capisco che la sua non è una morte recente, ma vive sicuramente da meno tempo di me.

    "Frenetico?" Questa volta sono io a ripetere le sue parole. "Ha ragione. Sembra che il divertimento vada di pari passo con una certa dose di stress, ma temo che non sia un problema soltanto umano." Sono ben consapevole che anche noi vampiri possiamo essere vittime dello stress, anche se forse per motivi diversi da quelli di questi umani. O forse no.

    In realtà, so perfettamente che di questo luogo non mi dà fastidio la frenesia umana. I miei problemi non riguardano certamente la folla, mi piace tantissimo quando la platea del teatro dove lavoro si riempe di gente. No, il problema è il modo in cui si divertono, la tecnologia che usano, ma non mi sembra il caso di fare la disadattata. Penso, leggermente divertita, consapevole che il mio problema è legato al periodo - troppo lungo - passato a dormire. Dopo un sonno così lungo non posso pretendere di adattarmi al nuovo ambiente in pochi anni.

    "Io sono Neris Iaia." Mi presento semplicemente, evitando espressioni come 'ma non mi sono ancora presentata!', molto utili quando si è di fronte a un umano.

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.
     
    Top
    .
  7. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Vampiri e stress..Era quello che voleva dire la sua simile? Ad Aspera non si poneva il problema, lei viveva da tempo immemore da sola e i suoi ritmi se li sceglieva lei. Si sentiva un po' staccata dal resto del mondo, come se il suo tempo scorresse più lentamente. Forse non era sempre stato così.. Rifletté mentre i suoi occhi scorrevano lungo i fili di lucine appesi agli alberi sull'altro lato della 'strada'. Un tempo sicuramente anche la sua vita era stata frenetica, ma erano tempi piuttosto lontani da quelli che stavano vivendo e di certo.
    Trattenne un sorriso, pensando ai tempi di guerra, li si che la sua vita era stata corsa veloce come un lampo. Vai di qua, fai quello.. le notti irrimediabilmenti troppo corte, poi ti devi nutrire, devi nascondere le prove e portare messaggi, mantenere buone relazioni con più nobili possibile..e una marea di inutili cose che col tempo si erano perse, o erano state sostituite da altre più moderne.
    In risposta si limitò soltanto ad aggiungere un 'Hm' non troppo convinto, mentre inclinava la testa di lato, come se volesse far fluir via quei pensieri da un orecchio.
    Neris Iaia. Sorrise. Ll nome suonava incredibilmente dolce per essere quello di una creatura assassina e le piaceva molto proprio per questo motivo. Io sono Aspera Disse semplicemente. Neris avrebbe capito l'inutilità di comunicarle un cognome fasullo, ma se proprio avesse insistito non avrebbe avuto nulla in contrario a specificarlo. Però sarebbe stata davvero strano..
    Liquidate le presentazioni in una ventina di secondi se non meno Aspera domandò cortesemente, ma senza troppi fronzoli: Di cosa si occupa qui a Nouvieille, Neris? Se mi concede di chiamarla così. Aggiunse poi; se avesse dovuto chiamarla per cognome probabilmente ciò le avrebbe strappato un sorriso ogni volta che si sarebbe trovata a nominarla.
    Era curiosa di sapere cosa facesse per campare (in senso pecuniario) un'altra vampira. Cameriera? Receptionist notturna? O era riuscita a trovare qualche più 'nobile' occupazione?
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    5,814
    Reputation
    +45

    Status
    Anonymous
    SPOILER (click to view)
    Scusami, mi era sfuggita la tua risposta... ç_ç Sono un caso perso! xD

    Rimango un attimo perplessa dal suo 'se mi concede di chiamarla così'. Il momento, però, passa in fretta: ho qualche dubbio che Aspera abbia notato qualcosa. Dopotutto, per quanto vivere tra gli umani mi abbia riavvicinato alle emozioni, non credo di essere arrivata al punto che le mie emozioni vengano riflesse dal mio volto.
    E come potrebbe chiamarmi, altrimenti? Spero non Signora Iaia. Preferirei essere chiamata Rhiannon, piuttosto. Rifletto, ripensando a come ama chiamarmi il mio creatore, che sembra essere ancora convinto che io sia la dea.
    "Certamente. Neris va benissimo." Rispondo, con un leggero sorriso. "Lavoro al teatro, sono un'attrice." Continuo, ripensando a quanto sono legata al Théâtre des Vampires. Ovviamente il nome l'ho dato io, quando ne ero la proprietaria, e - anche se sono l'unica vampira che ci lavora - continua a piacermi chiamarlo così. E, per mia (o sua?) fortuna, piace anche a Selene, la nuova proprietaria.

    "Per aspera sic itur ad astra." Mi ritrovo a citare dal "Hercules furens" di Seneca. Il fatto che il suo nome sia evidentemente latino mi porta a pensare che mi abbia detto proprio quello che le è stato dato alla nascita. Io non l'ho fatto, ma questo non mi preoccupa né mi fa sentire in colpa. Ora sono Neris. Il nome Salicogenna - il mio vero nome - porta con sé molti ricordi, troppi forse. Se posso usarlo il meno possibile è meglio. "E lei invece? Di cosa si occupa?" Le ripropongo la domanda, senza fare domande sul suo nome. In effetti, mi piacerebbe sapere come mai le è stato dato, ma preferisco che sia lei a scegliere se parlarne o no. Ci sono certe cose che sono private e, per quanto io faccia fatica a convincermene, non posso - come direbbe la mia Kim - ficcare il naso ovunque. Per quello c'è già lei.

    "Se non le dispiace, io le darei del 'tu'. Di questi tempi è strano che due fanciulle così giovani si diano del 'lei', non trova?" Non posso fare a meno di dire, visto che entrambe non dimostriamo più di venticinque anni.
     
    Top
    .
  9. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Bel lavoro l'attrice, poi sicuramente una vampira sapeva ricoprire qualsiasi ruolo alla perfezione. Aspera si disse che prossimamente sarebbe dovuta andare a teatro, era moltissimo tempo che non ci andava. Però prima le conveniva trovare qualcuno con cui andarci, ma questo non era un problema molto rilevante, non per lei.
    Si ritrovò un po' sorpresa quando Neris citò quel brano di Seneca. Ovviamente le monache che le avevano affibiato il soprannome, poi definitivamente utilizzato come nome dato che non si era a conoscenza d'altro, avevano in mente quella celebre citazione e l'avevano crudelmente chiamata Aspera. Secondo loro non era destinata ad arrivare alle stelle, ma a fermarsi alle difficiltà lungo il cammino. Impensabile decidere una cosa così per una neonata solamente per il modo in cui è venuta al mondo.
    Fortunatamente la domanda della vampira la riscosse. Era impressionante quante volte si ritrovava ancora a pensare all'ingiustizia di quel nome. Nome che tra l'altro le piaceva ora che nessuno più la guardava come una sfregiata a causa sua, nome dal suono esotico e dal significato quasi imprendibile per gli abitanti di Nouvieille. Canto in un piano bar. Ma mi piacerebbe dare lezioni serali di latino. Si strinse le spalle come a dire 'si fa quel che si può'. Poi però continuavano a girarle in testa le parole di Seneca così fu constretta a dire qualcosa. Stava per aprire la bocca, ma Neris sopraggiunse con l'idea di darsi del tu. Naturalmente. Fu subito d'acordo Aspera. In fondo era così abituata che non le potava dare troppo fastidio, anche se in un certo senso non si sarebbe adeguata mai a dare del tu subito, non ad un vampiro.
    Ancora Seneca sussurrava alle sue orecchie, la vampira sospirò e si riallacciò alla citazione di prima di Neris:Per aspera ad astra, come amano ricordare spesso al giorno d'oggi. Infatti quella frase era il motto di molte persone famose come anche di tati ed associazioni importanti. Aspettò un momento prima di proseguire, cercò di intuire se l'argomento spiaceva o tediava Neris, che non sembrò dare segni di addormentamento precoce da discorso-strappa-vene Non è un nome felice, e da solo mi ha creato tante difficoltà. Ma continuo a usarlo quando posso, è una specie di modo per combatterlo dire: sono qui, Aspera, ancora dopo secoli le mie difficoltà non hanno vinto su di me. Grandi linee quella era la verità. Non poteva spiegare oltre o si sarebbe inoltrata nell'intero discorso della sua vita, già da prima della nascita..
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    5,814
    Reputation
    +45

    Status
    Anonymous
    "Devo ammettere che hai ragione: non è un nome felice." Affermo, dopo aver ascoltato le sue parole. Non mi sono stupita quando ha detto che le ha dato molti problemi: in quest'epoca i nomi non hanno più il valore del passato, al massimo se qualche umano ha un nome curioso rischia di essere preso in giro. Ma nel mio secolo - come in quello di Aspera - i nomi avevano un significato diverso. Indicavano qualcosa di profondo, l'io della persona che lo portava. "Ma senza le difficoltà è difficile arrivare alla vera felicità, alle stelle, quindi consideralo come una promessa." Non so se Aspera l'abbia già trovata la felicità, ma se non l'ha fatto spero che la trovi presto. Per quanto la felicità abbia una durata breve, sia effimera, anche noi vampiri ne abbiamo bisogno. Non oso pensare a cosa sarei ora se non avessi incontrato Kimberly... e non fossi venuta in questa città. Rifletto, considerando anche che Aspera ha una grande forza psicologica. Usa il suo vero nome, quando io preferisco lasciare da parte il mio... e tutti i ricordi che si porta dietro. E Salicogenna non ha un significato 'terribile' come Aspera. 'Figlia del Salice', significa. Nome che mi è stato dato perché da piccola mi hanno salvata curandomi con un intruglio realizzato con la corteccia di quella pianta. Figlia del Salice... Guarita dal Salice. E' un po' la stessa cosa, no!?

    "Qual è il nome del bar in cui lavori?" Domando, cambiando discorso. Non sono sicura che ad Aspera piaccia parlare del suo nome e -di conseguenza- del suo passato, quindi io non ho intenzione di sforzarla. "Mi piacerebbe sentirti cantare."
     
    Top
    .
  11. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Aspera ci rifletté un momento. Consideralo come una promessa.. C'era la felicità anche nella sua vita, su questo non c'erano dubbi. Diventare un vampiro era stata una delle cose che più le avevano portato felicità, anche piuttosto duratura. È stato bello finché é durato, i primi tempi erano stati magici, ma non si può essere sempre all'inizio la vita insegna. Doveva cercare di avere in odio l'odio che sentiva aver spinto a scegliere quel nome, ma se non ce l'aveva fatta in tutti quegli anni vedeva difficile farlo ora, però non smetteva di riprometterselo. Un giorno ci sarebbe riuscita.
    Chapeau Rouge Sorrise e rispose con piacevole sorpresa. Proprio non si aspettava di suscitare quella curiosità in una vampira anziana come quella che aveva davanti. Non che ci fosse del particolare, ma comunque rimase contenta della domanda. Certo, potrebbe essere un semplice cambio di discorso, ma avrebbe potuto scegliere mille altre cose.. Di solito sono li il giovedì e il martedì, ma dipende dalle settimane. Che strana gente gestiva quel posto, era davvero un locale particolare, tant'è che non aveva nemmeno cercato un altro posto, quasi ci si fosse affezionata.
    Avrebbe potuto chiederle qualcosa sul suo lavoro, ma ora si era convinta di essere passata davanti un teatro passando per andare a lavorare, doveva solo sforzarsi un po' e cercare di ricordarsi se sapeva il nome.
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    5,814
    Reputation
    +45

    Status
    Anonymous
    Il Chapeau Rouge... Ripeto mentalmente, non facendo troppa fatica a ritrovare l'immagine del locale nella mia mente. Un'immagine sfuocata, purtroppo. Ci devo essere passata più volte davanti mentre cacciavo. Rifletto, cercando di localizzarlo nella mia 'piantina' mentale della città. Per quanto la mia memoria si sia sviluppata dopo essere stata vampirizzata, rimane comunque legata al mio grado di interesse per quello che vedo. E visto che non ho mai dato molta importanza a quel locale - dopotutto, ne conosco molti altri dove trovare le mie potenziali prede - mi è difficile richiamarlo alla memoria. Non che sia molto importante... non credo di aver difficoltà a trovarlo: mi basterà girare un po'.
    "Allora passerò in una delle sere in cui lavori." Rispondo, gentilmente. E' da tanto tempo che non sento un vampiro cantare: nella mia vita ho sentito vari vampiri suonare gli strumenti più svariati, ma è stato più raro incontrare dei cantanti. Io stessa suono l'arpa celtica, di tanto in tanto. La perfezione della musica - o dalla voce - di un immortale mi affascina anche se nel contempo un po'... mi spaventa. Sembrerà ridicolo, ma è così. La perfezione ci allontana dagli esseri mortali, ci allontana da questo mondo. E' come volare, la sensazione è la stessa: allontanarsi dal terreno è, per me, come allontanarsi sempre di più dalla mia umanità. Mi piace e nel frattempo mi rende inquieta.
    Son convinta che in noi rimane una certa quantità di umanità, ma quanta? E quanto tempo serve per perderla del tutto, o per la maggior parte? E quanto per recuperarla? So solo che questo dipende da vampiro e vampiro, e dalla propria integrazione nel mondo mortale. Non so, però, se mantenere in qualche modo la propria umanità è una cosa buona per un membro della mia razza.

    Riflettendoci, però, quello non è l'unico locale che dovrei ricordare di visitare. Ci sarebbe anche un bar gestito da un certo malvivente che mi ha 'promesso' di suonare per me. Lì sicuramente troverei delle prede deliziose, ma non sono sicura di come la prenderebbe Christopher se i suoi clienti cominciassero a sparire.
    Rischi del mestiere. Penso, divertita.
     
    Top
    .
  13. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    ho avuto problemi infinito di connessione, ho cambiato casa, fatto viaggi fuori programmi.. Sono desolata per il ritardo, e per non essere riuscita ad avvisare v.v


    Ci rinunciò, non si sarebbe ricordata il nome del teatro.. Però era quasi sicura di esserci già passata davanti almeno una volta. O forse non era quello il suo teatro, quindi tanto valevano gli sforzi.
    Mi farebbe molto piacere. Commentò con un accenno di sorriso soddisfatto. Avrebbe avuto un'opinione di un'immortale, certo: i vampiri non sono sirene, creature con affascinano con la loro arte, ma hanno pur sempre delle doti particolari nell'usare la voce. Aspera non cantava ammaliando il pubblico, non l'aveva mai fatto ma ora che ci pensava sarebbe stato interessante.. Ah, come mai era finita a pensare alle sirene? Si: l'opinione di un'immortale, di una sua simile, le sarebbe interessata molto, era curiosa di sapere che effetto faceva ad un vampiro sentirne cantare un altro. In realtà lei stessa aveva sentito altri vampiri cantare, ma non era stata una cosa 'ufficiale' cantare sopra un musica, in armonia con degli stumenti è una cosa, canticchiare ad una festa o per una via è un altra.
    Sei da molto in questa città? domandò poi per mandare avati il discorso, ma anche perché era curiosa di sapere se una creatura di un'età rilevante come la sua fosse vissuta nello stesso posto per molto molto tempo, magari proprio quello..
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    5,814
    Reputation
    +45

    Status
    Anonymous
    SPOILER (click to view)
    Non ti preoccupare! ^^

    Sembra che io - in qualche modo - sia riuscita a farla felice, o almeno così mi fanno pensare le sue parole e il suo leggero sorriso. Se stessi parlando con un'umana potrei accertarmene senza problemi, ma tentare di leggere nella mente di un vampiro temo che sia abbastanza scortese. Io potrei ammazzare chi ci provasse con me.
    Ma se fosse qualcuno che conosco e rispetto potrei decidere di assaggiarlo soltanto. Rifletto, anche se dubito che qualcuno dei miei conoscenti sia capace - o quantomeno abbia il 'coraggio' - di fare una cosa simile.
    Cosa proverei io se lei venisse a vedermi mentre recito? A dire il vero non ne ho la più pallida idea. Io recito per me stessa, non per gli spettatori... per quanto sentire lo sguardo di tante succulente pre... ehm, per quanto la loro attenzione mi lusinghi.
    Probabilmente il cartello 'Non si mangiano gli spettatori' servirebbe più a me che a eventuali vampiri che entrassero nel teatro. Penso, divertita e per niente seria. Quella è una regola che mi sono data io stessa e che sono decisa a far rispettare ai membri della mia razza. Almeno finché si trovano nel mio teatro, gli umani sono protetti da me.

    Alla domanda di Aspera sorrido.
    "Dipende da chi me lo chiede." Rispondo. "Per i canoni umani ritengo di essere in questa città da abbastanza tempo per essere considerata una cittadina di Nouvieille. Per i miei canoni, invece, sono qui da pochissimo. Cinque anni."
     
    Top
    .
  15. ~Sid}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Neris sorrise alla domanda di Aspera, una domanda banale ma che avrebbe potuto nascondere risvolti interessanti. Così scoprì che si trovava li da cinque anni, solo avrebbe aggiunto in quanto vampira. Non era molto tempo, soprattutto confronto alla sua età. Chissà dov'era vissuta prima, cosa l'aveva spinta a cambiare, come mai proprio Nouvieille ? Certo sarebbe risultata un po' assillante e maniaca se avesse posto tutte quelle domande. Non sapeva spiegarsi perchè, ma si aspettava che la vampira si trovasse li da molto più tempo, così la sua risposta l'aveva stupita.
    Già cinque anni sono proprio pochini.. Io invece sono una novellina anche per canoni umani: mi trovo qui da un anno all'incirca.
    Si guardò attorno come a voler cercare qualcosa di preciso, poi tornò a dividere la propria attenzione tra Neris e il viale che avevano dinnanzi. Mi sono trasfetita qua per via di voci su strane creature e incontri sovrannaturali. ..Certo le voci giravano in ambienti poco affidabili, non mi laserei consigliare nemmeno un libro da certa gente, ma valeva la pena provare perché la stessa voce mi era giunta da più parti. Lasciò un attimo di pausa prima di continuare con una spiegazione che non le era stata chiesta, ma magari avrebbe spinto Neris a dirle se c'erano state delle ragioni ben precise perché si trasferisse proprio in quella città.
    [color=red Devo dire che non c'è voluto molto per rendermi conto che era proprio una città di creature interessanti! [/color] Si dovette trattenere dal raccontare dell'incontro con la bambina vampiro, l'aveva colpita molto e più ci pensava più le venivano i brividi.
     
    Top
    .
15 replies since 17/6/2010, 20:56   193 views
  Share  
.