Luna rosso Sangue {l'Orrore ha un volto}

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    "Solo coloro che amano i gatti conoscono il piacere di una borsa dell’acqua calda, musicale, in pelliccia e che non si raffredda mai." (Susanne Millen)

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    Anita aveva preso con sé Neris, Lidia e Oumenide, trovando la porta chiusa a chiave aveva deciso di aprirla sparando un colpo di pistola per fare prima. Il silenziatore aveva fatto sì che quel colpo non facesse rumore, perciò una volta aperta quella porta aveva fatto cenno col braccio di entrare e lei si era accodata subito dopo. Non appena superata quella soglia si era sentito un suono sordo: la porta alle loro spalle si era richiusa da sola e anche lì, come l'altra poco prima, era stata sovrastata da un muro che si era alzato da terra e dalle pareti laterali per unirsi verso il centro creando così una parete completamente liscia e senza nessun punto dotato di buco che potesse dare speranza di provare ad aprirlo in qualche modo.
    Entrati nella stanza trovarono un'illuminazione non troppo forte, ma leggermente più netta di quella del corridoio oramai alle loro spalle (e con questo anche Mazrael, Daenerys e Jean Claude), tre letti alla destra della porta d'entrata, altri quattro accostati alla parete che avevano davanti e, sempre a destra, ma sulla parete centrale, un armadio chiuso. Sui due lenti in fondo si possono vedere due cadaveri ancora intatti, vestiti e stesi. Hanno il ventre praticamente sfondato e svuotato, ma il resto è tutto al proprio posto.
    C'è qualcosa di inquietante in quella situazione che pareva non risentire del passare del tempo, come se ci fosse una cappa ad appesantirne l'aria e a rendere ogni movimento dei presenti sempre più pesante. Solo una sensazione? Però chi è dotato di un sesto senso o qualsiasi capacità di percepire odori particolari, presenze più o meno vicine e suoni legati a qualcosa di 'vivo' capisce che il pericolo è davvero vicino. Infatti a sinistra della porta da cui sono entrati si vede subito un passaggio senza ante che conduce in un'altra sala anch'essa illuminata come la camera mortuaria dove sono capitati. Da lì si sentono suoni metallici e passi strascicati, ma forse non provengono direttamente da quella stanza così vicina. E' possibile solo andare avanti, non tornare indietro, cosa decideranno di fare adesso?





    GDR OFF
    -Ricordo che ora la porta del corridoio è bloccata magicamente, perciò siete in trappola a meno che non trovate una via d'uscita alternativa;

    Ordine di marcia:
    -Chi arriva per primo tra Ctonious, Neris e Lidia
    -Secondo arrivato
    -Terzo arrivato

    Master

    Orario massimo per postare in questo round sono le 12 di domani mattina

    Mi scuso per il ritardo, ma ho dovuto pensare qualche dettaglio in più e formulare bene gli eventi. Poi le feste che, come si sa, bloccano sempre le normali attività di tutti i giorni. Se ci impegnamo, finiamo prima di capodanno!
     
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    Quando aveva sentito Anita muoversi si era voltata a osservarla e quindi quando l'aveva vista sparare alla porta aveva avuto un attimo di sussulto, indietreggiando appena e guardandola dal basso verso l'alto. Tuttavia quando aveva visto che finalmente la porta si era aperta aveva fatto per avviarsi verso l'interno, giacché quella al momento costituiva ancora la sua unica possibilità di arrivare da qualche parte. Il fatto che poi anche quella porta, come la precedente si fosse chiusa separandoli dal resto del gruppo aveva fatto sì che la Fennec si irrigidisse lì sul posto lasciandosi sfuggire un suono gutturale, che doveva essere una sorta di ringhio e che assomigliava a una specie di “wre”.
    Si era guardata per qualche istante intorno prima di saltare su uno dei letti per osservare meglio quei due cadaveri dal ventre svuotato? Aveva osservato attentamente quella ferita, un taglio netto, diritto dal ventre allo sterno, una lama, quindi, o forse un bisturi, in un'ospedale certo non dovevano mancare. Certo l'idea che non fosse stato svuotato a morsi o ad artigliate le aveva fatto escludere qualche possibilità.
    Aveva annusato l'aria, c'era qualcosa e quel qualcosa era vicino. Brutto segno, brutto assai, se doveva essere onesta. E loro erano chiusi lì dentro e l'unica porta aperta era quella che li poteva condurre al mostro, bestia o quello che era. Era scesa al lettino per spostarsi sotto quello più vicino a quella porta che era la sola via di uscita. Aveva annusato il terreno, se qualunque cosa fosse era passata di lì doveva esserci il suo odore e sperava che fosse un qualche odore che potesse dirle qualcosa di più su cosa o chi avrebbero trovato lì sotto. Da lì forse poteva avere un'anteprima di quello che avrebbero trovato lì dentro. Allo stesso scopo aveva anche teso le orecchie a quegli strascichi e quei suoi metallici, stava forse trascinando qualcosa?

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    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

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    Quando aveva superato la porta chiusa, che la risvegliante aveva aperto con un colpo di pistola, non si aspettava di certo che l'uscio appena varcato da lei e dalle altre tre venisse chiuso magicamente come l'ingresso del corridoio. Una trappola nella trappola? Le sembrava di danzare nelle mani del ladro di cadaveri, comportandosi esattamente come lui voleva. Si sentiva quasi una marionetta, una marionetta mossa da fili invisibili. Oh, come odiava quella situazione! Per non parlare che, vista la luminosità della stanza, la sua mimetizzazione era praticamente inutile. Così, con un sospiro mentale, la rimosse, smettendo di immaginarsi un'ombra in mezzo alle ombre e portando nella sua mente la stessa illuminazione artificiale presente in quel luogo. Ora Neris doveva concentrarsi, smettendo di pensare alla porta ormai sigillata o alla presenza della mannara. Nel caso le cose si fossero messe male, avrebbe potuto teletrasportarsi (probabilmente) quindi non era veramente in trappola. Doveva ricordarselo. E la mannara... non era una minaccia, o almeno così sperava. Erano strane e temporanee compagne di avventura. Nulla di più, nulla di meno. Eppure, ora che si era calmata, sapeva che la situazione non era delle migliori. Erano in pericolo. C'era un'aura di minaccia nella zona, una... sensazione, percezione, che la turbava. Non erano soli, c'era qualcun altro. Il ladro che stavano cercando? Al di là del passaggio senza ante che conduceva, con ogni probabilità, ad un'altra stanza? Poteva percepire dei suoni metallici e dei passi... ma provenivano veramente da lì? Non riusciva a comprenderlo pienamente, ma se fosse riuscita a seguire quei suoni, probabilmente l'avrebbero condotta dall'essere che stavano cercando. Si guardò un attimo attorno, notando che gli ultimi due letti sembravano essere occupati da dei cadaveri. Avrebbe dovuto controllarli? No, non era necessario, era già andata la mannara a farlo. Magari avvicinarsi le avrebbe dato qualche indizio, ma poteva lasciare la cosa nelle mani della collega. Così, si avvicinò al varco che portava alla sala successiva, sporgendosi oltre di esso quel poco che bastava per dare una sbirciata oltre di esso.

    CITAZIONE
    Equipaggiamento:
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    Collana Nofearfire
    Anello della Metamorfosi

    CITAZIONE
    Abilità:
    - Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.
     
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  4. Ctonious
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    Le sue copie uscirono dal suo corpo, all'inizio erano come dei fumi grigio scuro, che uscivano dal tatuaggio e dal suo petto, si addensavano sul pavimento e in pochi secondi assumevano una forma umanoide, che sempre più le somigliava ed infine il respiro vitale le donava.
    Erano lì, tre copie perfette del suo corpo e della sua mente, l'incubo di ogni malvagio su questa terra; Oumenide avrebbe voluto che le obbedissero anche, ma sapeva che ciò non era possibile, d'altronde erano come lei e lei era pronta a schiacciare con il piede chiunque avesse osato provare ad esserle superiore.
    Perciò le aveva lasciate in corridoio e aveva seguito la risvegliante Anita, ad analizzare quella che doveva essere la camera mortuaria, niente di strano, a parte i due cadaveri in fondo alla sala, nulla di strano a parte...neanche il tempo di finire il pensiero che le porte si chiusero come per arte magica, "questa cosa comincia ad essere seccante" pensò Oumenide con un principio di rabbia: non doveva andare così, dovevano essere loro il gatto e il loro bersaglio il topolino spaventato che cerca una via di fuga che alla fine lo porta solo a finire in un vicolo cieco!
    Le sue copie erano rimaste indietro a fare chissà cosa, forse un giorno le sarebbe piaciuto prendere il tè con loro, avrebbero avuto tante belle cose di cui parlare; ma non era il momento di frivolezze "Ascoltatemi, dato che il nostro amico è praticamente certo che sa della nostra presenza, credo che sia inutile mantenere l'effetto sorpresa, io vado a vedere la stanza qua vicino, se sentite delle urla, probabilmente sono della nostra preda disse a voce neppure tanto bassa, ma risoluta e altrettanto risolutamente si avviò nella nuova stanza, seguendo l'altra donna. Erano rimasti in tre ed una era una vampira e l'altra una mannara, che combinazione strana, a quanto sapeva, non correva buon cattivo sangue fra queste razze, oppure i risveglianti sapevano qualcosa che a lei sfuggiva? Chi lo sa?
    O più semplicemente, chi se ne frega?
    Però c'era sempre quella fastidiosa sensazione come d'aria pesante, opprimente; in più i risveglianti avevano detto che c'erano degli spiriti erranti in giro..."che il nostro ladro di cadaveri sia uno spirito vendicativo?" disse inconsapevole di aver trasformato il pensiero in parola, ma se così fosse stato, perché rubare cadaveri? perché erano persone odiate? per cercare di possederne il corpo per "tornare"? oppure per un rituale di ritorno in accordo con uno stregone? Tutto era possibile, se solo avesse ricevuto i file richiesti da parte di Mister Computer, avrebbe potuto brancolare meno nel buio.

    CITAZIONE
    [Primo Turno]
    Tatuaggio di Ecate: Ecate è un' antica dea della morte; in uno dei suoi viaggi, incontrò uno stregone che in cambio della vita le offrì questo tatuaggio (promessa poi non mantenuta a causa dell' appartenere a tale razza). Questo tatuaggio, che parte dal bacino e arriva fino all'inizio del petto, permette a Oumenide di evocare tre copie di sé stessa, le copie, sebbene somiglino e si comportino come l'originale, non obbediranno ad eventuali ordini dell' Erinni, ma agiranno a modo loro, rendendole estremamente imprevedibili, inoltre non sono semplici illusioni: possono attaccare ed essere attaccate, tuttavia per liberarsene basta usare il fuoco o la luce (di origine magica, sacra o naturale) che le dissolve, ma l'avversario questo non lo sa.
    Durata: 3 turni, uno di attivazione e 2 di azione.

    Equipaggiamento

    Una borsa economica, Documenti, Pistola d'ordinanza, Un PC portatile per le informazioni del suo agente informatico, Una Punto rossa da due posti, una grande quantità di siringhe contenenti adrenalina e altri farmaci che ogni tanto "sequestra" (con un mandato fatto su misura dal suo giudice) agli ospedali e alle cliniche private, un cellulare oscurato per chiamare il giudice che la protegge e oggetti magici (Anello delle Anime, Tatuaggio di Ecate e Specchio delle Illusioni

    Lascio al DM il privilegio di muovere le mie Erinni-copie che sono rimaste indietro
     
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    Mentre Mazrael resta l'unico in grado di fare qualcosa tra coloro che sono rimasti nel corridoio, nella camera mortuaria Neris, Lidia, Oumenide e Anita si trovano uno spettacolo meno piacevole e un'aria pesante che lascia intendere che il pericolo, quello vero, è a un passo da loro.
    Anche lì si sente il pavimento tremare e non certamente la stessa volta in cui si è creata quella voragine nel corridoio dall'altra parte. E' qualcosa che si avvicina, qualcosa in grado di farsi strada sotto terra e di creare cunicoli per andare dove vuole, sapendo tra l'altro esattamente dove arrivare. Improvvisamente un'area del pavimento della camera mortuaria salta per aria un enorme e pallido verme segmentato e rigonfio con un viso simile a quello di un umano o comunque di un essere dalle sembianze umane, ma senza occhi nemmeno residuali. La bestia è lunga circa 90 cm, non parla, non emette alcun suono né verso, ma la prima cosa che fa è ergersi a mò di torre e sprigionare un'aura simile a nebbia anche nel colore. Subito dopo l'aria comincia a farsi statica, pesante, allo stesso tempo quella che sembrava essere un'aura si spande tutto attorno al verme cominciando così a calcificare i due corpi dei cadaveri che si trovano sui due lettini in fondo. Il verme, senza fissare nessuno in particolare poiché sprovvisto di occhi veri e propri, comincia ad avanzare restando nella sua posizione eretta, muovendosi nemmeno così lentamente. Avanza, avanza, avanza... SI sente un suono sordo, uno strusciare sul pavimento pieno di sangue e interiora, persino ossa spezzate. Ed ecco che dalla stessa buca fatta da questo, sbuca un altro verme della stessa specie del precedente. E ancora, sotto i piedi di tutti coloro che si trovano nella camera mortuaria, si avverte il pavimento tremare, i lettini e l'armadio traballano, la lampada appesa al soffitto oscilla creando alternativamente zone d'ombra e luce.
    Poco prima però Oumenide decide di avventurarsi nella stanza attigua che non aveva ante a delineare un limite, ma appena mette piede in quella che a tutti gli effetti è un lavoratorio chimico (lo si capisce dagli attrezzi da lavoro e altri oggetti lì presenti) ecco che a darle il benvenuto è un verme dello stesso tipo dei due che sono stati vomitato dal pavimento della camera motuaria. Un mostro che senza esitazione né incertezze, avanza verso l'Erinni espandendo la propria aura nebbiosa, centimentro dopo centimetro con l'intento di avvolgere la donna facente parte del gruppo che tutti lì dentro stavano aspettando.




    VERME FUNEREO




    GDR OFF
    -Il Verme funereo, a volte chiamato verme ancestrale, fa parte della famiglia dei non morti intelligenti, con un corpo a lumaca con il potere di trasformare la carne, sia viva che morta, in pietra. Sono di allineamento neutrale, ma se minacciati non esitano ad attaccare o a volte a tendere imboscate.
    Potere usato dal Verme Funereo:
    Aura di Calcificazione
    La presenza di un verme funereo è sufficiente perché la carne, sia morta che viva, inizi a indurirsi e calcificarsi, trasformandosi lentamente in pietra. Questo effetto è un'emanazione con un raggio di 9 metri centrata sul verme funereo ed è sempre attivo. Per decidere chi viene colpito da questo potere in teoria dovrebbe effettuare un tiro salvezza con i dadi, ma qui ho assegnato numeri crescenti partendo dal numero 1 che ho dato a Lidia (prima ad aver postato), il numero 2 a Neris, il 3 a Ctonious e 4 a Mazrael. Ho estratto due numeri, uno per Verme Funereo, in modo tale da decretare fatalmente chi sarà colpito dall'Aura di Calcificazione mentre coloro che rimarranno illesi avranno il compito di ammazzare i Vermi (ricordatevi che per ora sono tre in tutto) e allo stesso tempo provare a salvare chi è stato colpito da questo potere.
    Ricordate bene: è un potere sempre attivo, perciò prima uccidete i vermi funerei, prima sarete salvi!
    - Estrazione: numeri 2, 1, 3

    -Postate tutti nell'ordine seguente:
    • Lidia (1)
    • Neris (2)
    • Ctonious (3)
    • Mazrael (4)
    MASTER

    -Per qualsiasi domanda o dubbio, postate nel topic di iscrizione alla quest
    -Orario entro cui postare tutti quanti: domani mercoledì 13 entro le 18:00

    -Daenerys, Jean Claude - bloccati
     
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    Era un po' che aveva un brutto presentimento su quella situazione e difatti qualcosa aveva perforato il terreno per avvicinarsi prima ai due cadaveri: un grosso, schifoso, enorme verme.
    Male, malissimo. «Wree!» aveva emesso un verso acuto e stridulo quasi una minaccia a quella cosa di starsene possibilmente quanto più lontano possibile da dove si trovava lei, ovvero sotto il lettino, un posto che riteneva potenzialmente sicuro. Erroneamente, a quanto smbrava perché aveva cominciato a sentire uno strano formicolio cominciare a percorrerle la pelle. Stava accadendo qualcosa, le stava accadendo qualcosa, quella cosa schifosa le stava facendo qualcosa che non le piaceva in effetti. Aveva ripetuto la sua minaccia, ma per qualche motivo non le era sembrata già la prima volta di grande effetto. Cosa doveva fare? Quella cosa certo non se sarebbe stata ferma da una parte ad aspettare che prendesse una decisione, forse, davvero, era il momento che fosse l'istinto a scegliere la giusta opzione. Ora, obiettivamente si sentiva in trappola e comunque facesse quella cosa dato non le sembrava di aver visto occhi o chissà cosa facesse presagire a una faccia. A tal proposito, una bocca ce l'aveva? Braccia, da quello che vedeva, no di certo, il che poteva essere un vantaggio. Forse....
    Aveva raspato il terreno, muovendo dei piccoli passi tanto per non essere un bersaglio statico, mentre gli artigli si facevano più duri e forti. Un ulteriore arma di difesa contro quella cosa, o forse attacco. Aveva lasciato che fosse il Fennec a vederlo con i suoi occhi.
    Poteva considerarlo come un grosso serpente, nemmeno tanto lungo, forse un metro o poco meno , ma grasso, quello sì. I Fennec, in natura si nutrono anche di serpenti, quindi forse, la palla di pelo che viveva dentro di lei, e che era, in effetti lei, poteva sapere come trattarlo. Tra l'altro, quel coso, forse nemmeno ce l'aveva l'agilità di un serpente. Non restava che provare. L'intenzione quella di tirargli una zampata all'altezza del busto ad artigli ben spiegati per quanto glielo consentisse quella pesantezza o rigidità che sembrava in qualche modo espandersi. Subito dopo era tornata indietro, per spostarsi di nuovo e provare da un'angolazione diversa, ma sempre nello stesso punto, più o meno. La scommessa se fosse stata la sua carne a irrigidirsi prima, rallentandola fino a impedirle di muoversi o quella del coso a finire in brandelli.


    CITAZIONE
    - Artigli Speciali: [Abilità attiva]
    SPOILER (clicca per visualizzare)
    è un’abilità sia di attacco sia di difesa che può essere utilizzata nella forma umana ed anche nella forma mannara. Il mannaro può decidere di far uscire fuori degli artigli più lunghi persino di quelli che possiede nella forma mannara. Sono più resistenti, appuntiti ed affilati tanto da potergli permettere di arrampicarsi anche su pareti verticali come cortecce d’albero, facciate di palazzi e via discorrendo. Quando il mannaro svolge queste azioni deve essere dotato di una buona forza e non ultimo di una buona se non ottima dose di energia fisica, altrimenti rischia di cadere. Se usato per ferire, può causare profonde ferite anche mortali, oppure la frattura di ossa piccole e medie; ad esempio polsi, caviglie, costole, dita e simili.
    - Livello I e II: 3 turni
    Turno 1

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    Il pavimento tremava. Perché? Stava arrivando qualcosa? Sì, poteva avvertire quel senso di minaccia che diventava sempre più forte. Ma cos'era il loro nemico se poteva muoversi sotto i pavimenti, scavando tunnel quasi fosse un...? Un verme. Era un enorme verme gigante. Cosa diamine era quel coso? Possibile che esistessero creature viventi di quel tipo? Era un obbrobrio! No, un attimo, non era sicura di percepire un'energia vitale intorno a quell'essere. Era possibile che fosse un non morto? In qualche modo, quella possibilità la disgustava più che pensare che fosse un'entità vivente, perché l'eventuale natura non morta dell'essere l'avrebbe accomunato in un certo qual modo a lei. Ma non aveva tempo di riflettere sulla questione, né indagare sulla natura di quell'essere, in quanto dal buco era uscito un secondo verme. E, dai rumori che percepiva dalla porta che non aveva varcato, era molto probabile che la sua altra collega si trovasse a dover fronteggiare una terza di quelle creature. Una a testa? Non male, se non fosse stato per quel potere che aveva affetto i due cadaveri. Cosa stava loro succedendo? Era possibile che la loro carne si stesse tramutando lentamente in pietra? Se era un potere del verme doveva stare attenta, anche perché cominciava a sentire anche lei uno strano formicolio al corpo. Alzare la mano destra fu più difficile del previsto, come se l'effetto di calcificazione stesse colpendo anche lei. Una consapevolezza che la spaventava. Sicuramente, diventare una statua di pietra o qualcosa di simile non era nei suoi progetti. Quei vermi dovevano essere eliminati subito, a costo di dover usare quel potere. Puntò la mano nella direzione di uno dei due vermi della camera mortuaria, il compagno di quello che la mannara aveva prontamente attaccato, e si concentrò. Poteva quasi sentirne il calore, poteva quasi vedere il fuoco che avrebbe consumato dall'interno quell'essere, incendiando il suo sangue e la sua carne. Il dono del fuoco era qualcosa che odiava, ma che nel contempo era una parte di lei. Lo amava e lo temeva allo stesso tempo.

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    - Sensi sviluppati:
    Permette al vampiro di usare al massimo i suoi cinque sensi per fare tutto ciò che ritiene utile: seguire tracce, ascoltare dialoghi a metri e metri lontano da lui e tanto altro, sentire e percepire odori e rumori ad una certa distanza. Oltre tutto il vampiro possiede il sesto senso, ossia ciò che lo mette all'erta quando c'è aria di pericolo, minaccia, avverte la morte nelle vicinanze, le emozioni altrui così come la vita. E' per questo che riescono a sapere prima di chiunque altro se, per esempio, una donna è incinta, o se un uomo sta per morire o può essere salvato, così come avverte il passare delle stagioni in base alla vita che si manifesta nella natura.
    Antico: avverte perfettamente attorno a sè rumori, odori, parole e sensazioni nel raggio di circa 20/25 metri. Oltre i 25 metri riesce a capire se sono odori, rumori e altro che appartengono alla natura, umana e non, o sensazioni dovute al sesto senso.

    - Pirocinesi (1° turno - attivazione)
    Permette al vampiro di concentrare le sue energie psichiche e di dar fuoco a tutto ciò che è infiammabile, anche gli essesri viventi, compresi demoni e angeli. Questi possono morire o rimanere feriti gravemente se colpiti dal fuoco vampirico di un Antico, poichè prendono fuoco da dentro, la pelle sarà l'ultima cosa ad essere intaccata. Più il vampiro è antico e potente e più grande è la distanza che può sfruttare per usare questo potere temuto da tutti. E' rapido e non da l'opportunità di difesa, l'Antico che usa questo potere deve sempre sapere quando e come usarlo, altrimenti creerebbe soltanto caos e distruzione ovunque.
    Antico dai 2000 ai 4000 anni: un turno per concentrarsi e richiamare l’energia psichica utile alla pirocinesi, un turno per lasciare che il potere cinetico agisca.
    Raggio d’azione: 20 metri.
     
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  8. Ctonious
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    "Uhm...forse prima di uccidere il nostro amichetto, dovrei chiedergli di allestire le mie difese o la mia camera di tortura" pensò Oumenide appena vide ergersi davanti a lei un'enorme verme, pareva tipo un verme delle sabbie che aveva conosciuto in Egitto, se non fosse stato che vedeva come una nebbia che probabilmente emanava dal verme e che la faceva sentire come se fosse avvolta da una gelatina, un formicolio strano, come se qualcuno le stesse sfregando della polvere addosso... (purtroppo non aveva visto la pietrificazione dei cadaveri e perciò non sapeva gli effetti).
    D'istinto prese il suo specchio e lo mise davanti a sé, immaginando una barriera invisibile che la proteggeva "Sai, mio caro verme; dicono che se fai il male ti torni indietro prima o poi" pensò rivolta a quella creatura.

    Ora non sentiva più il formicolio, così poteva concentrarsi meglio sul suo nemico: non sembrava che avesse dei veri e propri occhi, perciò probabilmente era cieco, ma doveva allora avere un udito o un olfatto molto sviluppato (la giustizia del Destino impedisce di avere creature del tutto indifese) perciò si tolse la collana che aveva: voleva infatti lanciarla se il verme si fosse avvicinato per distrarlo.
    Quello dietro il verme sembrava un laboratorio "chissà se trovo un po' acido cloridrico per aiutare il nostro verme a volare via da questo mondo.
    Si mosse come prima, cercando di non far rumore, mentre con una mano teneva la collana pronta al lancio e nell'altra lo Specchio delle Illusioni, diretta verso le ampolle alla ricerca di qualche sostanza utile al suo scopo, del resto era esperta di chimica grazie a infiltrazioni, ricatti e qualche omicidio...

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    Tatuaggio di Ecate [Secondo Turno]
    Tatuaggio di Ecate: Ecate è un' antica dea della morte; in uno dei suoi viaggi, incontrò uno stregone che in cambio della vita le offrì questo tatuaggio (promessa poi non mantenuta a causa dell' appartenere a tale razza). Questo tatuaggio, che parte dal bacino e arriva fino all'inizio del petto, permette a Oumenide di evocare tre copie di sé stessa, le copie, sebbene somiglino e si comportino come l'originale, non obbediranno ad eventuali ordini dell' Erinni, ma agiranno a modo loro, rendendole estremamente imprevedibili, inoltre non sono semplici illusioni: possono attaccare ed essere attaccate, tuttavia per liberarsene basta usare il fuoco o la luce (di origine magica, sacra o naturale) che le dissolve, ma l'avversario questo non lo sa.
    Durata: 3 turni, uno di attivazione e 2 di azione.

    Specchio delle illusioni: uno specchietto che Oumenide porta sempre nella sua borsa, appare come un normalissimo specchietto con cinque gemme rosse intorno alla superficie riflettente, tuttavia, messo davanti all' Erinni e rivolto verso il suo avversario, è in grado di evocare una barriera invisibile davanti ad Oumenide, funzionando come uno scudo riflettente e rimandando il colpo o l'incantesimo al suo mittente; non funziona con colpi non a distanza, ma ha effetto contro poteri mentali
    Cariche disponibili:5 (ad ogni colpo riflesso, una gemma da rossa diverrà nera)

    Equipaggiamento:
    Una borsa economica, Documenti, Pistola d'ordinanza, Un PC portatile per le informazioni del suo agente informatico, Una Punto rossa da due posti, una grande quantità di siringhe contenenti adrenalina e altri farmaci che ogni tanto "sequestra" (con un mandato fatto su misura dal suo giudice) agli ospedali e alle cliniche private, un cellulare oscurato per chiamare il giudice che la protegge e oggetti magici (Anello delle Anime, Tatuaggio di Ecate e Specchio delle Illusioni
     
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    Avviso da parte del master.

    Il Topic si ferma, fino a risposta del master è vietato postare dato il tempo limite è abbondantemente scaduto.

    Marzael salta il turno.
     
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    Mazrael adesso rientra in gioco, si tiene presente che il turno da lui saltato per ritardo nel postare sia stato impiegato a percorrere il tunnel scavato dai due Vermi Funerei.
    GDR ON

    Il primo colpo è arrivato dalla mannara, che con una zampata riesce a procurare tre graffi dove il petto è più sporgente. I Vermi funerei non sono creature veloci, ma hanno dei sensi molto acuti e per tanto quando Lidia è andata per artigliare il corpo del primo verme questo aveva avuto modo di percepire molto bene lo spostamento rapido d'aria che il braccio della mannara aveva compiuto per raggiungerlo. E così, nonostante la ferita, dalla posizione eretta si era allungato in avanti con uno scatto protendendosi verso il braccio della Fennec mannara trovandosi però a mordere a vuoto poiché lei aveva indietreggiato optando per un'altra angolazione che al momento aveva lasciato il Verme funereo senza possibilità di capire dove fosse la sua preda. Intanto però da quei tre graffi, che sebbene non troppo profondi avevano tagliato la pelle dura e anche un po' del muscolo sottostante, stava fuoriuscendo un liquido dal colore simile a quello della nebbia, ma molto simile a bava. Gli stava colando lungo il petto e il resto del corpo vermiforme e non appena avesse toccato il suolo avrebbe sprigionato un odore nauseabondo.
    Intanto la calcificazione comincia a farsi reale nella mannara, la mano che ha ferito il petto del Verme Funereo comincia ad appesantirsi ed a formicolare, tutto il rispettivo braccio. La carne è ancora tale, ma è la pelle della parte inferiore dell'arto che comincia a farsi troppo resistente ai piegamenti delle dita.


    GDR OFF
    -Lidia, nel prossimo post metti tassativamente la direzione verso cui si è girata la mannara

    GDR ON

    L'unica creatura lì dentro in grado di poter attaccare in maniera davvero molto efficace il secondo Verme Funereo è la Vampira, la quale passa subito alle maniera forti attaccando il bersaglio dall'interno, attivando un potere che solo agli Antichi è riservato: il fuoco. Questo elemento, essendo pericoloso e spesso fatale per tutti i non morti, anche se di specie differenti, esplode all'interno del corpo invetebrato del Verme distraendolo dall'intento di voler attaccare la Vampira o la Risvegliante. Il Verme infatti, essendo privo di corde vocali, non è in grado di urlare, ma si irrigidisce quando quel fuoco comincia ad ardergli le carni. Nel frattemp operò i suoi occhi si illuminano di rosso e pochi attimi dopo il cadavere che stava steso sul letto nell'angolo si alza e come fosse un automa si dirige verso il gruppo con il chiaro intento di obbedire ad un comando del Verme. Intanto la Vampira comincia a sentire i piedi e i polpacci pesanti, la pelle resa già rigida dal suo stato di Non Morta, comincia ad indurirsi in maniera più incisiva rispetto a Lidia.


    GDR OFF
    -Neris, specifica se la Vampira ha voluto colpire un punto in particolare usando il fuoco.

    GDR ON

    Lo specchio delle illusioni che Oumenide ha usato contro il Verme Funereo non ha alcun effetto poiché quest'ultimo è immune al suo stesso potere, perciò la calcificazione se non attacca da davanti può farlo alle spalle e ai fianchi e infatti man mano che la nebbia si spande, anche l'Erinni comincia a sentire i piedi e i polpacci pesanti. E' nella stessa situazione della Mannara e della Vampira.
    Il Verme Funereo perciò ignora del tutto quello specchio e allungandosi verso destra fa poi una torsione del corpo verso la parte opposta mirando dritto alla caviglia dell'Erinni con il chiaro intento di morderlo o strapparlo. La bocca del Verme Funereo non è visibile mai, salvo quando deve attaccare con il Morso, allora si apre un solco orizzontale, la dentatura non è lungo tutte entrambe le arcate, ma tre denti grossi, ricurvi e appuntiti ad entrambi gli angoli della bocca che, quando fa per attaccare, si allarga sia in orizzontale che in verticale e la lingua non è altro che una sorta di corto tentacolo dentato che immobilizza quando il resto della dentatura afferra la carne.



    GDR OFF
    -Visto non è specificato quanti turni impiega la calcificazione, ho deciso che se entro sei turni il Verme Funereo non viene ucciso, l'effetto della calcificazione attiva smette di funzionare, ma persiste quello passivo. Perciò... Ingegnatevi e buona fortuna!
    -I Vermi Funerei sono immuni a influenze mentali, veleni, sonno, paralisi, stordimento, malattie, effetti mortali, effetti necromantici. Inoltre non è soggetto a colpi critici, danni debilitanti, danni alle caratteristiche, risucchi delle caratteristiche e di energia o morte per danno massiccio.
    Immunità presenti sul manuale che qui però, visto il basso numero di PG rimasti e le loro limitate armi e capacità, ho deciso di non inserirle in gioco. Tutto il resto è valido nella maniera più assoluta, perciò agite di tattica, interagite, aiutatevi se non volete finire calcificati o all'altro mondo (anche perché come già detto, il peggio deve ancora arrivare!
    -Ecco una rappresentazione molto vicina alla bocca di un Verme Funereo: i denti servono per afferrare e bloccare la preda/vittima, il tentatocolo - dentato anch'esso, a risucchiare il sangue.
    Blade-2-statua-maquette-e-busto-a-grandezza-naturale-del-vampiro-Reaper-9

    Turno per la calcificazione: I di VI


    Ordine di marcia: i post devono arrivare tassativamente entro le 18:00 di domani venerdì 15, chi non fa intempo a postare salta il turno. Perciò invito tutti caldamente ad avvisare nel topic di iscrizione qualora non fosse in grado di mettere il vostro post in quell'ora, sceglierò io se farvi saltare il turno, se fare un cambio di turni all'interno di questo round oppure se dare una proroga con l'orario. Chi non lascia un avviso e non posta, ripeto che salta il turno.
    • Lidia
    • Neris
    • Ctonious
    • Mazrael
    MASTER

    -Per qualsiasi dubbio o domanda, postate nel topic dell'iscrizione, non accetto altro metodo.
     
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    Così male non le era andata se pensava che almeno lo aveva colpito quel coso schifoso lasciandogli un bel graffio sul torso.. petto.. quello che era, dal quale era fuoriuscito un... bleah, una sostanza schifosa. Peccato però che il coso avesse tentato di attaccare lei. Era stata fortunata, in effetti che non le avesse staccato il braccio. Aveva mosso qualche altro passo indietro per studiare meglio quella creatura portandosi circa ad ore due da essa. E ora? Ora si rendeva conto che quella mano, quella che aveva colpito quel maledetto essere.
    Aveva osservato quella mano... zampa...
    Le dita, le dita si stavano facendo rigide il che non era un bene. Per niente. Doveva liberarsi di quella cosa e possibilmente prima di smettere definitivamente di muoversi.
    Restava un problema, la bocca. A quanto sembrava quel coso ne aveva una e andava decisamente evitata.
    Come? Attaccando alle spalle forse. Aveva mosso qualche altro passo spostandosi lateralmente e quanto più silenziosamente possibile alla propria sinistra ruotando intorno al vermone aspettando il momento più opportuno per colpirlo di nuovo e quel momento era arrivato quando il cadavere si era alzato. Se avesse avuto delle orecchie più grandi e più complete quelle si sarebbero mosse in quella direzione, seppure gli occhi restavano fissi sulla fonte di pericolo numero uno. Aveva fatto un paio di balzi alla propria sinistra, poi uno bello e mirato a destra per cercare di atterrare circa a ore quattro del mostro e un altro ancora per cercare di balzargli sulla schiena e restare appigliata lì, affondando gli artigli, sia delle mani che dei piedi quel tanto che le occorreva per restargli fissata addosso. E se davvero ci fosse riuscita, se davvero fosse riuscita a rimanere arpionata lì, beh, avrebbe cominciato a fare quello che tutti i fennec sanno fare meglio: scavare in quella carne molliccia.



    CITAZIONE
    - Artigli Speciali: [Abilità attiva]

    è un’abilità sia di attacco sia di difesa che può essere utilizzata nella forma umana ed anche nella forma mannara. Il mannaro può decidere di far uscire fuori degli artigli più lunghi persino di quelli che possiede nella forma mannara. Sono più resistenti, appuntiti ed affilati tanto da potergli permettere di arrampicarsi anche su pareti verticali come cortecce d’albero, facciate di palazzi e via discorrendo. Quando il mannaro svolge queste azioni deve essere dotato di una buona forza e non ultimo di una buona se non ottima dose di energia fisica, altrimenti rischia di cadere. Se usato per ferire, può causare profonde ferite anche mortali, oppure la frattura di ossa piccole e medie; ad esempio polsi, caviglie, costole, dita e simili.
    - Livello I e II: 3 turni
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    Agli occhi degli uomini, la vita passa dal buio all'oscurità. Agli occhi degli dei, la vita è una morte...

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    Se il suo avversario fosse stato un vampiro avrebbe concentrato il proprio potere sul cuore e sulla testa. Quello strano essere che stava affrontando sembrava essere un non morto, di conseguenza c'era la possibilità che i suoi punti deboli fossero simili. Eppure, vista la scarsa conoscenza di Neris nell'anatomia dei vermi (chi avrebbe mai potuto immaginare che una conoscenza simile avrebbe potuto risultare utile?), la vampira non aveva la più pallida idea di dove fosse situato il cuore di quel verme gigante. Avrebbe potuto andare a tentoni, o colpire indiscriminatamente il sangue, ma probabilmente era meglio non rischiare e andare sul sicuro. Il cervello. Doveva immaginare che il sangue contenuto nel cervello di quell'essere e la sua materia grigia prendessero fuoco. Poteva quasi vedere il fuoco, poteva quasi sentire la presenza di quell'elemento così pericoloso e contrario alla sua natura, ma che era anche parte di lei in quanto Antica. Se fosse riuscita nell'intento, un colpo simile avrebbe ucciso di certo un vivo... e quantomeno danneggiato gravemente un non morto. O almeno sperava.

    Concentrata com'era sul suo potere, Neris si accorse a mala pena che gli occhi del verme erano diventati rossi, e di certo non si accorse del cadavere pietrificato che si era alzato seguendo la volontà del verme. L'uniche cose di cui Neris era consapevole erano il fuoco e il verme che stava attaccando. Doveva fare in fretta, doveva distruggerlo, anche perché poteva percepire la propria carne sempre più pesante e dura, almeno nella zona di piedi e polpaccio. Se continuava così, le possibilità di diventare una statua di pietra erano molto alte. Forse, vista la situazione, avrebbe fatto meglio a collaborare di più coi suoi compagni di squadra. Sempre che fosse riuscita a liberarsi di quel dannato verme, ovviamente.

    CITAZIONE
    Equipaggiamento:
    Anello Anar
    Collana Nofearfire
    Anello della Metamorfosi

    CITAZIONE
    Abilità:
    - Pirocinesi (2° turno - azione)
    Permette al vampiro di concentrare le sue energie psichiche e di dar fuoco a tutto ciò che è infiammabile, anche gli essesri viventi, compresi demoni e angeli. Questi possono morire o rimanere feriti gravemente se colpiti dal fuoco vampirico di un Antico, poichè prendono fuoco da dentro, la pelle sarà l'ultima cosa ad essere intaccata. Più il vampiro è antico e potente e più grande è la distanza che può sfruttare per usare questo potere temuto da tutti. E' rapido e non da l'opportunità di difesa, l'Antico che usa questo potere deve sempre sapere quando e come usarlo, altrimenti creerebbe soltanto caos e distruzione ovunque.
    Antico dai 2000 ai 4000 anni: un turno per concentrarsi e richiamare l’energia psichica utile alla pirocinesi, un turno per lasciare che il potere cinetico agisca.
    Raggio d’azione: 20 metri.
     
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  13. Ctonious
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    Sul momento aveva creduto che l'effetto del Verme su di lei fosse stato rispedito indietro dal suo specchio, ma mentre si stava muovendo, aveva avvertito i suoi movimenti farsi più lenti e più pesanti, soprattutto sulle spalle e sui polpacci; "Maledizione! Questo potere deve essere legato all'aura o qualcosa del genere, altrimenti il mio specchio avrebbe funzionato, devo trovare qualcosa subito!" pensò mentre vide la "bocca" del verme aprirsi vicino a lei, alla ricerca della sua "preda".
    Guardò il suo Specchio, sperando di non aver sprecato una carica, ma le quattro gemme rosse erano molto eloquenti, un colpo era stato deviato, ma evidentemente il Verme era immune al suo stesso potere (molto intelligente in effetti); non valeva la pena di sprecarne altri e perciò lo rimise al suo posto; appena lo scudo si dissolse, il peso della trasformazione la colse così di sorpresa che non riuscì a non cadere per terra, dando al verme un indizio ulteriore sulla sua posizione e d'istinto lanciò la collana che si era tolta alla sua sinistra, sperando che questo distraesse il verme dalla sua posizione reale e poi cercò, aiutandosi con il braccio che teneva prima il gioiello, strisciò verso le ampolle decisa a cercare qualcosa da lanciare a quel verme "Giuro, caro il mio amico che mi aspetti, che dopo aver torturato la tua mente, divorerò le tue putride carni e poi le risputerò come spuntino per questo tuo schiavetto!, sentiva dentro di lei crescere la sua furia, quella rabbia primordiale, quella sete di vendetta che è il cuore e il principio di ogni Erinni, quel sospiro che il debole innalza agli Dei chiedendo giustizia.
    Stava crescendo dentro di lei e la cosa in fondo non era così brutta, forse le sarebbe potuta servire, ma in altro momento l'avrebbe fatta uscire.

    Era lì, non aveva guardato dove era il verme davanti a lei, se aveva seguito il rumore della collana o se non era così stupido come sembrava; era impegnata ora a cercare qualche ampolla contenente un bel acido per quel disgustoso "coso" che le bloccava la strada e la cui (probabile) aura le impacciava i movimenti, ne trovò una che le parve avesse scritto "HCl" "Perfetto! Prendi questo, bestiaccia!" pensò concedendosi un senso di trionfo "Prendi questo!" disse prima di lanciare l'ampolla contro il ventre del verme gigante con tutta la forza che il potere di quest'ultimo le consentiva.

    CITAZIONE
    Tatuaggio di Ecate [Ultimo Turno]
    Tatuaggio di Ecate: Ecate è un' antica dea della morte; in uno dei suoi viaggi, incontrò uno stregone che in cambio della vita le offrì questo tatuaggio (promessa poi non mantenuta a causa dell' appartenere a tale razza). Questo tatuaggio, che parte dal bacino e arriva fino all'inizio del petto, permette a Oumenide di evocare tre copie di sé stessa, le copie, sebbene somiglino e si comportino come l'originale, non obbediranno ad eventuali ordini dell' Erinni, ma agiranno a modo loro, rendendole estremamente imprevedibili, inoltre non sono semplici illusioni: possono attaccare ed essere attaccate, tuttavia per liberarsene basta usare il fuoco o la luce (di origine magica, sacra o naturale) che le dissolve, ma l'avversario questo non lo sa.
    Durata: 3 turni, uno di attivazione e 2 di azione.

    Equipaggiamento:
    Una borsa economica, Documenti, Pistola d'ordinanza, Un PC portatile per le informazioni del suo agente informatico, Una Punto rossa da due posti, una grande quantità di siringhe contenenti adrenalina e altri farmaci che ogni tanto "sequestra" (con un mandato fatto su misura dal suo giudice) agli ospedali e alle cliniche private, un cellulare oscurato per chiamare il giudice che la protegge e oggetti magici (Anello delle Anime, Tatuaggio di Ecate e Specchio delle Illusioni

    Probabilmente è chiaro, ma avviso per fugare ogni dubbio: Oumenide è convinta di aver lanciato dell'HCl, ma le condizioni non erano molto propizie per un'analisi approfondita
     
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  14. Mazrael Connor
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    Quando ero saltato dentro alla fossa, mentre misteriosamente la stanza sembrava aver preso vita, non mi aspettai di cadere... In modo così contorto.
    Quando finalmente riuscii a risbucare fuori dal tunnel, mi trovavo nella sala in cui erano entrate Anita, la Vampira, l'Erinni e la Fennec.
    Come diavolo avevo fatto a cadere in... Orizzontale?!
    Non ebbi però molto tempo per soffermarmi su quel quesito, c'era un piccolo problema che richiedeva urgentemente la mia attenzione.
    Il problema in sé non erano le tre creature, nemmeno Anita, a dirla tutta.
    A quanto pareva, dovevano essere arrivati due... Cosi.
    Due vermi dalla forma vagamente umanoide e uno di essi aveva gli occhi splendenti di un rosso cardinale acceso; vidi un... Cadavere rialzarsi, come se comandato da un qualche potere psionico della creatura. La Fennec fronteggiava un secondo verme e a quanto potevo sentire, doveva essercene un terzo nella stanza adiacente, probabilmente l'avversario della nostra cara Erinni.
    Notai che tutte le creature si muovevano lentamente, quasi come se qualcosa le appesantisse, mentre una nube bianca avvolgeva i vermi, per un raggio di quelli che sembravano circa nove, dieci metri; qualunque cosa fosse, di certo non volevo entrarci a contatto, a prescindere.
    Mi facevano schifo gli insetti.
    Eddai, sul serio?! esclamai a voce alta.
    Impugnai saldamente la pistola, assumendo la posizione di tiro che più mi era comoda; mi inginocchiai su un ginocchio e presi a tenere sotto tiro il verme più vicino, ovvero l'avversario della Fennec.
    Teneteli occupati! Vediamo se riesco a provocare loro qualche danno con questo ferro vecchio gridai a tutte le presenti.
    Presi bene la mira...
    Un respiro profondo.
    Sei proiettili partirono, a distanza molto ravvicinata.
    Tre contro il verme che fronteggiava la Vampira, tre contro l'avversario della Fennec. Ne esplosi altri due, mirando alla testa del cadavere.
    Non avevo la più pallida idea se avrebbero funzionato.
    Maledizione, perché non avevo portato la mia scorta di proiettili speciali?!
    Mi sarebbe tornata assai utile.
    Avanzai qualche passo in linea diagonale, andando sopra il letto alla mia destra, mentre tenevo l'armadio dietro la mia schiena; balzai sulla struttura di metallo che cigolò paurosamente sotto il mio peso, quindi esplosi altri tre colpi verso il verme dell'Erinni.
    Se quelle creature erano vive, forse avevo qualche speranza di... Ferirle, o rallentarle per lo meno. Ma se fossero stati dei non morti come il cadavere? La loro forma mi dava a pensare che fossero delle creature composte da cadaveri, o comunque arrivate direttamente dall'oltretomba. Che fossero quelle cose le artefici delle sparizioni dei cadaveri?
    Era plausibile. Potevano comandarli.
    No, non mi sembravano troppo intelligenti però.
    Contai i proiettili rimasti; tre per verme, quindi nove erano andati, più altri due sparati contro il cadavere. undici. Mi rimanevano altri nove bossoli in questo caricatore, ma non mi ricordavo se avevo preso con me anche il secondo e forse proprio da quel dettaglio sarebbe derivata la nostra salvezza o meno.
    Attesi.
    Cercate di portarli tutti in un punto, se sono concentrati potremo attaccarli tutti insieme in un'unica volta gridai.
    Tutti cercavano di sbarazzarsi del proprio problema, senza capire che dovevamo pensare e agire come una squadra.
    Trasmutai la penna in pugnale.
    Se le cose si fossero messe male, forse avevo un piano di riserva... Forse...

    CITAZIONE
    Equipaggiamento tra cui anche oggetti di uso comune come corde, rampini, coltelli ecc: Zampa dell'Ombra; Dolore del Padre; Anello della Perdizione; zaino contenente: occhiali da visione notturna e termica, pistola Glock 17 SD con torcia amovibile, laptop Windows Surface Pro 3, cellulare.
     
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    Lidia fa dei saltelli prima a sinistra e poi a destra, attaccando subito dopo il mostro che ora aveva davanti e che aveva cercato di capire dove fosse la piccola mannara che poco prima l'aveva graffiato. Il Verme Funereo non ha un'intelligenza come quella dei Vampiri, dei Risorti o delle Mummie, ma comunque segue una propria logica e dei ragionamenti tutti suoi e che spesso sono legati a comandi provenienti da terzi. Era questo il motivo per cui non si fermava nemmeno davanti ad una ferita, che seppur di entità non troppo incisiva, era comunque una ferita che lentamente però tendeva a richiudersi.
    Una volta fatto il salto, la Mannara si trova aggrappata a ciò che corrisponde alle spalle di un comune corpo, si trovava poco più in basso della nuca e ora si era ritrovata anche ad andare incontro ad una certa scivolosità del corpo del Verme Funereo. Non era liscio, la cute era composta da qualcosa simile a grandi scaglie fatte di muscolo simile a quello delle lumache e dotato di pelle porosa.
    La bestia, accortasi di avere quel peso addosso sulla schiena comincia ad agitarsi e a roteare con l'intento di far volare via quell'ingombro.

    Neris invece capisce subito cosa deve fare, in quanto in un certo senso simile a quelle bestie vermiformi: aumentando la potenza del suo attacco di fuoco, concentra tutto sul cervello immaginando questo fosse il centro di ogni azione e pensiero del Verme Funereo. La testa del mostro si fa prima rossa, poi via via incandescente fino ad esplodere. Pezzi di carne e qualcosa simile a un cervello schizzano in ogni direzione, andando a colpire anche tutti quelli che stavano nella camera mortuaria, dalla Vampira a Lidia, passando per Mazreale che non appena smette di sparare i suoi colpi viene preso dritto in faccia da un grosso cumulo di carne ardente e dall'odore nauseabondo.
    Il corpo del Verme Funereo cade a terra come un sacco di patate, ma pere non esser ancora privo di vita, anzi si dimette e rotola per terra mentre anch'esso rilascia quel liquido che stava uscendo ancora dalle ferite dell'altro Verme Funereo, quello attaccato da Lidia.
    Il pavimento della camera mortuaria, oltre al sangue, si fa melmoso a causa di questo liquido che si mescola al sangue e a tutto il resto.

    Mazrael alla fine trova la via per fuggire dal corridoio lasciando Daenerys e Jean Claude intrappolati nelle due stanze, e appena sbuca dalla fossa creata dal Verme Funereo, capisce subito che qualcosa va male. Senza esitazione spara colpi di pistola uno successivo all'altra e indirizzati a più soggetti: tre si conficcano nel corpo di quello cui Neris ha fatto esplodere la testa, altri tre verso l'avversario di Lidia colpendolo una volta in un punto abbastanza vicino alla coda e due volte una ventina di metri poco più su e due vengono direzionati alla testa del cavadeve che, come un bambolotto, si accascia a terra. In fine mirò al Verme che sta cercando di aggredire Oumenide con un poderoso morso, tre proiettili che si conficcano nella parete in fondo del laboratorio chimico.

    A questo punto si crea il caos, la confusione permette a chi ha creato tutto di portare avanti i suoi ultimi progetti. Tutto è stato pensato con quello scopo, e i Vermi Funerei erano stati mandati per quel motivo. Due intrusi erano stati già intrappolati, il terzo - Anita - era stato risucchiato dalla voragine che aveva sputato i due primi Vermi, richiudendosi subito dopo come se quel pavimento non si fosse mai aperto, lasciando in giro solo pezzi e schegge di mattonelle.

    Era stata l'Erinni a rischiare di creare una moria pensando di sfruttare l'HCI come arma di difesa, mentre questa si stava per rivelare un'arma pericolosa. Essendo gas in una bomboletta lanciarla non sarebbe servito a niente, anzi, chiunque in un raggio di sette, nove metri avrebbe rischiato ustioni e quant'altro a causa di uno dei tre proiettili di Mazrael che aveva sfiorato il contenitore. Il Verme così, essendosi sentito in pericolo, si volta e si dirige verso Mazrael molto velocemente, compiendo un balzo in sua direzione e spalancando quelle fauci quando si trova a meno di un paio di metri da lui.



    GDR OFF
    -Le ferite dei Vermi mannari si richiudono in quattro turni, siate veloci!
    -Turno per la calcificazione: II di VI
    -Vermi Funerei seriamente danneggiati: 1 - Lievemente danneggiati: 1 - Ancora intatto: 1

    Ordine di marcia: i post devono arrivare tassativamente entro le 24:00 di domani domenica 17, chi non fa intempo a postare salta il turno. Perciò invito tutti caldamente ad avvisare nel topic di iscrizione qualora non fosse in grado di mettere il proprio post entro quell'ora, sceglierò io se far saltare il turno, se fare un cambio di turni all'interno di questo round oppure se dare una proroga con l'orario. Chi non lascia un avviso e non posta, ripeto che salta il turno.
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    -Per qualsiasi dubbio o domanda, postate nel topic dell'iscrizione, non accetto altro metodo.

    Scusate la pochezza del post, ma in questi giorni faccio molta fatica a mettere qualsiasi tipo di post. Spero non me ne vogliate.


    Edited by Daisuke R. Stark - 17/1/2016, 14:29
     
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53 replies since 27/12/2015, 20:54   886 views
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