Quando la potenza discende, il dio è vicino.
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Quando Ardeth lascia la presa, cado come un sacco a terra, senza nemmeno avere il tempo di pensare a cosa fare per non farmi male.
"Ahi!" Non posso fare a meno di lamentarmi, quando il mio sedere incontra un sasso... sicuramente domani avrò un bel bollo. Sempre che io domani sia ancora viva, ovviamente. In realtà, se sopravviverò, quello non sarà l'unico posto dove avrò dei bolli. Se esco viva da questo bosco, domani passo tutta la giornata nel letto... e nessuno provi a tirarmi fuori!
Non mi stupisco più di tanto che sia informato sugli osservatori del Talamasca. La mia organizzazione ha 'rotto le scatole' a più di una creatura sovrannaturale, quindi non è la prima volta che chi incontro è informato della sua esistenza. L'importante è che non ce l'abbia a morte con il Talamasca, altrimenti io farò una brutta fine.
E mi sento sollevata dal fatto che, almeno per il momento, non sembra interessato a dove si trova la sede di Nouvieille.
"In realtà non mi piace spiare i pensieri degli altri." Affermo, con voce un po' roca e... tremante, mentre Ardeth mi punta contro la sua spada. La riesco vedere abbastanza bene visto che riflette la luce della torcia... che, naturalmente, ora si trova per terra. La devo aver lasciata cadere quando mi ha sollevato. "Lo faccio solo quando è strettamente necessario, e nel tuo caso l'ho fatto solo per accertarmi delle intenzioni. Come hai detto tu, il bosco di notte è pericoloso."
In realtà, non ho la più pallida idea di dove io trovi il coraggio anche solo di parlare. Sto tremando, e non per il freddo notturno, e non mi trovo certo in una buona situazione, eppure... ora che la pressione della sua mente è scomparsa mi sento già molto meglio, mi sento più sicura. E mi ricordo che ho degli assi nella manica, se dovessero servire.
"Io..." Mi fermo un attimo, perplessa su come proseguire. Dire la verità? O una bugia? Ma non ho idea di cosa mi farebbe - anzi ce l'ho, anche se vaga - se si rendesse conto che gli sto mentendo.
Quindi... vada per la pura verità.
"Beh... voi siete anche delle curiosità da studiare, ma siete soprattutto delle persone, con dei sentimenti... ed è stata proprio la mia matrigna ad insegnarmelo. Una vampira antica che mi considera di sua proprietà." L'ultima frase contiene una velata minaccia: Neris sarebbe in grado di girare il mondo alla ricerca del mio assassino. Sono sua, d'altronde, e a lei non piace che le sue cose le vengano portate via.
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Bosco