The only easy day was yesterday

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  1. .:Misery:.
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    Senzanome2_zpsiaftziaf
    <parlato>

    Era una mattina così perfetta quando uscii di casa... Rotolai giù dal letto avvolgendomi le lenzuola attorno e trascinai il passo verso il bagno. Avevo ancora gli occhi chiusi quando allungai la mano verso primi vestiti che si trovavano alla mia portata: Una semplice maglietta nera con l'illustrazione di una lapide e un arto che usciva dalla tomba per evidenziare l'epitaffio: 'I regret nothing'. I prossimi che finirono nelle mie grinfie furono dei jeans neri e sgualciti, strappati sulle ginocchia. Sfortunatamente per loro, vennero abbinati a una camicia di flanella blu scuro di due taglie più grande, giusto per coprire le due fondine ascellari. Un po' di cibo ad Okura e via. Misi le scarpe da ginnastica mentre assicuravo il pugnale alla cintura, facendo attenzione di coprirlo con i lembi del vestiario. La collana oscillava a ogni mio passo, accompagnata dal movimento della chioma corvina intrappolata dalla coda di cavallo. Passai da un fast food dove scroccai sfacciatamente due cheeseburger che finii per mangiare alla guida della mia impala. Assaporai l'aroma dei panini insieme al traffico mattutino mentre mantenevo la mente concentrata sullo scherzo che avrei fatto: probabilmente altro lassativo nella macchinetta del caffè. Presi un bel sospiro e iniziai a sfrecciare per le strade prendendo la svolta che mi avrebbe portato a quella che sarebbe stata la mia prigione per le prossime ore: la cetrale di polizia. Parcheggiai l'auto e sbuffai con ancora l'ultimo pezzo di panino nella mancina, adornata dal mio Grìs-Grìs: Un semplice anello cerimoniale con delle incisioni richiamanti la protezione delle banshe <...e andiamo...> mormorai appena, totalmente sconsolata a quella vista. Presi il distintivo e lo infilai al collo mentre la mano diritta si muoveva ad aprire la portiera. Lentamente e, sopratutto, svogliatamente, mi diressi verso l'entrata assaporando l'aria fresca. Sapevo che appena attraversata quella porta, sarei stata investita dall'odore di caffeina che infettava quel luogo come la puzza con la muffa. Quando questo accadde, perché diciamocelo, sapevamo tutti che era inevitabile, mi limitati a trattenere il respiro per qualche secondo finendo poi con lo sbuffare. Mani in tasca e schiena gobba, mi diressi verso la mia scrivania. In fondo, a chi fregava se avevo un portamento degno di una scimmia ? <mi deve ascoltare, vi dico che è stato quella bestia a ucciderlo!>. Non era inusuale sentire queste storie e quindi passai di fianco alla signora quasi senza accorgermene se non fosse che quest'ultima, forse vedendo il distintivo appeso al collo, mi si parò davanti mentre cercavo di raggiungere la mia postazione. La sentii prendermi per le spalle e mi costrinsi ad alzare lo sguardo per vederla meglio. Aveva evidenti borse blu che le circondavano gli occhi scuri; la pelle era olivastra e la chioma presentava una colorazione nera come il carbone. A giudicare dagli abiti poco pregiati che le coprivano il corpo ossuto, dedussi che probabilmente non veniva da una vita agiata. <signora, si calmi> la mia voce era ferma mentre le mie iridi si riflettevano in quelle della sconosciuta. <vi dico che è stato lui a ucciderlo... non si fermerà... Quel bastardo farà altre vittime e se non l'arrestate il loro sangue sarà anche colpa vostra!> ascoltai le sue parole prima che formaggio, un mio collega, si avvicinò a lei posandogli la mancina sul braccio. È sempre stato un uomo molto robusto, con la fissazione per le camicie hawaiane e i cappelli abbinati <venga con me signora, raccoglieremo la sua testimonianza e le prometto che faremo di tutto per darle giustizia> ah e dimenticavo... Probabilmente è anche il poliziotto più onesto sulla faccia della terra. Sorrisi appena, osservandolo allontanarsi alla signora che continuai a studiare con lo sguardo ancora qualche secondo. Solo dopo mi resi conto di alcuni buchi che le coprivano le braccia. <tossica...> mormorai appena. La commissione non avrebbe mai dato credito alle parole di una drogata. <'fanculo> appena un sussurro prima di girare i tacchi e dirigermi nuovamente verso la mia scrivania. Certo, forse non avrebbero dato retta a lei ma al cadavere del figlio...

    Per Oumenide

    Scusami se non è il massimo ^^"
    è la prima volta che provo a ruolare in prima persona xD
     
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  2. Ctonious
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    "Se trovo il teppista che ha avvelenato con il lassativo la macchinetta del caffè, giuro che gli faccio ingoiare una bottiglia di olio di ricino intera tutta d'un fiato" sussurrò furiosa Oumenide mentre camminava verso l'entrata della stazione di polizia; era furiosa, non tanto perché lei né fosse stata vittima (era una tipa più da tè allo zenzero e biscotti alla marmellata di albicocche, magari con qualche bel omicidio nel mezzo), ma perché quella simpaticissima persona aveva rallentato il lavoro a chiunque non era stato al cesso per due giorni consecutivi.
    Indossava l'uniforme, sempre in condizioni immacolate, delle scarpe nere da lavoro, il suo fido anello e un semplice nastro per tenere fermi i capelli, quel giorno sciolti, ma in modo che non svolazzassero al vento e degli occhiali da sole completamente neri per celare a tutti i suoi occhi infuocati quel giorno.
    Entrando vide una signora visibilmente agitata che seguiva l'agente Morrow, notandola meglio, dedusse che probabilmente fosse una prostituta del quartiere malfamato, in effetti sia gli abiti, sia l'aspetto emaciato, sia il visibile stato d'agitazione (erano segni di ferite da siringa quei segni sulle braccia?) sembravano andare verso quella direzione, ma del resto a chi sarebbe mai fregato di una nullità come quella donna? Non certo a lei.
    Questo momento di "superiorità" la fece calmare abbastanza da tirare un sospiro, calmarsi dalla sua rabbia e ispirare l'aria di chiuso della centrale; si rimise in moto, muovendosi verso la sua postazione, quando notò davanti a lei un' altra agente che camminava come se fosse un macaco; aveva saputo che sarebbe arrivata una nuova recluta, ma finora non avevano avuto occasione di presentarsi (lei, un'agente consumato e prima tenente nel più potente esercito del mondo umano con una novellina? la sua arroganza le aveva impedito di fare più della presentazione ufficiale, in effetti non ricordava neppure il suo nome); decise tuttavia che tale camminata non era la più consona ad una custode dell'ordine e perciò intervenne "Nottata intensa con il suo ragazzo, agente..?" disse in tono gentile, lanciandole un'occhiata scherzosa a voce neppure tanto bassa, tanto che alcuni agenti si girarono lanciandole delle occhiatacce, ma basto una sua occhiata di superiorità a costringerli ad abbassare lo sguardo "Uomini! Siete come i cani, abbiate tanto, ma basta farvi vedere chi comanda e diventate moggi moggi come è giusto che stiate.

    A giudicare dal mio post, io non sono in condizioni migliori
     
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  3. .:Misery:.
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    Senzanome2_zpsiaftziaf
    <parlato>

    Mi dirigo verso la mia postazione, chiedendomi cosa avrò mai fatto di male per meritarmi un simile destino. Tutto bene: mani in tasca, schiena gobba e occhi fissi sulla mia meta. Si.. tutto bene, se non fosse che una voce femminile mi giunge alle orecchie, obbligandomi ad arrestare il passo e a volgermi verso la fonte. Parole acide, quasi quelle di una zitella che non scopa da anni. Non che io sia in condizioni di giudicare visto che sono ancora vergine. <adams. Pandora Adams> pronuncio a voce chiara, squadrando la donna davanti a me. Decisamente di bell'aspetto.. per la sua età, s'intende. < E sarebbe stata più intensa se almeno esistesse, un ragazzo> non riesco a tacere, devo per forza dire qualcosa. E sorrido nel dire, giustamente, qualcosa di scemo. Non riesco a rimanere seria, lo trovo troppo triste. Seguo appena il suo sguardo verso un gruppo di uomini con gli occhi abbassati, neanche fossero stati bastonati. La scena mi fa sorridere appena, in modo acido e sarcastico ma mi fermo. Torno con le iridi sulla sconosciuta e la squadro nel suo portamento elegante. Qualcosa... una specie di energia viene emanata da lei e mi solletica.. sento ogni fibra del mio corpo formicolare, come se venisse stuzzicata. Aggrotto la fronte e inclino il capo verso destra senza perdere quel sorriso così irritante. Non mi stupirei se a qualcuno venisse voglia di spaccarmi la faccia. Non avevo mai visto creature sovrannaturali di persona.. certo, durante il mio addestramento mi avevano messo in guardia della loro esistenza, specie sui non-morti. Abomini su cui i risveglianti non hanno controllo. Odio doverlo ammettere ma sono quasi eccitata nel sapere che, forse, la persona davanti a me non è umana.

    CITAZIONE
    Percezione delle aure/del magico:
    Oltre ad essere un'abilità innata, essa viene affinata nel tempo tramite ulteriore concentrazione ed acquisizione di esperienza. La percezione delle auree o del magico, avviene grazie alle emanazioni di energia di ogni singola creatura oppure soggetto magico, si riesce quindi a stabilire se si ha di fronte qualcosa di meramente umano oppure qualcosa di più, un oggetto di pura materia inorganica od altro. Le emanazioni di energia vengono immediatamente percepite quando si tratta di creature molto antiche o molto potenti, per gli oggetti se si tratta di incanti molto forti. Di fronte ad un oggetto od una creatura di scarsa potenza (e quindi emanazioni di energia meno intense), sarà più complicato avere una immediata percezione del magico o dell'aura. In mancanza di sufficiente energia per poter determinare l'origine di creature in particolare, ci si potrà affidare all'esperienza acquisita con il tempo, cioè la capacità di osservare i dettagli nell'aspetto o nel comportamento della suddetta. Ad esempio il pallore accentuato, la forma particolare o insolita dei canini, comportamenti prettamente animali o alienati. Il raggio d'azione della percezione ha pur sempre il suo limite, aumentando la distanza tra soggetto e creatura, diminuisce la possibilità di avere percezioni nitide e corrette.
    *N.B.: Le percezioni del magico o delle auree non svelano la natura/razza delle creature.
    -Raggio d'azione: fino a 5 metri

    Cerco comunque di darmi un contegno. Per quanto io non sia ancora una risvegliante esperta, ho assistito a qualche risveglio da parte dei più vecchi, per impararne i rituali e i rischi che questo comporta. In fondo.. al limite... cosa? Crepo? <le piace bastonarli eh?> sento la mia voce sarcastica mentre vado ad indicare il gruppetto con un gesto del capo. Voglio capire se devo temere qualcosa... quindi la osservo. Appoggio il peso sulla gamba sinistra e incrocio le braccia davanti al petto. Non in posizione di sfida ma, più che altro, rilassata. <come posso chiamarla?> probabilmente mi sono scavata la tomba da sola... e, come se non bastasse, con una domanda di cui non mi importa niente. Si, la chiamerò “la muratrice” da ora in poi. Sono curiosa di sapere se sotto quella mascherata di poliziotta si nasconde un altro mostro. Non come me. Io sono cosciente di esserlo: un piccolo abominio umano. Ma resto comunque un mostro ordinato e pulito.


    CITAZIONE
    Individuazione dell'indole/intenzione delle creature/umani:
    Questa abilità non permette di individuare istantaneamente se si è di fronte ad una creatura benigna o maligna, ma permette di percepire inizialmente se dalla suddetta proviene una avversione spiccata per il soggetto. Successivamente all'individuazione di astio oppure avversione, l'abilità permette di stabilire se di tali sentimenti da parte della creatura, vi è anche un'intenzione di attacco nei propri confronti. Esso viene percepito come una repentina sensazione di panico e pericolo, che induce quindi il soggetto a cercare la strategia migliore per cavarsi dalla situazione scomoda, cercare una via di fuga oppure trovare il sistema per far fronte all'evenienza mettendo in salvo la pelle.
    -Durata dell'individuazione: 3 turni
    -Raggio d'azione: fino a 5 metri

    Turno d'individuazione 1/3

    Finisco con il mordermi appena il labbro superiore, ascoltando il silenzio di tomba che sembra essere calato sul luogo all'esordio di quella donna e decido di provare a dedicarmi alla scena a cui ho appena assistito. <la donna che è appena passata diceva di sapere chi ha ucciso il figlio che, al momento, a quanto pare, sembrerebbe essere scomparso e...> cosa? Vale la pena indagare? Ma certo, diamo credito alle parole di una probabile prostituta con tanto di droga. <se avesse ragione, il caso passerebbe da scomparsa ad omicidio...> va beh, proviamoci... ma si dai, al limite cosa può farmi? Mandarmi a lavare i cessi con lo spazzolino? Beh.. in effetti, dopo che ho infilato il lassativo nella macchinetta del caffè non devono essere in ottime condizioni.


    Ti presento il figlio del pullman(?)
    Eee,,,, si, fa decisamente pena, ma spero mi perdonerai ^^”
    anche per il ritardo, scusami y.y le vacanze di pasqua sono state spietate *rotola come un budino* Hum.. non sono tanti sicura che l'azione vada bene, quindi se trovi delle irregolarità o altro fa sapere che modifico ^^
     
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  4. Ctonious
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    Oumenide ascoltò tutte le parole dell'altra agente, limitandosi a squadrarla e a cercare di farsi un'idea di chi aveva davanti; "Una recluta molto sicura di sé e piuttosto spocchiosa, tranquilla che tempo una settimana ti sottometterò come loro" pensò, limitandosi ad alzare il mento in segno di superiorità.
    "Io sono l'agente Atlas, Justine Atlas, piacere di conoscervi agente Adams in effetti voleva un po' divertirsi pure lei, riteneva di averne il diritto "A dire il vero, quando mi ha detto il suo cognome ho pensato si chiamasse Morticia", si concesse un sorriso divertito "diciamo che mi rispettano, sai sono stata nei piani alti dell'esercito prima di venire qui" disse mantenendo quell'atteggiamento di superiorità.
    Anche la nota sul fatto che fosse single la divertiva: sebbene lei non si fosse mai innamorata di nessuno nella sua lunga vita, di sicuro ci aveva dato dentro in più di 2000 anni, sia con uomini che con donne (veniva da una cultura per cui la sessualità era molto libera, aveva un corpo con le sue necessità, inoltre è stata sempre un'ottima distrazione per i suoi avversari); invece aveva davanti una suorina spocchiosa.
    L'ultima dichiarazione le diede un'idea per una prima vendetta "Dato che è stata così gentile da portare alla mia attenzione questo fatto, immagino che sarà anche così disponibile da portarmi la dichiarazione scritta della signorina in modo che possiamo più facilmente gestire la situazione, non è vero Miss Adams?" le disse in tono tra l'autoritario e il faceto, prima di sorpassarla con il suo passo elegante e togliersi gli occhiali da sole che ormai, essendo all'interno, erano inutili.
    "Ma prima potrebbe essere così gentile da portarmi un caffè?" disse senza voltarsi, sedendosi sulla sua postazione, poco distante e cominciando a sistemare i suoi fascicoli, senza degnare Pandora neppure di un'occhiata.

    Scusa il ritardo
     
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3 replies since 24/3/2016, 16:40   241 views
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