La casa di Ursa, con annesso laboratorio, si trova in una zona che era, in tempi più remoti, adibita allo stoccaggio delle merci. Parte di questa zona è stata riconvertita, mutando le vecchie fabbriche e magazzini in condomini, loft ed appartamenti. Ed anche l'artigiana ha fatto lo stesso. Con ciò che era riuscita a mettere da parte, l'ausilio di tanta pazienza e dell'aiuto di esperti, si è comprata e rimodernata il vecchio magazzino abbandonato di una cartiera.
Esternamente appare ancora un rudere, con le pareti coperte di graffiti, muschio e rampicanti, anche se si può notare come questi non intacchino le finestre situate molto in alto e che le vecchie zone di carico sono state murate. L'unico modo per accedere è attraverso un cancello laterale, che a sua volta da su uno stretto viottolo fra il magazzino e le case adiacenti.
Se esternamente l'abitazione comunica
'abbandono', all'interno ci si stupisce ad ogni angolo: la porta d'ingresso da su una vera e propria giungla. Un lungo corridoio si snoda fra piante pendenti, bassi alberi e palme, cespugli che costeggiano una striminzita stradina. L'aria umida e calda avvolge tutto, la luce che a fatica filtra dalle basse fronde dà prova all'ospite della presenza di un lucernario o comunque di ampie finestre. Il corridoio, che costeggia tutta la parete sud-est della casa, sbocca girato l'angolo in una sala di pietra grigia, dagli alti soffitti che culminano in cupole di vetro. Anche qui piante ed alberi in vaso sono i padroni incontrastati e colpiscono lo sguardo. Così è in tutte le stanze, dove i muri ed i pavimenti grigi, le anonime ed essenziali suppellettili in pietra o legno, lasciano lo spazio alle piante di ogni tipo, agli aromi di fiori colorati ed i grandi vasi. Solo le camere da letto sono risparmiate dall
'invasione verde', mantenendo comunque un certo rigore essenziale nelle linee e nei colori, sfumati e mai troppo intensi, che coccolano lo sguardo e rilassano i sensi. Sono presenti due camere da letto, con annesso bagno, una cucina abitabile ed un modesto salotto.
All'interno della camera da letto di Ursa è presente un meccanismo a scomparsa che apre una botola sul fondo del grande armadio della donna, dando la possibilità di accedere al piano sottostante attraverso una scala a chiocciola. Qui vi è collocato il laboratorio, uno stanzone che rispetto alla casa soprastante è il caos: l'ordine, la simmetria ed i colori chiari dell'abitazione, vengono sostituiti da tonalità sul rosso e tutte le nuance del legno. Un enorme tavolo occupa un'intera parete, su cui sono disposti ogni tipo di strumento, dagli alambicchi ai bruciatori, pinze, lime e arnesi dalle più disparate forme, si contendono lo spazio con barattoli ed erbe essiccate.
Libri, pergamene e manufatti sono disposti in ogni dove su diversi scaffali e dentro un paio di ampie panche. Un'amaca è disposta in uno degli angoli più bui della sala, che funge da letto provvisorio quando si attarda nello studio.
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