Snakes vs Vampires

Per Neris e Inertius_93

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    L'uomo deve poter scegliere tra bene e male, anche se sceglie il male. Se gli viene tolta questa scelta egli non è più un uomo, ma un'arancia meccanica.

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    La luna brillava alta nel cielo, proiettando la sua luce silenziosa sullo stuolo di vicoli della città maledetta.
    Una miriade di locali, stipati come casse in un magazzino portuale, faceva da contorno alle minacciose vie pietrose e maleodoranti.
    La notte era ancora giovane eppure, in quella zona della città, non sembrava esserci anima viva: i pochi presenti si tutelavano con la complicità delle tenebre e tutto, nel malinconico quadro generale, sembrava trattenere il respiro.
    Come se qualcuno avesse intuito lo spargimento di sangue che ci sarebbe stato di lì a poco.

    _______________________

    CITAZIONE
    Ciao Neris ed Inertius_93^^
    In questo topic ci sarà la vostra avventura personale all'interno del Secondo Avvento... Ho preferito lasciarvi la libertà di descrivere tutto a patto che alla fine vi troviate (separatamente o insieme, a vostra discrezione) nel dedalo dei vicoli.
    L'unica cosa che posso dirvi è che entrambi i vostri personaggi hanno la sgradevole sensazione di essere pedinati.
    Posta indifferentemente prima uno e poi l'altro, in seguito manterremo l'ordine di posting in base al primo giro.
    Spero che vi divertiate^^
     
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    Ripensare a quanto successo la notte precedente non le faceva di certo bene. Il monaco non le piaceva, come non le piaceva il gruppetto che era riuscito a creare. Non che non le piacessero personalmente, semplicemente le dava fastidio che quell'umano fosse riuscito a raggiungere tante creature diverse. Essere riuscito in quell'impresa significava aver un potere che Neris semplicemente non si poteva permettere di ignorare. Thomas Bowman non era un semplice predicatore pazzo, che credeva ferventemente in qualche idea balorda. Se lo fosse stato non sarebbe stato un problema per lei, per quanto avrebbe potuto essere una minaccia per i comuni cittadini. Ma, master o meno di Nouvieille, Neris non era di certo un'aspirante eroina. Tra gli umani c'erano molti assassini e pazzi, e di certo lei non aveva intenzione di andare a prenderli uno per uno per liberare da loro la sua città. Ogni tanto finivano per essere un suo pasto, ma ultimamente i suoi gusti si erano ampliati, esattamente come la tipologia delle sue vittime. Senza il guinzaglio mentale di Kimberly, semplicemente la vampira non sentiva più lo stesso bisogno del passato di trattenersi. Per quanto non si sentisse una persona malvagia, era ben cosciente di essere un mostro. Un mostro che tesseva la sua tela, acchiappando la sua ignara vittima. Esattamente come stava facendo in quel momento.

    Vestita con un abbigliamento particolarmente gotico, Neris camminava per i vicoli bui ed abbandonati. I suoi capelli, ritornati del suo intenso rosso naturale (o meglio, sovrannaturale) durante il suo sonno diurno, erano acconciati elegantemente, tenuti su da due mollette d'argento a forma di farfalla. Alle orecchie le pendevano due orecchini dello stesso metallo, a forma di Ankh, il geroglifico egizio che simboleggiava la vita. Orecchini senza alcun potere, a differenza dei suoi due anelli o della sua collana, ma che avevano un profondo valore simbolico per lei. O quantomeno, era divertente indossarli. Era alquanto sarcastico che lei, una portatrice di morte, indossasse il simbolo della vita. Era divertente che lei, colei che millenni prima si era creduta una dea, portasse il simbolo che le divinità egizie avevano in mano, sul gomito o sul petto.

    Camminava e si guardava intorno, più per il bene della sua recita che per effettivo bisogno. In quel momento lei era una giovane donna che si era perduta, finita inavvertitamente in qualche vicolo malfamato al posto di raggiungere il locale in cui in realtà era diretta. Una ragazza preoccupata, quasi spaventata, che si girava di scatto al minimo rumore che sentiva, timorosa e spaventata all'idea di trovare qualcuno. Una cacciatrice travestita da preda, che sondava il terreno e aspettava il momento giusto per colpire. E per farlo aveva affinato tutti i suoi sensi, era più che attenta ai rumori e agli odori che la circondavano, attenta a captare qualsiasi cosa che potesse esserle utile. Anche perché sentiva che c'era qualcuno, qualcuno che la osservava, qualcuno che forse addirittura la pedinava. Lo sentiva anche se non lo sapeva per certo, non ancora almeno. E la cosa la stuzzicava. Perché, dopo la nottataccia appena passata, sentiva proprio il bisogno di divertirsi e di nutrirsi.

    CITAZIONE
    - Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.
     
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    I due giovani uomini le avevano messo gli occhi addosso da qualche minuto, e avevano continuato a seguirla con aria noncurante.
    Che Neris sapesse di essere pedinata?
    I fratelli Rhodes, maestri nell'arte dell'inganno e del sotterfugio, si rifugiarono all'interno di una bettola alle loro spalle.
    Dal bancone del locale in cui si trovavano, potevano fingere di aver intenzione di bere e contemporaneamente studiare le mosse della vampira.

    "Preparati, fratellino. Penso che potremmo davvero divertirci."
     
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    Sì, ora poteva sentire i passi. C'era qualcuno che la seguiva, e la cosa la stuzzicava. Che si trattasse di qualche malvivente pronto ad approfittare di una ragazza perdutasi nel posto sbagliato al momento sbagliato? Un ladro, un maniaco o addirittura un assassino? In realtà, ci sarebbe stata anche un'altra possibilità da considerare, ma nulla della situazione le dava la sensazione che ci fosse qualcosa di sovrannaturale. Salvo forse quel vago senso di minaccia che permeava l'aria. Che fosse in pericolo? Forse sì, forse no. Dipendeva tutto da chi la stava seguendo e perché. Se si fosse trattato di qualche comune umano, allora la minaccia non era veramente una minaccia: era semplicemente la sua preda che si credeva un cacciatore. Ma poteva sempre trattarsi di un cacciatore o di qualche creatura collegata a quel pazzo di un monaco, possibilità che in effetti avrebbe fatto meglio a non ignorare. Eppure, nonostante queste sue considerazioni, Neris aveva solo un modo per comprendere se le persone che, fino ad un momento prima l'avevano seguita, erano la preda o il cacciatore. E quel modo era smetterla di andare in giro apparentemente alla caso, capire dove si trovavano e raggiungerli. Poi, in qualsiasi modo fossero andate le cose, ci sarebbe stato da divertirsi.

    Si fermò nel bel mezzo del vicolo, mentre drizzava le orecchie alla ricerca del rumore che fino ad un attimo prima l'aveva seguita. Nulla, se non il vociare non esattamente sommesso proveniente da una taverna alle sue spalle. Si girò, annusando nel contempo l'aria, ma non percepì altro che gli odori abbastanza malsani del vicolo e un forte odore di alcolici che proveniva da quella che più che una taverna forse avrebbe dovuto definire bettola. Che, chiunque la seguisse, avesse deciso di lasciar perdere? Oppure si era semplicemente fermato? Ma se ci fosse stato qualcuno nei dintorni, lei lo avrebbe visto, sempre che non si fosse nascosto da qualche parte. La visione crepuscolare rendeva la flebile luce presente nel vicolo sufficiente perché potesse vedere quantomeno bene i dintorni e la scurovisione le permetteva di scrutare le ombre più fitte. Che chi la stava pedinando fosse entrato nella bettola? Non che aveva molta importanza, in ogni caso quel locale poteva essere ottimo per cenare, per quanto sarebbe stato meno divertente che cacciare dei pedinatori.

    Dopo un attimo di indecisione, Neris ritornò a camminare, ripercorrendo un pezzo di strada già fatta e raggiungendo l'ingresso della bettola. Non era certo un luogo adatto alla ragazza che si fingeva e non era sicura che una persona che si era perduta in un luogo malfamato come quello avrebbe avuto il coraggio di entrarvi, ma la disperazione fa fare scelte disperate. Quindi perché una fanciulla come lei non avrebbe dovuto entrare per chiedere di usare il telefono o semplicemente qualche indicazione? Ricomponendo il lieve sorriso che le era comparso sulle labbra in un'espressione adatta al ruolo che stava recitando, la vampira afferrò la maniglia ed entrò.

    CITAZIONE
    - Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.

    - Vista superiore
    La vista cosiddetta superiore non è altro che quella capacità che possiede il vampiro di poter sfruttare la notte e il buio per poter vedere meglio. Trattasi di un’abilità passiva, cioè sempre attiva. Ci sono tre tipo di vista superiore, che il redivivo può sfruttare secondo la situazione in cui si trova.
    Scurovisione: è l'innata capacità di vedere al buio, ovvero in condizione di totale assenza di fonti luminose. La scurovisione, che si "attiva" quando si guarda in zone di oscurità totale, è del tutto simile alla normale vista, sennonché è in bianco e nero. Questo tipo di visione non viene influenzata dalla presenza di fonti luminose; per cui si riesce ad osservare l'interno di una stanza immersa nel buio anche se il corridoio in cui si affaccia è illuminato da una torcia. Dal punto di vista del regolamento, la scurovisione è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Visione crepuscolare: ovvero la capacità di vedere il doppio più lontano rispetto ad un umano in condizioni di bassa luminosità, ad esempio in presenza della luce di una lanterna, della luce lunare o in una giornata di cielo coperto; in una notte di luna piena si riesce a vedere come se si fosse alla luce del sole. Anche questa, come la scurovisione, è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Infravisione: capacità di "vedere", nel buio, le fonti di calore o, più precisamente, le variazioni nello spettro infrarosso (il funzionamento è simile, nella realtà, al visore notturno utilizzato dai soldati o alla vista dei serpenti). Nell'oscurità, la creatura vede un'immagine termografica: tutto ciò che è più caldo dell'ambiente si colora di rosso (con una tonalità che cresce con l'aumento dell'intensità della fonte; un umano apparirà come una figura di un rosso acceso) e tutto ciò che è più freddo di colore blu (con una tonalità che decresce con la diminuzione dell'intensità della fonte; un pezzo di ghiaccio apparirà di un blu molto scuro, quasi viola); di conseguenza, ciò che è alla stessa temperatura dell'aria (ad esempio una sedia, una spada, il cadavere di qualcuno morto da lungo tempo) non viene visto a meno che non sia in movimento (un non morto che si dà alla fuga, ad esempio, nel qual caso si vedrà una sorta di "alone tremolante" che attornia una figura di un blu pallido). A meno che non si sia molto vicini, e a meno che non ci sia una forte differenza di dimensioni, le figure che si osservano sono indistinguibili. Una creatura particolarmente calda, come un umano, lascia camminando una serie di lievi e temporanee tracce simili ad orme che chi possiede l'infravisione può seguire.
    Fonte di ispirazione per la Vista Superiore
    Antico: riesce a sfruttare al meglio la vista superiore entro 25/30m, focalizza quasi subito il fulcro nel suo campo visivo. Vede molto più netti rispetto al vampiro anziano, gli spostamenti poco oltre i 25/30 metri.
     
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    Il bersaglio entrò all'interno del bar con aria guardinga, e i gemelli Rhodes compresero che era arrivato il momento di fare la loro mossa.
    Oltre a loro due e a Neris, all'interno del locale c'erano il barman e una coppia di ragazzi intenti a baciarsi con troppa enfasi sui divanetti nell'angolo più remoto dell'esercizio commerciale.
    Cole Rhodes, che era di trenta secondi più grande, si infilò una mano in tasca fino a trovare il suo vecchio telefono cellulare. Premendo la sequenza di tasti che conosceva a menadito, avvertì Jane che era il momento di intervenire.
    Diversi isolati più a sud, all'interno dell'attico di Crossbone street, l'hacker del progetto Neottolemo, inseritasi per tempo nella rete elettrica della città, spense tutte le luci del bar.
    Con la complicità delle tenebre, ben però sapendo che Neris avrebbe potuto individuarli facilmente, i gemelli si alzarono ed agirono.
    Cole afferrò la testa del barman e la spinse violentemente contro il bancone, tramortendolo per almeno un paio d'ore e regalandogli un gigantesco ematoma, mentre Dylan colpì alla base del collo i due ragazzi lasciandoli svenuti sui loro divanetti.
    Compiuta la mossa, Jane ridiede corrente al locale, all'interno del quale adesso c'erano solo Neris e i figli del Serpente.
    Infine, prima che uno dei due potesse parlare, attivò la saracinesca meccanica, bloccando i tre super esseri all'interno.

    "Facciamo due chiacchiere, signorina?
     
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    Una volta entrata nel bar, si guardò intorno con un'aria appositamente spaesata. All'interno del locale non c'erano molte persone: due giovani uomini, una coppia che si baciava e il barman. In effetti, nessuna di quelle persone le sembrava particolarmente sospetta e faticava a credere che chi aveva tentato di pedinarla fosse tra loro, ma non aveva nemmeno intenzione di arrendersi così facilmente. Avrebbe continuato a recitare e avrebbe analizzato la situazione, così magari sarebbe riuscita a schiarirsi le idee.

    Ma il suo piano di azione, se così poteva essere definito, fu troncato sul nascere dallo spegnersi di tutte le luci del locale. Il buio totale la colpì per pochi millesimi di secondo, il tempo che ci volle ai suoi occhi di abituarsi, passando a quella che avrebbe potuto definire scurovisione. Il locale attorno a lei tornò ad esserle visibile, per quanto in bianco e nero, quasi stesse vedendo un vecchio film. E, come semplice spettatrice, si limitò ad osservare i due uomini che si muovevano, mettendo KO il barman e i due ragazzi. Li osservò con attenzione e quasi con noncuranza, come se stesse veramente guardando un film alla televisione e stesse aspettando di vedere come si sarebbe conclusa l'azione. Probabilmente avrebbe dovuto intervenire, non tanto per gli umani che stavano venendo storditi ma per il fatto che evidentemente tutto quello stava venendo fatto per lei. Lei era la preda e, dalla sincronizzazione dei loro movimenti con lo spegnersi delle luci, quei due sembravano ben organizzati. Che fossero dei cacciatori? Una possibilità da tenere in considerazione e da non sottovalutare visto come, diversi anni prima, un solo cacciatore le aveva dato filo da torcere.

    Avrebbe potuto approfittare dell'oscurità per fondersi con essa, ma dubitava che quel luogo sarebbe rimasto buio ancora a lungo e, nonostante tutto, non aveva ancora esattamente un motivo per far fuori quei due. Sarebbe stato più divertente giocarci un poco, prendendo però le dovute precauzioni. Così, mentre le luci si riaccendevano e il mondo attorno a lei tornava ad essere a colori, Neris si concentrò su quei due uomini, sulla loro mente e sui loro pensieri, immaginando quasi dei fili che uscivano dalla propria mente per interfacciarsi con la loro, nel tentativo di entrarci silenziosamente e, magari, scoprire qualcosa di utile. Probabilmente si sarebbe rovinata la sorpresa, ma se voleva giocare era meglio andare sul sicuro. In qualche modo quei due l'avrebbero comunque divertita.

    Mentre entrava nello stato mentale atto ad utilizzare quel suo potere, però, mantenne comunque una vigilanza tale da sentire le parole di uno dei due e controllare le loro azioni: magari quello avrebbe indebolito il suo attacco mentale, ma non le sembrava una buona idea concentrarsi totalmente in quel tentativo, regalando a quei due la possibilità di attaccarla su di un piatto d'argento. E quelle parole fecero scattare un campanello d'allarme nella sua mente, non tanto per il loro banale contenuto ma per la voce che l'aveva pronunciate. Dove l'aveva già sentita?

    "Oh, diamine... i seth-qualcosa. Altri idioti che blaterano sul destino del mondo e via di seguito." Commentò, quando la sua ottima memoria le venne in aiuto e si ricordò del messaggio vocale lasciatole sul suo odiato cellulare.

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    - Vista superiore
    La vista cosiddetta superiore non è altro che quella capacità che possiede il vampiro di poter sfruttare la notte e il buio per poter vedere meglio. Trattasi di un’abilità passiva, cioè sempre attiva. Ci sono tre tipo di vista superiore, che il redivivo può sfruttare secondo la situazione in cui si trova.
    Scurovisione: è l'innata capacità di vedere al buio, ovvero in condizione di totale assenza di fonti luminose. La scurovisione, che si "attiva" quando si guarda in zone di oscurità totale, è del tutto simile alla normale vista, sennonché è in bianco e nero. Questo tipo di visione non viene influenzata dalla presenza di fonti luminose; per cui si riesce ad osservare l'interno di una stanza immersa nel buio anche se il corridoio in cui si affaccia è illuminato da una torcia. Dal punto di vista del regolamento, la scurovisione è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Visione crepuscolare: ovvero la capacità di vedere il doppio più lontano rispetto ad un umano in condizioni di bassa luminosità, ad esempio in presenza della luce di una lanterna, della luce lunare o in una giornata di cielo coperto; in una notte di luna piena si riesce a vedere come se si fosse alla luce del sole. Anche questa, come la scurovisione, è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Infravisione: capacità di "vedere", nel buio, le fonti di calore o, più precisamente, le variazioni nello spettro infrarosso (il funzionamento è simile, nella realtà, al visore notturno utilizzato dai soldati o alla vista dei serpenti). Nell'oscurità, la creatura vede un'immagine termografica: tutto ciò che è più caldo dell'ambiente si colora di rosso (con una tonalità che cresce con l'aumento dell'intensità della fonte; un umano apparirà come una figura di un rosso acceso) e tutto ciò che è più freddo di colore blu (con una tonalità che decresce con la diminuzione dell'intensità della fonte; un pezzo di ghiaccio apparirà di un blu molto scuro, quasi viola); di conseguenza, ciò che è alla stessa temperatura dell'aria (ad esempio una sedia, una spada, il cadavere di qualcuno morto da lungo tempo) non viene visto a meno che non sia in movimento (un non morto che si dà alla fuga, ad esempio, nel qual caso si vedrà una sorta di "alone tremolante" che attornia una figura di un blu pallido). A meno che non si sia molto vicini, e a meno che non ci sia una forte differenza di dimensioni, le figure che si osservano sono indistinguibili. Una creatura particolarmente calda, come un umano, lascia camminando una serie di lievi e temporanee tracce simili ad orme che chi possiede l'infravisione può seguire.
    Fonte di ispirazione per la Vista Superiore
    Antico: riesce a sfruttare al meglio la vista superiore entro 25/30m, focalizza quasi subito il fulcro nel suo campo visivo. Vede molto più netti rispetto al vampiro anziano, gli spostamenti poco oltre i 25/30 metri.

    - Lettura dei pensieri:
    Altro potere psionico che permette al vampiro di entrare silenziosamente nella testa altrui e leggerne i pensieri. Se la persona puntata dal vampiro ha la possibilità di chiudere la mente allora verrà difficile poterlo fare, e allora il vampiro troverà altre strade.
    Antico: riesce a leggere la mente di 4 persone, in un posto chiuso parecchio ampio e anche con rumori alti. All'aperto riesce a sentire i pensieri altrui sino a 12/15 metri di distanza da lui.
     
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    Neris Iaia si presentò fin da subito come una donna intelligente e di rapido comprendonio, identificando rapidamente i gemelli Rhodes.
    Cole sorrise divertito, mentre il fratello si accinse a finire di bere la sua birra con tutta calma.

    Ci permetti di saltare le spiegazioni iniziali così, ti ringrazio.

    I gemelli erano straordinari soldati, caratterizzati però da un comportamento audace ed impulsivo.
    Non avrebbero esitato un granché ad attaccare la vampira, se questa avesse dato loro anche solo una minuscola parvenza d'ostilità.

    Perché non ci togli la curiosità sull'uomo che hai incontrato l'altra sera?
    Parlaci di Bowman e non ti faremo del male, parola di rettile.
     
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    Parola di rettile? Una frase alquanto particolare, che Neris non riuscì a comprendere pienamente. La vampira, infatti, non aveva la minima idea di cosa fossero i sethiti, né se fossero una razza o una specie di culto dedito... al dio Seth? Tutto era possibile, in una città come Nouvieille, e quelle parole le permettevano di teorizzare che i due uomini che aveva di fronte fossero di una razza connessa ai rettili. Oppure la loro poteva trattarsi di una semplice battuta. Ma Neris era ottimista: durante quella conversazione, in qualche modo, sarebbe riuscita ad estrapolare loro le informazioni che le servivano.

    La lettura dei pensieri, purtroppo, non le aveva permesso di raggiungere le informazioni che desiderava, se non il fatto che i due erano pronti ad attaccarla al minimo segno di ostilità. Non che fosse necessario un potere simile per comprenderlo. Così, la vampira si limitò semplicemente a ritrarre i suoi artigli mentali, se così si potevano definire, lasciando perdere la lettura dei pensieri (almeno per il momento) e tentando qualcosa di più utile ai suoi scopi. Oh, non li avrebbe attaccati, non ancora almeno, ma di certo se li sarebbe fatti nemici. Quello che stava per usare, infatti, era un potere a doppio taglio: utile per ottenere ciò che desiderava, ma anche pericoloso al suo termine. L'ultima volta che l'aveva usato, infatti, successivamente aveva rischiato grosso.

    "Oh, solo vaneggiamenti da pazzo. Nulla che valga la pena ripetere." Commento alla richiesta di uno dei due esseri, intonando la voce col suo potere, quasi stesse tessendo un incantesimo. Un incantesimo che era rivolto ad entrambi i fratelli e che si accompagnava a lievi movimenti quasi sensuali. "Credo che Bowman starebbe bene in un manicomio... ne conoscete qualcuno specializzato in arti magiche?" Domandò, con un lieve sorriso sulle labbra, una specie di battuta che avrebbe fornito loro una piccola informazione (Bowman è uno stregone) e che forse le avrebbe permesso di comprendere dalla loro reazione se lo sapevano già o meno. "Devo ammettere che, molto probabilmente, quell'uomo sarà un problema per questa città, ma potrei dire altrettanto di voi, non trovate? Non so nulla su di voi: non conosco i vostri scopi, né i vostri metodi, se non che avete interrotto la mia caccia. Non che mi dispiaccia, questa serata sembra interessante."

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    - Ammaliare:
    Uno dei poteri psionici che permette al vampiro di affascinare qualunque creatura, mortale e non, che non abbia la stessa abilità innata; gli altri non hanno scampo, l'effetto è pressochè immediato e in base all'età del vampiro stesso.
    Il vampiro può affascinare in diversi modi: con il solo sguardo dalla profondità che attira e chiama chiunque, bello e seducente anche se il vampiro non è bello e giovane. Oppure con la voce: mentre parla con l'intento di sedurre, il vampiro modula la voce a proprio piacimento facendola sembrare soave musica per le orecchie del povero malcapitato... Anche se il vampiro non sempre affascina per uccidere!
    Altro modo di ammaliare è usando voce e movenze seducenti, ma quello più devastante è quando usano tutte e tre le cose: sguardo, voce e movenze. O si scappa (se vi si riesce) o si finisce sotto la loro forte volontà.
    La vittima, ovviamente, farà quello che il vampiro gli dirà di fare, ma non commetterà MAI un atto che va contro la sua morale: suicidio, omicidio e altro. A volte possono fare anche addormentare le vittime, sotto un sonno ipnotico.
    Antico: riesce ad ammaliare cinque insieme, lo sguardo è irresistibile, impiega davvero poco per avere la vittima ai suoi piedi. Quattro turni: uno per ammaliare e tre per agire sulla vittima.
     
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