A caccia

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  1. R'cana
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    La notte era ormai calata, e Lucrezia si aggirava senza una meta precisa. Indossava una canottiera nera ed un paio di pantaloni dello stesso colore, nel tentativo di mimetizzarsi con la notte scura -anche se la sua pelle pallida rendeva difficile il tentativo. I suoi occhi, normalmente di un classico azzurro, erano ora dello stesso colore del ghiaccio, pallidi e gelidi; la cicatrice sulla guancia un segno rosso sul suo viso di porcellana. Mentre girava fuori città, aveva visto un essere umano ben pasciuto, per non dire proprio grasso. Perfetto. Purtroppo vedendola si era spaventato ed era fuggito nel bosco.
    Lucrezia si fermò tra due alberi, concentrandosi su ciò che la circondava, aveva visto la direzione intrapresa dall'uomo, e diresse lo sguardo in quella direzione. Rimase immobile, mantenendo lo sguardo su quel punto e concentrandosi. Riusciva a vederlo, non come se ci fosse stata la piena luce del sole, ma poteva comunque vedere la sua sagoma bianca.
    Un sorriso si delineò sulle sue labbra, Lucrezia piegò leggermente le gambe, tenendo lo sguardo fisso sulla sagoma. Doveva essere a circa 7-8 metri di distanza, poteva prenderlo con un balzo.
    Spiccò il salto, ritrovandosi circa un metro davanti all'uomo, che si fermò, tremando.
    “Dove cercavi di andare?” chiese la donna, con un sorriso canzonatorio.
    L'uomo tremò, sempre più pallido, ormai anche lui aveva assunto la colorazione di un non-morto.
    Con la mano destra, Lucrezia afferrò la parte superiore del grande crocifisso che teneva appeso ai pantaloni. L'uomo cercò di superarla in corsa, ma la risorta lo afferrò per la spalla destra, frenando la sua irruenza.
    “Oh, dai, non rendere tutto così difficile” si lamentò la donna, storcendo le labbra. Lei, in realtà, non aveva nulla contro quell'uomo, non lo avrebbe ucciso, in circostanze normali. Non le aveva fatto niente, non aveva fatto niente a nessuno, ma lei doveva nutrirsi. Era una questione di sopravvivenza, niente di personale. In fondo le dispiaceva, ma l'unica cosa che poteva fare era cercare di donargli una morte veloce.
    Con uno scatto sfilò la spada corta dal suo alloggio, quindi la piantò dritta nel cuore dell'uomo, così da ucciderlo all'istante. Il corpo floscio cadde, un sacco di carne e sangue privo del barlume della vita.
    “Ti ringrazio” mormorò la donna, per poi chinarsi sul corpo. Si leccò le labbra, pregustando il pasto, quindi affondò i denti nel braccio dell'uomo, strappando un lembo di pelle e cominciando a masticarlo.



    VISTA SUPERIORE
    Abilità passiva.
    Scurovisione: è l'innata capacità di vedere al buio, ovvero in condizione di totale assenza di fonti luminose. La scurovisione, che si "attiva" quando si guarda in zone di oscurità totale, è del tutto simile alla normale vista, sennonché è in bianco e nero. Questo tipo di visione non viene influenzata dalla presenza di fonti luminose; per cui si riesce ad osservare l'interno di una stanza immersa nel buio anche se il corridoio in cui si affaccia è illuminato da una torcia. Dal punto di vista del regolamento, la scurovisione è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Giovane: riesce a sfruttare al meglio la vista superiore entro 15m, e per focalizzare il fulcro del campo visivo necessita di un minuto circa. Vede abbastanza più netti rispetto al neofita gli spostamenti poco oltre i 15 metri.

    FORZA E AGILITA'
    Abilità passiva.
    Una forza soprannaturale e spaventosa che permette di sollevare persone e oggetti più o meno pesanti, a seconda dell'età, di arrampicarsi alle pareti, si fare salti ricoprendo maggiori distanze sia in verticale che in orizzontale.
    Giovane: forza di 4 - 6 uomini, così come possono percorrere 7/9 metri per un salto in verticale od orizzontale.
     
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    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

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    Era da tanto che non andava nel bosco. Si era fatta così immergere nella caotica vita cittadina, nei suoi problemi e nelle sue diavolerie elettroniche, che aveva quasi smesso di stare seriamente in mezzo la natura, di respirare - se un termine del genere si può usare su di un non morto - un po' di aria pura e un po' di tranquillità in quel caos moderno. Negli ultimi mesi era successo di tutto e di più, dal caos provocato dall'arrivo del bambino delle stelle alla scoperta di un altro antico nella sua adorata Nouvieille, così Neris si era ritrovata ad aver dannatamente bisogno di una pausa. Quasi senza accorgersene, si era messa a cacciare quasi ogni notte, nel tentativo di trovare un po' di divertimento... divertimento che le avrebbe permesso di scacciare un poco di quello stress che pian piano si era accumulato e che ora si faceva ben sentire. Ma non le ci era voluto molto per comprendere che la caccia, per quanto ogni tanto riuscisse ad entusiasmarla, non bastava per farla rilassare. Era ora che provasse metodi alternativi per sfogare lo stress. E una bella passeggiata nel bosco non era esattamente un'idea da scartare.

    Così, quella sera la vampira aveva indossato abiti più casual del suo solito. Al posto del suo solito abbigliamento quasi medieval gothic, si era messa un paio di jeans di color grigio scuro e un paio di stivaletti più semplici e adatti ad una camminata in mezzo a terra, fango, rami, rovi e chissà cos'altro. Non era riuscita soltanto a trattenersi per quanto riguardava la leggera maglia che indossava... che più che una maglia poteva essere considerata una camicia a maniche lunghe, di colore nero, dal tessuto abbastanza elaborato e decorato da pizzetto dello stesso colore. Una camicia, insomma, di evidente stile gotico. Non esattamente la cosa più adatta da indossare quando si pensava di passeggiare per il bosco, ma non era riuscita a resistere all'idea. Probabilmente un capriccio infantile di un'antica quasi depressa.

    Per raggiungere il bosco appena fuori da Nouvieille aveva deciso di utilizzare un metodo più neutro e normale del solito. Solo pochi anni prima si sarebbe teletrasportata o avrebbe volato, utilizzando i suoi poteri per fare qualsiasi cosa per cui le potessero essere utili, ma ultimamente non le dispiaceva giocare all'umana e, in ogni caso, i ricavi del teatro (più qualche furtarello ai malviventi uccisi) le permettevano di avere una vita abbastanza agiata. Insomma, non era ricca, ma di certo poteva permettersi di prendere taxi alle ore più improbabili. Ovviamente, si era pentita subito dopo esser salita sul taxi, ma ormai il danno era fatto e si era dovuta subire la dannata musica rock che piaceva tanto all'autista per tutto il viaggio, trattenendosi a stento dal dissanguarlo o dall'incantarlo. Dopo esser scesa e aver pagato, aveva osservato il mezzo allontanarsi con evidente sollievo, poi era entrata nel bosco, immergendosi nei suoi odori e nei suoi rumori. Oh, quanto quel luogo le ricordava il passato! Mentre si inoltrava nel bosco le sembrava quasi di essere tornata all'epoca in cui era mortale e in cui era la natura ad avere il controllo sull'uomo e non il contrario. Ma a quel tempo sicuramente non si sarebbe permessa di inoltrarsi così in un bosco, per timore dei pericoli che celava, e non avrebbe visto così bene nonostante l'oscurità del bosco, sfruttando al massimo grazie al suo sangue vampirico la luce della luna e delle stelle che filtrava tra i rami. E, in ogni caso, non è che quell'epoca le mancasse veramente: molto meglio l'attualità e i suoi agi, e nonostante tutto non sarebbe stata in grado di rinunciare alla sua natura di vampira per poter tornare umana.

    Immersa così nella pace del bosco, nei fruscii delle foglie mosse dal vento, nello scricchiolare delle foglie e dei rametti che pestava, e negli odori delle piante e della natura, Neris non poté fare a meno di cogliere una nota stonata in tutto quello, una nota ben chiara e pungente. C'era odore di sangue, un odore non irresistibile in quanto si era nutrita solo la notte prima ma comunque stuzzicante. Odore di sangue umano. Non proveniva da vicino, ma probabilmente da diversi metri di distanza. Avrebbe potuto ignorarlo e proseguire per la sua strada, stando alla larga dal luogo dove proveniva quell'odore, ma ormai la sua curiosità era stata stuzzicata. Aguzzò orecchie e vista, e iniziò a seguire quell'odore,con l'obbiettivo di raggiungerne la fonte. Mentre l'odore si faceva più intenso, i suoi passi si facevano il più possibile leggeri e la sua concentrazione aumentava. Lei non si trovava lì, lei non era altro che l'ombra, era solo oscurità. Aveva intenzione di sfruttare l'oscurità del bosco per avvicinarsi il più possibile di soppiatto, tutt'uno con il nero della notte.

    CITAZIONE
    - Vista superiore
    La vista cosiddetta superiore non è altro che quella capacità che possiede il vampiro di poter sfruttare la notte e il buio per poter vedere meglio. Trattasi di un’abilità passiva, cioè sempre attiva. Ci sono tre tipo di vista superiore, che il redivivo può sfruttare secondo la situazione in cui si trova.
    Scurovisione: è l'innata capacità di vedere al buio, ovvero in condizione di totale assenza di fonti luminose. La scurovisione, che si "attiva" quando si guarda in zone di oscurità totale, è del tutto simile alla normale vista, sennonché è in bianco e nero. Questo tipo di visione non viene influenzata dalla presenza di fonti luminose; per cui si riesce ad osservare l'interno di una stanza immersa nel buio anche se il corridoio in cui si affaccia è illuminato da una torcia. Dal punto di vista del regolamento, la scurovisione è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Visione crepuscolare: ovvero la capacità di vedere il doppio più lontano rispetto ad un umano in condizioni di bassa luminosità, ad esempio in presenza della luce di una lanterna, della luce lunare o in una giornata di cielo coperto; in una notte di luna piena si riesce a vedere come se si fosse alla luce del sole. Anche questa, come la scurovisione, è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Infravisione: capacità di "vedere", nel buio, le fonti di calore o, più precisamente, le variazioni nello spettro infrarosso (il funzionamento è simile, nella realtà, al visore notturno utilizzato dai soldati o alla vista dei serpenti). Nell'oscurità, la creatura vede un'immagine termografica: tutto ciò che è più caldo dell'ambiente si colora di rosso (con una tonalità che cresce con l'aumento dell'intensità della fonte; un umano apparirà come una figura di un rosso acceso) e tutto ciò che è più freddo di colore blu (con una tonalità che decresce con la diminuzione dell'intensità della fonte; un pezzo di ghiaccio apparirà di un blu molto scuro, quasi viola); di conseguenza, ciò che è alla stessa temperatura dell'aria (ad esempio una sedia, una spada, il cadavere di qualcuno morto da lungo tempo) non viene visto a meno che non sia in movimento (un non morto che si dà alla fuga, ad esempio, nel qual caso si vedrà una sorta di "alone tremolante" che attornia una figura di un blu pallido). A meno che non si sia molto vicini, e a meno che non ci sia una forte differenza di dimensioni, le figure che si osservano sono indistinguibili. Una creatura particolarmente calda, come un umano, lascia camminando una serie di lievi e temporanee tracce simili ad orme che chi possiede l'infravisione può seguire.
    Fonte di ispirazione per la Vista Superiore
    Antico: riesce a sfruttare al meglio la vista superiore entro 25/30m, focalizza quasi subito il fulcro nel suo campo visivo. Vede molto più netti rispetto al vampiro anziano, gli spostamenti poco oltre i 25/30 metri.

    - Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.

    - Muoversi e mimetizzarsi nelle ombre
    Permette a vampiro di farsi tutt'uno con il buio e le ombre intense e di passare inosservato per potersi muovere silenziosamente senza che nessuno se ne accorga.
    Ovviamente per i vampiri che hanno la capacità di teletrasportarsi (anziani e antichi) non possono teletrasposportarsi mentre sono mimetizzati, prima devono ritornare visibili e poi spostarsi in un altro luogo.
    Antico: impiega pochissimi secondi, si mimetizza con il buio e le ombre quasi istantaneamente potendosi così muovere come preferisce.
     
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  3. R'cana
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    Le fauci della risorta continuavano a strappare brandelli di carne umana, mentre il sangue le scivolata sulle mani e sul mento, ricadendo poi sull'erba fresca.

    Piano piano la sua pelle cominciò a riprendere colore, trasformandosi in un rosa pallido, un colore sempre malsano ma meno eloquente.
    Ormai la giovane aveva terminato il braccio dell'uomo. Con forza afferrò il pugnale, per estrarlo dal suo rosso alloggiamento. Premette verso il basso, quindi alzò il pugnale di scatto, estraendo la lama. Un sorriso si fece strada sul suo volto: quando mangiava i suoi istinti più bassi venivano alla luce. Alzò la mano, guarnita delle lunghe e dure unghie, che ancora non si erano ritirate, con un sorriso di soddisfazione la affondò nel petto dell'uomo, per poi estrarne il cuore ancora caldo.
    Per lei era come un dolce e morbido dessert. Vi affondò i denti, lasciando colare nuovo sangue lungo il mento.

    I suoi occhi stavano lentamente riprendendo il loro azzurro originario e le unghie piano piano si ritiravano. Un nuovo pezzo di carne fu strappato dal suo alloggiamento e finì nello stomaco della risorta.
    Per quanto ne sapeva lei, il bosco era l'unico testimone del suo delitto, tendendo le orecchie non riusciva a captare alcun suono umano.

    Il sangue continuava a sgorgare in piccole pozze, mentre la carne abbandonava le ossa di quello che, un tempo, era stato un uomo. Molta carne, in effetti.

    CITAZIONE
    FORZA E AGILITA'
    Abilità passiva.
    Una forza soprannaturale e spaventosa che permette di sollevare persone e oggetti più o meno pesanti, a seconda dell'età, di arrampicarsi alle pareti, si fare salti ricoprendo maggiori distanze sia in verticale che in orizzontale.
    Giovane: forza di 4 - 6 uomini
     
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    Più avanzava, più l'odore del sangue si faceva intenso. Un odore che risvegliava il sangue maledetto che le scorreva nelle vene, quel sangue desideroso di morte e sofferenza. Non aveva sete, non poteva dire di averla veramente, ma il sangue la richiamava lo stesso e con forza, facendole venir voglia di affondare i canini nella gola della sua preda. Ma non era in caccia di una preda, era arrivata fin lì - ormai a pochi passi dalla fonte di quell'odore così delizioso - solo per pura curiosità, per vedere con i suoi occhi cosa era successo, se si trattava di un incidente o del risultato di una caccia, animale o sovrannaturale. Non aveva intenzione di cedere a quel richiamo indesiderato, a quel aroma inebriante che riempiva le sue narici. Anzi, forse avrebbe dovuto essere arrabbiata, perché quell'odore che l'aveva così richiamata stava turbando la sua tranquilla ed innocente passeggiata nel bosco. Ma non c'era rabbia nella sua mente: come poteva arrabbiarsi per una cosa simile? Lei non era innocente, per quanto si mascherasse spesso e volentieri come tale. Non era nemmeno crudele, ma questo non significava che non poteva approvare ciò che i suoi occhi innaturalmente acuti ora potevano vedere: il cadavere di un uomo che stava venendo letteralmente divorato da una donna, una non morta come lei ma nel contempo totalmente diversa. Che importanza aveva se quella donna stava mangiando la carne di quell'uomo? Si trattava di una cosa non tanto diversa dal suo succhiare il sangue alle prede. Certo, era decisamente meno elegante, parecchio rozzo agli occhi di una vampira antica, ma non per questo differente.

    Ferma accanto ad un albero, nascosta nella sua zona d'ombra ed ancora avvolta dalle tenebre quasi si trattasse di un oscuro mantello, la vampira si limitò ad osservare la scena, quasi affascinata dalla visione della non morta che si nutriva. Probabilmente era meglio che se ne andasse, approfittando del fatto che la donna non avesse notato ancora la sua presenza, sicuramente grazie al fatto che lei si era mimetizzata nell'oscurità. Non sarebbe stato corretto disturbare il pasto di qualcun altro. Eppure qualcosa la tratteneva lì, e non era di certo a causa dell'odore del sangue. Per quanto, nella sua lunga vita, avesse viaggiato in lungo e in largo, il suo creatore era stato sempre attento a tenerla alla larga da quella che definiva spazzatura soprannaturale, così solo una volta separatasi da lui, risvegliatasi dal lungo sonno e raggiunta la città di Nouvieille, Neris aveva potuto vedere coi suoi occhi esemplari di specie diverse. E i Neamh Mairbh, termine celtico che indicava i revenant, dai vampiri agli zombie, non facevano eccezione. Arawn aveva fatto del suo meglio per tenerla alla larga dagli altri vampiri, in modo che lei non potesse scoprire la verità e continuasse a credersi una dea e lui un dio, mentre per quanto riguardava gli zombie... beh... secondo lui non erano meritevoli nemmeno di posare gli occhi sulla sua personale dea.

    Così, al posto di andarsene silenziosamente come era venuta, Neris lasciò andare quell'immaginario mantello di tenebre con cui si era avvolta, fuoriuscendo lentamente dall'oscurità nella quale si era mimetizzata. Si appoggiò all'albero, quasi come la situazione non la turbasse minimamente (cosa che, in effetti, non era del tutto vera, visto che era consapevole che disturbare una 'creatura' mentre si sta nutrendo era il modo migliore per cacciarsi nei guai), e iniziò a parlare: "L'odore del sangue è sempre affascinante, non trova? Non che la cosa dovrebbe stupirci: il sangue è il simbolo della vita, è intriso di potere e di energia. Ma vedo che più del sangue, quella che lei ha bisogno è la carne, o sbaglio!?"

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    - Vista superiore
    La vista cosiddetta superiore non è altro che quella capacità che possiede il vampiro di poter sfruttare la notte e il buio per poter vedere meglio. Trattasi di un’abilità passiva, cioè sempre attiva. Ci sono tre tipo di vista superiore, che il redivivo può sfruttare secondo la situazione in cui si trova.
    Scurovisione: è l'innata capacità di vedere al buio, ovvero in condizione di totale assenza di fonti luminose. La scurovisione, che si "attiva" quando si guarda in zone di oscurità totale, è del tutto simile alla normale vista, sennonché è in bianco e nero. Questo tipo di visione non viene influenzata dalla presenza di fonti luminose; per cui si riesce ad osservare l'interno di una stanza immersa nel buio anche se il corridoio in cui si affaccia è illuminato da una torcia. Dal punto di vista del regolamento, la scurovisione è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Visione crepuscolare: ovvero la capacità di vedere il doppio più lontano rispetto ad un umano in condizioni di bassa luminosità, ad esempio in presenza della luce di una lanterna, della luce lunare o in una giornata di cielo coperto; in una notte di luna piena si riesce a vedere come se si fosse alla luce del sole. Anche questa, come la scurovisione, è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Infravisione: capacità di "vedere", nel buio, le fonti di calore o, più precisamente, le variazioni nello spettro infrarosso (il funzionamento è simile, nella realtà, al visore notturno utilizzato dai soldati o alla vista dei serpenti). Nell'oscurità, la creatura vede un'immagine termografica: tutto ciò che è più caldo dell'ambiente si colora di rosso (con una tonalità che cresce con l'aumento dell'intensità della fonte; un umano apparirà come una figura di un rosso acceso) e tutto ciò che è più freddo di colore blu (con una tonalità che decresce con la diminuzione dell'intensità della fonte; un pezzo di ghiaccio apparirà di un blu molto scuro, quasi viola); di conseguenza, ciò che è alla stessa temperatura dell'aria (ad esempio una sedia, una spada, il cadavere di qualcuno morto da lungo tempo) non viene visto a meno che non sia in movimento (un non morto che si dà alla fuga, ad esempio, nel qual caso si vedrà una sorta di "alone tremolante" che attornia una figura di un blu pallido). A meno che non si sia molto vicini, e a meno che non ci sia una forte differenza di dimensioni, le figure che si osservano sono indistinguibili. Una creatura particolarmente calda, come un umano, lascia camminando una serie di lievi e temporanee tracce simili ad orme che chi possiede l'infravisione può seguire.
    Fonte di ispirazione per la Vista Superiore
    Antico: riesce a sfruttare al meglio la vista superiore entro 25/30m, focalizza quasi subito il fulcro nel suo campo visivo. Vede molto più netti rispetto al vampiro anziano, gli spostamenti poco oltre i 25/30 metri.

    - Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.

    - Muoversi e mimetizzarsi nelle ombre [interrotto]
    Permette a vampiro di farsi tutt'uno con il buio e le ombre intense e di passare inosservato per potersi muovere silenziosamente senza che nessuno se ne accorga.
    Ovviamente per i vampiri che hanno la capacità di teletrasportarsi (anziani e antichi) non possono teletrasposportarsi mentre sono mimetizzati, prima devono ritornare visibili e poi spostarsi in un altro luogo.
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  5. R'cana
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    Un rumore improvviso la fece fermare, i sensi all'erta. Fino a quel momento non aveva sentito nulla, ma adesso il suono sembrava vicino, molto vicino. Afferrò la spada corta, che giaceva a terra, con la lama sporca di sangue. Fu in quel momento che udì la voce. Si voltò verso il luogo da cui era provenuta, stringendo con più forza il pugnale. Ora poteva vederla, una donna.
    Una donna che non si era spaventata alla vista di quello spettacolo, che era arrivata silenziosamente, senza che Lucrezia potesse sentirla, e che parlava di sangue.
    Quindi, probabilmente, una vampira.
    Un basso ringhio uscì dalle sue labbra, non le piaceva essere interrotta quando stava mangiando, non le piaceva -soprattutto- che qualcuno la vedesse così. Ma se davvero quella che aveva davanti era una vampira doveva fare attenzione.
    Si alzò da terra, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla donna davanti a lei.
    “Nutrirmi è un mio dovere”
    rispose, laconica.
    Il sangue continuava a gocciolare lento dalle sue mani, dalla lama e, sebbene solo con poche gocce, dalle sue labbra.
    Il corpo dell'uomo giaceva abbandonato sull'erba, con diverse parti tolte e mangiate, di sicuro sarebbe stato un bel rompicapo per il medico legale, una volta ritrovato.
    “Immagino voi non siate qui perché volete un pezzo della mia preda”
    continuò Lucrezia, con un sorriso beffardo sul volto.
    “Dunque perché avete disturbato il mio pasto?”
    Probabilmente aveva a che fare con un essere in circolazione da molti anni, per questo, istintivamente, abbandonò il lei, usando al suo posto il suo sempre caro voi.






    CODICE
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    "Sono consapevole del fatto che il mio gesto non sia dei più educati e me ne dispiaccio." Continuò a parlare la vampira, mentendo spudoratamente. Sì, sapeva di star facendo una cosa scorretta - una cosa che, se fosse successa a lei, l'avrebbe mandata su tutte le furie - ma non era pentita di quello che stava facendo. La curiosità e il desiderio di scoprire qualcosa su di una creatura di cui sapeva ben poco erano molto più grandi di qualsiasi dispiacere o pentimento. E, per quanto riguardava l'educazione, beh... che ci poteva fare? I secoli passati con Arawn avevano un influenza nefasta su quello che le era stato insegnato, quando era solo una mortale, dal padre.

    "Normalmente non disturberei il pasto altrui, non mi sembrerebbe corretto, ma in questo caso la curiosità ha avuto il sopravvento." Aggiunse, senza dar cenno ad aver fatto troppo caso alla battutina della donna. No, lei non era lì per dividere la preda. Non era una cosa che potesse fare, in quanto nutrirsi di un morto avrebbe condotto la morte anche da lei, e non sarebbe stata nemmeno una cosa onorevole. Non era di certo una debole vampira che aveva bisogno dell'aiuto altrui per cacciare. Quel tempo era passato da un pezzo.

    "Devo ammettere di non aver mai incontrato una creatura come Voi, sempre che io possa definirvi in questo modo. Fino a poco tempo fa ho passato il mio tempo con un umana che chiamava quelli come noi 'creature sovrannaturali' e questa sua abitudine sembra avermi contagiata. Per quanto io di sovrannaturale non veda nulla in quelli come noi. Siamo parte della natura, esattamente come gli umani, una natura forse crudele e perversa, ma sempre natura." Disse infine, seguendo l'esempio della non morta e abbandonando l'uso del Lei. Una mossa rischiosa, forse, visto come negli ultimi anni si fosse abituata ad usare il più moderno Lei, ma se si fosse sbagliata e vi fosse tornata non sarebbe stata di certo una catastrofe.

    CITAZIONE
    - Vista superiore
    La vista cosiddetta superiore non è altro che quella capacità che possiede il vampiro di poter sfruttare la notte e il buio per poter vedere meglio. Trattasi di un’abilità passiva, cioè sempre attiva. Ci sono tre tipo di vista superiore, che il redivivo può sfruttare secondo la situazione in cui si trova.
    Scurovisione: è l'innata capacità di vedere al buio, ovvero in condizione di totale assenza di fonti luminose. La scurovisione, che si "attiva" quando si guarda in zone di oscurità totale, è del tutto simile alla normale vista, sennonché è in bianco e nero. Questo tipo di visione non viene influenzata dalla presenza di fonti luminose; per cui si riesce ad osservare l'interno di una stanza immersa nel buio anche se il corridoio in cui si affaccia è illuminato da una torcia. Dal punto di vista del regolamento, la scurovisione è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Visione crepuscolare: ovvero la capacità di vedere il doppio più lontano rispetto ad un umano in condizioni di bassa luminosità, ad esempio in presenza della luce di una lanterna, della luce lunare o in una giornata di cielo coperto; in una notte di luna piena si riesce a vedere come se si fosse alla luce del sole. Anche questa, come la scurovisione, è una capacità "straordinaria", cioè non legata alla magia.
    Infravisione: capacità di "vedere", nel buio, le fonti di calore o, più precisamente, le variazioni nello spettro infrarosso (il funzionamento è simile, nella realtà, al visore notturno utilizzato dai soldati o alla vista dei serpenti). Nell'oscurità, la creatura vede un'immagine termografica: tutto ciò che è più caldo dell'ambiente si colora di rosso (con una tonalità che cresce con l'aumento dell'intensità della fonte; un umano apparirà come una figura di un rosso acceso) e tutto ciò che è più freddo di colore blu (con una tonalità che decresce con la diminuzione dell'intensità della fonte; un pezzo di ghiaccio apparirà di un blu molto scuro, quasi viola); di conseguenza, ciò che è alla stessa temperatura dell'aria (ad esempio una sedia, una spada, il cadavere di qualcuno morto da lungo tempo) non viene visto a meno che non sia in movimento (un non morto che si dà alla fuga, ad esempio, nel qual caso si vedrà una sorta di "alone tremolante" che attornia una figura di un blu pallido). A meno che non si sia molto vicini, e a meno che non ci sia una forte differenza di dimensioni, le figure che si osservano sono indistinguibili. Una creatura particolarmente calda, come un umano, lascia camminando una serie di lievi e temporanee tracce simili ad orme che chi possiede l'infravisione può seguire.
    Fonte di ispirazione per la Vista Superiore
    Antico: riesce a sfruttare al meglio la vista superiore entro 25/30m, focalizza quasi subito il fulcro nel suo campo visivo. Vede molto più netti rispetto al vampiro anziano, gli spostamenti poco oltre i 25/30 metri.
     
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  7. R'cana
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    Lucrezia ascoltò le parole della vampira, continuando a tenere l'arma stretta nella mano, non le era mai capitato che una qualche creatura non umana la vedesse mangiare, dunque non era sicura di cosa fare, in una situazione come quella. Se si fosse trattata di una semplice essere umana -cosa che in passato era successa- l'avrebbe semplicemente uccisa, per mantenere il suo segreto. Ma con una vampira il discorso era molto più complicato, non è così semplice liberarsi di una di quelle creature, né è semplice sopraffarle.
    “Natura o meno, la cosa non mi riguarda” rispose quindi “Sono viva, e conta solo questo”
    Abbassò leggermente la testa, tornando a guardare la sua preda imbrattata di sangue.
    “Purtroppo per mia madre non fu così” mormorò appena, non sapeva se la vampira era riuscita a sentirla o meno, e neanche le importava.
    La cosa che le premeva maggiormente era decidere cosa fare, in quella situazione nuova. Attaccare la vampira sarebbe potuto essere un azzardo, non conosceva la sua forma, non sapeva niente di lei.
    Tuttavia non poteva neanche permetterle di andarsene in giro a divulgare il suo segreto, la sua intera vita sarebbe crollata come un castello di carte.
    “Chi siete, voi?” domandò alla fine, nella speranza di prendere tempo e poter così decidere come era meglio agire.
     
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    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

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    La vita. Cos'era la vita? In effetti era un concetto particolarmente complicato. Con ogni probabilità, gli esseri umani avrebbero ritenuto che entrambe erano morte, ma fino a quando camminavano sulla terra non era più corretto definire vive? Non che avesse intenzione di iniziare una conversazione pseudo-filosofica con quella non morta. Vita, morte o non vita non le importava. L'unica cosa importante era che lei era ancora lì e non era un mucchietto di ossa sepolto da qualche parte, magari rosicchiato dagli animali. In un certo senso, per questo doveva ringraziare quel pazzo del suo creatore. Così non commentò l'affermazione della risorta, come non fece cenno di aver sentito il sussurro che le era arrivato ben chiaro alle orecchie. Neris non poteva dirsi sorpresa del fatto che quella donna avesse avuto problemi con sua madre, a causa della sua natura. Lei stessa non poteva dire di essere andata a braccetto col padre dopo esser stata vampirizzata. In effetti, era già tanto che lui non avesse usato le sue arti magiche per incenerirla e invece si fosse limitato ad allontanarla.

    "Potete chiamarmi Nimue, anche se non è il nome che portavo da mortale." Rispose, alla richiesta di presentazione, senza preoccuparsi troppo del fatto di non star dando alla donna nemmeno il nome che usava in quell'epoca. Ma se andava a destra e a manca a presentarsi come 'Neris la vampira' il suo teatro avrebbe potuto rimetterci. E, in ogni caso, in quel momento era un poco in vena di giocare. Un gioco pericoloso, forse, ma ormai era in ballo e quindi avrebbe ballato. "Potrei sapere il vostro nome?"

    CITAZIONE
    - Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.

    Chiedo scusa per l'assurdo ritardo e avviso che probabilmente sarò lenta nelle risposte. ç_ç
     
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7 replies since 10/6/2015, 17:58   106 views
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